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InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 01/03/11 alle 21:08 via WEB
Ed anche io ti ringrazio ancora una volta Rigi.
Beh, l'argomento dei box l'ho elencato giusto per dare l'immagine di quanto si è spaziato.
Ma non sono andato certo lì per occuparmi di problemi locali, nè credo che fosse l'intenzione di RdC, se pur importanti anch'essi.
FOrse questo è un difetto di RdC e gruppi simili, ovvero quello di disperdersi, lì dove non siano nati proprio per i problemi locali, su dettagli.
Sull'organizzazione di RdC, se leggi il commento di Sergio Mazzanti quà sopra, mi avvisa che prima o poi mi contatteranno per partecipare all'approfondimento dei temi trattati, quindi mi pare proprio che abbiano l'intenzione di fare come dici tu.
Non voglio ipotizzare i motivi per cui i Cristiano Riformisti hanno scelto quel nome.
Se pur ho delle impressioni, lo sanno loro il perchè.
Quello che credo di poter dire è che in molti ci definiamo cristiani, ma chissà chi lo è veramente.
Oggi ho visto al tg una suora di Brembate, forse era una partne, che rispetto alla storia di Yara diceva, in tv: "... Perchè?..."; e poi: "... ora non me la sento di perdonare...".
Un vero cristiano non l'avrebbe mai detto, specie in pubblico.
Un vero cristiano avrebbe forse detto invece quello che ha detto il parroco: "... non lasciamoci prendere dalla caccia alle streghe, non ci agitiamo ... " ed altre parole che invitavano a non farsi prendere dall'aggressività.
Lui almeno sapeva cosa diceva.
E così c'è chi oggi ancora si definisce "comunista", quando inneggia agli USA, alla privatizzazione, al mercato libero senza controlli, e intanto toglie i diritti ai lavoratori, proprio come un vero liberista. Roba che Marx (e pure Cristo) li avrebbero riempiti di botte! ;-) Rigi, che mi si conforta nelle mie attività mi fa piacere, ma quello che io chiedo ai membri è di partecipare col "cervello".
Quella è la partecipazione che serve ora.
C'è una discussione aperta, quella sul degrado.
Deve andare avanti.
E chiedo che ognuno, seguendo i passi indicati nel rispettivo post, dica la sua.
Questo è ciò che mi serve.
Che ci serve.Ed anche io ti ringrazio ancora una volta Rigi.
Beh, l'argomento dei box l'ho elencato giusto per dare l'immagine di quanto si è spaziato.
Ma non sono andato certo lì per occuparmi di problemi locali, nè credo che fosse l'intenzione di RdC, se pur importanti anch'essi.
FOrse questo è un difetto di RdC e gruppi simili, ovvero quello di disperdersi, lì dove non siano nati proprio per i problemi locali, su dettagli.
Sull'organizzazione di RdC, se leggi il commento di Sergio Mazzanti quà sopra, mi avvisa che prima o poi mi contatteranno per partecipare all'approfondimento dei temi trattati, quindi mi pare proprio che abbiano l'intenzione di fare come dici tu.
Non voglio ipotizzare i motivi per cui i Cristiano Riformisti hanno scelto quel nome.
Se pur ho delle impressioni, lo sanno loro il perchè.
Quello che credo di poter dire è che in molti ci definiamo cristiani, ma chissà chi lo è veramente.
Oggi ho visto al tg una suora di Brembate, forse era una partne, che rispetto alla storia di Yara diceva, in tv: "... Perchè?..."; e poi: "... ora non me la sento di perdonare...".
Un vero cristiano non l'avrebbe mai detto, specie in pubblico.
Un vero cristiano avrebbe forse detto invece quello che ha detto il parroco: "... non lasciamoci prendere dalla caccia alle streghe, non ci agitiamo ... " ed altre parole che invitavano a non farsi prendere dall'aggressività.
Lui almeno sapeva cosa diceva.
E così c'è chi oggi ancora si definisce "comunista", quando inneggia agli USA, alla privatizzazione, al mercato libero senza controlli, e intanto toglie i diritti ai lavoratori, proprio come un vero liberista. Roba che Marx (e pure Cristo) li avrebbero riempiti di botte! ;-) Rigi, che mi si conforta nelle mie attività mi fa piacere, ma quello che io chiedo ai membri è di partecipare col "cervello".
Quella è la partecipazione che serve ora.
C'è una discussione aperta, quella sul degrado.
Deve andare avanti.
E chiedo che ognuno, seguendo i passi indicati nel rispettivo post, dica la sua.
Questo è ciò che mi serve.
Un saluto.Un saluto.
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 01/03/11 alle 20:52 via WEB
Marzia, ti ringrazio delle tue parole.
In ogni caso, sono già andato e tornato, ed ho pure postato i resoconti... ;-)
Un saluto
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 01/03/11 alle 20:49 via WEB
Sergio, se è spietato il mio resoconto su RdC, allora cosa deve dire la povera Cinzia di quello sui CR?
Purtroppo il mio background culturale è fondamentalmente "tecnico".
Normalmente quindi non perdo tempo ad addolcire le mie analisi.
Mi rendo conto che in contesti relazionali può toccare corde affettive, e sto cercando di ficcarci dentro un pò di diplomazia, ma sono ancora un novellino.

