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« la prefazionela notte »

il viaggio

Post n°2 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da kinderconsorpresa

Il bar Parigino era il lugo di aggregazione dei ragazzi del paese , frequentato dalla maggior parte delle teste calde della zona. Uno spiazzale antistante al bar era utilizzato a mo di parcheggio per i motorini e le rare automobili degli avventori del locale che tuttosommato era tenuto bene dai proprietari. Un locale di un unica stanza di circa 500 metri quadri rimpinzato di carambole , calciobalilla , videogiochi e videopoker; sulla sinistra all'ingresso c'era il banco del bar rivestito di acciaio inox un po alla buona su cui sovrastava una delle prime macchinette del caffe elettriche. La maggior parte dei ragazzi frequentava il parcheggio piu che il bar stesso. Si potevano tranquillamente racimolare due o tremila lire chiedendo tra gli astanti qualche spicciolo, pratica effettuata quotidianamente dal Cobra per poter andare a prendere la dose giornaliera , ovviamente con un motorino preso in prestito che non tornava prima delle tre ore alla base. Tutti quelli che si facevano le canne frequentavano il Parigino. Il dramma era d'estate quando il proprietario chiudeva e partiva per le agognate vacanze.

Cico e Carlo si fermarono nel parcheggio frenando la moto direttamente sul marciapiede e franando su esso ridendo. Le rayban di Carlo volarono in terra e ovviamente si graffio' un vetro.  Stesi nel parcheggio con la vespa da una parte le rayban dall'altra ridendo sotto il sole cocente nel bel mezzo della sua fragorosa risata Carlo eplose "Ce ne facciamo un altra ? " - "Cazzo si "- E via con il solito rituale. Seduti sotto la saracinesca abbassata de Il Parigino in una nebbia irreale tra le mille proposte di come passare la giornata. Da lontano si sentii un rombo impressionante e solo dopo un po i due realizzarono. Di colore azzurro , con un ammaccatura sulla fiancata sinistra , un pupazzo orribile a forma di orso che pendeva dallo specchietto retrovisore ed una musica assordante irriconoscibile. La Fiat Uno del Prete un  personaggio particolare del paese, aveva avuto la fortuna di iniziare a lavorare con un amico nel suo garage , pensava di essere un mostro nelle riparazioni delle autovetture solo dopo un po ' si scopri' che era addetto a passare gli attrezzi o al massimo mantenere la luce fissa su un punto preciso della vettura in riparazione. Comunque il lavoro gli dava la possibilita' di mettere la benzina  nell'automobile rigorosamente senza assicurazione. Il Prete era il tassista dei ragazzi per il viaggio. Per la modica cifra di duemila lire il Prete ti accompagnava a Seconde dove potevi acquistare il tuo pezzo di hashish a prezzi convenienti , il rapporto qualita' prezzo era ottimo. "Ue Carlo " fermandosi ad un passo dal marciapiede col suo braccio fuori il finestrino ed una camicia che avrebbe fatto arrossire il peggior circense al mondo "passami na cartina ". Carlo odiava  il Prete in tutti i sensi "Ti sei perso o ti devi perdere ? " rispose sarcastico senza il suo sorriso sulla bocca e tenendo stretta la cartina  "perche se ti devi perdere facci perdere anche a noi ". La solita battuta idiota che faceva per riuscire a scroccare qualche tiro di canna da qualcuno. "Presidente è l'ultima dopo devo andare a ricaricare " rispose "ma un tiro non te lo nego ". Molti chiamavano Carlo Presidente a causa dell'influenza del padre in certi affari sporchi. "Ma se devi andare a SECOND" aggiunse Carlo "ti facciamo compagnia che ne pensi Cico". Che ne pensi Cico ?! Cico odiava fare il viaggio , era sempre in ansia tutto il tempo perche' sebbene minimi i rischi c'erano.Il rischio maggiore era quello di farsi beccare al posto di blocco nella rotatoria di Second ,chi l'avrebbe detto al capitano e cosa gli avrebbe fatto... "Certo Presidente " cogliendo al volo il segnale del compagno e soprattutto per risparmiare le duemilalire del passaggio, un occasione cosi' non si sarebbe presentata facilmente e soprattutto in quel periodo "allora andiamo ! Sali dietro ". Il prete apri' le sicure della sua autovettura e si accinse ad accendere il suo roboante bolide tra le imprecazioni di CArlo che gia lamentava l'audio dello stereo sgangherato della vettura. Erano partiti.

 

 
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