White Rose

scrivere per comprendersi, leggere per comprendere

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: pennypj
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 47
Prov: PA
 

ULTIME VISITE AL BLOG

LeCelteSirStephen.61mortimer65giavovitapiratadellerospenny.pjpennypjmiglioremaria1954amelini.diegoLouis.CypherSilentITAhotfantasyxetronmrugiada_trasparente
 

 

La ricerca del nome...

Post n°64 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da pennypj

Con gli occhi fissi sul mio monitor cerco di trovare le giuste parole per poter esprimere l'immensità delle sensazioni che sento scorrermi dentro, ma anche rileggendo un solo post, mi rendo conto di come sia difficile far capire, comprendere a chi sta fuori da noi quel che sentiamo davvero e chissà se mai qualcuno ha incontrato una persona capace di sentire empaticamente ogni minuziosa sensazione di se stessi in un altro....potrebbe essere questa cosa al limite della pazzia?
Ma no, davvero improbabile, se fossi così pazza non starei qui a scrivere e tanto meno girerei tutti i giorni per le vie della mia città, se fossi tanto pazza, qualcuno se ne sarebbe già accorto ed avrebbe provveduto a tenermi in luoghi più sicuri.

Forse, qualche saggia persona che crede di voler il mio bene, mi suggerirebbe di spegnere definitivamente quel fuoco che sento ardere dentro e che mi spinge sempre oltre alle regole dei giochi, quelle regole che tutti pongono ma solo per non rispettarle, per godere del gusto del proibito; ma chi se ne frega del proibito, del negato, del perduto, io voglio solo vivere a 360° senza dovermi preoccupare di come andranno a finire i giochi....i bambini, i teneri fanciulli si chiedono forse come finiranno di giocare o giocano per il puro piacere di farlo?
Io voglio godermi il mio piacere, voglio prendermi il piacere e se per farlo dovrò vivere in eterno una vita parallela, non rinuncerò certo per questo, non mi tiro indietro dai giochi, ero coscente quando ho cominciato e nulla mi dà buone motivazioni perchè debba smettere adesso, il fuoco si è acceso quattro anni fa e spegnerlo, cercare di spegnerlo mi ha provocato sofferenze inutili, viverlo mi ha fatto ardere di piaceri nuovi e sconosciuti.

Ogni giorno continuo a scrivere una storia che sembra finire e in verità è infinita come il tempo che non passa per dividerci ma piuttosto diviene l'attesa di una parola, una frase che possa dare ai miei scritti il senso che necessitano per realizzarsi...
...un nome, una canzone, quella vita parallela nella quale mi sono perduta e ritrovata e riperduta ancora per poi scoprire sempre qualcosa di me stessa che credevo non esistesse...la confessioni di desideri nascosti che non possono esprimersi se non con quella comprensione reciproca di volere le stesse cose, desiderarle in modo diverso, eppure le stesse cose.
Guardo quell'uomo che sconvolge e placa i miei sensi pur non essendo chi vorrei e mi rendo conto che ci si circonda di un'ipocrita apparenza di realtà solo per godere in quei brevi attimi in cui la lucidità diviene il nostro profondo conoscersi...nell'inaspettata sorpresa di scoprire che tutto ciò che desideriamo è dentro noi stessi, tutto ciò di cui ci priviamo non lascia quel vuoto che riteniamo incolmabile ma ci spinge a desiderare sempre di più e quale peccato può definirsi tale se nel commetterlo ci ha concesso la lussuriosa pienezza di noi, quale satanico patto saremo disposti a stipulare pur di non rinunciare al nostro piacere, all'immensità delle fiamme che ardono tutto ciò che è vero in noi, non soltanto l'amore?!

 
 
 

Quattro

Post n°63 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da pennypj

...Ognuno di noi, potrà essere tutto ciò che vuol essere...

Credere in qualcosa che si sente dentro di noi, certo non significa che siamo pazzi e poi,.. sfido chiunque io, a pensare soltanto di poter definire la pazzia e chi realmente ne soffre
La sofferenza è qualcosa di tanto indefinibile che nessuno di noi può essere certo di averla provata; non la conosce!

Io conosco   ogni mia sensazione e so di non essermi sbagliata, so per certo che tutto ciò che provo io è empaticamente nel suo essere,

quella vigoria esistenziale di ogni parte del nostro essere, perchè nessuno mai mi fece sentire così unica e completa e nessuno mai potrà farmi credere che qualcosa del genere possa aver fine, io so che il vero amore è per sempre e non mi importa se qualcuno possa pensare che sono matta o...pazza, ma so per certo che oggi è come ieri e per sempre...domani sarà come oggi
per sempre!
Le due metà di una sola mela, è Platone...indiscutibile!!!

 
 
 

BUTTERFLY

Post n°62 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da pennypj

 
 
 

RIFLESSIONI

Post n°61 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da pennypj

Ieri mi accadde di passeggiar lungo le strade della città e continuavo a fissare le luci di natale che splendevano riflettendosi nelle vetrine dei negozi lungo il mio percorso, alzai gli occhi al cielo al suono soave di una melodia racchiusa tra le moltitudini fitte dei miei ricordi.

