pilarmivida

E' solo per te.

...We fight all the time
you and I... that's all right
we're the same soul
I don't need...I don't need to hear you say
That if we weren't so alike
you'd like me a whole lot more

Listen to me now
I need to let you know
you don't have to go it alone...

(E' per il papo, eh...)

Giochiamo?

Pilar è imbranata a fare praticamente tutto
                                                  MA
è dannatamente, schifosamente (truly, madly, deeply, per fare una citazione non troppo colta) brava nei giochi. Soprattutto se in scatola, da fare in società, magari coinvolgendo parenti, amici e vicini.
Casa Pilar è sempre piena di gente e la fatina non se la fa certo scappare: prima o poi restano tutti intrappolati nella morsa della sua fortuna sfacciata.
Sì, perchè quando lei dice che ha un culo da far paura, la gente non ci crede. E ci casca, sfidando Pilar. E perde. Regolarmente.
Il fatto è che Pilar gioca per il gusto di giocare. Mica gioca per vincere. Il trucco è solo questo. La fatina viene infatti sfidata da una persona che vuole constatare la sua fortuna sfacciata; perciò gioca soltanto per vincere. Quindi ha già firmato la sua condanna in partenza.
Questa regola risulta valida soprattutto coi seguenti giochi:

• Monopoli (dovreste vederla: con tutti quei soldini attorno...i contratti..gli alberghi...sarà tutto suo. Vi ridurrà in mutande.)

• Pictionary (perchè Pilar ha una fottutissima capacità di sintesi grafica. La sua squadra stravince sempre. Non c'è gara.)

• Tabù (ma questa è proprio una cazzata)

• Scarabeo (perchè Pilar è una patita del cruciverbone della Settimana Enigmistica)

• Il Paroliere (vabbè, questo è il suo campo)

Doccia

Normalmente una persona sotto la doccia cosa fa?
1- canta
2- sta zitta.

Pilar no.
Pilar balla.
Balla per modo di dire, perchè ha l'agilità d'un facocero sovrappeso, ma balla.
Muove le braccine, scuote la testa e salta.
La musica ce l'ha nella zucca.
Oddio, non è che lo faccia sempre, ma ogni tanto sì, quando c'ha voglia.
E' pirla, certo. Ma non si può trattenere.
Un po' come Kevin Kline (se si scrive così, perchè Pilar è nota per i suoi strafalcioni) in In & Out. Una scena che vale il film.
Certo che questo suo hobby le costa qualche scivolone e di conseguenza un po'di lividi. Ma non fa nulla, perchè si confondono con quelli che si procura urtando i banchi (sono ad altezza fianco-coscia, i fetenti).
                                           Impizza la musica!

Festa di Classe

Ieri sera Pilar ha partecipato alla prima festa di classe in qualità di maestrina.
Per la prima volta s'è trovata al tavolo degli insegnanti di una supersciccosa pizzeria immersa nel verdissimo verde delle colline brianzole.
Fa la supplentina da un paio d'anni e già quando si era trovata "dall'altra parte della barricata" s'era sentita un po'spiazzata. Ma ieri sera Pilar s'è accorta di una cosa. In quella quinta la fatina c'è rimasta diversi mesi. Tanti.
Conosce tutti i punti di forza e le debolezze di ogni bambino. Sa a memoria le passioni di ciascuno, sa chi piace a chi, sa quali siano le loro paure e sa che (paradossalmente) la ammirano e le vogliono bene.
Le hanno regalato la loro foto (nella quale Pilar è rimasta di mmèrda, come da consuetudine): tutti schierati in formazione calcistica, con quei grembiuli verdi, gli apparecchi ai denti e i capelli scompigliati.
La prima (vera) classe di Pilar... Echisseladimentica.

Veniamo alla parte ironica.
1- Tutte le mamme erano state dal parrucchiere a farsi cotonare i capelli. Vestite come tante bomboniere dai colori sgargianti, sembrava facessero a gara a chi si faceva notare di più. C'era quella con l'abitino bianco trasparente (peccato pesasse mediamente 100 kg) e anche quella con delle zeppe che neanche i Cugini di Campagna oserebbero indossare. A Pilar sembrava di stare alla Fiera del Burino. Divertente, davvero. Lei era in maglietta a righine, pantaloni (eleganti!?) e sandali piatti piatti. Si confondeva tra i bambini, come al solito.
Pilar, cazzo, non potevi fare la seria, per una volta??

2- Il regalo alla maestra è un'usanza un po' del cazzo, diciamolo. I genitori non la conoscono bene e i brianzoli hanno dei gusti pericolosamente pacchiani. Secondo la loro concezione, il regalo per essere bello deve essere costoso ed estremamente visibile.
Risultato: un bracciale Swarovski con un simbolo che non si capisce cosa diavolo significhi, tutto a punte e decisamente troppo largo per Pilar (c'ha un polso piccino piccino). Un mazzo di fiori no, eh?

E vabè.
Tra poco Pilar sarà di nuovo disoccupata.
Cosa cazzo può fare una come lei nella vita?