Creato da pedro_luca il 06/05/2011
Viaggio nel divenire della vita .Questo blog aggiornato saltuariamente non rappresenta una testata giornalistica né è un prodotto editoriale (Legge 62 del 07.03.2001).
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Le tristezze sono affari di cuore, non fanno rumore
Sono confuso. All’ascolto di queste parole Liliana avverte un afflato gelido colarle sul cuore, per ritrovarsi subito dopo come svuotata. Improvvisamente si sente persa, senza più energie ed appigli a cui aggrapparsi. Erminio, dopo aver dato la sentenza sul loro rapporto, rimane con gli occhi bassi anche se il suo atteggiamento rimane risoluto, deciso. Solo che dieci anni sono una fetta consistente della vita e loro due si sono frequentati fin da quand’erano ragazzi, avevano passato, poi, l’esuberanza ormonale ed il rigoglio giovanile assieme e da più di due anni ormai convivevano. Ora quel cataclisma inaspettato stava rivoltando la loro vita. Lui sembra a disagio, e forse lo è per davvero, lei invece ha gli occhi sgranati di chi non riesce ad accettare la realtà ed annaspa alla ricerca di un grimaldello che l’aiuti a rimodellarla. Erminio, sempre con gli occhi a schivare lo sguardo insistente di lei, sospira come per un peso opprimente che si butta dalle spalle un, "ti voglio ancora bene, ma non sono più innamorato di te". I sentimenti lacerati annebbiano la ragione e causano l’incapacità di accettare queste situazioni così ci si alambicca per sentieri impervi e, soprattutto, fuorvianti, quando la realtà, se ci si potesse estraniare, vista da fuori è di una semplicità estrema. Non è che lui non è più innamorato di lei, è che lo è di un’altra. Tutto qui, non ci fosse stato il tempo dell’intimità trascorso assieme e il pegno assoluto che l’innamoramento comporta, quel "per sempre", essenza in una promessa d’amore eterno, non si avrebbe nessuna frattura sentimentale. Invece, nella crisi di una coppia, a chi si sente lasciato non rimane che il pegno tradito e l’incapacità di accettarlo.Liliana se n’è tornata a casa, dai suoi. Mangia poco e spesso ha dolori allo stomaco. Quasi sempre si ritira nella sua camera a piangere sconsolata. In casa s’è diffuso un dispiacere di sottofondo, come se fosse un componente stesso delle mura, che a veder soffrire chi si ama si soffre il doppio. Mamma Angela lo sa, e ripete alla figlia che tra qualche anno, ricordando questi momenti, si dirà d’aver buttato via del tempo. E che in amore si è sempre, tutti, dei naufraghi che si incontrano su di un’isola sconosciuta, senza saper quando e dove si trovi. Nelle vicende umane il carico di sofferenze non è negoziabile, e viene distribuito per come esse si dipanano. Non conoscono i nomi ma solo i sentimenti .
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