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Un blog creato da asd_citta_di_pescara il 09/12/2006

ASD Città di Pescara

Campionesse d'Italia!

 
 

UN PO' DI STORIA...

Campionesse regionali negli ultimi 4 anni.
I primi successi nazionali nel 2004/2005 con il nome Ponzio Pescara.
Le ragazze raggiungono le Final Eight piazzandosi alla fine settime nel raggruppamento di Vasto.
Nel 2005/2006, con il nome di Polisportiva Montevelino, sotto la guida del Responsabile Luigi Palladino, vincono a punteggio pieno il Campionato Regionale e nelle fasi finali nazionali disputano la finale scudetto piazzandosi al secondo posto.

Durante la stagione cambio in corsa del Mister: allo storico Maurizio Blasetti subentra Francesca Salvatore nella duplice veste di giocatrice/allenatrice.
Maurizio Blasetti diventa Direttore Sportivo della squadra e contribuisce, in maniera determinante, in questo suo nuovo ruolo, ai successi della squadra.
La stessa Francesca Salvatore dimostra di avere tutte le carte in regola per una carriera di allenatrice che sarà sicuramente strabiliante.

Quest'anno nuovo cambio di denominazione: la squadra prende il nome di ASD Città di Pescara C5 con la presidentessa Liliana Noemi Lia ed al momento è a punteggio pieno in Campionato ed ha vinto la Coppa Italia Regionale e si appresta a disputare la fase nazionale.

 

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SE UN REGOLAMENTO ESISTE

Post n°62 pubblicato il 22 Ottobre 2007 da asd_citta_di_pescara

deve essere rispettato. Mi riferisco alla partita delle piccole persa contro il Fossacesia per 4 a 6. La maggior parte delle giocatrici del Fossacesia ha giocato senza parastinchi; l'arbitro, seppur più volte sollecitato, non ha ritenuto di prendere alcun provvedimento, mentre la panchina avversaria, alle giuste rimostranze della nostra, non ha saputo fare altro che reagire con sberleffi e provocazioni.

Ecco come recitano le Carte Federali della FIGC - Regole di Giuoco del Calcio a 5 - regola 4 - Equipaggiamento dei Calciatori " L'equipaggiamento obbligatorio è costituito da...parastinchi...." ed ancora alla Guida Pratica della Regola n. 4 al punto n. 3 "può essere consentito ad un calciatore di giocare senza parastinchi?" Risposta: "No. L'uso dei parastichi è obbligatorio". Cosa avrebbe dovuto fare l'arbitro? Avrebbe dovuto applicare il punto 6 di detta regola 4 "Per qualsiasi infrazione a questa Regola il calciatore in difetto deve essere allontanato dal rettangolo di giuoco per mettere in ordine il proprio equipaggiamento e non potrà rientrarvi se non dopo essersi presentato ad uno degli arbitri che dovrà assicurarsi della regolarità dell'equipaggiamento. Il rientro del calciatore può avvenire soltanto durante un'interruzione del giuoco". Gravissimo che non l'abbia fatto. Ancor più grave il comportamento della panchina avversaria, che sapendo di essere in difetto, invece di scusarsi e chiedere "pazienza", approfittando della debolezza dell'arbitro, ha tenuto quell'antipatico comportamento denigratorio e provocatorio, reiterato a fine gara con frasi del tipo " non sapete perdere" e stronzate simili:hanno aggirato il regolamento e meriterebbero sicuramente un ricorso, anche proprio per l'atteggiamento in corso di gara e successivo.

E non mi si venga a parlare di etica in generale ed etica sportiva in particolare. Sull'argomento non si accettano lezioni da nessuno.   Siamo stanchi di subire e di dar prova di "buonismo": contro il Pratola abbiamo dovuto accettare di subire una rete a gioco fermo (fischio dell'arbitro che non sapeva cosa fischiare e soprattutto quando) e vedere concesso alla squadra avversaria un time-out senza che il pallone fosse uscito, ma dopo una  parata del portiere. Ed ancora, nelle finali scudetto, abbiamo dovuto aspettare il Palermo ben oltre i tempi previsti dal regolamento: io la squadra, spendendo soldi, l'ho portata il giorno prima, altrettanto poteva fare l'avversaria. Ma noi siamo buoni, vogliamo vincere sul campo, non guardiamo gli altri,pensiamo solo a noi, ed altre cazzate del genere. Da oggi in poi si fa solo ciò che prevede il regolamento.

Comunque al quel signore della squadra avversaria che si è permesso quell'atteggiamento dico solo che lui deve imparare a vincere rispettando il regolamento e che comunque, senza andare contro quel regolamento, gli prometto nella partita di ritorno, se ancora farà parte del mondo del calcio a 5 femminile, una "mazziata" sportiva di notevoli dimensioni.

Le grandi hanno vinto per 13 a 0, disputando, mi dicono, una buona gara.

Alla prossima.

 
 
 
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