pilarmivida

Ricordate il post n.66?

E' Lui.
E' qui.

enricoditvdiari.splinder.com

Pilar...non perdere la testa...

La famiglia ParoleDolci

Le case a schiera dove abita Pilar sono fonte inesauribile di personaggi dei fumetti.
Proprio accanto a lei c'è la famiglia più brianzola che ci sia, formata da mamma, papà, figlio (12 anni) e bimba (quasi 3 anni). La famiglia ParoleDolci.
 
La mocciosetta fa morire dal ridere: superviziata, bellissima e spassosissima. Per avere la sua età, parla in modo chiaro e veloce ma chiama la tartaruga "Cutulla", le ciabatte "bagiatte" e la cioccolata "cocciolata". Evidentemente ha qualche problema con le sillabe. Ogni tanto Pilar le fa da baby sitter e per lei è una festa, perchè la fatina (essendo babba e bamboccia) la fa ballare e sghignazzare tutto il tempo.

Il ragazzino è interista sfegatato, coi capelli rossi e le lentiggini. E' capace di scofanarsi interi barattoli di Nutella coi grissini ed è un patito della PlayStation. E' un somaro in geometria, così ogni tanto chiede aiuto a Pilar o a sua sorella (la Maggica), per le quali nutre una cotta non proprio mascherata. Dorme ancora nel lettone con la mamma, perchè se sta da solo dice che "Il Fantasma Giuseppe" e "La Vecchia che Ride" non lo fanno dormire.

La mamma è un tanticchio strana: Pilar non l'ha mai vista fare una carezza o dare un bacetto ai suoi bimbi. Sembra che si preoccupi solo di dar loro da mangiare e di farli lavare, tanto che d'estate li spinge sotto la doccia almeno 4 volte prima di sera. Non dice mai una parola dolce, ma li manda amorevolmente a cagare svariate volte al giorno. Il dialogo più frequente è:
- Mamma: Vieni a mangiare!
- Figlio/a: No
- M: Vieni che è pronto!
- F: No!
- M: Ma vaffanc....
- F: Vacci tu!


Il padre è il meglio. Lavora in una fabbrica di salumi da una vita, tanto che ha assunto lui stesso l'aspetto di un porcello. La panza non sta più nei pantaloni e si veste spesso con camicioni scozzesi che lo ingrossano ancora di più. Parla in dialetto, è leghista e fa parte degli alpini, coi quali organizza spesso feste e banchetti a base di costine, costine, costine, frittura, frittura, frittura. Poi chiede a Pilar se conosce qualche tisana contro il mal di fegato e che combatte il colesterolo...

E' una famiglia che può sembrare scontrosa e spesso mette a disagio per i suoi modi bruschi; ma una volta che si diventa loro amici sono i migliori del mondo: gentilissimi e disponibili, si fanno in 4 per aiutare chi sta loro vicino.
Mitici.

Pilar è BalaDa

A Pilar capita spesso di buscarsi dei raffreddori epici.
Ieri è uscita dalla piscina coi capelli semi bagnati (vabè, diciamo pure fradici) perchè quei cazzutissimi phon o bruciano i capelli o non funzionano. Non contenta, arrivata a casa s'è addormentata subito sul letto e così stamattina aveva il torcicollo, il mal di gola e il raffreddore.
Quand'è malata Pilar è insofferente e ha la capacità di spaccare le balle facendo diventare di pessimo umore anche chi le sta intorno. Tutto ciò deriva dal fatto che:

• ha il naso gocciolante
• ha il Daso chiuso (e quindi russa rumorsamente)
• ha gli occhi lucidi e rossi
• ha una voce da bluesman stonato

