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La brutta estate della Juventus non è ancora finita: la Vecchia Signora esce da Rimini con un solo punto e se il Romeo Neri conferma l"imbarazzo di ricevere un"ospite tanto illustre, la squadra di Acori dimostra di essere un avversario più che adeguato. L"assenza di Tudor e Legrottaglie convince Deschamps ad anticipare l"esordio di Boumsong, Birindelli è preferito a Balzaretti, Marchionni vince il ballottaggio con Camoranesi, mentre in attacco c"è Zalayeta a fare le veci di Trezeguet.

Paro e Giannichedda dividono l"onere di arginare in prima battuta il talento di Ricchiuti, lasciando sulle spalle di Nedved e Del Piero il compito di dettare i ritmi offensivi della squadra. Il promettente avvio juventino, che trova in Marchionni la chiave per mettere in difficoltà la difesa biancorossa, non disturba più di tanto il pomeriggio di Handanovic, anche perché Zalayeta è spesso abbandonato tra i centrali avversari e fatica a trovare spazio. Superato indenne il primo, difficile quarto d"ora, il Rimini trova il coraggio per rispondere e tanto basta per spegnere l"ardore ospite. La parte conclusiva del tempo, dove il superiore tasso tecnico ospite lascia spazio alla migliore condizione fisica del Rimini, è cadenzata dalle ammonizioni distribuite a volte con eccessivo zelo da Saccani, peraltro stranamente assente quando in apertura di ripresa Barusso cerca il secondo giallo sul ginocchio di Giannichedda.

Per la prima vera occasione da goal bisogna attendere quasi 55 minuti e a sorpresa a fare da sfondo è l"area juventina: l"istinto di Matri nel leggere l"omaggio di Boumsong è secondo soltanto a quello di Buffon, che vola a difendere lo 0-0 scrivendo inconsapevolmente le premesse del vantaggio bianconero. Ai limiti dell"ora di gioco, sugli sviluppi di un calcio d"angolo, Vitiello riesce a murare il tentativo di Nedved, ma non può nulla sul destro di Matteo Paro, che spara alle spalle dell"incolpevole estremo sloveno il primo storico goal juventino nel campionato cadetto.

La risposta del Rimini è affidata ai guizzi di Ricchiuti, che al 65esimo approfitta della staticità di Boumsong per mettere i brividi a Buffon e un minuto più tardi trova la testa di Jeda costringendo il portiere azzurro al secondo intervento di giornata. A rallentare il Rimini, improvvisamente padrone del centrocampo, non basta neppure la clamorosa ingenuità di Cristiano, che falcia Nedved a gioco fermo guadagnando il secondo giallo e con esso gli spogliatoi. Anche in 10 la squadra di Acori mantiene il controllo del gioco e di fronte al cuore dei padroni di casa la difesa juventina si commuove a tal punto da confezionare il pareggio. Il colpo di scena ha come protagonisti Boumsong, Kovac e il solito Ricchiuti, che ha il merito di crederci e la classe per approfittarne.

Buffon è incredulo, il Romeo Neri festeggia e Deschamps corre ai ripari per restituire ossigeno a una squadra senza più muscoli né idee, ma ormai è troppo tardi: finisce 1-1 e dopo appena 90 minuti il purgatorio cadetto della Juve sembra già diventato inferno.

Grande Gaucho Ricchiuti alè alè alè Rimini alè conquista la vittoria conquistala x noi!!!!!