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Fijlkam campania karate e Clima Organizzativo

Post n°74 pubblicato il 13 Giugno 2012 da KARATEKID5

In attesa della pubblicazione ufficiale del calendario del secondo semestre 2012 rendiamo note alcune date che ormai sembrano definitive. Il 7 Luglio 2012 presso il Centro Sportivo Moscati di Gragnano si terrà l’ultima lezione pratica del semestre per i candidati aspiranti allenatori 2012. Nella stessa data verranno rese note le date per le lezioni teoriche che si svolgeranno di sabato mattina presso il Coni Napoli.

Visto che le notizie sembrano molto importanti per una <<corretta programmazione ed una efficace pianificazione nelle palestre>>(PAF ed. 2012) partiamo a ritroso:L’OPEN CAMPANIA INTERNAZIONALE DI KARATE si svolgerà nel fine settimana 15. 16 dicembre 2012 sempre a Monteruscello poichè nel week-end 8.9 sono previsti gli OPEN D’AUSTRIA che vedranno impegnate le nostre squadre CTR a difendere le posizioni conquistate nella scorsa edizione.

-Novembre: Corso Formazione e Aggiornamento Ufficiali di gara e finali nazionali a squadre Assoluti e Giovanili

-Ottobre: Karate All Star con la presenza di numerosi ospiti stranieri info:www.sportivart.com

-22/23 Settembre presso il Complesso l’Agave http://www.agavehotel.it/it/ si svolgerà il Corso d’Aggiornamento per Insegnanti Tecnici annunciata la presenza del Prof. Giuseppe Pellicone. V. Presidente Fijlkam e membro d’onore dell’Unione delle Federazioni del Mediterraneo della European Karate Federatione e della WKF. Il mito!!!

23.24 Giugno Coppa nazionale ASI Karate di Kata, Kumite e Gran Premio Giovanissimi

Ma facciamo ancora un passo indietro. Sabato 9 Giugno presso la palestra Life Champion di Maddaloni (Ce) il M° Domenico Doria, Responsabile CTR Kata, nell’ambito del Corso per Insegnanti Tecnici Aspiranti Allenatori, ha effettuato una interessantissima lezione sulle posture del karate. La platea degli astanti, numerosa ed eterogenea è stata condotta con grande sapienza nel panorama delle numerose posizioni specifiche dei kata del karate, con la spiegazione di esercizi e metodologie per l’acquisizione di questi particolari schemi motori codificati. La bravura del moderno insegnante risiede nel saper donare quanto gli allievi possono apprendere, con professionalità e modulando con sagacia i registri comunicativi e gestuali. Da quanto abbiamo visto e dai commenti degli intervenuti questa lezione di Mimmo Doria è perfettamente riuscita ed insieme a quella effettuata la settimana scorsa dal M° Salvatore Nastro costituiscono un vero esempio di quello che gli studiosi della pedagogia chiamano “Learning by Doing”( imparare mentre si pratica) che riprende un vecchio adagio di Aristotele: “Ciò che dobbiamo imparare a fare lo impariamo facendolo” .

I programmi della Fijlkam prevedono n° 18 ore di parte generale con anatomia,teoria dell’allenamento etc. ma anche 30 ore di parte specifica con tecnica, tattica e arbitraggio. E a questo proposito il M° Nicola Mirabella proprio a proposito di un clima organizzativo che volge al bello, con grande democraticità consultava il gruppo su disponibilità e orari preferiti stante la possibilità di scelta resa dal Coni Napoli per le lezioni di teoria. Tutti contenti, fiduciosi e armati di spirito collaborativo senza il quale è impossibile ogni forma di apprendimento si optava per i sabati mattina(cosi si potrà anche fare allenamento di pomeriggio nevvero?).

Attualmente l a teoria più in voga sulla Formazione, Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane è quella dell’Analisi di Clima Organizzativo. Per capire il clima organizzativo, bisogna immaginarlo come prodotto da una serie di fattori la cui conoscenza dello stato medio, permette di prevedere il comportamento delle persone che compongono una determinata organizzazione.

Il successo delle organizzazioni è basato sulle capacità e competenze delle persone che vi lavorano ed <<è fondamentale favorire la crescita e l’espressione delle potenzialità di ogni componente>> (Lewin,1973). Il clima favorevole allo sviluppo è costruito sul coinvolgimento, la fiducia ed una sana dose di autocritica poiché la “Conoscenza” di se stessi e del mondo è costruita attivamente dagli individui nel corso della loro interazione con gli altri visti come Attori Sociali protagonisti e immersi in una Relazione.

