-PIANETABASKET NEWS-

Ancora un brutto momento per il basket maschile partenopeo ed ancora un fallimento, purtroppo l'ennesimo, in pochi anni (il sesto su otto), per una disciplina che molto spesso a Napoli ha portato anche enormi soddisfazioni e vittorie con due Coppe Italia (1968 e 2006) e spesso piazzamenti di rilievo in serie A. Dopo due stagioni e mezzo di tribolatissimo cammino (raramente sereno economicamente), e' terminata anche la vita sportiva dell'Azzurro Napoli Basket, nato dalla fusione con la Biancoblu' Bologna in A2, nell'estate del 2013 e la sua militanza attuale nel campionato di serie B maschile, girone C.Scaduto il termine inderogabile del 29 marzo alle 24, non e' stata pagata dal club napoletano la rata di tasse federali, di 10.970 euro e spiccioli, dovuta alla Fip. Il mancato pagamento della stessa somma, prevede inderogabilmente l'esclusione dal campionato di competenza della squadra senior (e non il ritiro dell'affiliazione), come da regolamento della stessa Fip ed e' gia' operativa da ieri, su richiesta del giudice sportivo che ne ha preso atto: comminata anche una multa di 12.000 euro al club e l'inibizione fino al 30 giugno, dell'ex presidente Balbi. E' stata quindi interrotta bruscamente la stagione sportiva della squadra di coach Giampaolo Di Lorenzo, che aveva sino ad ora condotto un ottimo campionato, con un brillante secondo posto in classifica e buone prospettive per i prossimi playoff e la fase finale dello stesso. Domenica prossima Sabbatino e compagni, avrebbero dovuto affrontare il match con Palestrina, che ora, non ci sara'. Da appassionati, piu' che da cronisti, non possiamo che accomunarci all'amarezza dei tanti sportivi e amanti del basket partenopei, privati ancora una volta della loro squadra del cuore.Queste le parole di coach Di Lorenzo: "Sono molto amareggiato e scosso: la societa' ci ha spesso nascosto la verita' e la realta' delle cose. Davvero un peccato, stavamo facendo molto bene sul parquet. Posso dire di essere stato fortunato nel conoscere un gruppo di ragazzi, cioe la mia squadra il mio staff tecnico il mio staff medico insieme a PierFrancesco (Betti), a Vittorio (Di Donato) e Nunzio (Sabbatino), persone di assoluto valore, professionisti con il cuore. In più, ho ammirato e conosciuto tanti tifosi veri e grandi appassionati, che in ogni momento ci sono stati vicini e ci hanno sempre incoraggiato. La delusione maggiore ad oggi, è aver toccato con mano quanto poco importa la pallacanestro a Napoli, soprattutto ai grandi marchi e alla classe imprenditoriale e politica".