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È bastato che il Comune di Roma decidesse di dedicare una via a Giorgio Almirante. Francesco Storace torna a casa, nella vecchia Casa delle Libertà. Rimangiandosi le critiche a Berlusconi in campagna elettorale. Le critiche rimangono solo per Fini e i suoi colonelli. Un'alleanza tra Pdl e La Destra alle prossime elezioni amministrative è possibile, dichiara in una intervista a 'Il Giornale' il leader de La Destra. «In diversi posti - spiega - saremo determinanti. Ma non voglio alleanze limitate. O dappertutto, o nulla». Un riavvicinamento con il Pdl, dunque, è possibile, «ma nessuno - precisa Storace - deve proporci di entrare nel Pdl. La Destra deve restare autonoma, come la Lega o il Mpl di Lombardo».Di Gianfranco Fini dice: «se è centrista, la sua non è un'evoluzione. È trasformismo. Cambiare idea è suo diritto. Io ho il diritto a mantenere la mia. È lui che deve spiegare perchè l'ha cambiata, non io che l'ho mantenuta». E aggiunge: «mi ha stupito. Ha sciolto il partito grazie al quale è quello che è. Cede la leadership per un ruolo ingessato. Penso che il suo popolo lo avrebbe preferito ministro dell'Interno per affrontare in prima persona le grandi emergenze».Sulla destra al governo Storace è critico: «una generazione di destra nata piromane finisce pompiere. Per questo, bastava Forlani. Ci sono ministri che non hanno mai affisso un manifesto.
Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76128
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Inviato da: scrivisulmioblog
il 13/06/2008 alle 20:55