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La bufala alla diossina o il maiale al metanolo non sono ricette!!!

Post n°2 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da miper
 

Se siamo ciò che mangiamo, vuole dire che siamo ciò che abbiamo mangiato fino ad oggi: forse è giunto il momento di voltarci indietro e di prendere consapevolezza...consapevolezza alimentare.

Il vino al metanolo è storia antica e la mucca pazza è ormai cosa vecchia ma le cose non sono poi così migliorate: ogni giorno si viene a sapere di qualche nuova frode alimentare, che non è sempre e solo colpa della Cina, ma quando una frode viene scoperta non è un buon segno al 100% anche perchè è solo la punta di un iceberg in costante aumento.


Il motivo di questo trend è anche imputabile alle nostre "abitudini alimentari" dato che oggi per la preparazione degli alimenti (per averli sempre belli, appetitosi e durevoli nel tempo) possiamo disporre di tecnologie molto avanzate per migliorarne le caratteristiche.


Ciò potrebbe essere positivo ma, purtroppo, però c'è chi ricorre a metodi raffinati per commettere delle frodi: la bufala alla diossina o i maiali al metanolo non sono ricette!!! E, last but not least, come se non bastasse ci sono magazzini stracolmi di prodotti avariati e “tranquillamente” venduti alle pizzerie.


C'è solo da chiedersi quale sarà la prossima...


I bambini con intolleranze alimentari sono ormai moltissimi ma perché le allergie e le intolleranze sono sempre più diffuse?Uno dei motivi risiede, sicuramente, nel fatto che oggi la diagnosi è più precisa e precoce rispetto ad un tempo e ciò consente di identificare un maggior numero di allergie i cui disturbi un tempo venivano facilmente confusi con altri. 
Ma una seconda spiegazione, e molto più grave e incisiva, chiama in causa il nostro stile di vita e, in particolare, le abitudini alimentari. Infatti si ricorre ormai diffusamente ad additivi alimentari (coloranti, conservanti, esaltatori del gusto, aromi naturali ed artificiali) che sono tutti potenziali allergeni; sulle nostre tavole inoltre arriva una grande varietà di frutta e verdura proveniente da tutto il mondo, il cui consumo non è più limitato alle sole stagioni naturali, favorendo così il contatto con un numero sempre maggiore di sostanze potenzialmente allergizzanti.

Qualche esempio:

• il giallo-tartrazina (E102), colorante che conferisce agli alimenti un piacevole colore giallo limone, presente in diverse bevande, sottaceti, salse confezionate, maionese, minestre in scatola, budini. Può essere causa di orticaria cronica e asma.

anidride solforosa (E220) che si può trovare in marmellate, succhi di frutta, vini e in macedonie e insalate trattate nei ristoranti con spray per mantenere un aspetto fresco.

solfiti, metabisolfiti, bisolfiti (E221,E222,E223,E224 ,E225,E226,E227) presenti nei prodotti preconfezionati a scopo conservante e antiossidante, pericolosi soprattutto per le persone asmatiche.

glutammati (E620,E621,E622,E623) che si trovano soprattutto nei croccantini al formaggio, patatine, ketchup, sughi pronti, riso e pasta liofilizzati, funghi secchi, insaccati, dadi per cucinare. Vengono addizionati molto spesso ai cibi per esaltarne il sapore ma possono anche essere presenti naturalmente in alcuni alimenti. La cucina cinese, ad esempio, utilizza grandi quantità di glutammato e la reazione che può far seguito all'ingestione di cibo contenente glutammato (malessere generale, mal di testa, arrossamento del viso) viene anche detta ''sindrome da ristorante cinese''.

• i nitrati addizionati agli insaccati e alle carni in scatola e la tiramina componente naturale di alcuni cibi come formaggi, cioccolato, banane, possono provocare emicranie anche a distanza di ore.

Come possiamo difendere noi ma soprattutto i bambini? Prima di tutto inziando a fare attenzione ad alcune piccole cose:
• alle dichiarazioni false in merito alla provenienza, qualità, composizione, caratteristiche, etc. di un alimento: ad esempio se su una confezione di carne c’è scritto bovino non è detto che si tratti di vitello. Potrebbe essere una bufala o una mucca che ha terminato il ciclo produttivo del latte e quindi qualcosa di molto diverso da quello che si pensa di mangiare.
• alle indicazioni ingannevoli ed insidiose, atte a esaltare indebitamente un prodotto e le sue qualità presunte perché dovrebbero essere comunque intrinseche nella definizione normativa del cibo (vedi l’esempio di “genuino“);
• alla difettosa corrispondenza degli ingredienti dichiarati: assenza o minor contenuto di quelli di pregio;
• alla dolosamente carente elencazione di quelli “indesiderati“ (es. conservanti) o di minor pregio (es. oli di diversa natura);
• alle contraffazioni delle data di scadenza o di preferibile consumo.

E allora se le autorità non possono, o non riescono più a proteggerci, mi sa che è arrivato il momento del fai da te…

Altre info, suggerimenti, consigli e ricette le trovate su: http://www.facebook.com/pages/Foggia-Italy/BioBio/39767128575?ref=ts

 
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Commenti al Post:
chiaracarboni90
chiaracarboni90 il 18/10/11 alle 11:47 via WEB
Concordo, il maiale al metanolo è l'unica ricette maiale che non mi piace!!
(Rispondi)
 
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