Creato da scamattini il 13/01/2011
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alcune riflessioni........

Post n°13 pubblicato il 24 Agosto 2012 da scamattini
 
Tag: casta, la

All’ultimo meeting di Comunione e Liberazione a Rimini abbiamo scoperto che  presto potremo percorrere “Roma-Milano in due ore e venti minuti”.

Questo è il tempo previsto per collegare le due città con il Frecciarossa 1000, treno ad alta velocità di nuova generazione.

il premier Mario Monti insieme l'ad di Trenitalia Mauro Moretti e il presidente Lamberto Cardia  hanno comunicato all’assemblea, plaudente, di aver commissionato ben 50 nuovi convogli, per un investimento di circa un miliardo e 500 milioni di euro.

Nessuno mette in dubbio che l’alta velocità consente al nostro Paese di allinearsi con le Nazioni più evolute tecnologicamente, ed è per tutti noi certamente un orgoglio.

Ma questo episodio, sommato ad altri fatti, mi spingono ad una riflessione.

Gli attuali uomini politici sono consapevoli della realtà del Paese?

O forse abituati a spostarsi con auto blu e scorte varie hanno perso di vista le fatiche degli italiani, molto spesso pendolari, e costretti a raggiungere il proprio posto di lavoro con gli “ scassati “ treni regionali messi a disposizione dal servizio pubblico.

Non era forse meglio dirottare l’investimento dei treni ad alta velocità sui “ treni dei pendolari “ mettendo così a loro disposizione convogli un po’ più moderni e linee più numerose? In fondo per chi da Milano va a Roma o viceversa, impiegare 3 ore o 2 ore e 20 non cambia poi molto, ma per chi ha già alle spalle una giornata di lavoro, poter tornare a casa seduto, con l’aria condizionata e magari arrivare puntuale, è un gran sollievo.

Mi sa che i nostri politici vivano sotto una campana di vetro,  che li ha allontanati sempre di più dalla realtà del paese, forse il male della classe politica attuale sta tutto qui: non sa quali sono i problemi della maggioranza degli italiani, abituata come è ad avere sempre una vita senza problemi economici e facilitata da tutti i privilegi possibili.

I politici non conoscono la disoccupazione per loro e per i loro figli, non hanno problemi di trasporto, di sanità, di giustizia etc. etc...

Per riformare questa classe politica, deve farsi avanti a governare il paese, la gente che sa cosa vuol dire “ sacrificio quotidiano “, le persone immerse nei problemi di sopravvivenza economica che questo periodo ci propina.

Forse è la paura di “ perdere il posto “ che ha scatenato la “ caccia alle streghe “ verso quei movimenti popolari nati sull’onda dell’indignazione verso questa “ casta “ di intoccabili.

Italiani non cascate nel tranello! Mantenete gli occhi aperti: MANDIAMOLI A CASA!

 
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voglio diventare Tedesco

Post n°12 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da scamattini
 

Voglio diventare TEDESCO! Ho preso questa decisione dopo aver letto il bel articolo di Dirk Kurbjuweit sul  Fatto Quotidiano del 18 febbraio 2012.

Il giornalista tedesco spiega, nell’articolo, le ragioni per cui Christian Wulf, ex presidente della Germania, non poteva più svolgere il suo  ruolo. E le spiega con una chiarezza che fa capire come, in molte Nazioni, sono intesi i ruoli istituzionali, e che caratteristiche morali debbono avere le persone che li ricoprono.

L’ex presidente della Germania, si è dimesso ieri, 17 febbraio perchè sospettato di aver ricevuto e dato favori ad alcuni imprenditori tedeschi. Ciò che gli è imputato, non sono fatti gravissimi, ma Kurbjuweit nell’articolo spiega perchè non possono essere considerati tali, se commessi da un rappresentante dell’istituzioni.