Se la nostra società è accelerata non credere che lo sia casualmente.
La velocità è figlia della pressione alla quale siamo sottoposti quotidianamente.
Pressione che ci fa dimenticare il nostro stato naturale di tranquillità, che cominciamo ad abbandonare sin dal primo giorno di scuola, per dimenticarlo del tutto quando ci ritroviamo a dover gestire il nostro tempo fra lavoro, famiglia, bollette, scuola, assicurazioni, tasse, ecc...
Pure le ferie per molti sono uno stress ben mistificato.
Basta pensare al villaggio vacanze, tutto teso ad occupare ogni minuto del tuo tempo teoricamente libero.
Se ci aggiungiamo il fatto che la riflessione approfondita su qualsiasi tema porta sistematicamente a galla le nostre profonde contraddizioni, per cui ci guardiamo bene dal sacrificare del tempo alla riflessione stessa, ecco che si può comprendere come si riesce a creare un popolo fatto fondamentalmente di schiavi del tempo che corrono appresso a oggetti del desiderio non ben identificati.
Corriamo così tanto che neanche ci accorgiamo che intanto la nostra vita passa, e i veri obiettivi si allontanano sempre più.

Mi dispiace ma il vostro metodo, se pur sicuramente migliore di molti altri, non lo ritengo il migliore.
Quando si deve analizzare un problema per trovarne le soluzioni, qualsiasi metodo che prevede un tempo limite è deleterio.
Certo, se dobbiamo scegliere fra il trovare una soluzione pur parziale o subire un grave danno, senza alternative, non si può fare altrimenti.
Ma se si tratta di dover ragionare sui problemi di una intera società, le loro cause profonde, e trovare delle reali soluzioni, non si può, secondo me, dare un tempo limite, ma si deve approfondire il più possibile, fino a che ci sono anche solo due punti di vista contrastanti.
E neanche quello basta.
Pur se si raggiunge il già utopico risultato di essere tutti d'accordo, ci si dovrebbe poi calare nei panni del bastian contrario, attaccare il risultato sin quì ottenuto su tutti i fronti, e verificare se resiste.
Non stiamo parlando di bruscolini, ma della vita di tutti noi.
Che fretta abbiamo?
La storia ci insegna che finora non siamo stati poi così bravi.
In tanti specie ora ritengono che eliminato Berlusconi i nostri problemi si risolveranno magicamente.
E quindi si accaniscono su idiozie come il bunga bunga.
Ma non hanno riflettuto sul perchè uno come Berlusconi abbia potuto trovare lo spazio che ha trovato.
Per questo non sono capaci di attaccarlo a livello politico.
Anche loro hanno sempre corso come forsennati, facendo propri pezzi di ideologie solo perchè "a senso" sembravano giuste, mostrando però i limiti derivanti da quella superficialità quando si tratta di utilizzarle dialetticamente per contrastare i loro avversari.
Il degrado morale che ci circonda ritengo dipenda principalmente da questa superficialità diffusa.

La fretta di tirar fuori un programma, e presentarsi alle elezioni, la ritengo figlia di motivi egoistici.
Gli stessi motivi che ci hanno portato a peggiorare la situazione, da quando è stata stilata la nostra Costituzione ad oggi.
Come pretendiamo di trovare nuove vie rispetto a quelle che sono state battute in secoli o addirittura millenni di storia, in una giornata?
O fosse anche un mese, od anche un anno?

Il metodo di RdC può andare comunque relativamente bene se i punti venuti fuori dalla giornata di domenica, ad esempio, verranno discussi ed approfonditi, stavolta senza limiti di tempo, e se si è sempre pronti ad aggiungerne di nuovi man mano che si approfondisce.
Verrà fatto questo?
Se ad esempio uno di quei punti fosse, come mi pare che si sia accennato domenica, la "democrazia diretta tramite referendum propositivi con abolizione del quorum", si analizzerà a fondo la pericolosità di questa soluzione applicata a livello nazionale quando la capacità di manipolazione dei media è quella che conosciamo?
E si ragionerà sulla convenienza rispetto al bene comune di poter permettere che vengano promulgate leggi nate dal voto di una esigua minoranza rispetto alla maggioranza di chi ha deciso di non partecipare, per un motivo o per un altro?
Io farei il contrario invece, obbligherei tutti a votare ogni volta, se è vero che la democrazia è partecipazione!
E d'altra parte neanche possiamo permettere che si sottopongano al popolo proposte avanzate da un singolo che non ha trovato neanche un cane che le condividesse.
Piuttosto mi preoccuperei di creare una struttura tale che le singole proposte vengano facilmente e velocemente portate a conoscenza di tutti, così da evitare che una proposta pur buona non venga votata solo perchè non si hanno i mezzi economici per portarla a conoscenza di tutti.
Ma di tutto ciò, se ne discuterà a fondo, fino a discutere delle conseguenze sulla popolazione di leggi approvate a stretta maggioranza piuttosto che ad ampia maggioranza, fino a rimettere in discussione anche i metodi più consolidati della democrazia?

Tu dici che lo spazio giusto per questi approfondimenti non può essere Facebook o simili, ma per esempio un vero e proprio blog.

