Osservazioni

Non v'è pensiero tanto eccelso che: non supponga più verità di quante ne stabilisca

 

SONO SEMPRE IO

ULTIME VISITE AL BLOG

Naturistadgl0giaiocstellagatintheoriaelviprimobazarCjmodel.comvenere_privata.xstefania416arialunasolecarlos.29elena.sammartinoNick981contedisangermano0conenzohamed6
 

ULTIMI COMMENTI

Citazioni nei Blog Amici: 57
 

 

« Messaggio #155Messaggio #157 »

Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 07 Novembre 2006 da phiIalethes

♂ ♀


 immagine La Gelosia Paradigma della compresenza di affermazioni, gesti e atteggiamenti contradditori che per effetto dei doppi legami che ruotano attorno al rovesciamento della proposizione IO si annullano vicendevolmente disvelando il paradosso dell'imperativo: Sii chi non sei! l'opposto di ciò che è già stato formulato da ♪ Pindaro ♪ Il mittente di questo messaggio, è si in preda al narcisismo, ma di un narcisismo infelice e lacerato dall'odio amore volto sia a se medesimo che verso l'esterno, trasmette segnali ambigui che se non riconosciuti e affrontati dialetticamente, innescano le cosidette "trappole relazionali", ricatti unilaterali che divenendo reciproci, rinchiudono entrambi in una gabbia di giochi di potere, ove la realtà diviene quella imposta uno all'altro, innescando così l'autodistruzione di entrambi i soggetti obbligati vicendevolmente da quelle regole non scritte che impongono realtà annullanti dei soggetti oramai asserviti a realtà disorientanti nella loro doppia verita NON occorre che simili comunicazioni siano verbali o espresse con gesti espliciti, è l'atteggiamento complessivo di entrambi i soggetti che innesca l'ambivalenza dei contrari, odio-amore, fiducia-sfiducia, apertura-chiusura, conosciuti come "double blind", collisione fra intenzioni opposte e di medesima intensità La nascita del ♪ double blind ♪ la ritengo concomitante con la nascita, sono solito ritenere che l'origine del gioco di potere venga costruito nei primi perodi di vita, questo strascico di odio-amore che si rinnova negli anni, è rivelatore del double blind che trae vigore e intensità nel rifiuto-accoglimento degli standard condivisi dalla comunità, accogliendo e rifiutando il velo della presunta ovvietà del mondo che ci circonda, ci si può ritrovare in balia del collassamento della capacità di discriminazione, crollata la barriera della discontinuità tra classi contrarie, lo zucchero avrà il medesimo sapore del fiele, ed ogni carezza sarà una pugnalata la gelosia comunemente intesa, è da ritenersi un male che affonda le radici nella cultura che ha costruito buona parte dell'io, come ampiamente dimostrato da eminenti studi antropologici, difatti non è possibile combatterla attraverso i suoi surrogati, le sue proiezioni rovesciate, i suoi simulacri, sarebbe opportuno combattere il motore che innesca l'interferenza nella logica della passione e che risulta esser responsabile dei sillogismi fondati sull'identità dei predicati, dei passaggi indebiti da una classe all'altra come della distorsione del significante con la fluttuazione semantica, le parole ed i gesti non saranno più significanti, fluttueranno a seconda dell'intensità della nella negazione di se stessi Debbo riconoscere che il pensiero di combattere ciò che ha contribuito in maniera rilevante alla costruzione dell'io, è guardare in faccia la Gorgone, è combattere se stessi, è lasciare sul terreno brandelli di se senza scorgere chi si è e chi si sarà, non è semplice morire per rinascere In parole correnti, "meglio?" delle istituzioni lazzarone che delle istituzioni ♪ nursey ♪ modello nordico, ove il tasso dei suicidi è estremamente alto, è un pò come parafrasare quell'eminente pediatra che negli anni 60 blandiva le mamme padane indicando loro gli scugnizzi di strada come metodo confacente al dettame di Pindaro: Sii chi tu sei --- il dilemma è e resta saper chi si è in relazione a........ ________________________________ ♪ Arapeme sti bracce! ♪ io voglio chiagnere 'ncopp'a 'stu pietto tuio ca m'ha allattato! ________________________________ ♂ ♀

Commenti al Post:
maripaprika
maripaprika il 07/11/06 alle 12:48 via WEB
mi sento tanto quella a cui è dedicato... i doppi legami.... mi sono appena letta bateson... ma come dici difficile rivedere il passato, sè stessi, buttando parti di stupido ego.... non è facile seguirti sempre ma ti ringrazio per le sagge indicazioni che dai.... besos (bellissima " mia madre")
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 08/11/06 alle 09:58 via WEB
Ciao ... paprika ... non leggo Bateson, l'immodificabilità della logica della cose ha fin troppi cultori che non sanno comprendere che anche la logica delle cose è un'interpretazione dell'essere ---- quei doppi legami divergenti ma uniti dal rifiuto di sè non ti appartengono, questo non vuol dire che tu non li abbia conosciuti, solo che ora non ne sei in preda, come diceva il buon Platone, è saggio che ogni idea abbia le radici nel vissuto, ed io da misero maschietto che non è dotato di quell'esubero di connessioni corticali, con il vomeronasale semi atrofizzato ed i poverelli neurotrasmettitori del sistema neuroviscerale che son obbligati a farsi strada tra fibre pessime conduttrici se confrontate con la maggior liquidità dell'involucro femminile, io come tutti i miseri maschietti, son costretto ad esperire per conoscere ciò che ad una donna è sufficiente annusare --- le "sagge" indicazioni, mi sorride il pensiero di chi era solito affermare: qualsiasi persona di buon senso sa che ciò che io affermo NON è vero, ed un suo dotto "discepolo" ha puntigliosamente vergato la "critica della ragion empirica" per dar ancor più vigore a quell'antica e saggia affermazione
 
