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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 02 Dicembre 2004 da pitere

Ora Giraudo non ride più

L'editoriale di Andrea Di Caro

Chissà se sta ancora esultando Antonio Giraudo. Chissà se è ancor così sicuro che lui e la Juventus siano usciti immacolati dalla sentenza di condanna per il solo Agricola, che - ma forse Giraudo lo aveva dimenticato nell’euforia della sua ssoluzione - nel periodo incriminato era il medico della Juventrus.... Chissà se le certezze di Giraudo vacillano ora che anche il massimo organismo mondiale dell’antidoping, la Wada,  parla di vergogna e caso gravissimo. Ora che, trascinati dalla stampa straniera, anche i quotidiani italiani, quelli che durante le fasi del processo relegavano le notizie a pag 13, iniziano a dedicare spazio al "quadriennio della vergogna". Ora che anche i giocatori come Gianfranco Zola si indignano.
 E chissà come si sentono i vertici del nostro calcio che speravano che il processo terminasse in tutt’altro modo e adesso si ritrovano con una bomba che rischia «di scoppiargli in mano», come rivelano nell’ambiente federale avrebbe esclamato Franco Carraro quando ha saputo che era l’Epo il motivo centrale della condanna alla Juve. Quell’Epo che, per colpa di una convenzione non ancora firmata da Carraro, non si cerca più. Mentre quelle inchieste, che avrebbe fatto comodo tener chiuse, saranno invece aperte, a meno che i cavilli della prescrizione non ci mettano una pezza. Ci penserà il Coni con il procuratore avvocato Verde. Ma ci sarebbe spazio anche per un’inchiesta Federale. Anche se i vertici fanno già sapere che i trofei vinti non si toccano. Ma intanto apriamo queste inchieste, poi vedremo come finiranno. E se Giraudo avrà ancora tanta voglia di esultare.

 
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