In effetti è quello che ho voluto fare. Su Libero il gruppo "vive" su un vero e proprio blog, abbastanza simile a quelli di blogspot.
In realtà, non basterebbe neanche un blog, che se pur aiuta all'approfondimento, non gestisce poi strutturalmente le conseguenze di quegli approfondimenti, ma nello standard attuale si limita all'approfondimento di un tema qualsiasi, fosse di cronaca o etico, per poi passare, con un nuovo post, a tutt'altra cosa.
La possibilità di inserire link permette, ad utenti "esperti", di creare sovrastrutture più funzionali, ed indici, così come ho fatto io nel gruppo di Libero.
Poi però ha pesanti limiti nella comunicazione.
Non è possibile inviare messaggi a più di 20 membri per volta.
Non esiste una bacheca come in Facebook, se pur può essere in qualche modo creata tramite l'html, ma sempre da "esperti".
Oppure usi i post stessi come bacheca, e mlti fanno così. Ma perdi poi la rincipale funzionalità di approfondimento.
Anche gli stessi post hanno un limite massimo di caratteri, se pur molto più ampio di quello dei post in bacheca di Facebook.

Facebook invece è strutturato fondamentalmente per una velocità maggiore, per seguire meglio la "cronaca".
Una via di mezzo tra il blog e twitter.
Ma usando le discussioni, e impedendo l'uso della bacheca se non funzionale alle discussioni, bene o male sono riuscito a renderlo simile ad un effettivo blog.
In più c'è il vantaggio di maggiori possibilità di comunicazioni ai membri, se pur anche lì limitate.

Il problema reale non è tanto lo strumento che utilizziamo, che tanto, rispetto alla carta stampata, già solamente il vantaggio di poter raggiungere tutti con un click lo fa preferire.
Se pur uno strumento è "mirato" ad uno scopo, lo si può sempre adattare ad un altro.

Il vero problema è come decidiamo noi di utilizare quello strumento.

Chi si approccia senza scopo, portato dal caso, utilizzerà quello strumento così come in molti lo usano, ovvero secondo lo scopo principale per cui quello strumento è stato creato.

Chi invece ha uno scopo ben preciso, utilizzerà quello strumento secondo adattandolo allo scopo.

Per esempio, riguardo al mio gruppo, io me ne frego che la maggior parte delle persone usano Facebook per giocare a Farmville, per i saluti, per seguire la cronaca, o per ascoltare musica.
Ho adattato Facebook agli obiettivi del gruppo, ed è abbastanza funzionale, per quanto si tova oggi "sul mercato".
Il suo vantaggio ovviamente è il numero di utenti.
Così come ho adattato ancor meglio il blog di Libero, aggiungendo una struttura che permette di tenere immediata traccia storica degli sviluppi.

Quello che manca è uno strumento che sia creato appositamente per gestire gruppi di lavoro, con tutte le necessarie funzionalità inserite e facili da usare.
Penso che prima o poi qualcuno lo farà, se già non esiste.
Io sto sviluppando una applicazione web necessaria alla mia attività.
Nulla osta che, avendo tempo, possa adattarla poi per un progetto simile.
Sto già cercando di strutturarla a "librerie di funzioni" riutilizzabili.

L'importante è che chi utilizza lo strumento abbia la volontà di partecipare. Se c'è quella, qualsiasi strumento va bene. Se non c'è, lo puoi aiutare quanto vuoi, ma difficilmente darà un apporto sostanziale.

Ma tornando al discorso principale, mi chiedo che senso ha una giornata come quella di domenica, quando io nel mio gruppo sono riuscito a tirar fuori quasi 300 argomenti abbozzati, che quasi "naturalmente" si sono strutturati in una decina di aree, e che andando avanti si delineeranno ancor meglio.
L'hai visto l'elenco no?
Ritieni sia meno esaustivo di quello ottenuto domenica?
Ho pure fatto votare quali tra tutti quegli argomenti, siano i più importanti ed urgenti.
E non a caso è venuto fuori come primo argomento il degrado istituzionale, e quasi a pari merito il lavoro e la disoccupazione.
Eppure non ci siamo mai visti.
A questo punto siamo allo stesso livello. Comunque entrambi dovremo approfondire quei punti.
Con le mailing list, o con i blog, ma dovremo farlo.
Solo che RdC, per tirare fuori i suoi punti, ha usato un metodo con restrizioni di tempo, condizionato, e quindi con risultati limitati.
Io non ho posto limiti, e già solo quel cospicuo elenco lo ritengo cosa alquanto preziosa.

Sai invece perchè le farei io le asssemblee?
Semplicemente per conoscerci fisicamente, così da rafforzare i legami già creati in precedenza.
Io in quel ristorante ci avrei fatto un megapranzo galattico, e pure un'orchestrina per danzare.
Più una serie di salottini dove chi vuole può approfondire conoscenze od anche rimettersi a discutere di qualche argomento, ma senza vincoli.
E soprattutto, davanti ad una buona birra, o un rosso secco, secondo gusti... ;-)

Che sia chiaro, sempre meglio il metodo RdC che altri classicamente imposti dall'alto pur dando una parvenza di libertà.

