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Post n°6 pubblicato il 05 Agosto 2011 da pieroal_1972
Tag: Snorkeling
ebbene si, non è stato facile, c'è voluto tempo ma, anche quest'anno, sono riuscito a calarmi nelle "profonde" acque dell'atollo incontaminato di Civitanova Marche... Non si trovano specie tropicali di pesci colorati né si trovano coralli, non ci sono distese di poseidonia sopra cui planare né c'è il rischio di incontrare crostacei diversi dai granchi. Se non ci fossero gli scogli artificiali ad offrire rifugio al mondo ittico, sarebbe un deserto di sabbia: a questo è stato ridotto questo fondale dalla pesca a strascico degli ultimi tempi. Eppure c'è ancora vita. La si percepisce fin da quando non si è ancora immersi, da quando si avanza goffamente per avere l'acqua sopra la cintura, che la sotto c'è qualcosa. L'acqua risale su tutto il corpo, vuole farsi sentire, si intrufola ovunque fino a rapirti la mente, fino ad attrarti, ad invogliarti ad esplorarla. La sensazione di divenir parte della natura è fortissima, nonostante la natura stessa dovrebbe essere arrabbiata nei miei confronti in quanto rappresentante della categoria che l'ha disastrata, in quel pezzo di mare. Ma il legame si stringe e si diventa parte di tutto quello nel quale si è immersi. Allora planare su un fondale di sabbia assume un significato diverso dal planare su un fondale di poseidonia. Aspettare in fondo, aggrappato ad uno scoglio, per vedere chi esce da quella che sembra una tana, ha un altro sapore. Non si è li per l'appagamento della vista ma per capire se dall'anno scorso siamo migliorati o no. Siamo, certo, ora è molto più chiaro che sono un tutt'uno con il tutto. Ora si sente e, questa sensazione, me lo ricorderà per tutti i giorni che non potrò tornare la sotto, fino al prossimo anno.
Post n°5 pubblicato il 26 Luglio 2011 da pieroal_1972
Le parole di Borghezio, deputato italiano (e quì già si potrebbe dire molto sulle conseguenze della legge porcellum) sulla strage in norvegia, per chi sia tornato da Marte solo recentemente, sono state rivelatrici. Si riferisce a Breivik, il folle che ha compiuto la carneficina:
Credo proprio che la Lega debba guardarsi bene da certi individui, l'idea della secessione è un'idea discutibile come qualunque altra per quello che mi riguarda. Non è la stessa cosa per la xenofobia. Cosa stiamo diventando?
Post n°4 pubblicato il 22 Luglio 2011 da pieroal_1972
Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. (Mahatma Gandhi)
A volte mi dicono che sono un'idealista, altre volte che non posso comportarmi secondo le mie convinzioni quando nel resto del mondo la realtà è un'altra. Non ho nulla che mi accomuna allo straordinario personaggio della citazione: se lui è il santo io sono il profano. Beh, per fortuna, almeno, ho trovato chi critica i miei critici...
Post n°3 pubblicato il 12 Luglio 2011 da pieroal_1972
Morpheus: È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre.
Non è una cosiderazione sul coraggio di ogni individuo ma una considerazione sul nostro normale modo di vivere di tutti i giorni. Si perché, ogni giorno siamo chiamati a scegliere: davanti ad uno sconosciuto, sul luogo di lavoro, davanti ad un familiare, davanti soprattutto a noi stessi. Si va dalla totale trasparenza, spesso scambiata per coglionaggine, alle balle raccontate con moderazione o a iosa fino al limite estremo... ingannare se stessi.
