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I nipoti di re Riccardo

Post n°6 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da maya.luna
 

 

I nipoti di re Riccardo Cuor di Leone

(Voce fuori scena. Nel 1154 iniziò in Inghilterra, sotto il regno di Enrico II ed Eleonora d’Aquitania, un periodo di pace e prosperità. Sembrava che la situazione non dovesse cambiare quando nel 1157 nacque l’erede al trono: Riccardo, il quale venne educato alla giustizia e alla magnanimità.

Nel 1167 nacque un altro maschio: Giovanni. Di carattere opposto al virtuoso fratello, Giovanni, si mostrò subito prepotente, subdolo e malvagio.

Un anno dopo venne al mondo una bambina Elisabeth. Ora nel 1173……)

(le scena si apre nella stanza del trono in cui sono compostamente seduti i due sovrani. Da una porta entra Riccardo un giovane sedicenne con i capelli biondi e gli occhi azzurri)

Riccardo: Padre, madre, mi avete chiamato?

Enrico II:Figlio mio ormai sei un uomo (sorride ma poi il suo sguardo si fa più serio) Noi temiamo per la vita di tua sorella…..

Riccardo: (rimane a bocca aperta)  Ma chi potrebbe volerle fare del male?! (i suoi occhi si riempiono di rabbia) Chiunque sia dovrà prima battersi con me!

Enrico II: (afflitto) Non puoi….Nessuno di noi può. Vedi È tuo fratello che vuole uccidere Elisabeth…..

Riccardo:Come È possibile, non posso credere ad una cosa simile! Giovanni È subdolo, anche se ha sei anni, lo so, ma non può voler fare una cosa del genere!

Eleonora: (tristemente)Ci ha già provato. Ha cercato di buttarla giù dalla torre…..ha finto un incidente naturalmente e ha fatto anche finta di provare a salvarla….ma abbiamo capito subito come stavano le cose, se non ci fosse stato quel carro pieno di fieno sotto……

Enrico II: Perciò abbiamo deciso di allontanarla dal castello.

Riccardo: Mandarla via?!! Siete sicuro, padre, che sia l’unica soluzione?

Enrico II: Si, non abbiamo altra scelta….La affideremo ad una balia fidata e la manderemo, in segreto, in un castello non lontano, solo così sarà in salvo…..

Eleonora: Poi quando sarà più grande le riveleremo ogni cosa.

Enrico II: naturalmente dovremo far credere a tutti che sia morta e tu dovrai aiutarci.

Riccardo: Si!Farò ogni cosa per salvarla.

Enrico II: Fingeremo che sia gravemente malata e poi faremo sapere il giorno del funerale….ma la tomba sarà vuota ed Elisabeth in viaggio con la balia.

Riccardo:Io le starò vicino e le impedirò di uscire dalla sua stanza….giocherò con lei così starà tranquilla, ma…..la sua morte dovrà avvenire in breve tempo o cominceranno a nascere dei sospetti.

Enrico II: Si, in capo a tre giorni sarà tutto finito.

(quello stesso giorno i sovrani annunciarono tra finte lacrime che Elisabeth era gravemente malata e che c’erano pochissime possibilità che guarisse da questo male misterioso)

(Cambio scena. Riccardo gioca con la sorella nella stanza di lei)

Riccardo: Guarda, Elisabeth, che bella bambola. (le tende il pupazzo di pezza)

Elisabeth:Che bella! Grazie fratello!

Riccardo: (sorride)

(i due continuano a giocare)

(cambio scena. Sono passati tre giorni e i sovrani insieme al figlio Riccardo celati dal buio della notte affidano la figlia addormentata alla balia)

Enrico II: (voce sommessa)Vi affido mia figlia portatela al sicuro nel castello di Rochsley, noi verremo a darvi ulteriori ordini quando le acque si saranno calmate.

Balia: Si, Maestà (prende la bambina e la nasconde dentro il suo mantello)

Enrico II: Ora andate!

Eleonora: (appoggia il volto sulla spalla del marito e mormora qualche parola) Addio figlia mia, un giorno ci rivedremo….