In questo storico laboratorio che è il comitato regionale karate dove da sempre si sono sperimentate le moderne metodologie per l’allenamento sul tatami, nessuno è attaccato alla poltrona e si punta sempre al rinnovo generazionale, stiamo assistendo ad uno storico cambio di paradigma che vede protagonista una nuova fascia di utenza sempre più scolarizzata e alla quale vanno fornite precise indicazioni metodologiche frutto di una serie di misurazioni empiriche e scientifiche.

Il comportamento umano (C), risulta una funzione (f) della persona (P) con le sue caratteristiche e dell’ambiente (A) in cui la persona agisce.>> (Kurt Lewin,1951). I mutati scenari socio-economici impongono a tutte le organizzazioni un ripensamento sul proprio agire. All’interno di questa nostra società ormai centrata sulla conoscenza, diviene essenziale il collegamento tra dimensione cognitiva e dimensione comportamentale, tra momento conoscitivo e momento operativo, nell’intesa che l’azione stessa è fonte di conoscenza. Le organizzazioni mature (la grande squadra della Fijlkam Campania cioè tutti noi!) impegnate in processi di innovazione e miglioramento devono il proprio successo ad una intelligente gestione del clima aziendale e delle risorse umane perché anche le persone sono cambiate: oggi chiedono più informazioni, maggior partecipazione e possibilità di sviluppo professionale. E quale comitato riesce a mettere in pratica tutto ciò se non quello guidato da Nicola Mirabella e del suo fortunato staff, consulta, amici e collaboratori?

Facciamo notare ai più distratti che oltre 40 nuovi candidati allenatori sono da considerarsi un vero successo dell’organizzazione Karate Campania che coordina oltre 80 società e più di 3000 tesserati e che rastrella risorse ( anche disumane … ) da queste e altre iniziative che consentono di garantire il prosieguo dell’attività istituzionale stante il taglio dei contributi Coni. Come tutta la grande rete di esperienza della ns. centenaria Federazione questa bella realtà dello sport italiano è un sistema aperto che ha bisogno di consolidare le proprie competenze con l’auspicio di conservare la leadership conquistata a tutt’oggi, fuori e sopra i tatami. Per farlo dobbiamo continuare a remare tutti nella stessa direzione.

Trovano grande applicazione anche nel nostro settore: qualità della ricerca e un aggiornamento senza fine. Da sempre il karate in campania è stato votato all’integrare modernità e tradizione. Questo binomio, e il motto “Ludere non Leadere “(giocare senza offendere) “modella” il karate a seconda della platea di utilizzatori.

Karate-Sport per le fasce giovanili e per gli atleti che intendono gareggiare, Karate-do per coloro i quali sentono l’esigenza di un cammino anche filosofico e Karate-Jutsu destinato alla fascia di adulti che intende approfondire l’aspetto applicativo delle tecniche. Proprio in quest’ultimo segmento di praticanti si evidenzia una sostanziosa richiesta di attenzione che richiede un preciso programma didattico fondato sull’ Andragogia (Pedagogia per Adulti).

L’obiettivo potrebbe essere il “valorizzare ciò che abbiamo” nella consapevolezza che “lavorare con gli adulti non è scrivere su una tabula rasa” dal momento che ogni individuo possiede un naturale “patrimonio dinamico di risorse personali” . In tutte le discipline sportive l ‘Istruttore/Insegnante/ Docente diffonde cultura che oggi significa << quel bagaglio di conoscenze e di pratiche acquisite ritenute fondamentali e che vengono trasmesse di generazione in generazione>>(fonte: wikipedia) ma che in origine significava coltivare. Secondo me l’insegnante del 3° millennio deve saper coltivare la relazione sociale a 360° poiché egli oltre a confrontarsi all’interno della propria società sportiva se la deve vedere con le istituzioni (Federazioni, Eps,Coni, scuola) e sopratutto con la concorrenza. Essere “formati”ad affrontare una situazione così articolata,”significa quindi essere in grado di far fronte a situazioni complesse, mobilitando e fondendo in maniera pertinente una grande quantità di risorse personali, sociali oltre che a risorse del tipo tecnico specialistiche” (Intelligenza Emotiva). Speriamo di poter offrire il nostro contributo, come regione, al dibattito sul riposizionamento delle discipline marziali da tatami all’interno del vasto panorama degli sport da combattimento. La nostra storia parte da lontano.

Gli storici stages con il prof. Aschieri hanno fatto decollare generazioni di tecnici ed atleti che tutta la nazione ci invidia ma una cosa è conquistare e un’ altra è conservare… Farlo capire a tutti diventa impresa ardua senza una massiccia dose di motivazioni. Quest’ultimo concetto è usato in modo vario e applicato a situazioni eterogenee. Per alcuni è solo una “spinta” a soddisfare certi bisogni. Noi crediamo che le motivazioni siano determinate anche da fattori cognitivi (credenze, aspettative) ed emotivi (percezione di sé) da qui l’esigenza del ricorso ad una chiave di lettura psicologica come fatto nelle passate edizioni dei Corsi (D.ssa Tonia Bonacci e staff).

