Creato da piccolapefuribonda il 05/07/2011
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invece

Post n°59 pubblicato il 31 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

Ritornerai

lo so ritornerai

e quando tu sarai con me

ritroverai

tutte le cose che

tu non volevi vedere intorno a te

e scoprirai

che nulla e' cambiato che sono restato l'illuso di sempre

E riderai

quel giorno riderai

ma non potrai lasciarmi piu'

ti senti sola

con la tua liberta'

ed e' per questo

che tu ritornerai, ritornerai...

ti senti sola

con la tua liberta'

ed e' per questo che tu ritornerai,

ritornerai ritornerai, ritornerai...

 
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oggi 30 aprile h 8.55

Post n°58 pubblicato il 30 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

 

 

                                         A volte proprio mi urti!

 

te lo scrivo dopo l'sms... l'sms dispettoso :)

dispettoso, frivolo e completamente protratto... verso te, verso quella parte di te! 

 

graffi

piccolape

 

 

 
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pagina

Post n°57 pubblicato il 28 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

Caro mio pensiero...

la prossima volta ti farò dono di questo libro.

Se ne avrò occasione

mi auguro di sì

col cuore, l'anima, i nervi, le particelle della mia pelle, i miei respiri, la rabbia, i sogni, i denti bianchi, la saliva che deglutisco e quella che mi rimane dentro, tra le cosce... ancora con i pugni stretti, con le mie mani brutte a parer  mio ma cordiali, forti e sgranate...

un bacio

che sa del tuo ritorno da me

 
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il passato

Post n°56 pubblicato il 24 Marzo 2012 da piccolapefuribonda



P.A. Bertoli - M. Dieci] 


Ho scritto mille canzoni di uomini 
ho costruito castelli di musica 
ho raccontato decine di favole, 
versi dolcissimi, rabbie incredibili, 
ma non ho fatto mai la musica per te. 
Ho respirato amore 
che usciva da te 
ed ho capito cose 
perché tu vivevi i tuoi giorni con me. 

Vorrei offrirti dei giorni impossibili 
dove la guerra è vinta dai popoli 
dove non crescono alberi inutili, 
miseri esseri, privi di scrupoli 
che non permettono la tua felicità. 
Ma il tempo ci è alleato 
e giorno verrà, 
chi ti ha rubato tanto 
un giorno lo so, io lo so, pagherà. 

Non posso darti che questa mia musica 
tutto l'amore che sento pensandoti, 
dirti le cose che provo stringendoti 
le bocche tacciono, …e non ci sei che tu.


 
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...

Post n°55 pubblicato il 24 Marzo 2012 da piccolapefuribonda




            Se questo può farti felice 

                più confuso di cosi non sarò 
                    tutto andrà bene ci possiamo fidare 
                          chiamami ogni tanto se vuoi. 
                                Da questo giorno che comincia a Settembre 
                                    chiamami quando vuoi.


i.fossati


 
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forse vuol dire anche questo

Post n°54 pubblicato il 23 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

Cosa vuol dire essere pazzo di qualcuno.

Non lo sa.

No.

Alla donna ...Senza volerlo le tornarono in mente tante scene che aveva vissuto al fianco dell'uomo che amava, o lontano da lui, che poi era la stessa cosa, lo era da un sacco di tempo. Di solito cercava di non pensarci. Ma lì le tornarono in mente e in particolare si ricordò di una delle ultime volte in cui si erano lasciati e di quello che aveva capito in quell'istante - era seduta al tavolino di un caffè, e lui se n'era appena andato. Quel che aveva capito, con certezza assoluta, era che vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e che da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un'ombra, per lei, un'ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.