Sulla mia partecipazione agli approfondimenti, non ci contare troppo. Ne abbiamo già discusso, e come vedi io ho già quasi 300 punti da approfondire col mio gruppo.
Potremmo eventualmente fasarci su argomenti comuni, e "fondere" in qualche modo le rispettive discussioni, anche solo semplicemente riportando il succo di una nell'altra, così come più o meno faccio io per tenere allineati il blog di Libero con il gruppo di Facebook.

Grazie a voi di avermi invitato, Sergio.

Un saluto.
 

 
rigitans
rigitans il 28/02/11 alle 19:10 via WEB
anche stavolta vengo per premiare il tuo impegno e la determinazione. sulla costruzione dei box sto seguendo la questione e ne ho scritto qualcosa di recente su Terra (Lazio). l'organizzazione manca alla rete dei cittadini: hanno siti e blog dove poter discutere, dovrebbero organizzazrsi che se un giorno discutono e propongono, la volta dopo si ragiona sulle proposte migliori in base anche alla fattibilità, e si stila una carta dei programmi a breve, medio e lungo termine. altrimenti il rischio è di aver fretta proprio nel momento più importante e reiterare lo stesso difetto. i cristiano riformisti invece sono una classica struttura, con i difetti dei classici partiti. poi non è nemmeno chiaro cosa intendano per cristiano riformisti, perché in italia cristiani è sinonimo di cattolici(in europa non proprio), riformisti significa che fanno le riforme, ma ha anche un connotato di laicità, che questo centrodestra fatica ad apprendere ahimé. buon lavoro e continua così
 

 
stelladelmare.m
stelladelmare.m il 28/02/11 alle 15:35 via WEB
caro silvio tu sai che io abito a milano però sono sicura che tu conoscendo tutti i problemi che noi gente comune ti abbiamo segnalato farai tutto il possibile o almeno si spera che vengono ascoltate,e noi cmq dobbiamo essere dalla tua parte perchè tu non devi esesre solo, noi ti dobbiamo seguire per migliorare questa società oscura,precaria ecc.Il mio, ed il nostro migliore augurio di andare avanti per cambiar qualcosa,un abbracccio...e vai............non sei solo!!
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 28/02/11 alle 11:31 via WEB
Da Facebook:
------------

Sergio Mazzanti
resoconto interessante, un po' "spietato" qua e là, ma ci può stare.
Due parole sulla questione "tempo", che ero stato io (non Tommaso) a sollevare.
Poni un problema importantissimo: come trovare il tempo sufficiente ad approfondire i temi in una società "accelerata" come la nostra.
Penso che per le riunioni "fisiche" l'approccio debba essere quello della RETE DEI CITTADINI, che in realtà è quello dei Democratici Diretti: tempo suddiviso equamente tra i presenti, a prescindere da quello che uno dice. Semplicemente perchè è impossibile distinguere in partenza chi dice cavolate da chi dice cose importanti. Le cose "importanti" vengono fuori da sole, si affermano anche se hanno lo stesso tempo di chi si sbrodola in discorsi senza capo nè coda. Era l'unico approccio possibile e l'unico davvero democratico in incontri come quelli di ieri, di cui Silvio ha ben espresso lo spirito.
Rimane il problema degli "approfondimenti". Bisogna trovare uno spazio adeguato, ma non credo sia un gruppo facebook o simili. Questi "network" sono fatti per il dialogo, per la comunicazione veloce. Il luogo adatto, a mio parere, è un blog (un vero blog, non come questo gruppo fb), un sito o un forum (basta che sia organizzato bene, sennò la comunicazione funziona poco). Lì c'è una persona (o più persone) che "organizza" il discorso, che deve lasciare la massima apertura ai commenti, ma che deve provare a "organizzarli". Altro strumento utilissimo agli "approfondimenti" sono le mailing list (strutturate tipo gruppi google o yahoo, o anche non strutturate). E' questo il modo che utilizzeremo per approfondire i lavori dell'assemblea promossa dalla Rete dei Cittadini di ieri. Quindi, caro Silvio, aspettati a breve un messaggio che ti proporrà di partecipare agli "approfondimenti" dei temi toccati ieri! :-)

