Un blog creato da patriziaercole il 04/03/2007

Ignota a me stessa

Sono lo spazio intermedio fra quello che desidero essere e quello che gli altri hanno fatto di me, o metà di questo spazio, perchè lì c'è vita ...

 
 
 
 
 
 

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« La vita che non si fermaLa camera chiara »

Arte poetica

Post n°713 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da patriziaercole
 
Tag: Poesia



Guardare il fiume fatto di tempo e acqua
e ricordare che il tempo è un altro fiume,
sapere che ci perdiamo come il fiume
e che i visi passano come l’acqua.

Sentire che la veglia è un altro sonno
che sogna di non sognare e che la morte
che teme la nostra carne è quella morte
di ogni notte, che si chiama sonno.

Vedere nel giorno o nell’anno un simbolo
dei giorni dell’uomo e dei suoi anni,
convertire l’oltraggio degli anni
in una musica, un rumore e un simbolo.

Vedere nella morte il sonno, nel tramonto
un triste oro, tale è la poesia
che è immortale e povera. La poesia
ritorna come l’aurora e il tramonto.

A volte nelle sere una faccia
ci guarda dal fondo di uno specchio;
l’arte deve essere come quello specchio
che ci rivela la nostra propria faccia.


J.L.Borges

 
 
 
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