In un passaggio, il giornalista riferendosi all’ex presidente scrive: “ tutte le rilevazioni contribuiscono a delineare un quadro, da cui emerge una personalità che poggia su tre concetti: favori, privilegi e mancanza di rispetto per la propria dignità e per quella della sua carica ”. Essere corrotti o corrompibili, frequentare persone non al di sopra di ogni sospetto, non è compatibile con una carica pubblica, perchè le persone che ricoprono questi incarichi sono chiamati ad amministrare le cose di tutti e a rappresentare una intera popolazione.

Ma provate a chiudere gli occhi per un attimo, e pensate ai politici nostrani, ne hanno combinate di tutti i colori, si sono giustificati con versioni spesso fantasione, una casa comprata all’insaputa, la nipote di Mubarak, oppure persone in odore di mafia o camorra, eppure sono tutte li ancora nei posti più alti delle istituzioni.

Ma come facciamo noi italiani a sopportare questa situazione, ma possibile che non ci rendiamo conto della corruzione e della delinquenza che spesso affianca molti politici?

“ Mancanza di rispetto per se stesso e per la propria carica “, “un Presidente che telefona al Bild e ringhia nella sua segreteria telefonica un messaggio minaccioso, avvilisce la propria dignità”, sono alcune delle frasi estrapolate dall’articolo, e il confronto con ciò che è avvenuto in Italia e purtroppo, tutt’ora avviene, è impietoso. Ma cosa possono pensare all’estero di noi, noi che eleggiamo e continuiamo a sostenere una classe politica del genere!

Invito tutti ad andare a leggere questo articolo, e pensare bene a quello che siamo!

Per concludere, vorrei che qualcuno dei nostri politici, in Italia, proponesse l’abrogazione della legge sui rimborsi elettorali ai partiti, che è chiaramente un imbroglio. Il  popolo aveva deciso con un referendum l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, e gli stessi lo hanno ripresentato sotto forma di rimborso forfettario.

In  sua sostituzione, a mio parere, dovrebbe essere introdotta la possibilità, per ogni cittadino, di finanziare il proprio partito, devolvendo il 5 per mille della sua dichiarazione dei redditi.

In questo modo, i partiti risponderebbero direttamente ai propri elettori, che potrebbero decidere o meno di premiarli in base al loro effettivo comportamento.

 
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A Concita De Gregorio, Repubblica

Post n°11 pubblicato il 12 Novembre 2011 da scamattini
 

ho letto con attenzione il suo articolo, dedicato alla manifestazione tenuta a Firenze presso la ex stazione Leopolda , manifestazione organizzata da Matteo Renzi.

Il suo articolo inizia con questa frase: "Matteo Renzi è un populista di centro.."e poi continua cercando di confrontare i personaggi ritenuti populisti avvicendatisi nell’ultimo secolo.

La prima cosa a cui ho pensato, leggendo il suo articolo, è se davvero Matteo Renzi debba essere definito un populista.

Ed allora sono andato a leggere la definizione del termine sul dizionario, e il termine può essere riassunto in:” Atteggiamento o movimento politico tendente a esaltare il ruolo e i valori delle classi popolari,  volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto, e della loro opportunità”.

Ho pensato anche,  che per l’ascesa di una persona ritenuta populista,  servano determinate  premesse e cioè,  che nella società civile,  si instauri l’idea  che il potere sia racchiuso all’interno di  un “sistema”,  cioè la “partitocrazia,  e che questo sistema sia gestito da un élite che “congiuri” contro la “gente”,  e che per farlo,  si serva delle istituzioni democratiche. Tutto questo fa diventare  la politica un mezzo per curare unicamente gli interessi di chi sta al potere, a discapito di tutti, in questo modo la politica  diventa una cosa negativa agli occhi della “gente”, ed allora ecco che il popolo o  la “gente”  pensa  di essere l’unico tenutario  del giusto.

A pensarci bene è quello che sta succedendo in Italia e quindi  mi viene da pensare che il populismo non sia tanto legato ad una persona ma ad una situazione che si va creando nel Paese.