P.S. Grazie di aver contributo all'assemblea
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 28/02/11 alle 09:14 via WEB
Mario, da questo tuo commento traspare tutta la tua angoscia e disperazione, che è anche la mia.
Ma il tempo della rabbia, e della "risposta pan per focaccia", c'è stato, e non ha prodotto risultati positivi, come puoi constatare, anzi, l'ha rafforzato.
E non poteva essere altrimenti.
Quante volte, quì, tra i commenti ai post dei nostri blog, ci è capitato di accanirci l'uno con l'altro, non io e te, dico in generale, quà e là, rispondendo pan per focaccia... E' sempre finita male, per tutti.
Io sto battendo altre strade ora, alla ricerca della chiave risolutoria.
Ti ricordi quando trovai Highlander che da solo combatteva contro tutti voi nel tuo blog?
E me la presi con te perchè permettevi che qualcuno di sinistra lo trattasse in modo non corretto?
Tu mi rispondesti che con lui non era possibile altrimenti.
Ed io ti sfidai, perchè avevo capito cosa cercava di fare lui, perchè anche io mi ero trovato come lui solo contro tanti, a cercare prima di esporre le sue idee, e poi, contro i soliit pregiudizi, ad abbandonarsi alle risposte polemiche.
Ti sfidai, scommettendo che sarei riuscito invece a confrontarmi tranquillamente con lui, e a cavarne qualcosa di buono.
Ora non ci sentiamo spesso, ma ci siamo confrontati molto, e ci siamo ritrovati con le stesse idee, se pur con sfumature diverse.
E da lì ho ripetuto il mio tentativo con altri, e ho spesso ricevuto risposte positive.
Ma questo è possibile se abbandoniamo la nostra rabbia, se la mettiamo da parte, se accettiamo di sopportare i pregiudizi iniziali degli altri, se a tutti i costi crediamo che anche gli altri abbiano un'anima, un cuore, come il nostro, a cui è possibile arrivare.
E' necessario creare un ponte, un nuovo ponte, fra tutti noi, ad un livello più alto, un livello tra esseri umani che occupano la stessa Terra, non tra nemici di razze aliene diverse.
Dobbiamo riaprire i canali della comunicazione, ritrovare la morale assoluta del vivere insieme per il bene comune.
Chi di noi è consapevole della situazione, della problematica, del degrado attuale, deve farsi carico di questa consapevolezza, e deve frenare la propria aggressività.
Questa tua rabbia, ed anche mia, nasce dalla sofferenza nel vedere l'ingiustizia realizzarsi, e la possibilità per noi, e per i nostri figli, di vivere felici, di allontanarsi.
Ma chi guarda alla nostra rabbia, ed ai modi di esprimerla, non riflette sulle cause, sulla sofferenza da cui scaturisce.
Da un pò di tempo ho notato come sia emerso, tra i simpatizanti di destra, il termine "livore", per descrivere questa rabbia.
L'hanno usato così tanto, da un pò di tempo a questa parte, che l'ho visto usare anche da quelli di sinistra, a loro volta contagiati.
Beh, anche dietro alla rabbia ed al livore di quelli di destra c'è sofferenza.
E' la stessa tua sofferenza, e la mia, che tramutate in rabbia non fanno altro che nascondere quella sofferenza agli occhi dell'altro, per di più creando ulteriore rabbia.
Io non trovo altra possibilità Mario, per uscire da questo circolo vizioso, di togliere di mezzo quella rabbia, che impedisce la comunicazione.
Tolta quella, la sofferenza risale, e si mostra, come in questo tuo commento.
E' forse questo il motivo per cui ci sale su la rabbia.
Soffriamo, e non vogliamo soffrire, nè vogliamo che altri ci vedano soffrire.
Perchè la nostra anima sarebbe mostrata, scoperta, vulnerabile.
Eppure, io so che proprio mostrando la nostra sofferenza, e non la rabbia, otterremo da parte dell'altro quella attenzione che in realtà desideriamo.
Nessuno, mai nessuno oserà attaccare chi, in nome del bene comune, mostrerà la sua vulnerabilità, la sua sofferenza, per ciò che ritiene ingiusto.
Devi avere fede nell'animo umano, chiunque sia il so portatore.
Fede che se rimetti a lui la tua sofferenza, piuttosto che la tua rabbia, qualcosa di positivo sicuramente accadrà.
Berlusconi è ormai entrato in una spirale che non so se è da lui vissuta inconsciamente, con meccanismi ormai per noi evidenti ma a lui stesso ignari, o conscia, e quindi con spiegazioni a lui interne sul suo operato del tipo "il fine giustifica i mezzi".
Potrà accorgersi del male che diffonde solo quando la sofferenza arriverà rivelatrice ai suoi occhi, senza più scuse.