   
maripaprika
maripaprika il 08/11/06 alle 11:47 via WEB
pienamente convinta che voi maschietti faticate con la parte destra del cervello... l'intuizione legata neurologicamente a cuore e pancia... felice che tu l'abbia esperita... il mio unico neurone in folle al momento macina faticosamente ma ti apprezza molto besos magici che come una polvere ti facciano esperire un mondo altro, sogni che si materializzano... io per ora mi devo occupare dell'equilibrio instabile del mio cervello sinistro.... azz
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 12/11/06 alle 11:10 via WEB
Ciao ... paprika ... ogni cosa che biologicamente non appartiene comporta un ben saldo desiderio per tentar di comprender-la, questo vale anche per le femminucce nel confronto dei maschietti, ed essendo entrambi abitati da quell'innata pigrizia animalesca, preferiamo credere ai luoghi comuni piuttosto che il lavorio del pensiero conoscente --- sto sorridendo al tuo neurone in folle che rifiuta la linearità della logica perchè preda di mille e mille imput figli della miglior liquidità biologica
 
     
maripaprika
maripaprika il 12/11/06 alle 11:58 via WEB
non sono sicura di voler comprendere con logiche che non mi appartengono... bene? male? fiducia nel mio neurone che seppur frastornato collega cuore e pamcia o vi è collegato... la conoscenza razionale è più limitatat della sua... non ci sono concetti logici adatti al suo sesto senso... leggi nel mio blog gli ultimi scritti.... sarebbe interessante me li traducessi nella logica che manca loro... un bacio virtuale perchè mi piaci coi tuoi neuroni.... selezionatori (piranya?)
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 12/11/06 alle 20:09 via WEB
Ciao ... paprika ... oh so bene quanto sia credente il pensiero femminile, lo è al punto di far danzare su cocci di vetro la donna che vuol giungere al suo credo, e ci giunge sorridente nonostante le ferite che lacerano, debbo anche riconoscere che questa è una costante molto diffusa nel genere, anche il maschietto ha la necessità di credere, come per tutti i credo, v'è un percorso irto e accidentato d'affrontare per giungere al premio, la proverbiale pigrizia innata ha fatto si che nascesse il pensiero logico-efficente, talmente efficente che tiene di conto del non giungere personalmente a beneficio della specie, come a voler compensare la povertà d'imput nel singolo con la quantità della specie, eccoti fornito i prò biologici delle differenti costruzioni del pensiero, siamo entrambi "schiavi" di quell'innatano principio di salvaguardia della specie, son differenti le modalità, quella femminile che pensando prevalentemente a se stessa e pochissimi altri, li innalza nel presente, quello maschile proiettato fuori di se, non si cura molto del presente, si "accontenta" d'esser diretto ad una meta più che giungervi --- questo in sintesi è ciò che ha fatto dire pubblicamente ad una antropologa nobel: se l'evoluzione del mondo era affidata alle donne, saremmo ancora nelle caverne, nulla importa alla donna se non soddisfare le sua pancia e quella delle persone a lei care ---- da riconoscere che la frase è dei primi anni 70 ed il livello culturale femminile era ancora in embrione prese com'erano a strapparsi di dosso i reggiseni e finalmente veder riconosciuto il diritto all'orgasmo --- ora che la via è tracciata anche per le femminucce, non resta che osservar sorridenti l'evoluzione del pensiero femminile che si tende verso il genere, quello sarà il momento topico che fa nascere l'esigenza di scibile squisitamente femminile, nel contempo vi sarà il pensiero maschile che si avvicinerà alla singolarità di se, anche grazie all'apporto della natura con il decadimento progressivo del cromosoma Y così come è conosciuto, la perfezione dell'algoritmo palindromico contenuto nel cromosoma Y non regge la mutevolezza della natura, degli sprovveduti ricercatori credono d'aver individuato nei ratti una sorta di super cromosoma Y e spudoratamente affermano che sarà simile a quello, gli stolti non tengono conto che il successo in natura è dato dall'imperfezione che sa adattarsi, la perfezione ha una durata limitata nel tempo del moto --- un sorriso al tuo folle neurone che ti fa credere
 
     
maripaprika
maripaprika il 12/11/06 alle 23:01 via WEB
chi camminava sui pezzi di vetro era l'uomo, ma auello che sa che la vita è sua e sa conoscere la magia dell'innamoramento... non sono daccordo su ciò che dice la nobel nel 70.... credo in un civiltà femminile prediluviana molto più avanzata della nostra (letto su i pilastri di atlantide) e non per credenze... per capacità altre da quelle oggi scientificamente accettate, doni che abbiamo perso (chi li ha oggi la paga come pazzia forse).... mi fermo qui e forse ho scritto anche troppo... divertita maripa
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 13/11/06 alle 10:55 via WEB
Ciao ... paprika ... neppure io oggi sono daccordo con la nobel, ma non posso decontestualizzare le sue parole, conoscere l'essenza di opere intellettuali significa non solo immedesimarsi o come dice l'orribile parola: avvicinarsi ad essi; in generale così proprio si fallisce, si può cogliere l'eventuale attualità di tali concetti nella loro profondità, soltanto stabilendo una distanza che estraniando concede di coglierne l'essenza costitutiva, generalmente chi estrapola ed offre interpretazioni di civiltà sconosciute, espone solamente un desidero figlio dell'euristica logica --- ma perchè non sognare che possa esser come la fantasia costruisce?
 
