pilarmivida

Il Papo (parte seconda)

• E' daltonico: confonde tutti i colori, ma in particolare sbaglia sempre a riconoscere il rosso e il verde. Questo causa non pochi problemi coi semafori, ma anche con l'abbigliamento: è sempre vestito con colori accesissimi, perchè dice che altrimenti gli sembra sempre di essere tutto grigio. A volte i suoi abbinamenti sono un po'scioccanti, e deve rimediare la mami.

• Ha il braccino corto, ma se s'impunta su una cosa la deve comprare assolutamente. E' il caso della panca-ribaltabile, di quelle che ti sdrai sopra, ti metti a testa in giù, ti viene da vomitare, ma visto che non riesci a tornare in posizione eretta, sono cazzi tuoi. L'ha vista in una televendita e non ha saputo resistere... ora giace impolverata sotto il lettone. Per la gioia della sua donna.

• Quando Pilar va dal parricchiere, lui s'incacchia, perchè ritiene che, per spendere così tanto, sarebbe almeno il caso di fare un taglio drastico...come dice lui "alla maschietto"...(o, come dice Pilar, "alla campo di concentramento").

• E' figlio di un fascista e di una cattolicona che gli hanno fatto frequentare il seminario. Lui è uscito comunista e ateo.      

Il Papo (parte prima)

Il papo di Pilar è un personaggio. Talmente personaggio che non è possibile descriverlo a parole: gli aneddoti (come sempre) sono molto più adatti.

• E' un PONGISTA. Nel senso che gioca a tennis tavolo (ma non chiamatelo ping pong, sennò s'incazza). Perde regolarmente, ma quando sta per vincere gli dispiace...e fa apposta a perdere, per non offendere l'avversario.

• E' un CAMPERISTA. Ha un camper del '15-'18, una specie di tartarugone su 4 ruote che cade a pezzi e che lui aggiusta come può (avendo il braccino monco...sì, anche lui,sigh!): i tubi li agancia con le gomme da masticare, i tappi dei serbatoi persi li sostituisce con quelli della marmellata...e così via.

• E' insofferente al fumo. E questa merita una parentesi graaaande:

Espressioni  detestabili

Pilar ha notato che ci sono espressioni, modi di dire che le fanno venire una specie di tic nervoso ogni volta che le sente...
Adesso le vengono in mente solo queste, ma probabilmente ne aggiungerà man mano delle altre...

• TRENDY (gggrrrrr...)
• IN FORMA (in questo caso, l'insofferenza nasce dalla pubblicità e dalla sua manìa di farti sentire una cacca se non mangi yogurt, se non prendi antidimagranti e cose così) 
• SFIGATO (a meno che non si usi il termine in senso autoironico)
• COOL (eh??!!)

La Legge del Contrapasso

Nella sua caotica vita da ventiquattrenne Pilar ha sperimentato troppo spesso quanto sia vera la Legge del Contrappasso. Sinteticamente, si esprime così: se fai soffrire, soffrirai a tua volta.
Funziona in particolare con l'ammòre:
- Se perdi la testa per qualcuno triturandogli le balle, a tua volta troverai qualcuno che tritura le balle a te. E ti dispiacerà far soffrire qualcuno come tu hai sofferto. Ma non potrai comunque rimediare: la Legge è più forte.
- Se soffri perchè è cambiato il comportamento della persona a cui tieni, successivamente soffrirai all'inverso: ti sentirai svuotato, senza nulla da dire a chi credevi di amare.
- Se tradisci, verrai tradito. (si tiene a precisare che Pilar non ha MAI tradito. MAI)
- Se prendi alla leggera una storia che per l'altra persona era importante, toccherà poi a te stare male per aver preso seriamente una storia che per l'altro era solo una stronzata.

Fortunatamente, non tutto il male viene per nuocere. Perchè se ami alla follìa qualcuno, molto probabilmente troverai un altro che ti amerà tremendamente.

Questa è la Legge del Contrappasso sperimentata da Pilar. Ma ora che ha vissuto tutti i suoi risvolti, cosa l'aspetta?
Svegliati, Pilar. Muoviti.

Milk and toast and honey (Roxette)

Milk and toast and honey make it sunny
on a rainy saturday
milk and toast some coffe take the stuffiness
out of days you hate, you really hate...


Sabato è il giorno libero di Pilar: niente mocciosi, niente stress, niente ripetizioni, niente mamme incazzute. Riposo. 
Resta nel piumino (sì, non fa più tanto freddo, ma Pilar non riesce a separarsene fino all'estate) a mo' di involtino primavera.
Prima in silenzio, poi con la musica nelle orecchie.
Ogni tanto fa spuntare fuori un braccio per bere un po' d'acqua (MAI andare a dormire senza una bottiglia o un bicchiere accanto), ma lo rimette subito sotto al cuscino.
S'addormenta ancora un po'. Il respiro lento, calmo. Nessun rumore. Solo pace.
                        
                               Buon weekend!