pilarmivida

Post N° 188

Quando l'abito fa il monaco.

Inaugurazione della nuova biblioteca dove da poco lavora anche Pilar.

Dialogo:

Pil - Capa, scusa, ma... devo venire vestita tutta precisina precisina? Del tipo Scarpa col Tacco e Capelli Ordinati?
Capa - Ma no, sarà una cosa informale...
Pil - no, perchè sennò mi metto in ghingheri...
Capa - no, no, non ce n'è bisogno...

Ed eccola lì, Pilar: fa il suo ingresso con jeans larghi, maglione scrauso, capelli attapirati e fetide scarpe da ginnastica.
Intorno a lei solo tailleurs, tacchi, acconciature, cravatte e foulards sciantosi.

Occavolo.

Ci sono occasioni in cui l'abito fa davvero il monaco. Voglio dire: la capa avrà certo sdrammatizzato per non far preoccupare la fatina, ma... cazzarola, ora Pilar si trova in uno stato di agghiacciante disagio, a far la figura della zozzona in mezzo a cotanto sfarzo.
Vergogna, tremenda vergogna.
Vabbè, mettiti almeno nelle retrovie, Pil... e spera che quei cavolo di fotografi dei giornali non riprendano pure te!

*Sigh!*

Tutti pazzi per (la) Madonna.

Da un mese il paese è in delirio.

Succede questo.
Una mattina Pilar si sveglia, guarda fuori dalla finestra e ha un attimo di smarrimento. Tutto è infiocchettato. Scosta i rastoni dalla faccia e si stropiccia gli occhi incredula ma non succede nulla: sono ancora lì. Tutti i vicini di casa se vanno avanti e indietro dalle loro case appiccicando fiocchi e ghirlande azzurrine. Che cazzo è successo??
La fatina scende al piano inferiore e trova subito una sciura che le chiede se vuole fare un'offerta. Cinque euro. Masseiscema?? Con la bocca impiastricciata dalla notte, la lady grugnisce e fa come se non ci fosse. Vattenevia, gnoma, lasciami mangiare che poi magari quest'incubo finisce.
Invece, dopo lo yogurt coi cereali, due brioches, un pacchetto di crackers e un caffè... è ancora tutto come prima.
A risolvere l'enigma ci pensa il papo, che da quando sta in pensione controlla tutti gli spostamenti del quartiere. Così Pilar viene a sapere che nel paese arriverà nientepopodimenoche l'effigie della Madonna di Fatima.
Ecco spiegato il motivo delle stranezze notate anche nei giorni precedenti, del tipo:

• buste azzurrine che invitano a fare offerte alla chiesa
• buste azzurrine che invitano a fare offerte alla Madonna
• buste azzurrine che invitano a fare offerte per aiutare chi ha preparato quei festoni pacchiani.

(E i nastri appesi ovunque, naturalmente)

Pilar se n'è fregata, come sempre.
Ora guarda divertita i vicini di casa che, senza farsi alcun problema, smadonnano sonoramente mentre cercano di fissare i festoni, perchè tanto stanno sicuri: avendo fatto una superofferta a Lei, per almeno 5 anni sono a posto con la coscienza.

Pilar non riesce a trattenere un sorriso ironico: povera scema, pensava che la vendita delle indulgenze fosse terminata nel medioevo!

Cristo Gesù, da ricco che era, si fece povero per arricchire noi per mezzo della sua povertà (...) Cristo ha scelto una situazione di povertà e di spogliamento per dimostrare quale sia la vera ricchezza da ricercare: quella della comunione di vita con Dio.

...alla faccia della povertà e dello spogliamento...  

 

L'Utente Medio.

Biblioteca.
Pilar seduta al bancone, intenta a "pistolettare" le maree di libri che miriadi di mocciosi (o poppanti, come li chiama la capa) le hanno piantato lì.
Bit.
Click.
Bit.
Click.
Bit... Bit... (ma porc'...) Bit
Click.

Arriva Lui. L'Utente Medio è quello che dopo mesi di solleciti si accorge di avere mezza biblioteca in casa. Arriva con un paio di sacchetti della spesa e ti riversa il tutto sul bancone. Olè.
A questo punto possono verificarsi 2 opzioni:

• Comportamento #1: Scappa. Si vede che tre povere bibliotecarie poco più che ventenni spaventano più di Hannibal. E pensare che non si vedono neanche spuntare da dietro al bancone...