     
maripaprika
maripaprika il 13/11/06 alle 21:46 via WEB
semplicemente ribadisco con te credo che ogni realtà nasca da un sogno.... ciò che sognamo si attua.... attenzione ai sogni....
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 14/11/06 alle 11:35 via WEB
Ciao ... paprika ... terreno minato i sogni, l'attimo stesso che cerchi d'afferrarlo, svanisce, il momento in cui richiami alla mente un sogno, in quel medesimo istante lo infrangi con il tuo esser reale, sveglia ed interpretante, difatti ogni racconto di sogni altro non è che un'interpretazione di ciò che si è effettivamente sognato, come avrai capito, creder nei sogni è credere in ciò che si desidera sia, un atto di volontà adattato alla realtà, differentemente avremmo le ali e quant'altro, la finitezza della nostra materia è l'insostenibile leggerezza d'essere che ci riporta sempre alla nostra materialità, che è infine l'origine d'ogni pensiero, sogni compresi
 
     
maripaprika
maripaprika il 14/11/06 alle 18:03 via WEB
i sogni di cui parlo non sono quelli notturni, ma quelli da svegli... non abbiamo ali ma l'uomo sa volare da parecchio... e così per vari sogni (forse siamo stati pure sulla luna)... come la torre di babele che ci accomuna abbiamo i piedi piantati in terra ma una innata voglia di salire verso altezze divine... io credo nei miei sogni ee seguo la mia strada a volte controcorrente (saranno i pazzi loro o io????)un bacio a te che a modo tuo segui la tua che mi affascina
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 15/11/06 alle 09:13 via WEB
Ciao ... paprika ... vero, i sogni più belli son quelli fatti ad occhi aperti, ed io son pieno di lividi da tranvai, non li vedevo mai ma li centravo sempre, quanto mi sarebbero state utili le ali, o forse no, capacissimo di centrare tutti i campanili dei dintorni
 
     
maripaprika
maripaprika il 16/11/06 alle 13:36 via WEB
azz la tua vena ironica........ non lo sapevo... adoro l'ironia, con un pizzico leggero di cinismo.... le ali le ho... ma è un momento in cui mi sto gustando il camminare piano.... a caccia dei miei limiti... per ora sbatto in quelli.... la mia solita facciaccia di bronzo... grazie rido ancora a presto... dedicherò qualche post alla collezione di campanili che ddic???? a quelli di parigi vennero rotti gli orologi per fermare...cambiare il tempo...lo scrissi già ma a chi??? azz i limitiiiiiii
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 16/11/06 alle 16:41 via WEB
Ciao ... paprika ... tu hai ancora le ali, io no, o meglio ho optato per un unica ala, così non posso volare da solo, con le ali mi facevo delle planate che per imperizia erano degli atterraggi d'emergenza, senza carrello, ho arato con i denti campi che vanno dal massiccio centrale francese a quell'estremo lembo che è Lampedusa, avrei voluto far il volatile migratore, ma avendo deposto un ala non mi è possibile ---- meglio volare in due, almeno ho una discreta possibilità di cadere sul morbido altrui, è solo una questione di pesi e sporgenze, non essendo provvisto di quell'esuberanza di sporgenze femminili, non mi resta altro che contenere il mio peso, e son stato beneficiato dalla natura, così cado sul morbido
 
     
maripaprika
maripaprika il 16/11/06 alle 17:47 via WEB
errore grandissimo amico mio.... come il mezza mela... il mezze ali....ognuno di noi è intero e adatto al volo.... ti dirò che ho appena fatto na sbandata e caduta a naso giù che mica so nata imparata!!!! ma è indispensabile saper volare soli per poi davvero volare in due (sperando che l'altro non sia dedalo!!!!) una planata rapida con schiocco bacio sulla tua capoccia
 
poisoned0
poisoned0 il 07/11/06 alle 14:39 via WEB
Difendere il proprio ego a volte è una svolta decisiva. perdersi nell'ombra pure. Nel sangue ha radici la gelosia solo in chi emotivamente è in grado di assorbire.
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 08/11/06 alle 10:00 via WEB
Ciao ... poisoned ... la gelosia volta a se stessi è difender il proprio ego, ed io son gelosissimo di me, saperlo mi concede di non divenir un uroboro, come per tutto la discriminante è il conoscere, poi si può scegliere di far uno sberleffo alla conoscenza, ma è una scelta non un imposizione figlia dell'ignorare, poi vì è anche quella modalità innata dell'istinto, ma non mi fido troppo, non vorrei ritrovarmi assetato e bermi un liquido trasparente che se va bene è detersivo, ma è così piacevole assorbire che non si vuol tener conto della proverbiale fallibilità dei sensi
 
Mixanda
Mixanda il 08/11/06 alle 11:26 via WEB
La gelosia logora dentro...è un male che non mi appartiene...ma spesso la fiducia nell'altro colpisce alle spalle! Ed io ne porto ancora le cicatrici! Baci baci...
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 09/11/06 alle 08:54 via WEB
Ciao ... Mixanda ... dici fiducia nell'altro o ... fiducia nei cosidetti valori condivisi dalla comunità? --- può benissimamente essere che nell'altro quei valori abbiano una valenza diversa dalla tua, e prima o poi torna al suo intendere, mi ha fatto tornare alla mente il commento che avevo lasciato in un blog, ti allego qui il link --- , , ,

,
--- siamo bravissimi a colpirci alle spalle da soli con le nostre credenze, questo è il vero, l'unico tradimento, traditi da se stessi !