 

Da " tre volte all'alba "

di Alessandro Baricco

 
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Marlin

Post n°53 pubblicato il 21 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

Un respiro non basta se non può stare in un altro respiro

Non voglio essere sempre un numero primo

a volte avrei bisogno di allentare i bulloni della mia esistenza, di quei dadi che tengono tutto in piedi nonostante tutto e tutti

avrei voglia di vedere che succede

un numero primo serve a se stesso, io vorrei servire a te a volte

non dico sempre, perché secondo l'idea che mi sono fatta del mondo,  l'uomo deve contare sempre e solo sulle proprie forze

ma ogni tanto...

condividere, sorridersi, confortarsi, ridere di cuore, crogiolarsi nel sogno, barcamenarsi nelle vicessitudini, può servire a sentirsi più forti, non più vulnerabili.

A volte a me particolarmente manca proprio abbandonarmi sul petto del mio uomo

abbandonarmi sul di lui petto largo, granitico, forte, generoso.

Mi sento proprio come un pesce con le ali, perché in ogni pesce c'è un sogno ed ogni Marlin appartiene ad un Santiago, ma le mie ali stentano nel volo a volte e nel cielo spesso di stelle non se ne vedono e anche Giove e Venere, stanno riprendendo le sembianze precendenti, non più come fino a qualche notte fa, magicamente allineati, vicini, amanti.

Se io avessi solo cinque giorni per vivere

uno vorrei viverlo con te, sardo!

 

Piccolapefuribonda

 

 

 
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leggo i tuoi consigli

Post n°52 pubblicato il 19 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

Il libro è bellissimo,

volevo dirtelo ma non si ha quasi mai tempo con te, ancora devo dirti: pronto! che già mi proclami i minuti a disposizione e così cerco di fare la cernita, tra un'idiozia e un ricordo e la confessione di un desiderio, il minuto si riempie subito, trabocca, traballa e arriva il : ciao Piccola, che tanto mi piace e tanto mi leva!

Comunque lo scrivo qui    

                                            m i    c a l c o 

 

Non hai mai sbagliato a consigliarmi qualcosa (parliamo solo di libri va') : ecco un altro filo teso tra noi, uno dei fili di seta della nostra trama, del nostro "tappeto" dove ogni tanto riusciamo a capovolgerci, ad inchinarci, a consumarci...

Hai iniziato con Salvatore Niffoi, poi J. Amado, Carofiglio, Milena Agus, ho in arretrato i due di Pellegrino ( ma recupero, Fra') ed ora "il sangue di Cristo" di Michele Pio Ledda.

Anche qui sento forte la sardità, come dire...

La riconosco la forza nuragica dei sentimenti nudi che appartengono alla tua isola, ai pastori e agli uomini della terra che alla terra appartengono e alla terra ritornano, si donano, si sacrificano.

Come Minniu che ama sotto il mandorlo Mallena, la sua Mallena dai fianchi larghi, Mallena che lascia senza respiro, Mallena che affronta tutto il paese a testa alta e con gli occhi acuminati quando porta con sè e con il suo scialle nero il privilegio di sentirtsi la donna di un uomo che non potrà mai avere, che non avrà, ma che terrà sempre nel suo cuore, Mallena e il suo cuore generoso, palpitante e rosso come il vino, che poi è il sangue di Cristo.

Storia intricata come i vicoli stretti di Pagubene, storia di mani impastate nell'odore buono di anime dannate perché troppo vere, troppo nude, troppo indomite.

Non ho ancora terminato e mi godo le pagine come fossero un respiro in un giorno di primavera con te

Grazie, sardo

anche per questo

 

bacio, che è come questa lingua che tu conosci e che io leggo e assaporo e mi sembra musica

per me che sono un po' musicista e un po' musicale

Piccolape

 
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.

Post n°51 pubblicato il 17 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

 

Forse non leggerai

e  quest'idea mi rende più libera di scrivere, mio adorato sardo!

Sai cosa mi ha procurato nervosismo? 

"essere stato un piacere sentirmi oggi"

è troppo poco dopo aver passato una notte a letto insieme, dopo essermi svegliata in mezzo agli abbracci è davvero troppo poco per me

poi mi passa, poi ritorno a volare a bassa quota, ma tu mi obblighi a farlo con così tale rapidità che mi viene un po' difficile...

ecco, ho scritto

va già meglio

ti voglio bene

al di sopra del resto

dei miei pensieri, dei miei bisogni, dei miei umori, della mia voglia di te

 

un bacio leggero e di  color indaco

piccolape

 
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.

