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« Puglia:Cambiare lavoro »

Pangasio, NO GRAZIE Condividi

Post n°5 pubblicato il 27 Aprile 2009 da miper

Pangasio, NO GRAZIE! Slow Food (anche malacibus ndr.) denuncia l’invasione, nelle mense scolastiche italiane, di Pangasio, un pesce di scarso valore nutritivo che viene allevato e pescato alle foci del Mekong, nel sud-est asiatico. La notizia rimbalza a Ho Chi Minh e una delegazione vietnamita piomba a Genova per difendere la salubrità del prodotto, al centro di un importante giro d’affari per l’economia del Paese.


E’ stato programmato a Slow Fish, il salone del pesce in corso alla Fiera di Genova, un “Laboratorio dell’acqua” dedicato - per la serie “Cosa mangiamo” - al “Pangasio: dalle foci del Mekong alle scuole italiane”. Anticipandone i contenuti, i vertici di Slow Food nei giorni scorsi ne hanno fatto un caso emblematico: di come, al posto del pesce locale e delle tradizionali sogliole (sempre più costose), le mense scolastiche tendano a proporre ai bambini un prodotto insapore, di scarso pregio nutrizionale e per di più coltivato in acque che raccolgono gli scarichi industriali Paesi come la Cina, la Cambogia, il Laos e il Vietnam. Avutane notizia, le autorità vietnamite non hanno perso tempo: hanno inviato a Genova una missione e hanno chiesto di poter replicare.


La storia del Pangasio, che i vietnamiti chiamano “Catfish” (pesce-gatto), «è fatta di contrasti fra verità e paure - ha dichiarato in una conferenza-stampa Tran Thanh Hai, consigliere economico dell’ambasciata vietnamita - e i timori dei genitori italiani derivano da motivi fuorvianti o da cattiva informazione che porta a emarginare il cibo straniero. In realtà da sempre in Vietnam consumiamo Pangasio pescato alle foci del Mekong e lo esportiamo in tutto il mondo, oltre 130 Paesi, superando senza problemi tutti i controlli internazionali. Anche in Egitto, dove le autorità avevano vietato le importazioni in seguito a una campagna di stampa - ha aggiunto il funzionario - il divieto è ben presto caduto perché le accuse si sono rivelate senza fondamento».


L’esponente vietnamita ha poi aggiunto che «da qualche tempo il Catfish viene allevato in stagni o piccoli laghi, per non utilizzare le acque del Mekong, non proprio pulitissime, e per valorizzare meglio le proprietà nutritive», ma ha anche rivelato che nei primi tre mesi del 2009 ne sono state esportate in Italia 110 tonnellate a fronte delle 142 tonnellate consegnate nell’arco del 2008. Intanto, secondo i dati dell’Inran (Istituto ricerca alimenti e nutrizione), sul piano nutrizionale il Pangasio, che viene commercializzato in filetti decongelati o congelati, perde nel confronto con un pesce nostrano di acqua dolce come la trota: quest’ultima vince infatti sia in termini di contenuto proteico (18% contro il 13% del pesce asiatico), di acidi grassi buoni (30-35% contro 12-18%) e di Omega 3, elementi importanti per la crescita dei bambini (30,5-35,7% contro 2,5-6,7%).

Speriamo che malacibus abbia contribuito ad una parte delle 32 tonnellate di spazzatura in meno esportate in Italia, la nostra azione contro il Pangasio continua.


By 43zero58

 

 
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Commenti al Post:
chiaracarboni90
chiaracarboni90 il 13/07/11 alle 10:39 via WEB
Speriamo non si ripetano più casi come questo del pangasio!
(Rispondi)
 
 
miper
miper il 13/07/11 alle 10:52 via WEB
non ci spererei troppo: ormai le alterazioni alimentari sono sempre più presenti e anche la nostra legislazione da una mano ai truffaldini per trovare "scorciatoie". Ciao Michele
(Rispondi)
 
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