 
   
Mixanda
Mixanda il 10/11/06 alle 11:37 via WEB
...a questo non avevo mai pensato! ho sempre creduto che la "fiducia" avesse lo stesso significato per tutti...mi viene difficile immaginare che possa avere interpretazioni diverse...ma forse è così!!!
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 12/11/06 alle 11:12 via WEB
Ciao ... Mix ... sto sorridendo perchè la risposta te la sei data da sola con queste parole: a questo non avevo mai pensato! ho sempre creduto ---- l'umanissimo errore sta proprio nel credere, nasciamo con la vista del sole e della luna negli occhi, non stiamo mica a porci i perchè ci siano, quali funzioni interagiscono con noi, semplicemente ne siamo parte, il medesimo approccio lo abbiamo con tutto ciò che riteniamo parte di noi stessi, sicuramente alcuni valori della comunità rientrano in questa tipologia d'approccio, altri un pò , meno, altri li rifiutiamo perchè non ci appartengono, non sono in armonia con noi, a questo punto avrai ben capito che il tuo VOLER credere che determinati valori siano condivisi ugualmente, non è tanto un NON averci pensato quanto il desiderio proiettato sull'altro, siamo indotti a credere e sognare dagli stessi convincimenti che in noi vagliamo e valutiamo, ma quando li prioiettiammo uniti al desiderio sull'altro divengono dogmi a cui aggrapparci questuanti di noi stessi, a che pro porre dei quesiti al sogno? a che pro incrinare quell'innato principio di piacere che ci abita? siamo talmente stolti che abbiamo creato una quantità industriale di "pro" atti ad infrangere i sogni, uno dei più comuni è quello di desiderar il domani come l'oggi, incanalare inconsciamente il domani è la forma coercitiva più stolta che potevamo inventarci, questo nostro desiderar sognante è in grado d'imprigionar quell'amore che nasce dallo e nello stupore, lo ingrigiamo incanalandolo, siamo tamente stolti da non comprendere che i sogni più belli son quelli ad occhi aperti, una volta incanalato l'amore, vien trasformato in un prodotto da consumare, oggi al sapore di fragola, domani alla nutella posdomani al sapor di noia, questo è il sapore privo dello stupore e quando l'incontriamo ci sentiamo traditi, ma chi ci ha tradito se non noi stessi, son solito rammentarmi che l'amore è quello che stupiti si fa giorno dopo giorno, può durar un numero imprecisato di giorni, quello che stabilisce i giorni e la modalità, è altro --- un pensiero mi sorride, quello della fanciulla che si fa le paturnie sulle sue qualità amatorie, non s'avvede che sia inconsciamente che gaglioffamente non so abbandonarmi alla rigidità delle presunte certezze d'un desiderio incanalato e liturgicamente ripetitivo, preferisco il gaio rigore dello stupore che crea l'attimo, nessuno è sempre e solamente "così", è l'interazione briosamente spontanea a scegliere il CHI che avvolgerà entrambi, meglio, molto meglio se colorato dalla costanza dell'incostanza d'essere nello stupore del momento
 
     
maripaprika
maripaprika il 16/11/06 alle 18:07 via WEB
mica facile lo sai???? ma così vero
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 16/11/06 alle 19:05 via WEB
Ciao ... paprika ... rammenta sempre che ogni difficoltà dell'essere ha origini sociali, conseguentemente è sufficente uscire dal sociale per essere in se, riconosco una certa difficoltà ad uscire dagli indottrinamenti sociali, ma il premio del proprio sè è immenso, tranne per chi ancora non si conosce, inoltre si può ugualmente esser felici credendo d'esserlo, ed è pigramente semplice credere
 
puppeapera66
puppeapera66 il 09/11/06 alle 15:32 via WEB
finalmente... mi piacciono molto questi tuoi postati dove ci apri il tuo pensiero..condivido molte cose di questo tuo pensiero, a proposito della gelosia e della sua nascita nella nascita..come condivido nel tradimento un disvelarsi,un mostrarsi un abbandono, anche parziale, della maschera indossata nel relazionarsi minati da paura..quanto al combattere se stessi per smotare una costruzione dell'io che ci arriva dal difuori,è piu' una fase conoscitiva ed introspettiva..un educarsi alla vita seguendo i percorsi della vita nella nascita crescita e morte,e nell'accoglierli come parte di un tutto in noi e fuori di noi...quanto alle istituzioni,tra i due estremi non vedo perchè non sforzarsi a tendere verso il rispetto dell'essere,piuttosto che ostacolarlo o iperproteggerlo...Lisa
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 12/11/06 alle 11:13 via WEB
Ciao ... Lisa ... le istituzioni, sorrido al pensiero che enormi masse le eleggano a depositarie delle loro aspirazioni, il "peccato" originale d'ogni istituzione è che sono delle idee, bellissime costruzioni logiche e irreprensibili, lineari nella staticità dell'idea imodificabile al punto di divenir perpetua, ecco cos'è l'istituzione, un idea statica tesa a perpetuarsi, difatti ogni persona che assume in se un istituzione, tende a perpetuarsi, non credo che ogni persona si comporti come altre che l'hanno preceduto magari nei secoli, la scintilla deve pur aver un origine, e l'origine risiede nella costruzione logica dell'idea istituzione, l'essere che assume in se un istituzione, cessa d'essere per divenir mansione, cambiare le persone è un pò come cambiare ogni tanto alcuni mattoni, la casa è sempre quella, sono oramai millenni che le popolazioni tentano di far evolvere le istituzioni, se la memoria non m'inganna, gli unici momenti d'illusione erano quelli rivoluzionari, sottolineo illusione perchè ogni rivoluzione s'è dissolta nel momento in cui ha prodotto le sue istituzioni, eppure la terapia è d'una semplicità talmente estrema che le isituzioni come oggi le conosciamo, tutte, nessuna esclusa, tutte le istituzioni così come son state ideate, si dissolverebbero, sarebbe sufficiente porre come primo articolo della costituzione il rispetto dell'essere nella sua singolarità, tutti gli altri articoli o norme della civile convivenza sarebbero tenute a rispettare questo semplicissimo primo articolo, devo confessarti che noi italici ci siamo andato molto vicino a promulgare un articolo simile, ed è stato nel momento della nascita della nostra costituzione repubblicana, i nostrani ed emeriti Padri Costituzionali, dovendo redigere la Nuova Costituzione della Nuova Repubblica, hanno sì costruito in un momento di fertile soggettività la norma rispettosa della singolarità che andava inserita nell’articolo 50 della Costituzione, ed era nominata; IL diritto alla resistenza, e recitava: Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto dovere del cittadino --- chissà come mai questo embrione di liberta rispettosa non è stata approvata, secondo me si son accorti che le istituzioni che s'accingevano a promuovere non erano e non sono rispettose ---
 
