pilarmivida

Il Single del 2006.

Il singòl del 2006 lavora da anni, non se ne va di casa e non ne ha nemmeno l'intenzione, vive in una stanzetta piccina picciò, fa un lavoro molto interessante ma per farlo deve passare 3 ore sui mezzi pubblici, è circondato da molte ragazze che però son tutte stronze o oche giulive. Ma soprattutto, il Singòl del 2006 coltiva passioni.

Le passioni del singòl stanno quasi tutte nella sua camera di 2 metri per 3. Ha cominciato con la chitarra classica, poi è passato a quella acustica, poi ha voluto l'armonica a bocca, poi l'aggeggio per sostenerla mentre suona la chitarra. Visto che non spaccava abbastanza le balle, ha poi deciso di comprarsi anche quella elettrica, ma dato che non è in grado di cantare come il suo idolo, suona la chitarra tenendo il cd in sottofondo. E tenendo il tempo battendo la ciabatta sul parquet. Usa un amplificatore non troppo ingombrante, ma abbastanza potente da rompere i maroni la sera, quando tutti in famiglia han voglia di vedere la tele insantapace.
Poi, ancora insoddisfatto, ha avuto l'occasione di prendersi una Tv da mettere in camera. E la guarda fino a notte fonda, nella stanza di fronte a quella di una certa fatina.
Avendo ancora tutto uno stipendio a disposizione, il Singòl del 2006 ha pensato di dedicarsi anche allo sport: il ciclismo. Comincia così ad andare in giro sulla sua mountain bike, ma poi non gli basta più e ne compra così una più splendida, più potente, più leggera, con caschetto abbinato. Poi mille integratori. Poi non gli basta nemmeno quella, e decide di comprare anche una bici esattamente uguale, ma questa volta è una bici da corsa. Un'altra palata di soldi. Ed è IDENTICA.
Ma il singòl 2006 non è ancora soddisfatto. Deve spendere ancora. Allora torna a dedicarsi alla cameretta... e si compra uno stereo fighissimo, con due casse strafighe che, dopo un pomeriggio di sudore e fantasiosi smadonnamenti, riesce a posizionare tatticamente in alto, su una parete che era rimasta libera da tutte le chitarre. Lo stereo in questione ha dei bassi che fan tremare il pavimento. E' splendido, ma non quando uno vuole riposare o semplicemente non desidera ascoltare quella musica a quel volume in quel momento.

Il quartiere "ringrazia".
Il singòl spende.
La famiglia sopporta.
Pilar se la ride: chissà cos'altro inventerà il singòl del 2006 per placare il bisogno di qualcuno per cui vivere. Per sentirsi appagato.
Semplicemente, per essere sereno.

L'Ansia del Cosamimetto.

Ogni volta che Pilar deve uscire la sera viene colta da un'ansia che insistentemente attanaglia la mente della poverella.
E' l'Ansia del Cosamimetto.

Si manifesta così.
La fatina apre l'armadio e non trova nulla di adatto perchè, ironia della sorte, ogni volta che cerca qualcosa di tranquillo (diciamo pure casual, anche se la lady odia questo tipo di termini, ma serve solo per indendersi meglio) trova sempre roba troppo sportiva o troppo "sciccosa"; mentre quando vorrebbe fare la fighetta non trova proprio nulla che si addica all'occasione.
Spesso, poi, s'innervosisce per varie sfighe che immancabilmente le si presentano due minuti prima di uscire (e si sa che per lei fare ritardo è inconcepibile), tipo:
- una maglia che si è ristretta che neanche un bambolotto potrebbe indossarla. La fatina ci prova, trattiene il respiro, indurisce gli addominali, ma la trippa fuoriesce inesorabilmente dal girovita.
- una felpa color bianco candido che la mammina ha sbagliato a mettere in lavatrice e ora ha assunto una colorazione che farebbe impallidire anche quello sciroppato di Pollock.
- un paio di jeans che fino a due mesi prima le stavano a pennello, mentre ora la fanno sembrare un salume Beretta malconservato.
- una cerniera che s'intestardisce e non vuole proprio saperne di chiudersi
- le stringhe delle scarpe che si strappano (questa è fantozziana, eh)
- un maglione che quando lo ha comprato sembrava bellobello e invece sembra aver misteriosamente assunto la forma di una delle peggiori coperte patchwork
...
Insomma, fate così: quando uscite con Pilar, specificate bene alla fatina:

