pilarmivida

Lunedì mattina

Pilar sta sola a casa.
Pilar fa tanti progetti. Organizzarsi la giornata secondo spazi (un po' come il protagonista di About a boy) è una cosa che la fa sentire fiera di sè: per una casinara come lei, che mentre fa una cosa ha in testa miiiille e più pensieri, riuscire ad organizzare la propria dimensione spazio/tempo è una vera e propria conquista.
Dunque la fatina decide di procedere nel seguente modo:

1. ascoltare Radio Deejay da Internet
2. far prendere aria alle stanze
3. lavare piatti colazione e sera prima
4. pulire pavimento cucina
5. lavare bagno piano primo
6. rifare letto
7. lavarsi
8. fare la spesa
9. cucinare

E invece no.
L'amara delusione arriva quando non riesce a raggiungere nemmeno il primo obiettivo: porcaeva, non riesce ad ascoltare Il Volo del Mattino.
Scarica programmi, accende tutto l'accendibile, gira il piccì, spegne la lucina accanto, clicca in ogni dove... niente! Dannazione, non riesce a sentire Fabio Volo.
E quando la fatina non riesce ad attuare i suoi programmi, SCLERA.
Basta, la giornata è praticamente andata ammale.
Tutto per questa tènnologia del menga: se la cara vecchia radio funzionasse come si deve, la giornata sarebbe fantastica e Pilar si sentirebbe con la coscienza a posto*. Soddisfatta.
E invece no.
S'aggira per casa persa, cincischia in pigiama, comincia a rifare il letto ma lo pianta lì.
Lava qualche tazza, poi smette.
Cerca di pulire il bagno ma esce subito, perchè tanto deve ancora lavarsi.
Allora dovrebbe lavarsi.
Ehnnò, perchè prima deve fare i mestieri: che senso avrebbe sistemarsi benbene e poi sudare per rassettare tutto?
Eh, però come si fa a fare i mestieri senza la radio in sottofondo?
Come può lavarsi e farsi bella senza RadioDeejay?
Allora non può fare nemmeno la spesa, perchè mica può uscire in pigiama.

Ecco.
La giornata è buttata.
Maledetta Tennòlogia.





*Cielo, i tempi verbali...

 

Evviva evviva

Lunedì Pilar dovrà lavorare da sola.
Tutte le colleghe faranno il ponte e lei invece starà lì.
Evviva evviva.

Nota positiva: non c'è nemmeno la capa, quindi si limiterà a caricare a scaricare libri, dare caramelle ai bambini belli e buoni e cacciare quelli stronzi.
Nota negativa: casualmente, quando capita che la fatina sia sola in biblioteca, torna in auge una strana legge fisica che porta tutti i peggiori spaccapalle* proprio lì. Da lei.



Di solito si presentano questi soggetti:
#1: in pole position, una banda di ragazzetti socialmente disadattati e con qualche problema con la giustizia. Si prevedono bòtte da orbi tra le sale I e M.

#2: tutti gli extracomunitari del paese si riversano addosso al bancone dove sta rifugiata Pilar. Motivo: bho! Mica parlano Italiano! E qui si spendono parole, gesti, versacci di ogni genere per cercare di capirsi. Nel 90% dei casi, vogliono sapere se il prestito dei dvd si paga.

#3: un gruppo di ragazzine ipertruccate che non hanno voglia di fare i compiti e che quindi pretendono che la fatina faccia tutte le ricerche per loro. Sèh!

# 4: in tizio che non sa il titolo del film che vuole ma pretende che tu capisca con un solo indizio (perlatro ben poco indicativo). Del tipo: "ce l'avete quel film che parla di quelli che si lasciano?". Anche a faticare, non gli stanerete altre parole. La risposta di Pilar sarà: "Vai a vedere nei cassetti, magari trovi quello che cerchi".  E lo sguardo aggiungerà anche "Se non c'hai un piffero da fare lunedì pomeriggio quando tutti sono in ferie, vedi di non scassare questa povera sfigata che deve star qua a morire tra questi scaffali".

#5: i bambini accompagnati dai nonni. E'una legge universale: il nonno non sgrida mai il nipotino; di conseguenza, il moccioso farà quel cazzo che vuole. Tipo: scaraventare i cuscini fuori dalla finestra dopo aver tolto la federa. E il nonno, intanto, starà al bar di sotto a cacciar balle con l'ex collega di lavoro.

Evviva evviva

URCAURCATIRULERO

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Oggi non c'è la capa.

Minestrone o tagliatelle.

Questo fine settimana è avvenuta l'illuminazione.

Qualcuno ha detto a Pilar che una ragazza magra non è necessariamente bella.
La fatina non è mica tanto convinta, però. Allora ha pensato di analizzare alcuni (discutibilissimi) modelli femminili:

Paris hilton: magrissima --- gnocca (nonostante sia un'oca incapace di formulare un pensiero autonomo e grammaticalmente corretto)
Hilary Blasi: magra --- gnocca
Elisabetta Canalis: magra --- gnocchissima ()
Nina Morich: magra --- gnocca (eppure c'ha due salami al posto delle labbra)
Fernanda Lessa: magra --- gnocca (e rifatta pure lei)
Angelina Jolie: magra --- gnoccona
Cameron Diaz: magra --- gnoccagnocca
Jennifer Aniston: magrissina --- gnocca
Kate Moss: anoressica --- gnocca
Kylie Minogue: mingherlina --- gnoccassai

Non raccontate balle, eh: A VOI PIACCIONO LE MAGRE, 'orcaloca.
Non dite che sono le donne ad avere la fissa della linea, se per voi le magre sono sempre figonze.
Non raccontate stronzate.

E se adesso si solleva un polverone da intasare la messaggeria, amen: questa è l'evidenza.

Pilar non c'ha voglia di aprire una parentesi infinita sui modelli passati dalla tivvù e dal cinema: meglio le tagliatelle di mammà.

Buonappetito.

Dove regna Disordine.

Ci sguazza.
Fantastico.
L'emblema del suo essere è la scrivania.
Disordinata?
No, peggio.
Cielo, c'è sopra di tutto.
E per Tutto si intende:

una scatola di pastelli a olio
scontrini vecchi come il cucco
post-it che hanno perso la colla
3 portaocchiali
riviste varie (alcune sono state aperte per l'ultima volta in quinta liceo)
un cd
4 libri
blocchi per appunti
dozzine di penne
le chiavi di scorta di una macchina non sua
un braccialetto (cosa che odia)
una collanina (cosa che adora)
5 cent
il lettore mp3
un pennarello scarico (perchè poi non lo butta via??)
un bicchiere vuoto
2 astucci
un fermacarte che sembra un foglio accartocciato
il tubo contenente il diploma di laurea
un piccolo bongo fuxia
le lettere dal Bancoposta (sigh)
una cartolina
un porta-incenso senza incenso
un disegno di Snoopy con Piperita Patty
diversi segnalibri
la piastrina dell'asciugacapelli della piscina
una cartina stradale
un paio di calze a righe. Usate.
2 agende
un salvadanaio QUASI vuoto.
l'altro paio di occhiali
2 pacchetti di fazzoletti di carta (perchè le mezze stagioni magari non ci son più, ma quelle cazzo di allergie son sempre puntuali, come le vere sfighe).

E non è nemmeno quel disordine che alla fine ti fa trovare tutto quello che cerchi, perchè la fatina può così sacramentare, ma lì in mezzo non troverà MAI quello che cerca.

Sistemerà mai quel casino?
No.

Sennò che Pilar sarebbe?