   
puppeapera66
puppeapera66 il 12/11/06 alle 23:42 via WEB
Certo promulgare un articolo del genere,avrebbe presupposto un rispetto ed una trasparenza, che evidentemente fin dalle prime intenzioni della costituente, non era prevista..già nel primo articolo l'essere divien mansione..Il rispetto dell'essere nella sua singolarità,è una cosa bellissima,cui però, i vari ordinamenti delle istituzioni, che governano non tendono affatto,anzi attraveso l'omologazione,la classificazione,l'ignoranza,la manipolazione e le credenze preservano il loro potere.Infatti le persone non si cambiano,semplicemente si liberano attraverso la conoscenza di se..questa è la vera rivoluzione..perchè l'ignoranza rende schiavi e la paura regna, sia gli ignoranti che i reggenti.
 
dolcereale66
dolcereale66 il 12/11/06 alle 14:38 via WEB
questo è, uno dei pochi blog che, per contenuto e grafica, m'attrae ; peccato non saperlo inserire tra i miei preferiti, mi limiterò a leggerlo con immutata passione. Alessandra
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 12/11/06 alle 20:09 via WEB
Ciao ... dolce Alessandra ... nobile strumento la passione, tienilo saldo e giungerai anche alla perizia informatica
 
   
maripaprika
maripaprika il 16/11/06 alle 18:12 via WEB
posso??? clicca su gestione blog poi blog amici inserisci philalethes sotto e ciò che vuoi sopra e dai ok (così per tutti i link ai blog) ciao
 
danclau
danclau il 12/11/06 alle 21:38 via WEB
Mi limito a lasciare un saluto per il momento non sono sufficentemente sveglia per lasciare un commento di senso compiuto... un sorriso dany
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 13/11/06 alle 10:56 via WEB
Ciao ... dany ... conosci qualcosa che abbia più senso compiuto d'un sorriso?
 
Donna_io
Donna_io il 12/11/06 alle 22:44 via WEB
Ciao phiIalethes complimenti ! Davvero ORIGINALE il tuo blog .Io ti ho appena scoperto,ma anche dovessi metterci qualche mese ti leggerò fin dai tuoi primi post.Mi incuriosisce conoscere tutto e di più su questi argomenti e poi tu li esponi in un modo davvero UNICO.Serena notte.
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 13/11/06 alle 10:57 via WEB
Ciao ... Donna_tu ... un sorriso alla tua curiosità, perchè è la molla che ci sospinge fino al punto di non ritorno inteso da Kafka --- parafrasando Calvino quando dice a Kundera: tutto ciò che aprezziamo come leggero, rivelerà il suo insostenibile peso, aggiungo io, anche la vivacità dell'intelletto soggiace a questa condanna
 
jenny51
jenny51 il 12/11/06 alle 23:23 via WEB
Penso di avere le idee abbastanza chiare riguardo alla gelosia, all'inamoramento proiettivo ecc...ma leggendoti il caos si erge sovrano. La semplicità e la trasparenza sono alla base di ogni pensiero positivo dunque...sento odor di barbablù. Ciauuu:=))
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 13/11/06 alle 10:57 via WEB
Ciao ... jenny ... solitamente offro dei pensieri affinchè siano confutati, la condivisione, l'accoglimento fanno si piacere, ma il vero, l'unico momento di crescità è dato dalla puntigliosa e pungente confutazione, ma se anche chi come te, con le idee chiare, non confuta, mi ritrovo al cospetto di quell'algida dama che è la cultura imperante, quella cultura dell'omissione, della censura, se non se ne parla, non esiste, la gelosia esiste come esiste l'essere, ne è parte --- la semplicità dici, più semplice di così, non se ne parla se non per luoghi comuni, nonostante le idee chiare che ognuno ha in se --- la mia semplicità sulla gelosia è estrema come la morte, perchè temere la morte, quando arriva io non ci sono più, lo stesso per la gelosia, quando arriva non c'è l'amore, più semplice di così .... purtroppo non è cosi semplice, s'innestano nel pensiero credenze errate e culture deformanti, così tocca affrontare quei perchè e non il sentimento naturale della gelosia
 