Non è pensabile attivare un individuo su piani differenti, per parti, ad esempio escludendo il piano emotivo da quello cognitivo. La formazione è un’ esperienza totalizzante. Non può esistere l’insegnamento “astratto” dai bisogni dell’allievo si procede con un continuo adattamento. IL PROCESSO DI FORMAZIONE parte con logica sequenziale e si trasforma in un circolo virtuoso: 1)Analisi dei bisogni 2) 3)Progettazione dell’intervento 4)Attuazione intervento 5)Valutazione dei risultati

La consapevolezza di avere non più e non solo bisogno di conoscenze tecniche, ma tipi di informazioni complesse,(quali quelle sui gusti/scelte e sulle preferenze del pubblico dei potenziali utenti-consumatori o quelle sulle tecnologie di mercato) lascia aperti molti interrogativi nel gruppo dirigente di questo comitato, da sempre aperto a nuove sfide.

Con un bilancio magro ci salva solo la nostra grande passione e la voglia di far sapere a tutti che il karate è una grande disciplina che allena il corpo e la mente, una filosofia di vita che aiuta a superare le incertezze e un percorso di studio per trovare il proprio essere noi stessi.

Le moltissime attività che organizziamo qui, quasi nel profondo sud sin dalla fondazione della Fitak, sono sia di tipo agonistico che di ordine culturale e collaterale, e hanno reso appetibile la partecipazione alla vita federale campana anche per molti praticanti delle regioni viciniori che da sempre ci onorano della loro presenza. Molti nostri conterranei si sono allontanati alla ricerca di evanescenti carriere, altri continuano a saltellare nei vari enti alla ricerca di gloria ( manchi tu nell’aria…). Noi crediamo che il karate e il suo futuro siano saldamente nelle mani del presidente della FIJLKAM Matteo Pellicone che lo scorso marzo firmando un protocollo d’intesa con la FIKTA ha messo fine ad una serie discussioni sulla morfologia del karate, durate troppi anni. La presenza e la firma del M° Hiroshi Shirai fanno sperare in una soluzione definitiva e condivisa.

Precipitiamoci sulla cronaca dopo questa ampia e doverosa divagazione… Le affermazioni e le attestazioni di stima delle ultime settimane ci confermano l’ottimo momento che vivono i karateka della ns regione con la straordinaria performances dello Shirai S. Valentino prima società agli Open di Toscana con la Fijlkam karate Campania e tutte le sue altre società al secondo posto. Il grande successo di sempre, in quella grande kermesse di primavera che è il Memorial Bracciante che si tiene a Salerno. Le altre gare promozionali che con il patrocinio del Comitato garantiscono un alto livello di fruibilità e ottima organizzazione. Giochiamo Insieme (Csi), Memorial Carola( Aics Caserta), I Giochi della Provincia di Salerno organizzati dal Coni, le manifestazioni e i camp estivi della Sportivart e di numerose altre società sportive ed enti firmatari della convenzione federale, sono gli esempi più evidenti del grande fermento che il karate campano riesce a creare. Un movimento di donne, di uomini che credono nei valori dello sport, dell’amicizia e del sano agonismo.

Durante i periodi di grandi cambiamenti come quello a cui stiamo assistendo, un’attenta gestione e valorizzazione delle Risorse Umane si rivela una condizione imprescindibile per raggiungere e conservare il vantaggio competitivo che il confronto impone. La valorizzazione delle Risorse Umane e l’Analisi di Clima sono mezzi di rilevazione e riflessione e, allo stesso tempo, sono potenti strumenti di ricerca e di intervento che consolidano la “cultura organizzativa” . Essa è l’insieme delle ipotesi di base che un certo gruppo ha inventato, scoperto o elaborato nel corso del suo processo di apprendimento sul come affrontare i suoi problemi di adattamento esterno e di integrazione interna.

Questo è Campania Fijlkam Karate, e questo è il movimento spoerivo di cui ti appresti a fare parte aspirante allenatore…per cui studia e consulta almeno 3 volte a settimana il sito. www.fijlkamcampania.it e il profilo facebook pena un grande iniezione di … sfortuna…sai che scherziamo…nevvero?
P.S: le parti evidenziate sono tratte dalla serie di lezioni per Insegnanti Tecnici, Istruttori e collaboratori queli Aics, Fijlkam Campania Karate, Sportivart, Volontari Caravita, Nippon Club Napoli, ConSport

 
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