Quando questo accadrà, lui si renderà finamente conto, e si fermerà.
Intanto, quello che possiamo fare, e dobbiamo fare, è continuare a cercare di mostrare ciò che noi riteniamo le conseguenze dei suoi errori, ma nel rispetto della sua umanità, fallace quanto la nostra.
E lo stesso dobbiamo fare con chi lo sostiene, perchè anche loro sono parzialmente entrati nello stesso circolo vizioso, così come noi, come controparte.
Deve essere interrotto Mario, e non può essere fatto con l'aggressività, che invece lo alimenta.
Non credere che sia così difficile.
Ciò che già conosciamo, e ci fa male, ristagna nel nostro cervello pressandoci.
Ciò che è nuovo, e rivelatorio, e che produce positività, è di molto più contagioso, e vola veloce di animo in animo, una volta conosciuto.
Continua a mostrare quel video, ma solo dopo averne mostrato un altro con l'immondizia che ancora è presente a Napoli.
E fallo sempre mostrando il massimo rispetto per quell'essere umano, e se non ti umilia, anche la tua sofferenza.
Ma soffoca come puoi la tua aggressività, anche nella pur minima sfumatura, che anche l'ironia è in fondo aggressività.
Non vedo altra efficace via d'uscita Mario.
Anche se l'altro non mostra lo stesso rispetto per te, tu continua a rispettarlo.
Chi reagisce alle provocazioni con aggressività, come ha fatto Berlusconi, si aspetta già altrettanta aggressività.
Ma se non ottiene la risposta aspettata, allora viene spiazzato, e il suo cervello è obbligato alla riflessione, alla analisi.
Quello è il momento in cui può accadere qualcosa di buono.
Non è mai la lotta contro le persone a vincere, ma la lotta per le persone.
Se vuoi che chi ritieni "disumano", torni ad essere umano, allora devi cercare la sua umanità nascosta tra i suoi errori.
Non puoi eliminare le persone.
Ma puoi eliminare gli errori.
E tutto deve essere fatto con massima umiltà.
Perchè nessuno di noi è estraneo all'errore.
E questo è un altro dei motivi per cui ci sale su l'aggressività.
Non è solo sofferenza per ciò che causa un altro.
Ma è anche sofferenza per la nostra parte di errore, che non vogliamo vedere.
Per questo se andiamo avanti così Berlusconi non potrà far altro che peggiorare, e noi tutti con lui.
No, non le ho ascoltate quelle parole, mi sono bastate le precedenti, e me ne sono andato prima.
Anche io ho i miei limiti.
Ma attento.
Io so che lui voleva solo dire che in parte la verità non è raccontata correttamente nei libri di scuola.
E questo lo ritengo vero.
Ma lui identifica quella parte di errore con il tutto, perchè finora è effettivamente quel potere che ha predominato, dal dopoguerra in poi,almeno, nella cultura italiana.
E quel potere effettivamente ha i suoi errori. Come i bambini, e la maggior parte di noi adulti, non avvezzi alla analisi approfondita dei processi mentali, e alla matematica applicata al pensiero, ovvero alla capacità di dare una giusta misura ad ogni cosa, sentendosi defraudato, escluso, da parte del potere culturale dominante, riguardo a quella parte di verità che invece lui conosce, o ritiene di conoscere, ma che viene censurata da quel potere, confonde la parte col tutto. E quindi, non può fare altro che allontanare da sè tutto ciò che identifica come proveniente dalla cultura "comunista".
E per reazione, sempre come fanno i bambini, e la maggior parte di noi adulti, corre dall'altra parte, inneggiando alla proprietà privata, abbracciando totalmente il modello capitalista, unito a tutti i valori della destra storica italiana.
Forse è stato realmente scioccato profondamente dal racconto di quel prete.
Lui ci crede che con il sistema capitalistico, liberistico, che crea le condizioni affinchè la persona reagisca da sola agli eventi negativi, industriandosi, si risolverebbe tutto.
Ma non ha invece, non conosce, perchè rifiutata in toto, quell'altra parte di cultura, la parte "buona", sempre detenuta in parte da quel potere, ma che, come forse non molti sanno, se pur definita comunista, proviene in realtà dai fondamenti reali del cristianesimo, base fondante ma distorta del comunismo, e ancor peggio nelle sue realizzazioni malriuscite come lo stalinismo.
Quelle stesse basi che mi mostri di non conoscere tu, o di non aver valutato nel loro significato profondo, o forse dimenticato, quando, al mio invito di rispettare sempre quella persona, anche quado sbaglia, mi porti ad esempio il suo esempio di mancanza di rispetto.