• Comportamento #2: Ti parla di sè. Si giustifica:

, cazzo c'entra?) a-ah...
U - ...poi l'estate... le vacanze...
P - (sì, e il cane t'ha mangiato i compiti...) Metta pure qui i libri, non ci sono problemi.
U - poi, sa, un solo mese spesso non basta per finire un libro...
P - (allora cazzo ne prendi così tanti?) Bhè, sarebbe meglio chiederci di rinnovare il prestito, così sappiamo dove sono i nostri libri. Comunque li lasci pure qui che glieli scarico...
U - eh, ma mio figlio non sa come si fa a rinnovare il prestito
P - (ohmmarònn) viene qui e dice "vorrei rinnovare il prestito di questo libro" così noi facciamo BIT con questa PISTOLA e lui torna a casa a finire il libro
U - Eh, ma lui è sempre in università...
P - signora, guardi, può anche telefonare... ma non fa niente, lasci pure i libri qui...
U - poi nel fine settimana lavora... e voi sabato siete aperti solo al mattino...
P - (sta' a vedere che è colpa nostra, adesso...) SIGNORA. LASCI I LIBRI QUI. GRAZIE.

Bit.
Click.
Bit.
Click.
Bit... Bit... (ma porc'...) Bit.
Click.

 

Miss Galizia.

In classe si stava studiando la Seconda Guerra Mondiale.
La prof era una di quelle superbrave, extraesigenti, occhi verde/azzurro, un ciuffo sbarazzino grigiastro e sguardo fulminante. Pilar la adora.
Nuovo metodo di lavoro: ogni alunno studia da solo una parte dell'argomento trattato e lo espone agli altri.
A Pilar tocca il compito odioso: le cartine.

Per chi non lo sapesse, Pilar e la geografia appartengono a due universi che, quando disgraziatamente s'incontrano, si prendono a cazzotti. E' ignorante come pochi potrebbero esserlo, e ad aggravare il tutto s'aggiunge il fatto che non le frega proprio nulla di colmare queste lac(g)une.
Chiusa parentesi.

Sapendo di non essere all'altezza della situazione, la fatina s'è spaccata la crapa per dieci (e dico dieci) giorni di fila, per evitare una figura di merda davanti ai compagni e un brutto voto in Storia.
Classica scena della secchiona.
Studia tutta la pappardella, prepara carte geografiche che distende a mo' di lenzuolo su pareti, cattedra e banchi, espone tutti gli argomenti correlati, approfondisce studiando anche altri libri ma, povera Pilar, la tua fine è vicina...

La Galizia.
Sul libro di testo si menzionava questo territorio e lei, dovendo indicare precisamente dove si trovasse, s'era data da fare con gli atlanti MA i fetenti la piazzavano in Spagna. A questo punto, l'atroce dubbio s'insinua nella zucchetta della fatina: se il territorio è conteso tra Francia e Germania... cosa cazzo c'entra la Spagna??

• Fatale errore #1: Pilar cerca la Galizia solo sull'atlante geografico e non su quello storico.

• Fatale errore #2: prende per oro colato quello che trova sull'atlante e decide di soprassedere a questo inghippo.

Così in classe, dopo aver illuminato di saggezza i suoi compagni, dopo essersi fatta i gingilli cubici sui libroni, dopo aver stressato tutti con le sue menate, ecco che la fessa indica con saccenza il territorio della Galizia come regione della Spagna.
Gli occhi verdi della profa si spalancano. Il ciuffetto grigio si drizza. Il collo compie una rotazione e lo sguardo raggela il sangue blu della lady.
Pil: "Cazzo"(pensa)
Profa: comecomecome?? dov'è che è la Galizia??
Pil: (ormai consapevole di averne sparata una delle sue) hem... q-qui... (indicando la Spagna)
Profa: coooosaaaaa???
Pil: ecco, hem... ho ce-cercato su-sull'atlante, e la co-co-colloca p-proprio qui, prof...

Ebbrava. Succede ogni volta che vuoi volare alto: cadi e t'inzuppi nella merda.
Pil, avresti dovuto aspettartelo... dopotutto, per te il mondo va così: non puoi far la figona, sennò paghi pegno.
E ancora oggi ti tocca sorbirti tutti gli sfottò. Anche quelli della prof. In tutto il mondo gli alunni ironizzano sugli insegnanti... e Pilar è l'unica fatina che viene regolarmente presa per i fondelli da una prof.
Congratulazioni.


(Questo post è dedicato alla compagna di banco, nonchè di sventure/avventure/disavventure di Pilar.)