   
jenny51
jenny51 il 13/11/06 alle 16:52 via WEB
Per una volta sei stato chiaro, ti ringrazio. Non c'è argomento che io affronti riferendomi alla cultura dominante ma perchè ci credo, avendo sperimentato o visto intorno a me cosa succede al riguardo. La gelosia esiste, eccome se esiste e non ha sempre connotati negativi, anzi spesso è la dimostrazione del vero interesse e amore per l'altro. Il problema, se mai, è riuscire a vivere questa gelosia non come possesso perchè l'amore non deve mai essere possesso ma rispetto dell'altrui essenza vitale e cura oltre che progetto di vita. La gelosia estrema o quella che fonda le sue radici nella rivalità, queste si le ritengo negative.
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 13/11/06 alle 18:41 via WEB
Ciao ... jenny ... or che finalmente ti ho dato modo d'incensare la mia capacità di sintesi, saresti così magnanima da illuminarmi sul tuo "ci credo", magari argomentando nella maniera che preferisci, purchè l'argomentare infranga la barriera dei luoghi comuni e del cosidetto sesto senso, tutti argomenti degni di nota ma che hanno il difetto dell'intrasmissibilità chiara ed efficace per chi ne fruisce, ho inoltre un'estrema curiosità sul tuo intender essenza vitale dell'altro, ho un estrema difficoltà a comprender la mia essenza vitale, figurati quella dell'altro, il progetto di vita è già più semplice d'affrontare, perchè altro non è che una costruzione logicosemantica
 
     
jenny51
jenny51 il 14/11/06 alle 08:04 via WEB
Posso avere le idee confuse riguardo argomenti che conosco poco o solo per interposta persona, ma quando li ho vissuti e subiti, come appunto la gelosia, ne ho discusso con altri, mi formo idee piuttosto chiare, non statiche e sempre pronta a rimettere in discussione ove emergano elementi nuovi e convincenti.
 
     
jenny51
jenny51 il 14/11/06 alle 08:12 via WEB
Riguardo all'essenza di una persona, penso sia più facile individuare le tracce guida dell'altro che di se stessi. Nessuno è conoscibile o prevedibile fino all'estremo ma ci sono peculiarità che ne fondano il comportamento. Con tempo e pazienza scopriremo se la persona è mossa più dal possesso che dagli affetti, se è incentrata su se stessa o proiettata verso l'altro, se è egoista o generosa, se è sincera o bugiarda. In amore, se di vero amore si tratta, dovremo apprezzare e rispettare la peculiarità dell'altro, senza avere la pretesa di cambiarlo a nostra immagine e somiglianza. Se vogliamo amare dovremo tollerarne anche i difetti, così come l'altro sopporterà i nostri. Se mai, si tratta di capire quali difetti siamo disposti a tollerare e quali no. Buona giornata.
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 14/11/06 alle 11:38 via WEB
Ciao ... jenny ... sorrido mentre rimbalzo tra il muro di gomma dei luoghi comuni e quello dell'intuito, non imputo ciò ad una tua intenzionalità o manchevolezza, è semplicemente l'ennesima conferma dell'estrema difficoltà nell'applicare lo scibile della cosa all'essere, come affermi nel tuo luogo, condannati a sapere, ma il sapere imperante ruota attorno la cosa, non attorno l'essere, anche la costruzione del pensiero è inficiata dalla cosa, ed il pensiero oscilla tra la peculiarità della cosa e l'essere, tanto per non farci mancare nulla, siamo soliti traslare l'intenzionalità anche alla cosa, un esclamazione classica è: l'auto non "vuole" avviarsi, oppure il PC fa quello che "vuole" --- posso con tranquillità affermare che non esiste una persona che sia sempre egoista, sempre bugiarda, sempre possessiva ecc. ecc. mentre la cosa essendo statica avrà sempre le medesime prerogative, molto sommessamente mi permetto di rammentarti che già il desiderar una fissità di prerogative è trasformare l'essere in cosa, in mansione fungibile, il divertente è che stoltamente ce lo facciamo reciprocamente e ne siamo pure contenti, qualcuno ben prima di me s'è accorto che per liberare il pensiero, dovremmo prima liberarci di quella servetta che è la sintassi della cosa, pensare l'altro è come pensare l'universo, l'errore più comune è quello di non pensare l'altro ma di pensare noi in relazione a ... a cosa se siamo parte dell'universo e siamo l'universo, quindi anche parte dell'altro, ma non di uno, semplicemente di tutti e tutto, troppo grande questo pensiero per la nostra pigrizia, così scegliamo molto pigramente di far relazionare alcune nostre prerogative con alcune prerogative dell'altro, ci trasformiamo in cosa reciprocamente, ed abbiamo l'ardire di chiamare ciò amore vero! ---- come tutti i maschietti, non sono dotato di quel granitico credo nell'intuito, obtotro collo seguo uno dei dettami di Mao; nuoto come un pesce nel mare del pensiero per poterlo depurare da quelle astrusità inquinanti prodotte dall'umano
 
     
jenny51
jenny51 il 21/11/06 alle 21:10 via WEB
Non è facile seguirti nei tuoi meandri soprattutto per me che sono fin troppo essenziale nelle mie linee di pensiero. E' vero che nessuno è totalmente bugiardo o egoista...ma nell'uomo una di queste caratteristiche prevale sempre e ne traccia le linee di base. Ciò non toglie che anche l'essere più negativo possa avere qualità eccelse, per esempio nelle arti o nelle scienze. Per colui o colei che si avventuri alla ricerca di un compagno ( non dell'amore che da altro zampilla) si tratta di capire quali difetti o pregi esistono e quali si è disposti a tollerare o pretendere.L'amore nasce dalla proiezione di noi stessi o dei nostri modelli-idoli e in effetti è una mera illusione, caduco qual'è in breve tempo e frutto di illusione. Se non fossimo così abili a mentire a noi stessi e a svisare la realtà, mai ci innamoreremmo perchè nessuno veramente ne è degno. Riguardo alla materia e al pensiero, l'uno è figlio dell'altra e mai si potranno interamente scindere...tale è l'universo.
 
