Un'altra volta

Ed è solo lunedì!

Oggi esprimerò pochi semplici rapidi concetti.

1. STASERA HO DA FARE e non ho intenzione di rimanere in ufficio oltre le 19, checcazzo.
2. Leggete attentamente qui: http://blog.libero.it/sullatraversina
3. Ribadisco il punto 1.
4. Domani sposterò il link di cui al punto 2 in un apposito box.
5. Ribadisco il punto 3.

Un sindacalista a Zelig

Vorrei fare un appello:
SE NON VI SENTITE BENE, STATE A CASA!!!

Ci sono due categorie di persone: quelle che al primo colpo di tosse pensano di avere la broncopolmonite e quelli che pur avendo la broncopolmonite fanno gli eroi e fanno finta di niente.
Ora, le persone appartenenti al primo gruppo alla fine non arrecano danno; se vogliono stare a casa perchè hanno fatto uno starnuto cavoli loro, che abbiano qualcosa o non abbiano nulla, non presentandosi comunque non apportano batteri.

Ma quelli della seconda categoria...io non so cosa gli farei.
Vengono in ufficio tossendo e starnutendo, quasi fieri di dimostrare che anche se stanno male sono venuti al lavoro...uuuhhh...che eroi...
...CHE IDIOTI!!!
Alcuni possono anche aver piacere di ammalarsi per, come dicono loro, "farsi qualche giorno pagato a casa", ma IO NO.
Non è che scalpiti dalla voglia di lavorare, però scalpito dalla voglia di NON ammalarmi.
Che fastidio, che immenso, grandissimo fastidio.

Tutto questo sproloquio nasce dal fatto che ieri un tizio è venuto in ufficio tossendo come un malato terminale, starnutendo a raffica e dicendo in continuazione "Io ho sicuramente la febbre".
E sticazzi, e perchè non te ne vai fuori dalle palle? Il mondo non si ferma se stai a casa due giorni anzichè infettare un ufficio di 35 persone!
E infatti, oggi ne mancano altri due oltre a lui; già ieri davano i primi segnali di cedimento e sicuramente il contatto con l'untore gli ha dato il colpo di grazia.

"Devo andare a lavoro perchè oggi ho tale riunione".
"Devo andare a lavoro perchè devo controllare che non si sia bloccata la procedura".
"Devo andare a lavoro perchè domani ho una scadenza importante".

Ma la salute non dovrebbe venire prima di TUTTO???
Quale capo avrebbe mai il coraggio di incazzarsi perchè qualcuno ha preferito dare priorità alla salute piuttosto che al lavoro?
E se anche ci fossero capi che si incazzano (e ce ne sono), CHI SE NE FREGA?

Ecco.
Dopo questo sfogo vorrei informarvi che nell'ultimo mese mi sono sentita dire due volte e da gruppi di persone diverse "Dovresti fare la sindacalista", mentre di solito il lavoro alternativo che mi viene suggerito più spesso è "Dovresti andare a Zelig".

...

Buon venerdì, buona pioggia e buon fine settimana a tutti.

Horse-factor

Anche stanotte ho sognato e anche stanotte ricordo cosa ho sognato.
Anche ieri sera la conclusione di giornata non è stata facile e anche ieri sera mi sono addormentata piuttosto tardi.
MA, a differenza di ieri notte, stanotte ho fatto un sogno piacevole. E me lo ricordo.
E chissà che non lo metta in pratica, tanto basta che prenda un aereo.
Vi saluto che oggi ho tanto da fare, se ho tempo ci si sente più tardi.
PS. ma quanto sono contenta che l'incapace cavallo Sofia sia uscita da X-Factor????

Oh Morfeo Morfeo, perchè sei tu Morfeo?

Ma perchè???
Io capisco che la conclusione di giornata di ieri non sia stata delle migliori e vabbè, capita, ma perchè poi uno, dopo aver già faticato a mettere fine alla giornata ed aver raggiunto non senza difficoltà la fase REM, deve continuare a portarsi dietro le cose spiacevoli anche nei sogni???
A questa domanda mi vengono da dare, ad istinto, le seguenti risposte:
- perchè non si è mai capaci di staccare completamente il cervello
- perchè in fondo non si dorme, ma si continua a rimuginare
- perchè dall'Alto hanno deciso che è giusto così
- perchè in sogno ci vengono date "risposte" o "indicazioni" che consciamente non riusciamo ad afferrare
- perchè in sogno il cervello è staccato e non riesce ad opporsi alle sensazioni e/o le paure, che si manifestano bel belle senza farsi molti scrupoli.
Credo fermamente che il risultato finale sia l'effetto di tutte le concause di cui sopra, nonostante alcune siano in palese contrapposizione tra loro (la prima e l'ultima).