Post n°50 pubblicato il 17 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

 

 

Sbaglio io.

Sbaglio e sono disonesta.

sbaglio, sono disonesta ed egoista.

sbaglio, sono disonesta, egoista e prepotente.

 

Sono una piccolapefuribonda

tutto qui

solo questo

tutto quello che di più sono non verrà più fuori

il cuore si spacca una volta solo ho letto ieri

poi sono solo graffi.

 
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a volte mi sento così

Post n°49 pubblicato il 14 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

Voglio che tu sappia
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
"Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata"

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.


(Pablo Neruda, Se tu mi dimentichi)



 
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pezzi

Post n°48 pubblicato il 14 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

Caro mio bene,

non trovo ancora le parole per dire, per scrivere, per raccontare

un po' felice e confusa come sempre quando si parla di cose indefinibili e leggere come noi due

So solo che da quando sono tornata a casa mi viene sempre da canticchiare questi versi di Fossati ( tanto per cambiare)



                         "e prendiamola tra le braccia questa vita danzante 
                                         questi pezzi di amore caro 
                                           quest'esistenza tremante 
                                       che sono io e che sei anche tu 
                                       che sono io e che sei anche tu. "


Baci che sanno di baci appena dati, di fresco, di appartenenza, di gioco, 
baci di una piccolapefuribonda più felice che confusa





 
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- 4.

Post n°47 pubblicato il 05 Marzo 2012 da piccolapefuribonda

giorni inattesi questi! giorni colmi di piccole aritmie, di brevi incontri, di accidenti, di baci rubati che non corrispondono mai a quanti di più ne vorrei rubare.

Così, ci risiamo... mi accorgo subito quando cammini parallelamente a me, seppure a centinaia di chilometri più in là.

Perché mi accorgo che ti penso con più frequenza, che le coincidenze diventano più serrate, che il mio cuore prende respiro; è come se, e ne sono quasi certa, dicevo è come se io fossi sicura, a volte, che i miei pensieri coincidano con i tuoi, sono quasi sicura che tu senta davvero la forza del mio sguardo su di te... e sento quando decidi di non voltarti dall'altra parte, ma di sostenerlo, di guardarmi a tua volta e di sorridermi...

perché sai essere anche molto duro con me, mi imponi disciplina a volte e mi costa tantissimo ogni volta subirti, lo sai e lo so.

Stavolta è così... 

Dal 2007 un inizio di una storia tutta strana, che forse non potremmo mai davvero confessare a qualcuno, fino in fondo dico.

Ci siamo conosciuti come solo io e te sappiamo 

due pietre focaie

 irremidiabilmente

subito complici, intimi, attratti, irresistibili, calamitati l'uno verso l'altra come l'unica cosa possibile, sensata, esatta! eravamo invece insensati, pazzi, sbagliati, folli e immensamente felici

Poi il primo incontro a maggio 2007, tu da me con i baci nelle tasche della tua giacca che vidi in trasmissione su sky, il tuo regalo per me accartocciato, la penombra della prima notte, l'umido di un'estate che giocava ancora a nascondino e noi che invece noi siamo usciti allo scoperto... eravamo curiosi e quasi increduli che stesse succedendo tutto quello che per mesi era stato nelle frasi, nelle telefonate, nel pc, negli sms.

Poi giugno, poco dopo... due giorni di fuga, d'amore, di sensi in allarme, di conferme e di paure... sì, perché poi era inevitabile che tutto dovesse ritornare alla normalità, alla maledetta quotidiana guerra silenziosa, al torpore emotivo che ci allontana  e rendendoci quasi estranei

io invisibile, nuovamente piccola, goffa, semplice. 