Quelle stesse basi che probabilmente non conosceva neanche quel prete a cui Berlusconi si riferiva, visto che invece di prendere spunto da quell'episodio, pur duro, per mostrare con la sua testimonianza la potenza del messaggio cristiano, cadde probabilmente nell'umana fallace istintiva reazione di chi vede uccisa tutta la sua famiglia.
E probabilmente avrà scaricato quella sua aggressività sul "piccolo" Berlusconi, sconvolgendolo a sua volta, visto che ancora racconta quell'episodio.
O forse no, forse se l'è addirittura inventato, quell'episodio.
Forse lo schema delle giustificazioni ai suoi comportamenti parte da tutt'altra parte, dalla legge della giungla, da chissà quali remoti torti ha subito, o dalla più completa incoscienza, non lo so.
Di certo, una sua giustificazione ce l'ha.
Per comprenderla a fondo, bisognerebbe conoscerlo.
La sua mancanza di rispetto verso i giornalisti non è così ingiustificabile.
Io stesso ho visto più volte fatti che sono invece stati narrati in modo distorto dai giornalisti, a loro uso e consumo.
Una volta, molti anni fa, ne conobbi uno, del Paese Sera, non so se te l'ho detto.
Ne approfittai per chiedergli subito perchè distorcevano le notizie.
Mi rispose tranquilamente che al pubblico non interessa la verità, ma l'enfatizzazione, lo spettacolo, ...
Capisci?
Il "male" non è in una singola persona, è diffuso in tutti noi.
Se Berlusconi quella volta ha sbagliato, è perchè, per un momento in dubbio se l'avesse detto o no, come si vede chiaramente nel video, dato che non se lo ricordava con esattezza, ha valutato la sua presunta memoria a confronto con la conosciuta inaffidabilità e spesso malignità dei giornalisti, ed ha optato per se stesso, come in molti altri avrebbero fatto.
Se quella volta quella giornalista aveva ragione, chissà poi quante altre volte avrà distorto fatti, magari senza neanche rendersene conto, che tanto il pubblico non merita rispetto in qualità di essere umano, ma solo di "lettore", per di più "affamato di sensazioni", possibilmente negative, che tanto vivono tutti, gli ALTRI, in un mondo di sogni...
E se lei fosse stata invece sempre irreprensibile, avrebbe comunque pagato per gli errori dei suoi colleghi, fosse stato anche solo quello che conobbi io.
Per questo dico che non è così grave quel video, se non nell'ottica che ti ho presentato, di un degrado diffuso, di cui ognuno di noi ha la sua parte.
Per questo ti dico che solo con il rispetto ad oltranza c'è la possibilità che tutto questo marciume venga alla luce, e ci mostri la Realtà per quello che è.
Non c'è altro metodo, sia per chi ha compreso come funziona la Realtà, sia per chi non l'ha compreso.
Tornando a quella frase, ragionando lui per opposti, come molti, e per di più avendo davanti a sè una platea, essendo quindi stimolato alla retorica che quella situazione impone a chi come molti ha anche desiderio di gloria, ecco che riesce a tirar fuori frasi che feriscono, offendono, quell'altra metà di Italia, nonchè metà della storia e della cultura dell'Italia stessa. Reagire con aggressività, con sdegno, non fa altro che peggiorare la paradossale tragicomica psicodrammatica situazione nella quale tutta l'Italia vive, ma che è solo l'estremizzazione, che solo noi italiani sappiamo creare, della condizione umana. Me ne sono andato perchè anche lui, come tutti noi, è vittima della nostra incapacità di venir fuori dal circolo vizioso della nostra condizione umana di schiavi della ignoranza, ignoranza della nostra condizione. Tu mi mostri la sua mancanza di rispetto, e quindi ti rifai al vecchio testamento, e dici "occhio per occhio", quindi, "non merita rispetto".
Io mi rifaccio al nuovo testamento: "porgi l'altra guancia", che non vuol dire essere coglioni, ma mostrare la tua anima ferita, e chiederne conto, lasciando a chi ha causato la ferita tutta la responsabilità della consapevolezza di ciò che ha causato. Comprenderne la dinamica psicologica di base vuol dire comprendere buona parte del messaggio cristiano, ovvero dell'animo umano, ovvero di come siamo fatti tutti noi. E quindi capire anche che non c'è altra soluzione parimenti efficace. Non era uno stupido, quel tal Cristo, se pur ce lo vogliono far credere. Forse non è neanche morto in croce, ma chissà dove, con intorno i suoi pargoli ormai grandi, dopo lunga vita accanto alla sua Maddalena... ;-)
 