(rientrano silenziosamente nelle loro stanze)

(Cambio scena. Il giorno seguente i sovrani vestiti da lutto entrano nella sala delle udienze, gremita di gente)

Enrico II: Miei fedeli sudditi(si rivolge a Riccardo e Giovanni)figli miei, È con sommo dolore che devo annunciare che mia figlia, la mia piccola Elisabeth, è spirata questa notte in seguito ad un male misterioso di cui non sappiamo nulla.

Eleonora: (si nasconde il volto tra le mani e mormora)Elisabeth, mia piccola Elisabeth….

Riccardo: (piange silenziosamente e pensa) Sorellina ti voglio bene e ti proteggerÒ sempre qualunque cosa accada!

Giovanni: (sogghigna tra sè)

Enrico II: I funerali si terranno domani, sarà una cerimonia privata e si terrà nella piccola chiesa del castello.

(i sovrani si allontanano in silenzio insieme ai figli, poi ognuno si dirige alle proprie stanze)

(il giorno seguente si celebrano i funerali ma la bara È vuota)

(Cambio scena. Qualche mese dopo)

Enrico II: Moglie mia È venuto il momento di andare al castello di Rochsley. E’ passato ormai più di un mese dal funerale ed io sono impaziente di rivedere mia figlia.

Eleonora: (gli occhi lucidi) Anch’io non vedo l’ora di stringerla di nuovo tra le mie braccia.

Enrico II: (chiama un servitore suonando una piccola campanella d’argento)

Servitore: (si inchina) Vostra Maestà desidera?

Enrico II: Sellate i nostri cavalli e preparate le provvista per il viaggio (lo congeda con un gesto)

(Cambio scena. Il servitore aspetta i sovrani davanti alle mura con i cavalli)

Enrico II: (al servitore) Potete ritirarvi. (aiuta la moglie a salire sul cavallo) Andiamo! (sprona il cavallo)

(i sovrani partono verso occidente e in qualche ora arrivano al castello)

Servo: (esce dal portone e va incontro ai sovrani aiutandoli a scendere dal cavallo) Maestà. (si inchina)

Enrico II: portateci da nostra figlia!

Servo: Si Maestà.(chiama lo stalliere che accorre immediatamente) Porta i cavalli  del re e delle regina nella stalla.

Stalliere: (si inchina ai sovrani e sparisce con i cavalli)

Servo: Sire….venite….

Enrico II: ti seguiamo.

(si incamminano dietro al servo e dopo poco l’uomo indica inchinandosi una porta)

Servo:Ecco, sire, vostra figlia È qui dentro con la balia. (sorride)

(il re apre la porta ed entra. All’interno della stanza nel caminetto sfavilla un caldo fuoco e su un tappeto di pelle di lupo siede la balia con Elisabeth la quale gioca con un cavallino di terracotta.)

Balia: (Appena vede entrare i sovrani si alza e va loro incontro con un inchino) Maestà, venite vostra figlia chiedeva spesso di voi.

Eleonora:Come sta?

Balia:(sorride) bene maestà….però sentiva la vostra mancanza.

Elisabeth: (vede i genitori e si alza correndo loro incontro) Padre, madre! Siete tornati!

Eleonora:(abbraccia la figlia piangendo seguita dal marito che accenna un sorriso)

Enrico II: (si rialza tornando serio e parla con la balia) Noi non possiamo restare e nessuno deve sapere che lei è qui.(diventa ancora più serio) Nessuno, hai capito?

Balia:(china la testa) Si, Sire

Enrico II:Dovrete educarla voi in questo castello, vi manderemo i migliori istruttori. Noi verremo ogni tanto a trovarla, ma se per caso non potessimo voglio che sappia chi è.

Balia:Come ordinate, Sire.

Enrico II: (guarda la figlia ancora tra le braccia della madre e per la prima volta fa un largo sorriso) Vieni, moglie mia dobbiamo tornare o qualcuno potrebbe insospettirsi.

Eleonora:(si alza annuendo e saluta la figlia)

(i due sovrani si dirigono verso i loro cavalli con il cuore di piombo al pensiero di dover lasciare la loro bambina ma rasserenati dal fatto che in questo modo sarebbe stata al sicura, ma i fatti avrebbero dimostrato il contrario……)

 
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