Seguono le stagioni e qualche breve telefonata. Non mi sono mai arresa all'idea di perderti del tutto, non l'ho mai presa in considerazione questa ipotesi. Ho sempre fatto in modo che  che il filo che ci legava rimenesse teso, forse più liso, più debole, ma non potevo sopportare si spezzasse per sempre; avrei rinunciato ad una parte di me ed io senza quel pezzetto di noi, sono molto meno, lo ammetto.

Una sera ascoltando rai tre, l'omaggio a Faber, decido  di scriverti un sms ricordandoti della chiave del mio piano e tu : proprio oggi, mettendo in ordine, l'ho avuta tra le mani... ecco il filo che si tende! 

e poi così neglio anni... ogni tanto.

poi due anni fa

Dopo tanti MMM (messaggi mai mandati) decido di scriverti... e subito dopo la tua risposta

Ecco, vedi... cosa mi piace di noi? abbbiamo un linguaggio in codice io e te, bellissimo ed affascinante... la tua risposta era: mi va'! perché l'ho inteso dal modo in cui mi hai salutato, dal Fra'...

Il tuo viaggio lunghissimo ed infinito da me, la notte insieme e ti assicuro, quando mi sei apparso così, dopo due anni, avevo il cuore in gola, mi sembrava impossibile e bellissimo e sai perché? Perché era come se non ci fossimo mai persi! 

Ovviamente non è andata così, ci siamo persi

come un segugio ho sentito il pericolo nell'aria e dopotutto ogni volta, aspetto che arrivi quel momento, il momento del distacco, della ripresa della vita.. l'altra vita, quella che non prevede noi due e così è stato.

Sai, mio Fra', voglio dirti che sopravvivo "senza"

non devi mai preoccuparti di questo. Vado avanti come un caterpillar, avanzo, mi proietto avanti, mi rinnovo la pelle, faccio mille cose come sempre e vivo anche bene

ma ogni tanto la nostalgia si impossessa di me

il rammarico di non aver potuto sapere della nostra storia, anzi io lo so come sarebbe stata: forse non lunga ma certamente avremmo avuto una storia d'amore intensa, importante, indicibile... perché così devono rimanere le cose più belle della proprio vita: non dette! 

Ora

poche settimane fa

il mio sms

la sciarpa che quello stesso giorno, dopo tanto hai deciso di metterti addosso

una pagina 

altra

io e te

a vederci

ancora caos, simbiosi, intimità, gioia immensa, temporale estivo di quelli che ti colgono all'improvviso e vuoi uscire senza ombrello, estasi, attesa 

ti attendo sardo, ti attendo ogni volta

attendo di abbracciarti, di parlare con te, di esserci per te e tu per me

baci

che sanno di me e di te, che siamo sempre più di ciò che sembriamo

ma solo quando siamo io 

te.


 
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UNA LEGGEREZZA

Post n°44 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da piccolapefuribonda

 

 

                                 HO POSATO ANCORA I MIEI OCCHI SU DI TE

                                                    TU DI SPALLE ORAMAI

 

                                                  MA COME LA RISACCA

                                     GLI OCCHI MIEI RITORNANO INDIETRO

               E SI MISCHIANO A  TUTTA LA MALINCONIA CHE MI PORTO ADDOSSO

 

                            SONO PAZIENTI GLI OCCHI... UN PO' COME L'ANIMA

 
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al mio... cuore

Post n°43 pubblicato il 29 Novembre 2011 da piccolapefuribonda



Questa canzone splendida di Fossati mi fa pensare a te, Fra'
a te ora, a come siamo messi ecco, male anzi malissimo per quanto mi riguarda!
Una volta di tanti mesi trascorsi, tu mi dicesti che sentivi spesso la forza del mio sguardo
che è ancora lì, a volte, a tratti con più insistenza altre volte con distrazione apparente...