 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 28/02/11 alle 00:25 via WEB
Silvio dici: "ascoltare prima, con la massima gentilezza, educazione, ed attenzione, ed analizzare poi." ...è ciò che ho fatto io e che al momento aveva fatto anche giornalista in modo così grazioso e gentile. A te, per caso, risulta che il gentile sig. Presidente del Consiglio abbia poi chiesto scusa alla Sannino?
Si trattava, Silvio, di una conferenza stampa governativa, vero ed importante lavoro per i giornalisti anche per la formazione dell’opinione pubblica, tenuta in una città assediata ...umiliata ...serviziata come fosse in uno stato di guerra.
Erano giorni, per Napoli, resi ingiustificatamente drammatici dal Governo appena insediato. Ne sono stato testimone, Silvio, una vera e propria sceneggiata. Il problema principale consisteva nella individuazione di spazi per nuove discariche: la situazione attuale non è molto dissimile da quella di maggio 2008. Era un lavoro importante, da fare con attenzione e l’adozione della necessaria sensibilità per lo stato d'animo della popolazione così martoriata al netto delle sue responsabilità che pure esistevano ed esistono, ma che sono di secondario livello.

Questo è un fatto, Silvio! non astratta poesia.

….. sulla base della tua sollecitazione io questo volevo evidenziare: il mancato rispetto del tizio verso una giornalista che non aveva fatto niente di male ed aveva effettuato una semplice, rispettosa e potenzialmente gratificante domanda al Capo del Governo citando una frase (che poteva rappresentare anche una speranza) da lui appena pronunciata. Invece, Silvio, egli ne approfitta per attaccare tutta la stampa in modo generico e strumentale.
Tutto il resto non ci azzecca niente, Silvio. Il programma del gruppo, se trova e conserva le forze e le idee necessarie può andare avanti lo stesso, ma credo, caro Silvio lontano da chi oggi, e dico oggi come ogni santo giorno, afferma che “sono state travisate le sue parole” quando appena sabato, forse in tua presenza, aveva affermato: "Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori" ed oggi non ha il coraggio di confermarlo. Non ha forse egli educato i suoi figli come voleva? Ha pensato, per caso come potrebbero farlo i più sfortunati ed i poveri privi dei necessari mezzi di sostentamento?
Un saluto, M@.
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 27/02/11 alle 20:44 via WEB
Certo.
Rispetto per tutti.
Avere rispetto non vuol dire credere a ciò che uno dice.
Avere rispetto vuol dire ogni volta ascoltare prima, con la massima gentilezza, educazione,e d attenzione, ed analizzare poi.
Se qualcosa non quadra, chiederne conto, sempre con il dovuto rispetto.
Sai perchè la vita nelle carceri in Italia è da bestie?
Sai perchè si suicidano all'anno svariati carcerati, nonchè addirittura secondini?
Perchè loro hanno sbagliato, e quindi non meritano il nostro rispetto.
Questo fa sì che quando si deve decidere dove indirizzare i soldi dello Stat, le carceri sono sempre agli ultimi posti.
Fa sì che se un carcerato chiede una visita medica, spesso viene negata.
Fa sì che se un carcerato chiede rispetto, viene anche pichciato, e a volte ucciso.
Mi pare che quello delle carceri, in teoria, è un tema caro alla sinistra, no?
E allora, cosa vieni a dirmi, che siccome uno sbaglia, non merita rispetto?
Ha sbagliato, bene, (cioè, male), che vada in carcere, o che se ne torni a casa, o che venga deposto, o licenziato, o quello che vuoi, ma il rispetto deve sempre restare. Sempre!
Infine, cosa credi, che se ci mettiamo io e te a spulciare tra i video di un politico preso a caso fra la sinistra e la destra, non ne troviamo di esempi simili?
Sai quanti ne ho visti, attaccati in tv, impapocchiare risposte balbettanti per evitare l'evidenza della contraddizione?
A te non è mai capitato?
A me sì!
E quando me ne sono accorto, o me ne hanno fatot accorgere, per mia fortuna, ho chiesto scusa!
Ma questa è una capacità che hanno in pochi di questi tempi, a destra e a sinistra.
Lo sai dove ha ragine la destra?
Quando si vede prendere ad esempio argomenti come quello che hai portato stasera.
A me che Berlusconi si sia comportato come quasi tutti si comportano, che prima di ammettere una propria contraddizione si farebbero ammazzare, non mi fa pensare che lui sia il cattivo e gli altri i buoni.
E che tu mi porti questi esempi, mi fa cadere le braccia.
Ho studiato psicologia alla Sapienza Mario, vedo autosputtanamenti quotidianamente, dal vicino di casa al vigile urbano, all'autista dlel'autobus, al giornalista, a mia moglie, a me stesso... Cosa me ne frega se Berlusconi si è fatto prendere dalla superbia!
Perchè invece di quel video non me ne hai portato un altro, e ce ne sono, che mostra come ancora oggi Napoli sia piena di imondizia, e che quindi, qualsiasi cosa Berlusconi abbia detto o fatto, il problema non è stato risolto?
Quello è il video che conta.
Se tu avessi avuto rispetto per Berlusconi, se tu lo avessi stimato innanzitutto come essere umano, avresti mostraot quel video, non questo.
Sono i fatti che contano.
Ce ne sono così tanti che mostrano il fallimento di Berlusconi, perchè vai a pescare argomenti futili, come la sua superbia o presunzione? Vai da lui e mostragli quel video, e ti riderà in faccia.
Vai da lui e, con tutto il rispetto, mostragli quell'altro video, e potrà solo ammettere, da bravo imprenditore che guarda ai risultati, che ha fallito.
Finchè tu porterai la sua attenzione su queste cazzate, lui stesso non si accorgerà dei risultati delle sue azioni.
Lo cpaisci cosa cerco di dirti?
Lo capisci quel è il limite e l'incapacità attuale della sinistra?
Lo cpaisci perchè Berlusocni è ancor lì, nonostante tutto?
Non è Berlusconi la causa dei nostri mali, ma noi stessi.
Se fossimo stati più saggi, meno corrotti moralmente, più rispettosi del prossimo, chiunque sia, ma più attenti ai fatti, e non alle parole, Berlusconi sarebbe stato solo un modesto, o forse bravo, imprenditore, nulla più.
Un saluto a te Mario.
 

 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 27/02/11 alle 19:59 via WEB
Che succederà? Boh? Se si và con un buon programma, ben spiegato a molti, c'è forse speranza di essere votati ed eletti. Se si è eletti, finalmente si andrà in Parlamento a, come Costituzione comanda, e non a caso si chiama "Parlamento", discutere, di nuovo, con tutti gli altri eletti, di questo programma, e degli altri che gli altri eletti proporranno, ripetere il percorso già fatto in precedenza ma stavolta con coloro che rappresentano altre fette di popolo, trovare una "versione" comune, proporre quindi le relative leggi, votarle, e si spera approvarle.
Se il tutto è fatto con la consapevolezza di tutto quanto prima scritto, il risultato sarà sicuramente in direzione del bene comune.
Ovviamente, più voti avremo, e più possibilità si avranno di realizzare il programma.
In ogni caso, non pretenderei di far passare leggi con una maggioranza risicata e senza confrontarmi con tutto il resto degli eletti per tentare di trovare un punto in comune.
Questo è un altro dei concetti di fondo della democrazia che di questi tempi si sono persi per strada.
Avere la maggioranza e fregarsene magari di quasi la metà del popolo, vuol dire non lavorare per il bene comune.
Ovviamente starai già per rispondermi che tutto ciò ora è nel mondo fatato delle favole.
E ti dò ragione.
Ma tutti quei problemi li evidenzieremo al riguardo a tempo debito nei vari punti di discussione che abbiamo previsto, e troveremo un piano di azione, come per tutto il resto.
Un problema alla volta, ma senza mai fare compromessi! ;-) Se mi chiedi cosa c'entrano in tutto ciò i Cristiano Democratici, ti rispondo che cià che prevedo è di rendere pubblica, come già lo è ora, tutta la nostra attività, e confrontarci con tutte le forze che ci capitano a tiro su tutti gli argomenti, senza alcun accordo, senza alcuna alleanza, solo il metodo che ti ho descritto.
Sarà la stessa bontà delle proposte a unire. Null'altro.
 
 
 
 

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