Pierre de Lune
Un sassolino caduto dalla lunata-daa! roma e' ripiombata nel clima tropicale che mi piace tanto. bermuda, gelati e zanzare tigri a me!
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come quella volta che l'italia era ai quarti di finale (?) e prima vinceva e poi verso la fine perdeva di brutto, e io non guardavo la partita e invece stavo ripulendo casa, e mentre esco portando uno scatolone incontro il garagista in mezzo alla strada disperato con le mani nei capelli che mi vede e grida "aho, questo sta a butta' er televisore!"
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vestiti sparsi per terra in un groviglio irrecuperabile... stanco, sudato, coi piedi nudi sul parquet... la casa si riempie degli sbuffi delle zucchine al vapore... ah le piccole gioie domestiche
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ah, il calcio...
...non mi piace per niente, pero' spero lo stesso che l'italia riesca ad andare abbastanza avanti prima della solita tranvata. partita dopo partita si crea un clima speciale che avvolge tutta la citta'...
mi piace tanto passeggiare per roma la sera, d'estate, durante una partita dell'italia, possibilmente ottavi o quarti di finale. non per sfuggire alla partita, dato che dalle finestre aperte, dalle micro tv dei venditori ambulanti, dalle radioline dei conducenti di autobus si puo' comodamente seguire tutto nei minimi dettagli. quello che mi piace e' l'atmosfera di euforia mista ad angoscia che unisce tutti, trasversale. sembra quasi di fare parte di una comunita' di esseri umani. dura solo un'ora e mezza, poi di nuovo tutti a fare gli stronzi
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...potrei ad esempio riscrivere tutta la bibbia a limerick, tipo:
del blu dipinto di blu
iddio non ne poteva piu'
"far sempre la doccia
al buio mi scoccia!
mo' basta!" e la luce fu
...no, meglio di no
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prima non capivo, perche' cercavo di spiegarmi il blog come parte della vita. errore: il blog a tutti gli effetti e' una piccola vita parallela, con la varieta' e la complessita' della vita reale. le due vite possono avere un rapporto stretto o no, possono anche essere l'una il negativo dell'altra. chiaro che qui le regole sono diverse, i rischi sono quasi nulli, quindi si puo' osare di piu' se e' quello che si vuole. per ognuno il risultato e' diverso
qui si trasferisce una quantita' o potenzialita' di vita che non riesce ad esprimersi nella vita reale. alla base c'e' una incompletezza, bisogni che non si sentono rappresentati. pero' questo non e' un giudizio negativo: tutti siamo incompleti, e per lo meno qui qualcuno tenta di completarsi. vale anche per chi blogga dall'ufficio per noia, direi
poi puo' succedere di tutto. qualche volta l'operazione riesce, si apre un canale di espressione nuovo, qualche volta no. qualche volta riesce troppo...
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scena: ridente citta' della costa adriatica, piazza che da' sul mare, grande fontana. pierre e' seduto sul bordo della fontana e legge il giornale sotto un megawatt di sole
un cagnottino piccolo e spelacchiato ma con gli occhi furbi si avvicina trotterellando a pierre e senza degnarlo di uno sguardo si sdraia accanto a lui. pierre lo guarda ma il cagnottino fa finta di niente. pierre pensa: boh, la piazza e' mia come e' tua, e ricomincia a leggere il giornale.
(pierre e' interdetto: che vuole questo cagnottino? cibo no, coccole no, un padrone no, e allora? mah)
dopo un paio di minuti si avvicina lentamente un cane enorme, bianco, sporchissimo, dallo sguardo stupido e cattivo. il cagnone si muove dritto dritto verso il cagnottino, lento, fissandolo negli occhi. il cagnottino ostentatamente guarda da un'altra parte, ma le orecchie vibrano. il cagnone arriva a due metri da noi e si ferma. guarda me. guarda il cagnottino. riguarda me. poi il cagnottino.
(momento di grossa tensione. il cagnone evidentemente vuole inghiottire il cagnottino senza neanche masticarlo, ma ha paura di me. pierre comincia a intuire il piano del cagnottino)
il cagnone fa uno scatto improvviso verso di noi. il cagnottino con un balzo cinofelino si schiaccia contro di me e emette un guaito lacerante, io lancio uno strillo al cagnone agitandogli il giornale in faccia, lui si spaventa e lentamente batte in ritirata. e a questo punto la cosa piu' bella: il cagnottino si rassetta un po', si da' una scrollata, e trotterellando se ne va. in tutta la scena non mi ha guardato neanche una volta
(gran figlio di una cagnottina!... mi hai usato e gettato via senza neanche dire grazie. furbo pero')
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ragazzi, uscite, cercate un prato, e mettetevi in contemplazione, e' pieno di lucciole!! (non quelle lucciole, dico le altre, le originali, quelle che fanno blink blink nella notte)
e' il momento dell'anno che preferisco. giornate lunghissime, poi cala la sera, e piano piano i prati si riempiono di luci...
(qui per equilibrio blogghistico ci vorrebbe una botta di cinismo, e invece niente)
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- velma
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- grafico pazzo
Inviato da: simocuriosando
il 01/11/2006 alle 18:55
Inviato da: ven19memole
il 30/10/2006 alle 12:05
Inviato da: ennegramma
il 25/09/2006 alle 09:25
Inviato da: MalfosiaMK
il 31/07/2006 alle 15:13
Inviato da: ennegramma
il 24/07/2006 alle 14:12