• il luogo
• l'attività che si ha intenzione di svolgere
• l'abbigliamento più consono
• la temperatura media dell'ambiente
• il tempo previsto per le successive 12 ore

Molto sudore per nulla (sorry, William).

Da tempo Pilar faceva fatica a pattinare. Lei ce la metteva tutta, ma si muoveva appena. Un po'come quei bambini che hanno la bici con le rotelle: pedalano pedalano ma son sempre lì.
E così faceva la fatina: sua sorella con una sgambata faceva 5 metri; Pilar con 10 sgambettate e tanto sudore faceva 2 metri. Il suo mister correva e Pilar non riusciva a stargli dietro nemmeno coi roller.
Imprecazioni a non finire.
La fatina aveva il morale a terra: possibile essere così fuori forma??
Sudava sudava... ma veniva sorpassata dai bambini con la bici e il caschetto. Tanta voglia di donare loro qualche buon manrovescio...

POI è arrivata l'ILLUMINAZIONE.
Un lampo ha squarciato la segatura nella zucca della fatina accendendo il lume della ragione...
I PATTINI ERANO FRENATI.
Pilar non ungeva le ruote da almeno un paio d'anni.
Poverine, imploravano pietà sotto il dolcepeso della lady.

Ora le ruote sono ben oleate, pulite dallo zozzume accumulato negli anni (anche perchè la pirlona cammina coi pattini nel prato...giusto per non faticare a toglierli e rimetterli) e pronte per sfrecciare davanti ai mocciosi col caschetto e le bici scintillanti in tinta. Tiè.

E l'autostima di Pilar è tornata a livelli normali.

La mamma di Pilar.

Pilar non ha mai parlato della sua mamma. Forse perchè, essendo particolarmente legata a lei, scrivendo le sembrava di sminuire la sua persona.

La sciura Maura ha fondamentalmente un difetto: non ha mai vietato nulla.
No, non è bello. E' frustrante.

Lei non dice "Non farlo, perchè ti fai male". Te lo lascia fare, poi se pesti il muso son cacchi tuoi.
Lei non dice "Non andare, che sennò sto in pensiero". Ti fa preparare tutto, poi ti fa il broncio e ti risponde male per giorni.
Non ha mai detto "Studia, studia, studia!". Ti elencava semplicemente cosa sarebbe successo se non avessi studiato perbenino. [Oddio, i congiuntivi...]
Lei non ti dice che hai cucinato da schifo. Ti consiglia cosa fare la prossima volta per fare meglio.

Un metodo educativo particolare.
Così succede che quando hai 16 anni e vorresti uscire coi tuoi amici una sera e tornare un po'tardi, non osi nemmeno chiederle il permesso, perchè sai che se ti lascerebbe andare... e una volta tornata a casa la troveresti alzata a farsi una tisana rilassante in cucina, col piedino che tamburella nervosamente sul pavimento.
Succede che quando devi andare in montagna e piove, lei ti tratta di merda per 2 giorni e poi, quando le dici che non ti va di andare sapendo che lei sta in pensiero, allora ti risponde "Vai, vai, allora, mica ti trattengo io!". Eh no, certo.
Succede che se esci con un ragazzo che conosci da poco e sul quale ha qualche dubbio, durante la serata ti chiama un paio di volte con scuse del tipo "Ti sei ricordata di...?", oppure "Lo sai che domani devi...?".


Ma è la mamma.
Le tieni il broncio per un po', ma non puoi incazzarti più di tanto, Pilar.
E' lei. E' unica e basta.