I limonatori

E' risaputo che il quatiere di Pilar sembra una specie di feudo autonomo brianzolo popolato da gente particolarissima. Avendo già descritto la famigliola X, ora è la volta di Loro: I Limonatori.
I Limonatori sono Lui e Lei.
Lei abita nelle case popolari dietro quella di Pilar, ha circa 18-19 anni, è molto carina, mora, di origini sarde. Ha decisamente poco cervello ma in compenso un gran bel didietro.
Lui è un trentenne calvo (anzi, ha la "chierica") e un po'appesantito. Ha una macchina tamarrissima (non chiedete la marca a Pilar, perchè non ci capisce una mazza) color blu elettrico con tanto di alettone. Di professione fa lo l'operaio, spacciatore a tempo perso.
Lui e Lei si incontrano sempre fuori casa di Pilar. In macchina. E non scendono mai. Mai. Infatti, nonostante siano "fidanzati" da anni e anni, il padre di Lei non gli permette di entrare in casa senza prima aver donato un anello coi controcazzi (si sa che Pilar è una lady) a Lei.
Essendo fidanzati non ufficiali, possono vedersi solo fuori casa e quindi, per fare i loro affari, si imboscano nel piccolo parcheggio fuori casa di Pilar.
Grazie.
In pratica stanno sempre in macchina a limonare di brutto brutto brutto.
Durante l'inverno stanno chiusi ermeticamente dentro, mentre col caldo di questi giorni lasciano le portiere aperte, l'autoradio a ppalla e la lingua infilata negli stomaci reciproci.
Pilar arriva all'ora di pranzo. Loro limonano.
Pilar esce nel primo pomeriggio. Loro limonano.
Pilar va a pattinare. Loro lomonano.
Pilar torna all'ora di cena. Loro limonano.
Pilar esce dopo cena. Loro limonano.
Pilar torna a notte fonda. Lui è lì, ma... Lei non si vede. Ops.

Eccheccazzo, trovatevi 'na capanna...
Andate a farvi un giro, ogni tanto. O chenneso... giocate a Monopoli. Fate una partita a dama. Leggete un libro insieme...Parlate... ma ampliate i vostri orizzonti, per favore... Il mondo non finisce in un parcheggio in mezzo al nulla.
Abbiate pietà di voi...

La storia del giornalino

Tra le tante buffonate caratteristiche di Pilar c'è anche questa: da più di un anno farebbe parte del giornalino del suo paese. Farebbe, perchè effettivamente il giornalino non esiste.
Era stata fermata dal sindaco fuori dalla biblioteca e in quattroequattr'otto s'era ritrovata a trascorrere i suoi lunedì sera invernali in un tugurio gelido in un vecchio edificio del "centro" (se così si può definire) del paesuncolo.
Pilar era (è) la responsabile della parte dedicata ai giovani. Ora, per chi non lo sapesse, la fatina sta sempre fuori dal suo paese, non partecipa alle feste parrocchiali, non va a messa, non è fidanzata col suo compagno di banco delle elementari e non gradisce il caratteraccio chiuso dei suoi compaesani. In più, nel suo paese non succede mai nulla che valga la pena di essere narrato.
Ma Pilar non si è data per vinta: dopo aver scorrazzato in bici in lungo e in largo per tutto il territorio, ha stilato una lista degli argomenti che avrebbe potuto utilizzare per riempire le pagine a sua disposizione. Sono stati tutti bocciati. Dal prete.
Ecco una parte degli argomenti (raccattati faticosamente) e i motivi per cui sono stati bocciati:

1. il restauro della chiesetta di un rione (bocciato perchè è tutto gestito dal parroco...ma coi finanziamenti del comune)
2. il musical dei ragazzi dell'oratorio su Madre Teresa (bocciato perchè esiste già un giornaletto parrocchiale...e "se l'articolo è troppo bello, poi si rischia che la gente non rinnovi l'abbonamento")
3. interviste ai giovani circa il referendum sulla fecondazione assistita (la bocciatura non richiede spiegazioni...)
4. presentazione del progetto per un centro giovanile (mai stato realizzato. Il parroco ha detto che basta l'oratorio...)