patzf
patzf il 13/11/06 alle 20:50 via WEB
parole rubate si ....le ho prese da te .... un bacio sberleffo
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 14/11/06 alle 11:36 via WEB
Ciao ... Pat ... ah si? prova un pò a copiare questo , , ,

,
sberleffo

 
   
patzf
patzf il 14/11/06 alle 12:52 via WEB
se guardi bene ho fatto di più ...... ahahha bacio sberleffo
 
auradanzante_1
auradanzante_1 il 13/11/06 alle 23:34 via WEB
immagine splendida. a domani la attenta lettura delle tue parole. con un sorriso. aura
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 14/11/06 alle 11:37 via WEB
Ciao ... aura vagabonda ... bentornata
 
Speculare
Speculare il 14/11/06 alle 19:49 via WEB
...Spesso, nella loro relazione, si ripeterono quegli scrosci di pioggia che lo strappavano all'incanto cui egli con tanta voluttà si abbandonava. Di buon'ora, il giorno appresso, andò da Angiolina. Non sapeva neppur lui se ci andava a vendicarsi con qualche frase pungente ....(I.Svevo)
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 15/11/06 alle 09:14 via WEB
Ciao ... Speculare ... chi non ha conosciuto quel vulcanico rimestar che erutta gelosia, ha vissuto "chetamente"
 
   
Speculare
Speculare il 16/11/06 alle 11:25 via WEB
Tutti vivono gelosia, la differenza e' viverla da estroversi o introversi.
 
     
phiIalethes
phiIalethes il 16/11/06 alle 16:42 via WEB
Ciao ... Speculare ... hai quasi centrato il nocciolo della questione --- la differenza è data dalla comunicazione, dalla dialettica ---- non utilizzando quella comunicazione che sappia dire l'essere, siamo obbligati ad una sorta di balletto comunicativo fatto di parole, di gesti di sguardi, di odori, attingendo a tutto ciò che sa dire l'essere, il dilemma è: chi sa leggere, ascoltare, annusare, assaporare una forma di comunicazione non codificata? la scelta di utilizzare una forma comunicativa della cosa sta annichilendo il saper ricevere altre forme dialettiche --- ogni scelta, anche la più giusta, nel suo perdurare concentra su di se l'attenzione, nel contempo impedisce un'attenzione al tutto, creando un mondo di pensieri impensati, percezioni inudite, sapori inassaporati, limitando la spontaneità entro quell'unica forma che non è più efficente d'altre, semplicemente è più pigramente facile d'assumere ---- schiavi della nostra pigrizia biologicamente animalesca, rendiamo pigro anche il pensiero al punto di non saper più dialogare se non nell'unica forma comunemente adottata, forma che si dispiega in sottoformalità a seconda del caso, imponendoci d'assumere la maschera relativa alla dialettica con la commessa, maschera per il medico, maschera per i colleghi di lavoro diversamente che con i colleghi ludici, ma la più sublime resta quelle diffusa dal precetto della confessione, questa maschera si colloca all'apice di tutte le maschere, duplice come il viso di Giano, nella sua parte estroflessa è volta al confessore, mentre la parte convessa è volta al confessante che in essa fetalmente si rifugia nel rifiuto d'essere ---- eccoti fornita l'origine culturale delle maschere che siamo indotti ad indossare, l'essere nasce senza maschere, ed è estremamente divertente notare lo smarrimento di chi nel momento crede di relazionarsi con una maschera ben codificata, è curioso il fatto che; non indossando maschere l'altro non sa più quale indossare ne come relazionarsi, in quell'attimo è dato cogliere l'altro nudo, privo di riferimenti codificati non sa più quale maschera indossare, la sublimità della maschera del geloso quando scopre che l'oggetto della sua gelosia si relaziona per scopi umanitari con un vecchietto da accudire amorevolmente e che molto pudicamente non aveva mai fatto menzione di questa sua forma di volontariato, in quell'attimo il geloso spogliato della sua gelosia si sente smarrito e nel viso, nei gesti, negli odori' in quella sorta di comunicazione simbolica è dato vederlo rifugiarsi nell'unica convessità da lui conosciuta, il grembo materno, perchè la gelosia maschile altro non è che il desiderio di rinnovare l'unicità di rapporto con la prima donna che ha conosciuto ---- una delle origini di quel sottile astio che la donna ha verso le altre donne è che: essa sa benissimo che ogni donna potrebbe fungere da grembo materno, questo è uno dei saperi senza verbo ma comunicati ugualmente, e vien comunicato principalmente a lui oltre che alle altre donne, questa sorta di dialettica inconscia la si può leggere chiaramente ovunque, la chiarezza svanisce propio quando s'utilizza quella sintassi che si conosce come chiara e lineare, la sintassi della cosa, nei soggetti in questione succede che entrambi sappiano di entrambi, ma non essendo quel sapere univoco e chiaramente detto, iniziano quella sorta di balletto, quel gioco di potere e voler coercere l'altro verso il proprio pensiero --- la questione è tutta qui, solo un pò complicata dalla sintassi della cosa chiara e statica che non ci appartiene e dalla nostra pigrizia che c'impedisce di dialogare senza verbo --- per la gelosia femminile è un pò più complesso, come è giusto che sia, data la maggior complessità, la gelosa solitamente si rifugia nella sua convessità, nel suo credo, nella staticità di ciò che crede sia il suo io, nei punti fermi che sì è imposta, e quanto sia fantasiosamente brava la donna ad imporsi imponendo anche a chi si relaziona con lei i punti fermi, ben saldi e piantati nelle sua carni, altra modalità di fuga da chi effettivamente si è per rifugiarsi nel rifiuto di se, nel pigro voler essere chi ci si creder d'essere ---- solo all'essere dotato di pensiero è dato ingiuriarsi al punto d'essere una misera percentuale di chi effettivamente è --- NON esistono gli estro o introversi, l'essere è entrambi, poi v'è l'essere che pigramente scegliere la maschera abituale per relazionarsi, maschera che per l'abitudine si finisce con l'usare anche con se stessi
 