Ma poi, in macchina stasera, tornando da scuola ( sono ancora la solita supplentina), un vibrare al cuore, perché sai, come diceva il grande troisi ne " Il postino" la poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve, mi sono ritrovata a pensarti, con commozione, rammarico, nostalgia, mancamento( anzi mancamento no perché guidavo)... ma con tutto il resto di bello che si ossa provare quando una persona ti è rimasta davvero nel cuore ed ancora non vuole andare via! perdonami per questo Frà, per questa debolezza che mi permetto, per questo lusso che mi concedo...
Questa canzone è dedicata a te... a quello che dovrei fare per te, che ho già fatto ufficialmente ma non ancora dentro all'anima... questo non potrò farlo mai, credo! 
un addio dolce... come tutti i nostri addii...




"Il bene che ci siamo voluti noi due 

è un taxi e si ferma qui 

io stavo bene nelle tue mani 

non avrei chiesto mai niente di più 

ma in questo giorno che comincia a Settembre 

ti abbraccio e mi manchi. 

Arrivederci allora ragazza più forte di me 

tenera è la notte ma la vita è anche meglio 

di questo momento che te ne vai 

tu non parlare che si calma il dolore 

dopo è solo tempo. 

Questa è la pioggia che deve cadere 

sulle piccole scene di addio 

siamo solo noi fra milioni e milioni 

benvenuto anche il tuo nome 

fra le future nostalgie. 

Se questo può farti felice 

più confuso di cosi non sarò 

tutto andrà bene ci possiamo fidare 

chiamami ogni tanto se vuoi. 

Da questo giorno che comincia a Settembre
 
chiamami quando vuoi

 
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...

Post n°42 pubblicato il 28 Novembre 2011 da piccolapefuribonda

 





Io ti immagino, Amore Mio..

Come una strada sempre tutta nuova 

Nella mia vita ordinaria 

non ci avevo, riflettuto ancora

Hai fatto ingresso nei miei giorni come l'uragano, e mi fa bene.. 

Scaraventarmi dentro alla vita 

Per mano, con te.. 

ivano fossati

 
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*

Post n°40 pubblicato il 20 Novembre 2011 da piccolapefuribonda

 

 

Perché oggi mi manchi? Cerco di tamponare con questa canzone che mi ricorda noi, ma non basta, lo so. Prego il cielo che ... che passi. Solo questo.

 
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perché poi

Post n°39 pubblicato il 16 Novembre 2011 da piccolapefuribonda

Perché poi, ogni tanto, mi ritorna la voglia di te e pure quindi  il bisogno vitale di rigurgitare parole scarne, dirette, viscerali come sono io del resto forse, anzi sì certamente. Ho deciso di non cercarti più ma ti cerco in ogni cosa che faccio, ti tiro fuori in ogni mail, nei miei cassetti dei ricordi, nelle poche cazzo, troppo poche foto che ho di te, nemmeno una di noi! Sono certa che non mi hai potuto dimenticare non per presunzione ma solo perché io ero destinata a te ma purtroppo tu ostinatamente hai voluto dare un colpo secco a tutto e quindi a me cioè soprattutto a me che ero poi la più impensabile difficile improbabile impresa della tua vita Mi dicevi spesso che ero imprevedibile e che era questo a farti impazzire di gioia e di tormento Mi dicevi anche che nessuna altra donna era stata capace di farsi amare da te con quella stessa animalesca dolcissima intensità  Ti son costata bugie (poche a dir la verità)  viaggi pazzi e lunghissimi questo è vero ma soprattutto il sopravvento del cuore sulla ragione del sogno sul pragmatismo del tutto sul niente del rischio sul certo     e tu questo non hai potuto permettertelo…                ma che meraviglia quelle telefonate interminabili piene di cose da dirci che tu mi ripetevi sempre: continua,    p a r l a m i      ed io l’adoravo quando mi dicevi in quel modo che è stato tutto così sfacciatamente vero, immaturo scandaloso indicibilmente tenero che io per questo non potrò mai dimenticarmi di te  posso solo provare a vivere “senza” e già non sai quanta fatica mi costi, quanta davvero. Vivo con l’incertezza di riuscire ad amare ancora e con la voglia irreparabile di incontrare ancora te un giorno forse magari no ma chi può dirlo… vengo da te   un bacio come due bocche che si strusciano

 
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