Sento ancora oggi quei brividi diacci alle mani mentre scrivo di noi, di quell’attimo che divenne la robustezza stessa.

Da quando svelai la piacevolezza del mantenere una promessa, smarrì l’autorità di mancarne alcuna pur di ricompensare l’avidità del mio volitivo essere di creata essenza, esiziale prelibatezza dell’essere.

Il destino è sinonimo di futuro e come non potrebbe, ognuno di noi, credere nel futuro…sarebbe solo ammettere che abbiamo smesso di vivere e l’anima non lo fa mai, l’anima vive per sempre ed  ecco per quale velato significato tutto prende forma solo se riusciamo a vivere l’anima.

La vita stessa è lo spazio in cui si decide di giocare le proprie regole e bisognerebbe non pretendere di condividere tutto di un’altra persona se della stessa persona avessimo la parte più importante, l’immortalità del suo essere nella nostra essenza; vivendo senza rimorsi o sensi di colpa ma con la convinzione che qualunque fuga dalla realtà aiuti la realtà stessa ad essere vissuta in maniera migliore.

 
 
 

Lettera a te...

Post n°60 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da pennypj

Sono quasi certa che passerai di qui anche per un gesto istintivo di privo significato e quindi, magari potresti soffermarti un attimo fuori dal tuo castello per leggere queste parole che ti sto scrivendo...

Sono giunta al tuo castello per puro caso (puoi non crederci ma è la sacro santa verità), e dopo averlo letto ininterrottamente per un intero pomeriggio, vorrei innanzitutto precisare che pur essendomi riconosciuta in qualcuna delle tue cortigiane di passaggio, posso assicurarti che non ero io, ho capito bene il tuo motto del libero arbitrio e soprattutto ho preferito sfruttare le tue dure parole per riprendere la mia dignità piuttosto che continuare a gettarci fango addosso, quindi ho smesso di cercarti, ho capito che era giusto ed era il minimo che potessi fare nel rispetto di entrambi, soprattutto di me stessa.

Peccherò di presunzione ma ho pochi dubbi sul fatto che sia io la protagonista della favola/incubo nella descrizione del tuo profilo e malgrado tutto, malgrado sia riuscito a cancellarmi come un paio di numeri dalla tua rubrica per farmi tacere, me ne sento lusingata, perchè so almeno di essere esistita e che il luogo-non luogo dove ero non è stato un'illusione ma qualcosa di reale nella quale non ero sola.
Hai usato la definizione più appropriata per il mio stato d'animo di allora:
disperazione...e sono certa che al tuo posto, mi sarei comportata nella stessa identica maniera, malgrado tutto il sentimento che poteva esserci, avrei cercato di salvare me stessa dal portare il misantropico fardello di rabbie, rancori e profonde frustrazioni che non mi appartenevano e in ogni caso era giusto così per entrambi, era uno stato dal quale dovevo uscirne sola e so che non potrò mai chiedere venia per aver preteso che me ne tirassi fuori tu.
So che potrai pensare che queste mie parole le avrai lette o sentite altre mille volte anche se in forme diverse ma vorrei solo avere la possibilità di dirti che dopo aver visitato il tuo castello, in un attimo ho capito, ho compreso, ho apprezzato tutto ciò che era anche fuori dal quel luogononluogo eppure io non volevo comprendere...
Forse volevo semplicemente una conferma che mi hai sempre dato dal primo momento, ti riconosco in ogni parola, in ogni sfumatura e...sai ho anche sorriso tanto scrutandoti con le tue cortigiane.
Mi dispiace essermi intrufolata senza invito al tuo castello, so che la cosa ti infastidisce e dunque non lo farò oltre ma spero non ti dispiaccia se ogni tanto passerò silenziosamente a dare una sbirciata...

Grazie per il tuo schiaffo morale seppur giunto in ritardo, ha avuto i suoi effetti, e colgo l'occasione per dirti un'ultima importante verità: adesso che ho finalmente capito, compreso quel che eravamo, che siamo stati ma soprattutto adesso che so che tutto ciò che credevo tu fossi e per cui ho provato quel che ho provato lo sei davvero, sorrido serenamente perchè so che mi resterà dentro senza più rabbie o frustrazioni ma solo per pensare ad un angelo/diavolo che è passato nella mia vita lasciando la luce per volerla viverla e scrutandone il buio per viverla in pieno...

Ti voglio bene e visti i tempi, ti auguro un sereno natale, ma soprattutto una vita fantastica come sei tu...un sogno luminosamente scuro nei miei ricordi.

Adieu ou au revoir, qui sait...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: pennypj
Data di creazione: 28/07/2006
 

PENSIERO

 

12 NOV07___GRAZIE

Oggi mi piacerebbe dedicare ad una persona che stimo, un pensiero, una canzone, un modo per fargli capire di non lasciarsi trasportare dalla corrente, ma di viverla e posso solo ringraziare questa persona per avermi portato tra la corrente quando avevo scelto di vivere nella staticità solo per continuare a leccare delle ferite che non mi permettevo di cicatrizzare...

 

HO PERSO LE PAROLE

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963