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Calcio-gate/ E' bufera nel mondo del pallone. LO SPECIALE (da Libero)
Post n°67 pubblicato il 12 Maggio 2006 da Pippo_8223
Non finiscono i colpi di scena nello tsunami che sta sconvolgendo il mondo del calcio: Luciano Moggi e Antonio Giraudo sono indagati anche per concorso in sequestro di persona nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli. L'accusa si riferisce a un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi: i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta ed i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro. Intanto per la procura di Napoli sono sei le persone che puntavano a controllare e condizionare il calcio italiano, nell'interesse della Juventus e di società amiche, realizzando ingentissimi profitti: Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pier Luigi Pairetto e Massimo De Santis. Dell'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, secondo i pm, avrebbero fatto parte anche il presidente dell' Associazione Italiana Arbitri Tullio Lanese, l'ex segretaria della Commissione Arbitri (Can) Maria Grazia Fazzi, Il responsabile degli assistenti della Can Gennaro Mazzei, il segretario della Figc Francesco Ghirelli, l' arbitro Pasquale Rodomonti, l' assistente Duccio Baglioni e il giornalista Ignazio Scardina. Intanto l'inchiesta si allarga a macchia d'olio: sono quattro i grandi club di serie A coinvolti nello scandalo pallone: Juve, Milan, Lazio e Fiorentina. Invitati a comparire davanti ai pm il presidente dimissionario della Figc Franco Carraro, il presidente della Fiorentina Della Valle, il presidente della Lazio Lotito, l'a.d della Juventus Giraudo, il presidente dell'Associazione italiana arbitri Lanese e i fischietti De Santis, Rodomonti, Bertini, Dondarini, Rocchi, Messina, Gabriele, Racalbuto e Tagliavento. Il procuratore Giovandomenico Lepore ha precisato che sotto la lente dei magistrati ci sono 19 partite di serie A e una di serie B del campionato 2004-2005. Ecco l'elenco delle partite nel mirino della Procura di Napoli: Reggina-Juve, Lecce-Juve, Juve-Lazio, Fiorentina-Bologna, Bologna-Juve, Juve-Udinese, Roma-Juve, Inter-Fiorentina, Fiorentina-Juve, Chievo-Lazio, Lazio-Parma, Bologna-Lazio, Siena-Milan, Lazio-Fiorentina, Chievo-Fiorentina, Lecce-Roma, Livorno-Siena, Milan-Brescia, Milan-Chievo. Sette gare delle Juve, 3 del Milan, 5 di Fiorentina e Lazio. I presunti illeciti riguardano in particolare le designazioni arbitrali con lo scopo di favorire una squadra o di ammonire giocatori in diffida per determinarne la squalifica al turno successivo. Una sola la partita di serie B della stessa stagione figura nell'elenco. Serie A Serie B (Figc commissariata. Prodi: "Gianni Letta a capo della Federazione"). Intanto la Federazione italiana giuoco calcio è stata commissariata e una serie di perquisizioni sono state effettuate dai Carabinieri nella sede di Roma. Romano Podi: "Gianni Letta commissario Figc" Per ripartire il presidente del Consiglio in pectore Romano Prodi aveva proposto il sottosegretario uscente alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, come commissario della Federazione italiana gioco calcio (Figc). "Serve un commissario per la Figc. Capisco che è una nomina di competenza del Coni, ma mi permetto di suggerire un nome di una persona che ha energia, competenza e imparzialità: Gianni Letta", ha detto Prodi lasciando la sede di Santi Apostoli. Ma a stretto giro di posta è arrivato il no, pronunciato dal portavoce di Berlusconi, Bonaiuti: "Non sta nè in cielo nè in terra". E sullo scandalo calcio Prodi dice: "E' una bufera seria che investe le emozioni di tutto il Paese. C'è un problema di regole, di recuperare credibilità. Non dimentichiamo che tra pochi giorni la nostra nazionale partirà per la Germania dove si svolgeranno i mondiali di calcio e noi siamo in piena crisi e credo che questa crisi debba essere risolta molto rapidamente". Silvio Berlusconi ha risposto così alle domande dei cronisti: "E' una cosa terribile". Commentando la bufera che sta investendo il calcio italiano ha aggiunto: "Non fatemi parlare di queste cose". Scommesse clandestine Gianluigi Buffon risulta coinvolto insieme ad altri compagni in un vertiginoso giro di scommesse: la cifra investita dal portiere bianconero si aggirerebbe intorno ai 2 milioni di euro. La Guardia di Finanza starebbe vagliando la posizione di Antonio Chimenti, Enzo Maresca e Mark Iuliano. Le puntate da capogiro sarebbero state fatte alla vigilia di due incontri di campionato e Champions League. Se venisse provato questo teorema, il numero uno della Nazionale potrebbe rischiare da una contravvenzione alla squalifica addirittura in vista dei Mondiali. Le procure di Parma e Torino stanno studiando decine di bonifici disposti da Buffon a favore di alcuni scommettitori emiliani indagati dai Pm Pietro Errede e Giancarlo Avenati Bassi. Più di trenta telefonate tra il portiere della Juve e un magazziniere della Parmalat che raccoglieva i soldi da investire nelle scommesse. