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Se sei bello ..... ti tirano le pietre

Se sei brutto .... ti tirano le pietre

Qualunque cosa fai

Dovunque te ne vai

Tu sempre pietre in faccia prenderai

Sarà così finché vivrai, sarà così

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A che serve quel segnale di pericolo ?

A indicare che c'è un mucchio di terra.

Ma perchè c'è il mucchio di terra ?

Per sostenere il segnale di pericolo.

 
 
Creato da: ing.sozzi il 12/11/2005
Il libero giornale dell' Istituto per Geometri di Soverato

 

 
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BRAVI ...... RAGAZZI

Post n°133 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da ing.sozzi
 

Post ricevuto dalla prof.ssa Marina Gervasi

Successo del Patentino presso l’I.I.S. “G. Malafarina”

             Varie ed interessanti sono le attività e le iniziative che caratterizzano la vita scolastica dell’I.I.S. “G. Malafarina” di Satriano, guidato dal Dirigente Scolastico Dott. Domenico A. Servello, che insieme al corpo docente, è attento alle problematiche giovanili che hanno un unico obiettivo sociale: far maturare  negli studenti una cultura socialmente utile.

         E’ proprio per questo motivo che una particolare menzione merita il tradizionale e pluriennale corso che si svolge per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida del ciclomotore “50” con la finalità di far crescere nei giovani una maggiore consapevolezza rispetto all’educazione ed alla sicurezza stradale. Istituito dal M.I.U.R. e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Patentino ha sempre suscitato interesse, poiché offre ai ragazzi l’opportunità di conseguire una patente di guida, nell’ambito delle normali attività didattiche e senza aggravi economici per le famiglie.

 Sin dalla sua istituzione, il corso è stato affidato alla Prof.ssa Marina Gervasi che, in qualità di referente, si occupa dell’organizzazione amministrativa e si affida, per quanto concerne la parte più propriamente didattica, ad un istruttore di provata esperienza e bravura come il Sig. Salvatore Corrado che si è sempre impegnato con molta cura e competenza.

Un particolare ringraziamento va al sig. Adriano Barile, titolare della Scuola Guida Barile sita in Soverato, che si è sempre prodigato sia per espletare varie necessità burocratiche e sia perché, talvolta, ha ospitato nei locali della scuola guida gli allievi che dovevano sostenere gli esami. 

         I partecipanti al corso sono sempre numerosi, seguono con interesse e senso di responsabilità tanto che l’ultimo ciclo di lezioni, tenutosi nello scorso mese di dicembre, si è concluso con la promozione di tutti gli iscritti.

         Il successo conseguito, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione per la scuola, costituisce per gli organizzatori uno sprone a fare in futuro sempre di più e meglio.

         E’ fondamentale, afferma la Prof.ssa Marina Gervasi, che gli allievi comprendano che il rispetto delle leggi della strada, è anzitutto rispetto di sè ed anche rispetto del prossimo

                                                                                              Prof.ssa Marina GERVASI

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/01/07 alle 23:47 via WEB
Tanti saluti e tanti complimenti alla carissima Professoressa Marina Gervasi e a tutti i miei ex-docenti del Malafarina. Con sempre rinnovati affetto e stima, Alessio Agresta.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/02/07 alle 17:33 via WEB
Vorrei porgere un caloroso e affettuoso saluto ai miei professori del geometra che tanto mi mancano.....Spero ancora nei vostri ricordi;il vostro ex alunno Lapiana Marco...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/02/07 alle 00:02 via WEB
Guardate un poco che razza di losco individuo ha in mano le sorti del governo Italiano!!!
Voto di scambio
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mpvitruvio
mpvitruvio il 26/05/07 alle 10:24 via WEB
da http://www.mpvitruvio.blogspot.com/ Sabato 21 aprile, “maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na). In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”. Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo. In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile". In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi». Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».
(Rispondi)
 
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