pilarmivida

Burn baby burn (Ash)

Ieri Pilar voleva sfruttare al massimo la meravigliosa giornata e così, dopo il giretto per i campi e le ripetizioni, ha voluto farsi del male: è andata a correre intorno ad in laghetto vicino al suo paese.
Armata di buona volontà e col proposito di farsi un po'di fiato, è partita con sua sorella alla volta della fatidica pista ciclabile.
Avendo fatto un tipo di allenamento diverso, Pilar già s'aspettava di faticare un po'di più. Povera crista, non sapeva che: il "giretto" intorno al laghetto è lungo più di 5 km, lassù l'aspettava un vento del menga, in alcuni punti il sentiero era allagato e, dulcis in fundo, c'era pure un manipolo di affamati che aspettava solo la preda giusta (o babba, a seconda di come la si vuole vedere).

Praticamente:
- km 1: "sì, vabbè, c'è il vento contro, ma almeno quando saremo stanche lo avremo a favore"(povere ingenuotte...)
- km 2: la milza pulsa, il vento è un po' più forte
- km 3: vento ancora più forte, dolore ai polpacci e crampi alla milza.
- km 4: milza spappolata, crampi alle gambe, fiatone, naso colante, capelli sgarruppati, guance rossissime e vento ANCORA (??!!) contro.
- km 5: arrivano i marpioni che fingono di prendere fiato (in realtà non fanno altro che guardarsi intorno come avvoltoi in cerca di un cadaverino abbandonato sulla pista), s'attaccano dietro al culo, fanno battute a voce alta cercando d'attaccare bottone. Pilar e sorella accelerano il passo, li distaccano, ma la milza si distrugge.
- Metri restanti: si cammina. La milza è ormai anestetizzata dal dolore, i polpacci si rifiutano di collaborare, il vento è ANCORA CONTRO(!!????), e i marpioni, sempre più affamati, sfoderano il loro miglior lessico d'abbordaggio:" Oh, tipe, venite che facciamo un allenamento migliore... oh, dai, scegliete voi con chi stare, oh, figa!". Queste sì che sono le parole che una donna vuole sentirsi dire... certo che ci sanno fare, eh!
Pilar e sorella ormai c'hanno fatto il callo: hanno imparato che certi ragazzi sono come i cani: da soli sono mansueti, ma se presi in gruppo...si aizzano a vicenda. Non resta che continuare per la propria strada.

Insomma, alla fine Pilar lascia il campo di battaglia distrutta, scapigliata, incazzuta e demoralizzata. Perchè i guai non vengono mai a soli??

Bhuuuuuu!!!

Mà e pà sono partiti, Pilar è in "vacanza", c'è il sole e il vento... meravigliosa giornata!!
Quindi Pilar dovrebbe schizzare fuori a pattinare (tra imprecazioni varie), e invece... deve dare ripetizioni!!!Buuuuu!!!!
Tristezza, tremenda tristezza...MA non tutto è perduto: per andare dal moccioso in questione Pilar deve attraversare il paese in compagnia della mitica scassona, quindi avrà la possibilità di cazzeggiare un po' in giro...fermarsi al parco...deviare per una stradina...fare un giretto tra i campi...costeggiare il maneggio per vedere i cavalli... essere rincorsa dai cani randagi... Magari arriverà un po'in ritardo, ma... chissenefrega: oggi Pilar si fa gli stracazzi suoi! Tiè.

Al supermercato

Pilar sta fissando lo scaffale dell'olio, cercando di fare la scelta giusta, soppesando qualità, prezzo, quantità...da dietro giunge una vocetta:

- ...ciao, maestra!
(Pilar non coglie)
- maestra, ciao!
(Pilar:mumble mumble...)
- maaaaèèèèstraaa!!??
- macchiccaz...? (seguono svariati secondi)
...oh, ciao, Lauretta, come stai?
- maestra, ma non ci senti?
- hem...sìssì, ci sento benissimo, è solo che...hemmm...

Vabbè, Pilar non è ancora entrata nel ruolo... probabilmente, ora che si ripiglia, fa in tempo a cambiare lavoro...

Autogestione

Mamminacara e il papo di Pilar andranno via per qualche giorno armati di camper e santissima pazienza.
La casa sarà quindi autogestita da Pilar, dal suo fratellone trentenne e dalla sua sorellina diciassettenne. Dato che uno lavora mediamente 10 ore al giorno, e l'altra va ancora a scuola e deve sempre studiare (ma è più il tempo che sta sul cellulare), Pilar s'occuperà ufficialmente della casa.
Per chi non la conosce, c'è una precisazione da fare: Pilar è pericolosamente, dannosamente, irreparabilmente sbadata.
Per ricordarsi tutte le cose da fare deve compilare una quantità spropositata di post-it, che regolarmente si staccano e finiscono sotto il frigo, il tavolo, l'armadio... e così Pilar dimentica tutto, vagando per casa con un pensiero fisso in testa: "Cos'è che dovevo fare? C'era qualcosa che dovevo fare...ma COSA?mumble...mumble... vabbè, mi verrà in testa...".
Seeee...non le verrà MAI in testa, tralascerà commissioni basilari e così... in casa regnerà il caos...

Però può succedere anche la cosa inversa: essendo convinta di aver già compiuto le commissioni necessarie, la piccola Pilar le cancellerà dalla lista e così... in casa regnerà ancora il caos...

Per far tornare la pace in casa, le opzioni sono 2:
Opzione 1: tenersi occupata e lontana da casa per tutti questi giorni. Così Pilar può benissimo dire di non aver avuto tempo.
Opzione 2: svegliarsi, mettere la testa a posto e fare tutto come si deve.

...come credete che finirà?...