Fatto sta che al di là di considerazioni pseudofilosofiche che faccio per cercare di darmi delle risposte, la sostanza è che stanotte ho fatto un sogno di quelli che faccio poche volte, e mi ha destabilizzata.
Era un sogno chiaro, definito, vedevo le persone (una soprattutto) nitidamente; era un sogno realistico come non mai, e brutto.
Brutto per quello che succedeva, e brutto per l'angoscia che provavo; pensavo, nel sogno, "Vorrei che questo fosse un sogno, e lo è, quindi spero di svegliarmi presto". Quindi sapevo in qualche modo che stavo sognando, ma sembrava tutto vero.
E poi dico ok, va bene, portiamoci dietro tutto...tanto domattina non ricorderò cosa ha prodotto il mio inconscio nel mondo di Morfeo, no?
NO!
Ricordo TUTTO.

Le configurazioni possibili sono 4:
1. ricordare un sogno brutto
2. ricordare un sogno bello
3. non ricordare un sogno brutto
4. non ricordare un sogno bello
Posto che per ovvi motivi non posso sapere la frequenza di accadimento delle configurazioni 3 e 4, e che ho già descritto gli effetti della configurazione 1, la configurazione 2, che è la migliore, è ovviamente la più rara, e soprattutto i suoi effetti il giorno dopo svaniscono presto.
Oggi invece, che sono "vittima" della configurazione 1, le conseguenze me le sto portando dietro ben bene, e mi domandavo prima, in metro, se si veda.
Voglio dire...si vede dalla mia faccia che non sto benissimo?
Si legge sul mio volto che sto pensando a cose tristi?
Credo che nei giorni in cui mi sento bene, si noti: spesso canticchio le canzoni che ascolto con l'iPod e/o seguo il ritmo con la gamba o con il piede, oppure sorrido e rispondo gentilmente a chi per sbaglio mi pesta un piede...
Stamattina me ne stavo con gli occhi fissi nel vuoto ascoltando musica (un certo tipo di canzoni che non aiuta, ok lo ammetto...) e trascinandomi senza un buon motivo verso l'ufficio.

Ma a voi succede qualcosa di simile???

Buona giornata a tutti...guardiamo il lato positivo: oggi è mercoledì, "se scollina"
 

Un genio

Stamattina sono arrivata in ufficio bella contenta, reduce da una dormita rigenerante (con un sogno che ho dovuto interrompere perchè è suonata la sveglia...che rabbia, volevo vedere come andava a finire!!!!) e spronata dal bel sole che splende oggi alla faccia della pioggia di ieri.
Con magari in mente di uscire presto ed andare a fare un giro da Abercrombie & Fitch e/o da Mondadori Media Store per i biglietti del concerto del Reverendo.

Poi, mi accorgo di avere un mal di schiena epocale.
Poi, il capo mi fa un discorso (extralavorativo) che mi fa innervosire.
Poi, mi vengono i crampi allo stomaco e mi rendo conto che metabolizzo la colazione in 2 ore e puntualmente alle 10 ho fame.

L'ultimo punto lo posso pure risolvere con uno spuntino, anche se vorrei evitare data la vita schifosamente sedentaria che faccio...
Sul punto 2 è inutile che rimugini, tanto non posso fare niente e il capo ha poco da farsi rodere il culo per certe cose...rode anche a me, che crede???
Il punto 1 mi sta creando notevoli problemi, non riesco proprio a stare seduta più di 3 minuti nella stessa posizione.

Ma siccome non voglio tediarvi con post fastidiosi, vi parlo di una "cosa" bellissima che ho scoperto ieri e che spero scopriate anche voi al più presto: quest'uomo. 

Quest'uomo si chiama Guglielmo, ha 21 anni e vive a Roma.
Forse la sua foto non vi dirà molto...questo bell'omino non è (ancora) famoso, ma spero lo diventi a breve.

Forse alcuni di voi lo conosceranno come Willwoosh, e magari qualcuno ha anche visto i suoi video su Youtube; io ne ho visti alcuni ieri e a parte essere un gran bel pezzo di figliolo, questo ragazzo ispira una simpatia "a pelle" come pochi, esprimendosi in modo semplice e diretto, estremamente veritiero e naturale.
Detto con altre parole: I SUOI VIDEO MI FANNO SBELLICARE, ha delle idee assurde!
Non sono una critica e quindi non mi dilungo in recensioni, lascio qui un paio di suoi video che parlano da soli, fatemi sapere che ne pensate.

E se mai lui passasse per di qua, sappia che la prossima volta che vengo a Roma lo voglio incontrare