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Karate e Formazione

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Karate per tutti

Post n°78 pubblicato il 10 Aprile 2013 da KARATEKID5
 
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Foto di KARATEKID5

Nonostante i contrasti e le divisioni che ne caratterizzeranno sempre la storia, spinto dalla sua intrinseca bellezza e validità il Karate attuale è un confronto totale tra i contendenti che comprende sia tecniche di percossa apportate con gli arti, che proiezioni che si concludono con il colpire l’avversario anche a terra. In sostanza nel Karate sono applicabili tutte le tecniche concepibili nelle migliaia di Arti e stili di combattimento esistenti, escludendo soltanto l’uso di qualsiasi tipo di arma. Diverso è il discorso quando questa disciplina si pratica nel suo aspetto sportivo. Qui sono fissate regole ferree che pongono in primo piano l’incolumità dell’atleta e la tutela della sua integrità fisica, onde far si che una disciplina con un potenziale letale enorme, possa essere praticata in perfetta sicurezza a tutti i livelli ed a tutte le età. Ne ha avuto origine uno sport vario e spettacolare, piacevole da vedersi che si è rapidamente diffuso in tutto il mondo fra decine di milioni di praticanti. Il Karate è una disciplina che richiede una preparazione fondamentale simmetrica che impegna l’intero apparato muscolare e favorisce al massimo la lateralizzazione, quindi lo sviluppo armonico del corpo nei giovanissimi ed il potenziamento globale nei meno giovani; attività intensa e non ripetitiva, crea con la sua variabilità lo stimolo a reazioni velocissime e a rapide decisioni strategiche e tattiche, apportando benefici e miglioramenti evidenti di ordine psicofisico a chi lo pratica con costanza e serietà sotto la guida di un buon Maestro. Oggi, in Italia il Karate è ufficialmente riconosciuto come disciplina sportiva dal CONI che ne ha affidato il coordinamento alla FIJLKAM ( Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali ) la quale ne organizza egregiamente l’attività e conta ben oltre un centinaio di migliaia di appassionati praticanti su tutto il territorio nazionale. Ottimamente strutturata, la Federazione oggi dispone di eccellenti Dirigenti e Tecnici che hanno portato la nostra nazione a primeggiare in questa disciplina in campo mondiale ponendola sempre ai primissimi posti delle classifiche nelle gare internazionali. La grande intuizione per continuare la scia di successi iniziata nel 1902 e che ha portato il bottino della FIJLKAM ad oltre 1000 medaglie, è stata puntare ad intercettare le fasce giovanili con una proposta polivalente per avvicinarli al mondo delle Arti Marziali: il Progetto Sport a Scuola. I piccoli karateka dai 5 agli 11 anni si possono cimentare in una formula di gara nata circa 15 anni fa che sancisce nei riscontri di partecipazione, la straordinaria capacità di analisi della segmentazione sociale e delle linee di tendenza demografiche. La profonda conoscenza della ns. arte marziale coniugata ad una grande cultura dello sport hanno consentito di usare un linguaggio comprensibile all’articolato mondo delle istituzioni scolastiche e di far uscire il karate da una visione da parte dei media, che lo relegavano a mero spettacolo teatrale con rottura di ammennicoli vari. Il Karate e le Arti Marziali, attraverso un adeguato percorso progettuale, permettono ai ragazzi in età scolare di sviluppare funzioni importanti di tipo neuro-cognitivo e di potenziare la motricità di base, la motricità relazionale ed i comportamenti sociali. Dal punto di vista metodologico, oltre all’approccio multilaterale, va sottolineata la particolare attenzione al contesto ludico ed alla stimolazione della capacità di collaborare nelle fasi di apprendimento. Le Arti del combattimento sviluppano un’organizzazione mentale che regola sequenze psicomotorie, favorendo nei bambini e nei ragazzi una concentrazione mentale necessaria per eseguire gli schemi delle discipline sportive. Tale mentalità è senz’altro utile ai giovani di oggi abituati a distrarsi facilmente, mantenendo la concentrazione dell’attenzione su bassi valori nel tempo. Inoltre, permette agli allievi di assumere processi decisionali che consentono di assumersi delle responsabilità. Le Discipline FIJLKAM, seguendo un proprio codice morale, insegnano principalmente i comportamenti psicomotori: il prodotto è una lotta non violenta finalizzata al controllo dell’avversario. Tali specialità sono portatrici di ricchezza culturale e sono state completamente rivisitate e adeguate metodologicamente alla luce delle scienze motorie e della moderna pedagogia e didattica. Tuttavia, lo Sport non può essere praticato in età evolutiva se prima non è stata sviluppata adeguatamente la motricità di base, che attualmente nei paesi occidentali è ridotta a poca cosa, a causa dell’ipocinesi e della sedentarietà dilagante. Per gli individui in età evolutiva ciò comporta problemi allo sviluppo di funzioni neuro-cognitive e allo sviluppo dei grandi apparati. L’ipocinesi colpisce in vario modo tutte le fasce di età, ma in maniera pressoché irreversibile gli individui tra i 5 e i 13-15 anni. Ciò è stato compreso dalle famiglie che sempre più frequentemente chiedono soluzioni all’Associazionismo Sportivo e alle Federazioni, le quali si devono fare carico di problematiche complesse. Le agenzie educative hanno compreso che oltre al messaggio intrinseco nell’aspetto della festa/gioco, il GPG è uno strumento di grande efficacia per una valida e costruttiva carriera sportiva che contempla l’interrelazione e l’interazione collaborativa con i compagni, oltre all’acquisizione di coerenti comportamenti ispirati alla sicurezza ed al fair play e il motto Ludere non Laedere. Senza questi parametri non è possibile alcuna forma di apprendimento o addestramento nella visione moderna dello sport che nel terzo millennio richiede maggiore professionalità agli operatori del settore. In questo senso oltre alle fasce giovanili sono state stanziate importanti risorse in progetti di ricerca con varie Università per evidenziare i benefici della pratica del Karate lungo tutto l’arco di vita e per il contenimento del fenomeno dell’abbandono precoce. L’esigenza di rimodulare i Bisogni di Formazione per calibrarli sulle nuove esigenze della società è un dovere per ogni organizzazione che oltre alla preparazione fisica si pone come obiettivo l’insegnamento di valori: nella FIJLKAM questo c’è Fonti: www.fijlkam.it www.fijlkamcampania.it http://gendolavigna.wix.com/arti-marziali

 
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