Post n°2 pubblicato il 30 Giugno 2011 da pieroal_1972
Non è facile parlare della guerra in Libia. Non è facile perché, per i tanti motivi che sappiamo, rischiamo di andare a scambiare opinioni inutili con chi non sa neanche di non essere informato correttamente. Al massimo, il tutto morirebbe in uno sfogo sterile che originerebbe, né più né meno, che dalla cieca fiducia riposta, inconsapevolmente o meno, nel personaggio politico che più ci è simpatico. Ma una riflessione ci tocca pur farla: siamo gli abitanti di quel popolo che sta partecipando attivamente alla guerra! L'altro giorno ripensavo a quando tutto il nostro governo, divisissimo (almeno ufficialmente) in tutto, abbia candidamente ed unitamente votato per l'ingresso in guerra (perché i sostantivi esistono e si devono usare quelli giusti). Poche le voce contrarie fuori dal coro e, tra le tante... La Lega. Bene, meno male, forse non tutto è perduto, pensavo nei giorni immediatamente precedenti la decisione... Ed il motivo della loro contrarietà lo sappiamo tutti, suona più o meno così: “in seguito ai bombardamenti ci sarà un notevole incremento di migrazione verso l'Italia”. Ah, sapete, vi dico una cosa di me: io sono un ottimo traduttore. Quindi ho tradotto dal politichese all'italiano ed ho ottenuto questa versione: “i civili che non moriranno sotto i nostri bombardamenti verranno in Italia!”.
Ora su questa cosa tocca rifletterci. La prima riflessione tocca farla facendoci raccontare, da chi la ricorda, la guerra del 45 quando i bombardati eravamo noi. Poi la seconda riflessione. Non solo siamo guidati da persone che ci hanno riempito i tubi catodici di balle tipo “i diritti del popolo libico che vuole la sua libertà vanno tutelati”, non solo non ci hanno chiesto cosa ne pensavamo della cosa, allucinante, chi non è d'accordo non lo è perché i sopravvissuti verranno a cercare riparo da noi! Giusto per rincarare la dose, noi sappiamo tutti come la Libia fermava i clandestini diretti in Italia: lasciandoli morire nel deserto. La questione quindi è: se già non lo siamo diventati, cosa stiamo diventando?
Il post è finito ma, un po' di documentazione, giusto per rinfrescarsi le idee, l'ho raccolta.
(1) Facciamo un passo indietro, a prima dello scoppio della guerra: prendo un articolo di un giornale a caso, è datato 30 agosto 2008, segue il link. Ne anticipo l'incipit: BENGASI - Grazie al trattato siglato oggi, l'Italia potrà vedere ridotto il numero dei clandestini che giungono sulle nostre coste e disporre anche di «maggiori quantità di gas e di petrolio libico, che è della migliore qualità»: questo il commento del premier Silvio Berlusconi, che ha firmato oggi con Gheddafi a Bengasi il trattato di «amicizia, partenariato e cooperazione» tra Italia e Libia.
Ed imperdibile un passo del paragrafo finale: BOSSI - Il leader della Lega, Umberto Bossi, giudica positivamente l’accordo raggiunto tra Italia e Libia. «Va bene l’accordo con la Libia perché la Libia fermerà gli immigrati clandestini invece di mandarli qui - ha detto Bossi parlando ad una manifestazione della Lega a Melzo - perché da lì che arrivano tutti gli extracomunitari. Mi sembra che ci sia un’azione della Libia per i clandestini che vengono qui. Ciò sarebbe un aiuto insperato e positivo»
(2) Arriva poi la messa in opera dell'accordo. Per chi non fosse di questo pianeta o per i pochi che fossero ancora convinti della bontà dell'accordo, offro l'occasione di documentarsi. Inizio con un articolo dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione, datato 19 gennaio 2010, che potete trovare al link sotto. Il titolo non ha bisogno di commenti: La Libia uccide e deporta i migranti . Cause ed effetti di un “successo storico” nella lotta all’immigrazione irregolare. http://www.asgi.it/home_asgi.php?n=760&l=it L'Espresso, 14 gennaio 2010, pubblica un articolo dal titolo: Morire nel deserto. C'è anche un video per chi se lo fosse perso. http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morire-nel-deserto/2119367
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Inviato da: pieroal_1972
il 05/07/2012 alle 19:24
Inviato da: xAZzurRAx
il 05/07/2012 alle 00:38
Inviato da: libellula7209
il 08/03/2012 alle 23:49
Inviato da: libellula7209
il 27/01/2012 alle 12:23
Inviato da: libellula7209
il 29/12/2011 alle 15:27