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Post n°252 pubblicato il 22 Dicembre 2017 da pazza105
Tuffi nell'infanzia.. ci sono cose, profumi, sapori, gesti che mi catapultano altrove. Ho desiderio di scriverli, per non dimenticarmeli. Lavoro in casa, freneticamente, tra scatoloni pacchi, pluriball, scotch, pesi, prezzi, fatture... un gran casino insomma. Appena lo scarto, a parte la pubblicità di Ambrogio, la musica e il vassoio di Cioccolatini a piramide conica che esce dal sedile... Vedo quella bimba che mordicchia tutto il cioccolato esterno senza rovinare il biscotto interno, senza neanche scalfirlo possibilmente, con una precisione svizzera, gustandosi ogni granella di nocciola per poi con estrema soddisfazione dividere in due la sfera e raccogliere con la lingua tutto il cioccolato interno. Ci perdevo un'eternità dietro quel Ferrero Rocher.. e quanto mi piaceva gustarmelo così.. che una volta finito avevo ancora tutte le dite da pulire e la nocciola da morsicare! Quanto mi piaceva rubare i ferrero rocher! Per un attimo sono tornata bambina e mi ha commossa.
... i gesti invece... sono sempre i suoi, ripete quel gesto quotidianamente. Mi stupisce come ogni giorno ripeta quel gesto ormai automatizzato, io osservo le sue mani, belle, curate, morbide, grandi, mi sono sempre piaciute. |
Post n°251 pubblicato il 18 Dicembre 2017 da pazza105
.. ed è sempre lui che mi spiazza ogni volta. Fisicamente parlando è un lento declino, un po' si fa influenzare da quel che gli dicono, un po' l'età avanza, un po' continua a voler godersi la buona cucina senza limitarsi mai, con ovvie conseguenze per quella malattia che lo sta inesorabilmente logorando.
Ogni volta che mi vede rinvigorisce, in queste ultime settimane aveva abbandonato gli spostamenti con le stampelle per una più comoda e sicura carrozzina (alla quale ho aggiustato i freni come nessuno era riuscito a fare), con problematiche ulteriori aggiunte legate al suo accudimento. Questo weekend ha ripreso a muoversi con le stampelle. Ogni volta è una rottura di schemi. Ogni volta mi accorgo che sente sempre meno, che vede sempre meno, che ha bisogno di guardarti bene prima di metterti a fuoco, e che nonostante tutto, tutto gli gira intorno. Ieri ha rivisto e riconosciuto dopo 15 anni sua nipote, che non è più andata a trovarli da quando è morta mia nonna. Un po' per timore, un po' per soggezione, un po' per paura di quell'uomo che chissà come reagisce, chissà cosa può dire, chissà come mi accoglie ("perché se poi mi accoglie male non ci rimane granchè bene" ). E tant'è..
...
Tempo di saluti, lei mi guarda e mi dice "Dai accompagnami dallo zio, così ho il supporto". Andiamo, scambiano 4 chiacchiere, del più e del meno, degli acquisti fatti, dalla capacità o meno di fare i cappelletti, e si accenna alla mia nonna e alla mia bisnonna e si capisce tra le righe che a lui quest'ultima non stava un granchè simpatica. Poi, lei lo guarda e gli dice, riferendosi a me: "E' diventata una gran bella ragazza vero?!" ... Lui prende la parola: Parla e si esprime con la commozione negli occhi, come se io non fossi presente in quella stanza, come se stesse elogiando una divinità. Mi sento importante in quel momento, lo so che cosa lui pensa di me e lo so tutto quello che ci sta dietro quelle parole. So ancor di più cosa vorrebbe lui e percepisco la sua preoccupazione.
to be continued
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Post n°250 pubblicato il 11 Dicembre 2017 da pazza105
E' davvero incredibile cosa riesca a fare la nostra mente. Ci penso e ci ripenso, perché può diventare un'arma, la mente, che dobbiamo giocare a nostro favore. Un po' come chi guarisce, un po' come chi realizza. Insomma nessuna grande scoperta neppure oggi. Però, però... e forse nella nostra mente dobbiamo mettercelo noi un leitmotiv, ma che sia "semplice", chiaro e che ci guidi a star bene per più tempo possibile. "Stai bene" "Provo a regalarmelo per Natale."
(gli auguri, i pareri, i pensieri fatti, detti, voluti per gli altri, spesso e talvolta sempre, sono quelli che desideriamo per noi stessi) Ecco, sarebbe un regalo splendido!
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Post n°249 pubblicato il 06 Dicembre 2017 da pazza105
"Quante corse nelle nostre giornate. Si comincia già alla mattina, appena aperti gli occhi. La sveglia suona e sappiamo che non possiamo indugiare.