otherwise1
otherwise1 il 14/11/06 alle 21:07 via WEB
sintonia di argomenti...pur trattati con elucubrazioni e pensieri agli antipodi...ben ritrovato nel mio blog...caro...lullaby
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 15/11/06 alle 09:19 via WEB
Ciao ... lullaby ... sfrontata, smaliziata e aggiungo io: dal cuore tenero che si scioglie come un "Gianduiot", voglio omaggiatri con un brevissimo corso di piemunteis, leggendoti, la scelta del pezzo è obbligata --- io non te la traduco, sai come arrivare all'ombra della mole e fartela tradurre dalla lingua di "dio" --- , , ,

,
---- clikka qui ----

 
   
ladymiss00
ladymiss00 il 15/11/06 alle 10:30 via WEB
cos'è? fumna???
 
     
otherwise1
otherwise1 il 15/11/06 alle 11:41 via WEB
fumna...in piemontese "donna"...lullaby
 
   
otherwise1
otherwise1 il 15/11/06 alle 11:22 via WEB
in attesa della traduzione dalla lingua di "dio"...ti ringrazio per l'omaggio...offrendoti simbolicamente un morbido Gianduiot...alla nostra!...madamìn lullaby
 
chepazzaidea
chepazzaidea il 14/11/06 alle 22:04 via WEB
Silenzioso come sempre...La gelosia è bella se costruisce sempre più, ma se demolisce non è gelosia... è solo prepotenza di avere, senza rispetto. Notte serena
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 15/11/06 alle 09:16 via WEB
Ciao ... idea folle ... hai le idee chiarissime, ma dimmi tu: a che prò rinunciare alla turbolenza dei sentimenti se questi sgorgano spontanei tra i due?
 
Lady_tango_victor
Lady_tango_victor il 15/11/06 alle 11:32 via WEB
..porca paletta quanto sei.. :-)
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 16/11/06 alle 16:43 via WEB
Ciao ... Lady ... donde nasce questo tuo immaginifico gradimento verso i tutori dell'ordine stabilito?
 
fata_Piumetta
fata_Piumetta il 16/11/06 alle 07:51 via WEB
Il discorso e'un po' troppo aulico per me,pero' un' eccessiva gelosia puo' far naufragare l'amore,no...se diventa un gioco fra i due naufraghi. un saluto
 
 
phiIalethes
phiIalethes il 16/11/06 alle 16:44 via WEB
Ciao ... Piumetta ... chi e cosa stabilisce il gradiente del gioco, il senso comune a tutti con la sua morale o l'etica spontanea tra i due?
 
Melyssa63
Melyssa63 il 16/11/06 alle 21:21 via WEB
Come sempre nn riesco a commentare... l'unica cosa che posso dire riguardando la gelosia e' : sono stata a suo tempo molto gelosa, ma x ovvi motivi, ma mai possessiva.. Ti auguro una felice serata.. ti leggo sempre con piacere... anche se nn riesco a commentare.... ciao!!!!
 
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 17/11/06 alle 11:32 via WEB
Ciao ... Melyssa ... anche tu non vivi "chetamente"
 
   
Melyssa63
Melyssa63 il 18/11/06 alle 18:56 via WEB
Ciao la mia vita nn e' mai stata tranquilla, ma sempre abbastanza movimentata, tanti problemi...e tanta forza di ricominciare e andare avanti.. Ti auguro un felice week-end.. Un sorriso :-))
 
caramellafi
caramellafi il 20/11/06 alle 13:56 via WEB
la gelosia? Uno spreco di energia. il possesso dell'altro? il controllo sulle decisioni altrui? o il fatto che l'altro non ti riconosca ciò ti porta alla gelosia... Rispetto o offesa sono un'altra cosa.
 
Melyssa63
Melyssa63 il 15/12/06 alle 21:17 via WEB
ti auguro un felice week-end ciao un sorriso :-))
 
GrandeVolo
GrandeVolo il 21/12/06 alle 14:58 via WEB
...silenziosa eccomi qui (cerco di non perdermi nel mare delle parole di questo blog) a portarti un semplice augurio di Buone feste...magari accompagnate da qualche soffio di colore :-) Un saluto in Volo.
 
danclau
danclau il 23/12/06 alle 17:26 via WEB
Tanti auguroni di Buon Natale e Felice Anno Nuovo con la speranza che questo giorno renda realtà i tuoi sogni più sentiti Dany
 
patzf
patzf il 31/12/06 alle 16:36 via WEB
tanti auguri ovunque tu sia
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: phiIalethes
Data di creazione: 06/03/2005
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname:
Se copi, violi le regole della Community Sesso:
Età:
Prov:
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963