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa in edicola oggi, l'uomo si recava in un Internet Point di Parma per mettersi in contatto con allibratori inglesi. I contatti risalirebbero al 2004. Un messaggio ogni mezz'ora prima di Juventus-Djurgarden, partita giocata al Delle Alpi e finita 2-2. Proprio l'incontro diretto dal tedesco Fandel, l'arbitro di cui parlano Moggi e Pairetto in una telefonata intercettata prima di quel match. Il dg della Juve disse all'ex vicepresidente della commissione Uefa: "Che c... di arbitro ci avete mandato?". (Segue - Ammonizioni mirate, telefoni schermati, sorteggi truccati...) Pressioni su Marcello Lippi Secondo indiscrezioni, emerse dall'inchiesta della Procura di Napoli, Moggi avrebbe esercitato pressioni sul c.t. della Nazionale per favorire la convocazione in azzurro di calciatori che fanno riferimento ai procuratori della Gea World del figlio Alessandro. Pare che uno dei nomi sotto esame sia quello del laziale Massimo Oddo. Secca la smentita di Lippi: "Le convocazioni sono sotto gli occhi di tutti". Va detto che dei sessantatre calciatori chiamati dall'allenatore viareggino in due anni nove gravitavano nella società del figlio di Moggi, meno del 15%. Si può ricavare da questo la pressione del manager juventino? Gli inquirenti indagano... Di sicuro, la circostanza, non sarebbe ritenuta dai magistrati rilevante sotto il profilo penale, ma a meno di un mese dal Mondiale, queste voci certo non fanno bene alla Nazionale. Le ammonizioni mirate Più grave la storia sui cartellini gialli dati a comando. I carabinieri del reparto operativo di Roma stanno indagando per accertare se gli arbitri ritenuti vicini al "sistema Moggi" avessero fatto un uso sistematico di ammonizioni ed espulsioni per impedire ad alcuni giocatori di essere in campo nelle partite delle loro squadre contro la Juventus. In questo scenario, in cambio avrebbero tratto vantaggi per la loro carriera. Secondo la Procura di Napoli, la Juventus e i club avvantaggiati avrebbero affrontato gli avversari proprio nelle giornate in cui giocatori di primo piano delle rivali erano costretti in tribuna dalle squalifiche. Ma non si tratterebbe di cartellini rifilati casualmente: il giocatore "temuto" veniva seguito fin da alcune settimane precedenti e rimediava sistematicamente cartellini gialli che lo portavano alla squalifica nel momento stabilito. In mancanza di diffida i direttori di gara potevano ricorrere direttamente al cartellino rosso. Gli arbitri dal cartellino "facile" sarebbero una dozzina. "Non date un rigore che non c'è, troppo plateale, meglio fare interventi chirurgici", sarebbe stato detto da Moggi o uomini a lui vicini agli arbitri. Le intenzioni di favore saberro state per Lazio, Messina e Siena. I telefoni schermati Intanto la Procura di Milano indaga sui telefoni schermati, dopo la denuncia di ieri dell'arbitro Nucini a Repubblica, che sarebbero stati distribuiti da Luciano Moggi a chi gli era più vicino. In un'intercettazione della Procura di Napoli si ascolterebbe il designatore Paolo Bergamo chiamare la moglie del quarto uomo di Roma-Juventus (ottava giornata campionato 2003/2004, arbitro Racalbuto che assegnò un rigore ai bianconeri), Marco Gabriele per dirle: "Avverti tuo marito tra il primo e il secondo tempo, deve accendere il telefonino che lui sa". La Procura di Torino aveva invece accertato che delle sei utenze messe sotto controllo a Moggi, due erano schede di origine slovena: più difficile risalire teoricamente al loro utlizzatore. Sorteggi truccati? L'ex direttore di gara Riccardo Pirrone conferma i misteri del sorteggio già denunciati da alcuni impiegati della Figc: "Le palline si spaccavano e sembravano fatte per essere riconosciute. A me e a molti arbitri il sorteggio di Pairetto e Bergamo dava strane sensazioni. Gli inconvenienti accadevano spesso, i bussolotti venivano preparati in un'altra stanza". |
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Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 06:09
Inviato da: beethonex
il 22/01/2008 alle 09:20
Inviato da: MaRiDG70
il 21/01/2008 alle 19:11
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il 21/01/2008 alle 19:07
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il 31/12/2007 alle 20:41