Pensando al dopo, ci sfugge l'adesso.
Però noi siamo fortunati. C'è un bambino nella nostra vita che può insegnarci a rallentare.
http://www.bambinonaturale.it/2017/12/rallenta-mamma-abbracciami-respirami
Ho letto questo articolo in ufficio, Tempi diversi per noi e per i bimbi, quanto ti sei lamentata per la pulcina, nel suo mondo, nella sua lentezza, nel suo fare a modo suo ogni cosa dall'alba al tramonto. Che io non ho mai percepito le cose di corsa, forse solo la preparazione per la scuola la mattina, questa si, ma poi, poi hai sempre saputo guidarli da lontano, lasciarli cadere e abbracciarli nelle lacrime, guardarli imparare camminare e poi correre lontani da te; mi son sempre chiesta come potessi riuscire a farlo, come potessi riuscire a stare in disparte, come potessi riuscire semplicemente a guardarli crescere restando seduta su quel muretto; in fondo loro sapevano dove avrebbero potuto trovarti. Tu eri tranquilla, li guardavi arrampicarsi, forse consapevole che il rischio che stavano correndo era più alto delle possibilità che avevano di superarlo, eppure, stavi lì e li osservavi, così uguali e così diversi, ti sei data la possibilità di conoscerli e gli hai permesso di conoscersi un po' di più, nei loro limiti e nelle loro possibilità perché potessero trovare strategie e strade tutte loro di sopravvivenza.
A modo tuo sei riuscita a farli rallentare, che lo srotolare della sera qualcosa di bello che fosse successo durante la giornata gli permetteva di mettere in fila tutti gli avvenimenti e di gioirne ancora un po' prima di lasciarli andare. Lento o veloce, il tempo è relativo. Non ti sei mai vergognata per la scuola, consapevole di sapere quanto L. fosse intelligente e oltre, comprendendo e osservando razionalmente quel che succedeva e riuscendo a far capire a lei e con lei quali fossero le scelte. Ci sei sempre stata per calmarli, coccolarli e rassicurarli in quei tuoi abbracci avvolgenti, morbidi, rilassanti, capaci di portare pace e tranquillità. Non è fermarsi la soluzione o rallentare, ma vivere consapevolmente.
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Post n°248 pubblicato il 27 Novembre 2017 da pazza105
Rimango colpita dalla vicenda successa qualche giorno fa nel quartiere di Barriera. Rimango colpita perché si tratta di una bimba. Proprio in questi giorni, che si è manifestato contro la violenza sulle donne. Penso a quei lividi. Eppure stai, immaginando che sia amore, non senti pensando che sia far piacere, eppure ogni gesto aggressivo alla fine è violento e non c'è né scusa né giustificazione. Poi, d'un tratto, è arrivata Luce. Questa storia ti segnerà la vita, sia che tu abortirai sia che tu partorirai; sarà comunque un trauma ora oltre a quello che hai già subito. Ti auguro di trovare un giorno la Luce,
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Post n°247 pubblicato il 26 Novembre 2017 da pazza105
Non ho ben chiaro quello che vorrei scrivere. Ci sono tante forme di volontariato, stamattina ero in ospiteria e ho pulito, lavato, riordinato e risistemato il dopo colazione. Ho imparato ad utilizzare le lavastoviglie industriali e come ogni volta che pulisco provo alla fine un grande senso di soddisfazione. Poi riporto il pane avanzato in cucina con l'intenzione di fermarmi a dare una mano anche lì, ma per oggi non c'è più bisogno. Tergiverso un po' ma non troppo, e decido di infilarmi a messa. Oggi si chiude l'anno liturgico ed è San Matteo a chiuderlo. Suonano, pianoforte e violoncello, ogni volta che accenna la prima nota sono un fiume... e se il tema è l'amore anche ogni testo cantato è dedicato. la strada verso l'Amore non è mai finita..
...
Esco, e oggi è una splendida giornata di sole respirando, Amore.
