pilarmivida

Come passare il tempo

Pilar è riuscita ancora una volta a perdere il treno. Erano mesi che non saliva su quei catorcetti a gasolio...
NON E' STATA COLPA SUA: la metro s'è bloccata e non si schiodava da Loreto, così Pilar ha dovuto aspettare un'ora alla stazione semi-deserta. Subito l'interrogativo: adesso cosa cazzo faccio? Bhè, c'è una serie di cose che si possono fare in un'ora d'attesa:

- passare in rassegna tutta la musica sul lettore mp3, scoprendo cose che voi umani... ... dai Tribalistas ai Ramones, da Madonna ai Black Eyed Peas, da Springsteen a Strauss (sìssì, avete letto bene)...a...vabbè, l'altarino musicale di Pilar vi viene pietosamente risparmiato ...

- comprare la settimana enigmistica e farla fuori in 20 minuti (Pilar ormai le sa tutte: da "il compagno di Ric", a "Firma progetti" a "ha per capitale XXXXXX"...non la frega più nessuna definizione!)

- frugare nella borsa fino a far saltare fuori una caramella del '22 o una cicca fossilizzata (ma che, una volta masticata, è praticamente COME NUOVA)

- arricciare i capelli con le dita fino a renderli ancora più rastosi di come si presentano.

- fissare la nuca di una persona per cercare di leggerle nel pensiero o farle compiere un'azione (del tipo:"compra il Mars...compra il Mars...")...un po'come Benigni ne "La vita è bella" o il portinaio di "A/R"...

- mandare sms in quantità spropositata (cosa che per Pilar è alquanto insolita: ha una patacca di cellulare che s'impianta e si rifiuta di collaborare...ggrrrrr....)

- fare la prova della vista cercando di leggere i cartelloni pubblicitari vicini, poi quelli lontani, poi quelli ancora più lontani...

Finchè il treno viene annunciato, e allora.......
"SIA LODE ALL'EROE TRIONFATORE....BOBOBOBOBOBOOOO!!!..."


(Quest'ultima cazzata era per far ricordare alla Valla i tempi in cui eravamo compagne di banco...ciao, tesssssora!...ridi!!!)

La Tata

Pilar ha un brutto rapporto con le automobili, ma la sua Tata è insostituibile.
E' una vecchia clio color lilla/viola, senza servo sterzo, con le ruote lisce, il freno che frena di brutto o non frena per niente e un finestrino che, una volta sceso, non si risolleva se non dopo qualche minuto (il che d'inverno non è affatto comodo).
Visto che è praticamente un catorcio, i suoi genitori hanno pensato bene di refilarla alla loro figlia preferita. Grazie, davvero.
ogni tanto, quando deve andare in salita, il motore fa "vvvuuuùùùùmmmm"...allora pilar dà un po' di pacchete sul cruscotto e, con voce affettuosa, le dice:" Dai, Tata, vai! Dai che ce la fai, sù, ssù!". E lei rinsavisce.
Però , quando Pilar deve cimentarsi in uno dei sui parcheggi (diventati una leggenda tra gli amici) vorrebbe prenderla a calci: non è possibile farsi delle braccia da scaricatore di porto solo per ficcare la macchina in un buco!
Comunque Pilar spera che questo rapporto di odio-amore continui ancora per molto......anche perchè senza la Tata non può uscire da questo paese balengo...

Foto digiland

Possibile??
Pilar ha notato una cosa che l'ha lasciata perplessa:
un numero spropositato di persone che frequentano questa community (pessimo termine) pubblica foto che li ritraggono dentro un bagno.
Ora, cosa vi spinge a fotografarvi al cesso? L'atmosfera intima e calduccia o non volete farvi sgamare da mamminacara?

Pilar's city

In Brianza. In un paesino della Brianza. Ai margini di questo paesino della Brianza, vive Pilar.
La piccola Pilar ci si è trasferita all'età di 6 anni e, nonostante l'inesperienza, aveva già capito che era un paese del menga (e scrive "menga" perchè è una lady) in quanto:
- l'unico luogo di ritrovo è l'oratorio. Che a tutt'oggi è diviso tra maschi e femmine, rispettivamente localizzati in luoghi opposti del paese.
- non c'è un centro: tutto gira attorno alla via principale, al di fuori della quale non c'è nulla.
- Ci sono 3 banche, un pub (covo di ubriaconi che, tra un rutto e una scorreggia sono soliti dire "figa!"), un negozio di informatica e una farmacia.
- Trovandosi un una specie di conca, durante l'inverno Pilar's city è totalmente ghiacciata. Dopo il disgelo (ad aprile), in estate sembra di stare nel messico: strade deserte, un caldo micidiale e un'afa che rincoglionisce. Da provare.
- Non c'è una piazza. Quindi il sindaco l'ha fatta saltar fuori (a forza) da un incrocio: c'ha semplicemente messo al centro una specie di disco volante con attorno una cornice di (alquanto ridicole) palle di cemento.Ora non si può più parcheggiare e si è costretti a fare un giro dell'oca assurdamente inutile.
- E' deserto: in giro non si vede anima viva. Ma tutti sanno tutto di tutti. Tranne Pilar che, stordita com'è, non s'accorge mai di nulla.

Pilar's city viene presa d'assalto 2 giorni all'anno, quando ricorre l'anniversario della morte di Lucio Battisti che, guara caso, ha scelto il suddetto paese per ritirarsi dalle scene e starsene per i fatti suoi. Egli non era mica tanto balengo, a quanto pare. Ora: non è un po'esagerato festeggiare (e specularci sopra) annualmente la morte di un povero cristo?