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« il viaggioBallandoci su »

la notte

Post n°3 pubblicato il 04 Febbraio 2011 da kinderconsorpresa

La casa della nonna ci Cico era sprovvista di doccia, ma in compenso la vasca da bagno era enorme.La nonna di Cico preparava sempre la vasca da bagno per il suo nipotino e attrezzava il bagno nei periodi freddi con la stufa a gas e mettendo l'accappatoio del nipote sul termosifone per non fargli prendere freddo. Cico s'immergeva nella vasca con una sigaretta tra le dita e passava ore a immaginare il suo futuro prima alzarsi per accenderene un'altra mentre si asciugava i lunghi capelli neri con un ascigacapelli antiquato. Sulla lavatrice gia pronti i boxer , i calzini , la maglia intima rigorosamente nera che Cico non indossava quasi mai. Una volta uscito dal bagno s'incamminava con l'accappatoio stretto addosso nella sua camera da letto dove erano gia pronti lavati e lindi i suoi vestiti. "Nonna ma la camicia nera? " domandava "E' sporca la devo lavare, se vuoi te la lavo e l'asciugo un attimo col phon " Urlando ttra le pareti delle stanze  "Ma come è sporca , ma lo sapevo e che metto adesso ? ". Cico non ha mai capito niente della vita. Pettinatosi , improfumatosi e specchiatosi piu e piu volte s'incamminava verso la prota lasciando alle sue spalle un vero casino tra bagno , camera da letto e perfino corridoio."Non tornare tardi per cena a nonna"..... La cena "si si" chiudendo la porta  - e chi cena - Cico mangiava solo per fame chimica.Le scale fatte in fretta per ritrovarsi subito in strada, quella strada sempre trafficata per respirare quell'odore misto fra smog e tepore estivo.Gli piaceva camminare in quei periodi, non c'era scuola e le ragazza vestite succinte per il troppo caldo gli facevano un bell'effetto, del resto non era tanto lontano dal Parigino e due passi fanno sempre bene pensava ciondolando per strada e riflettendo sui piani della serata."Il fumo lo abbiam preso ho ancora 20000 lire in tasca mi prendo un biancosarti e poi .. cazzo un po di miscela per la vespa .. dovro' contribuire.. ma si magari una pizza ... o si va a ballare ...  e ma il passaggio ... pero' na trombata mi andrebbe proprio..." Il cammino era talmente breve che i propositi erano troppi per riuscire a formularli tutti prima di arrivare a destinazione. "Ciao Vale'" a destinazione "Ciao Cico e Carlo?" "Vale non so quando arriva ma ci siamo dati appuntamento qua " di norma non c'era appuntamento prefissato , era una consuetudine "Cico hai fumato , hai gli occhi rossi rossi" diceva ridendo "Vale ho fatto lo shampoo è normale abbia gli occhi rossi" rispondeva "Ma va' Cico sembra che non ti conosco " ribatteva "Vale' non lo ho io il fumo lo ha Carlo l'avessi avuto io certo che me la facevo c'ho na scimmia addosso" "Mi farete fare due tiri allora ? " - fregato- "Penso di si qual'e' il problema siamo andati a Second " Cico pensava in quello stesso frangente di aver fatto una cazzata. Se tra i ragazzi si sarebbe sparsa la voce che avevano il fumo l'avrebbero consumato tutto e non gli andava di ritornare in serata a comprarlo o peggio di non averne piu' per il giorno seguente."Penso che andiamo a ballare stasera.." continuo' Cico "Vestito cosi'?" Cico era troppo in controtendenza con la'bbigliamento locale , pèortava gli anfibi neri ricordo del militare, una salopette larghissima sbottonata la cui pettorina era nascosta da una camicia di norma nera , ma stavolta colorata e piena di scritte, gli occhiali da sole tra i capelli due orecchini a cerchietto uno dentro l'altro sul lobo sinistro, i pochi peli sulla faccia spacciati per barba rasa."Perche' Vale non vado bene devo mettere la giacca? " ridendo e scrutando da lontano se sul rettilineo poteva spuntare Carlo da un momento all'altro. "Cico hai 500 lire ci dividiamo un Biancosarti" d'istinto propose Valerio "Andiamo".

Il Parigino era anche menzionato come l'unico bar della citta' che usava solo bicchieri di carta il che era anche comodo poiche' i ragazzi prendevano la consumazione e ritornavano fuori a cazzeggiare. Era impossibile uscire fuori e bere qualsiasi cosa da solo , tutti ti chiedevano un sorso di qualsiasi cosa stessi bevendo acqua , coca cola , liquore, birra persino la candeggina. Mentre sorseggiava il drink Cico senti' finalmente il rumore che aspettava. "Carletto " alzando il bicchiere da lontano . Carlo era tranquillo nel suo modo di vestire di norma jeans e polo a mezze maniche capelli sconvolti rayban graffiati nel colletto della maglia e un sorriso demente."Aho drogati " disse ridendo "mi aspettavate eh " continuo' "sali Cico andiamo a farci na cannetta che poi partiamo andiamo al SUSA". "Carle ma vero?" chiese Cico nella sua incredulita' "Certo " un sorriso quasi beffardo nei confronti del Valerio.Il Susa era una discoteca della periferia dove d'estate c'era sempre un sacco di gente, soprattutto ragazze."Andiamo allora" disse Cico montando al volo sulla vespa e facendo saltare gran parte del drink su Carlo "ma che stronzo che sei !" urlo' mettendo in moto la vespa a volo "Cico la mia meta' del drink"..... troppo tardi erano gia in strada.

Il caldo tepore della sera lo prendeva in volto adesso , finalmente. Era felice di passare una serata ballando fra le ragazze s'immaginava gia di portarsene una nel parcheggio per pomiciare un po. La vespa viaggiava a velocita' moderata sulle strade del paese , anche per incrociare qualche ragazza e magari fermarsi e fare un po gli scemi "Scusa , scusa, bella ... ti posso conoscere..." la frase piu' idiota per un abordaggio , ma del resto non era la banalita' della frase era un modo come un altro per farsi vedere , valutare , magari andava bene il piu' delle volte non c'era risposta allora Carlo attaccava "meno male che non te l'abbiamo chiesto , ma che ce l'hai solo tu .. e dalla un po in giro è un consiglio non un cantante dalla " era il tempo in qui quella maglietta aveva fatto scalpore nel paese - dalla è un consiglio non un cantante- ma Carlo non sapevsa nemmeno chi fosse Lucio Dalla pensava addirittura fosse un tittolo di una canzone del festivalbar.La vespa sembrava essere guidata col pilota automatico alla fine si arrivava sempre li ... sulla collina...

 
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