Renzi è un populista perchè denuncia lo stato di inadeguatezza dell’attuale classe politica? perchè chiede un ricambio generazionale ad una classe  dirigenziale fallimentare? Perchè chiede al partito di guardare con attenzione ai movimenti?

Signora De Gregorio, in questa Italia come si fa, allora, a non essere populista?

Buona parte degli elettori contestano al segretario del partito democratico una scarsa “leadership”, che basa la sua strategia politica soprattutto sulla richiesta di dimissioni dell’attuale Primo Ministro  Berlusconi,  senza dare un importante contributo di idee di rinnovamento (il PDL e la Lega perdono voti ma il PD non ne guadagna poi tanti).

Ora che, all’orizzonte politico, emerge un giovane all’interno del Pd che dimostra di saper parlare alla gente, e che chiede cose concrete (trasparenza, moralità, riduzione dei costi) la stampa (anche quella considerata amica) lo impallina, riducendolo ad una figura populista che vuole spaccare la sinistra ed oltretutto definendolo di centro.

No, io non ci sto, e spero che come me la pensino in tanti. Forse  lei non definirebbe  populisti gli attuali burocrati della sinistra, ma non hanno mai saputo governare, o perchè perdevano sistematicamente le elezioni o perchè, anche se le vincevano, non riuscivano a trovare un accordo tra loro, eppure sono ancora tutti li, non li smuove nessuno dalla loro poltrona.

Se li tenga lei i vari D’Alema, Bersani, Veltroni, Vendola, Bertinotti, etc etc.. io non li voglio più, voglio il nuovo che c’è all’orizzonte e anche se lei lo definisce un populista di centro spero che porti finalmente la sinistra a governare questo Paese, ne abbiamo talmente bisogno che, se fossi in lei, non sottilizzerei così tanto.

 
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lettera aperta al segretario del partito democratico

Post n°10 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da scamattini
 

Caro Bersani, ho letto il discorso che lei ha fatto alla festa nazionale del Partito Democratico, di Pesaro. Tante belle parole e tanti buoni intendimenti, che spero con tutto il cuore lei riesca a portare avanti.

Ma non è di questo che voglio parlarle, è logico che quella non era certo la sede per materializzare le proposte del suo (e anche mio dato che l’ho sempre votato) partito.

Voglio soffermarmi su un punto che mi ha fatto pensare non poco. È la parte in cui lei dice: “UN GRANDE PROGETTO DI FORMAZIONE POLITICA PER RIPRODURRE IL NOSTRO CARATTERE DI PARTITO DEMOCRATICO.....ETC.ETC.”  in breve, in quel passaggio mi è parso di capire che il PD vorrebbe iniziare  a formare giovani (si parla per cominciare di circa 2.000) per avviarli, penso, ad un futuro di dirigenza all’interno del partito.

Ecco, è questo che mi ha fatto pensare che il PD sia ancora legato a vecchi sistemi in voga anni fa, che si basavano su:

“Burocrati di partito che vogliono “preparare” futuri burocrati”.

Credo, invece, che siano i partiti che devono essere nuovamente formati! Sono i burocrati che devono essere sostituiti con il costante confronto con i movimenti della società civile.

Sig. Bersani sono i movimenti che stanno cambiando il vento!

La società ha voglia di una politica etica, e questa non può che passare dal superamento degli attuali schemi burocratici, che, ripeto, sono ancora quelli di un tempo.

Il concetto che volevo esprirle è che non sono i partiti che devono formare le persone, è esattamente il contrario, sono le persone, con le loro esperienze e con la loro voglia di cambiamento che devono riformare la struttura dei partiti.

Il Pd si deve aprire ai movimenti senza preclusioni o preconcetti. Il partito può essere diverso dagli altri accettando il confronto anche con chi non risparmia critiche, perchè anche queste aiutano a capire meglio  i bisogni della nostra società.