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Post n°246 pubblicato il 25 Novembre 2017 da pazza105
Me lo hanno consigliato più volte, ultimamente sempre più spesso incontro chi me ne parla, chi ne trova beneficio, chi lo sente rigenerante. Ho provato Hata Yoga. Inizia con un rilassamento, 5 minuti e sono in lacrime. Poi una respirazione che riempie la pancia di fumo nero e svuotandola riempie i polmoni di un fumo bianco. Mi sono sentita legata e per niente fluida, sono grande, lunga e per nulla snodata. Nella lezione di oggi però le asana mi sono famigliari. Tra le altre c'è la candela: mi riporta bambina, paffuta, riocciolosa, sorridente, felice, viaggio e volo in quel lettone. Ci ritrovavamo lì, tutti e 4, solo noi 4. Giocavamo al circo, arrampicandoci alle gambe dei nostri genitori. Quante volte abbiamo spinto papà giù da quel letto, e pensarci ora, grande, mi fa comprendere che quell'uomo si lasciava buttar giù, che così bambini non avevamo sicuramente la forza di spingerlo. Chissà come stavano loro, chissà se il loro amore era ancora forte, vero, sincero. Poi arrivava la canzone... Quando è l’ora di fare la nanna E tu bambino mio,
e tra uno sbuffo e un lamento finivamo ognuno nel proprio letto.
...
Oggi guardando voi 3 in quel lettone, mi piacerebbe riusciste a ritrovare la stessa sintonia, lo stesso feeling e il sostegno reciproco per realizzare e lungimirantemente scrivere il vostro futuro. |
Post n°245 pubblicato il 22 Novembre 2017 da pazza105
Chiamano in ufficio e rispondo al telefono.
penso..
L'autistico è abbastanza funzionante. L'autistico non ha nome!
In 10 minuti di telefonata non è uscito il nome, so tutto di lui, che scuola fa, dove abita, come si comporta, cos'ha fatto, chi è il suo affidatario, ma non conosco il suo nome. Per quanto si tenti di fare integrazione, la segregazione nelle categorie fa quasi paura, perchè chi chiama, tra l'altro, è un assistente sociale. C'è il desiderare di stare in una categoria o l'essere etichettato in un categoria. Le categorie, sono spesso protezione, talvolta inclusione, sostegno, forza e supporto. Diventano identitarie, quasi che utilizzare la categorizzazione permetta di sentirsi più riconosciuti. Io penso limitino, dividano, escudano, sia che tu lo scelga, sia che tu ne diventi vittima. L'integrazione ancora prima dell'inclusione dovrebbe partire dall'accoglienza, dal riconoscimento dell'essere, dal suo nome, dalla sua identità. |
Post n°244 pubblicato il 15 Novembre 2017 da pazza105
sempre più spesso siamo numeri, siamo numeri al supermercato, all'asl, al pronto soccorso, in fila per una visita programmata, al cinema, sul treno, ovunque siamo identificati con numeri e codici a barre. .. ma c'è l'umanità, Mi passano per la mente mille cose, di fronte a me un signore con la badante straniera, forse tunisina o marocchina, lo vedo prima della visita, lo ritrovo dopo la sua visita, aspetta che l'ambulanza lo riporti in ospedale. Non so perchè ma penso a "ausmerzen-vite indegne di essere vissute", non al massacro ovviamente e non alla macchina da guerra, ma a quelle vite, sfinite, sospese dalla loro realtà, che aspettano. .. è il mio turno.. i gesti dicevo, la complicità che solo le donne riescono a darsi, lui visita, lei mi tiene il fianco, si assicura di pulirmi, appoggia la mano al tronco per sostenermi, mi tiene le gambe e mi sfiora la coscia con una pacca delicata; mi trasmette serenità, tranquillità e infine sollievo. Lei non ha avuto bisogno di parlarmi e in quegli istanti non ho sentito di essere il numero 47.
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Post n°243 pubblicato il 15 Novembre 2017 da pazza105
...che ancora faccio fatica a mettere in fila le emozioni di quelle ore insieme a Te. Quel che più di tutto mi ha "destabilizzata" è stata la ricerca continua di avermi attaccata, di tenermi la mano, le tue così calde, le mie così fredde, di stringerti al mio braccio, avvolta con una e con due mani e la tua testa appoggiata alla mia spalla e via, sempre appiccicata per tutto il tempo che ti è stato utile, in tutti i momenti possibili. e ancora, anche in chiesa, nuovamente.. Con le zie poi si fa quel che di solito "non si può fare", si mangia la pizza con le mani, in macchina si sta seduti davanti, ci si coccola con un gelato e si parla o si sta in silenzio ad ascoltare la musica in quello stato di inspiegabile benessere. Come mi accogli tu, nessuno. Ogni volta non ci bastiamo mai e questa volta lo hai accusato anche di più, perchè lo sai, lo senti. Sei diventata grande pulcina, ti trasformi ogni volta, sei meravigliosa,
Ti voglio bene, tanto
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Inviato da: mariano6
il 22/10/2020 alle 14:14
Inviato da: cassetta2
il 31/05/2020 alle 19:37
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il 03/11/2019 alle 12:26
Inviato da: Coulomb2003
il 04/07/2019 alle 23:27
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il 03/01/2019 alle 12:44