Ad esempio, certe battaglie portate avanti dal movimento 5 stelle  possono essere comuni, perchè il PD al Senato non sta facendo nulla per portare in discussione la proposta di legge presentata, ed avallata da 350.000 firme dei cittadini?

Penso che il problema sia rappresentato da tutte quelle persone che intendono la politica come professione, e che espongono se stessi e le loro idee alla corruzione o all’attaccamento indissolubile alla sedia dove sono seduti. In questa situazione è facile pensare ai propri interessi a discapito di quelli dei rappresentati.

 
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Politica e morale

Post n°9 pubblicato il 03 Settembre 2011 da scamattini

Mai come oggi la nostra società sente il bisogno di una gestione etica della "repubblica". Il termine repubblica deriva da una frase latina "res publica" che significa letteralmente "questione pubblica" o "cosa pubblica", cioè di tutti noi.

Ma cosa intendiamo per etica, che tanto chiediamo ai nostri rappresentati politici nella gestione della cosa pubblica?

L’etica può essere definita come  la parte della filosofia che studia la condotta umana, i moventi che la determinano e le valutazioni morali. Per comportamento etico intendiamo un comportamento che non metta in primo luogo l’interesse personale, ma sia un comportamento che corrisponda ad un valore, cioè: se faccio qualcosa per ottenere un vantaggio personale,  il mio comportamento non è morale (etico), ciò che faccio deve corrispondere ad un “valore”, ai politici oggi chiediamo di amministrare la cosa pubblica non pensando ai propri interessi ma pensando agli interessi di tutti (Valore).

La domanda che ci possiamo porre è, se un politico (uomo pubblico), assume un comportamento non morale nella gestione di beni propri, può godere ugualmente della fiducia dei cittadini che eleggendolo, quale loro rappresentante, gli hanno assegnato una delega nella gestione delle cose di tutti?

Nel dare la risposta, personalmente, non ho dubbi, ed è sicuramente NO.

Quale condomino metterebbe un ladro o comunque una persona non trasparente, ad amministrare il proprio condominio? Penso nessuno, ed allora perchè noi cittadini dobbiamo continuare ad avere come nostri rappresentanti persone coinvolte in vicende giudiziarie di ogni tipo, che sono riuscite perfino a trasformare, anche i luoghi delle istituzioni, in posti per allegri festini.

L’ultima vicenda letta sui giornali che coinvolge il trio Tarantini-Lavitola-Berlusconi è sintomatica dello spessore della nostra attuale classe politica.

La questione non è  sapere se Berlusconi girava i soldi a Tarantini per solidarietà umana o perchè sotto ricatto. Mi domando semplicemente perchè il primo ministro di uno stato democratico debba pagare dei soldi, anche se propri, ad un personaggio di dubbia onestà. Mi chiedo anche, come mai il nostro primo ministro, che si dice così sensibile all’aiuto umanitario, non paghi qualche rata di mutuo ad un cassintegrato, o l’affitto a qualche pensionato in difficoltà, possibile che i beneficiari di Berlusconi siano solo giovani ed avvenenti donne o, come nel caso trattato, personaggi dubbi?

Purtroppo in queste vicende sono implicati anche personaggi di quella parte politica che si sperava potesse essere più etica di altre, anche noi persone di sinistra siamo amareggiati e delusi dai comportamenti di questi burocrati della politica (Penati) che hanno pensato soprattutto ad intascare denari tradendo la fiducia riposta in loro.

I cittadini non ne possono più di questa politica, non ne possono più della corruzione, delle tangenti, dell’ incompetenza dimostrata nel gestire momenti così difficili. Mi sento di parlare per tanti quando chiedo una "New Deal" politica, un cambiamento radicale di rotta che emargini i corrotti e i corruttori, che premi le competenze e l’onestà.

Forse è venuto il momento di scendere in piazza a protestare in modo civile, ma fermo,  per far capire che il vento è davvero cambiato.

 
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