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Ultimi commenti
Post n°203 pubblicato il 07 Marzo 2021 da re1233
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Quando sento di aver bisogno di ritemprare lo spirito salgo sulla collina, mi arrampico sul costone roccioso e mi siedo in quel luogo magico ad osservare la pianura sottostante! |
Post n°201 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da re1233
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Post n°199 pubblicato il 30 Agosto 2015 da re1233
Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva davanti a sé alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un grosso vaso per la maionese vuoto e lo riempì con rocce di circa 5 o 6 cm di diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso di maionese scuotendo appena. I sassolini ovviamente rotolarono negli spazi tra le rocce.Il professore quindi chiese ancora se il vaso fosse pieno ed essi furono d'accordo. Gli studenti cominciarono a ridere quando il professore prese una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio vuoto. "Ora" disse il professore" voglio che voi riconosciate che questa è la vostra vita". Le rocce sono le cose importanti- la famiglia, il partner, la salute, i figli - anche se ogni altra cosa dovesse mancare e solo questo rimanere la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le altre cose che contano come il lavoro, la casa, la moto, l'auto. La sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. LO STESSO E' PER LA NOSTRA VITA: SE VOI SPENDETE TUTTO IL VOSTRO TEMPO ED ENERGIE PER LE PICCOLE COSE NON AVRETE MAI SPAZIO PER LE COSE VERAMENTE IMPORTANTI. STABILITE LE VOSTRE PRIORITA', IL RESTO E' SOLO SABBIA!!!!!!!!!!
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Seduto al volante della mia auto osservavo un'ape ruzzolare sul lunotto anteriore. Di questi tempi è stato detto che ne muoiono moltissime tanto da mettere in crisi la produzione del miele. Meditavo dunque su questo mentre lei sbatteva le ali senza riuscire ad alzarsi in volo, quando è arrivata sul bordo del tergicristallo è parsa riprendersi ed improvvisamente sorprendendomi se ne è andata. Ne ero contento e auguravo in cuor mio alla colonia di prosperare nel tempo. Dovendo ancora aspettare confrontavo la società umana con quella delle api. Le api non allevano maschi se non per un breve periodo perché essi servono esclusivamente all'inseminazione. I maschi (chiamati fuchi) sono in numero minimo rispetto al gruppo e quando arrivano al mese di Maggio si levano in volo tutti assieme a fecondare l'unica regina che incamera il seme di tutti o quasi per produrre poi le uova fecondate per tutta la vita. Ma cosa succede ai maschi? Quando rientrano dall'accoppiamento vengono uccisi dal gruppo!! Non servono più! Mangerebbero solo senza lavorare! Quanta differenza con gli umani dove il maschio si conserva con prepotenza.! Nell'arnia (la casa delle api) c'è un'unica femmina: La Regina. Dall'addome più grande che contiene le uova passa tutta la vita di cella in cella a deporle. Lei ha quell'unico lavoro di competenza tanto che persino il cibo le viene dato direttamente in bocca dalle ancelle. Anche lei ha mangiato da larva una secrezione prodotta dalle api che si chiama pappa reale. Per tutta la sua vita si nutrirà di quell'elemento vietato a tutte le altre larve se non per i primi tre giorni di vita per questo motivo nasceranno come operaie o bottinatrici o guerriere e saranno asessuate. Quanto diversa la nostra organizzazione sociale! Nessun asessuato o per lo meno un'infinitesima minoranza mentre un quasi paritario bilancio tra maschi e femmine. Quale fattore farà prediligere questa nostra parità di nascite tra i due sessi?
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Post n°197 pubblicato il 28 Marzo 2015 da re1233
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Post n°196 pubblicato il 26 Marzo 2015 da re1233
QUANDO SI TRATTA DI DECIDERE DELLE PENE DA APPLICARE AL CORROTTO ED AL CORRUTTORE IL PERCORSO PARE FRANARE DAVANTI A CHI VUOLE AGIRE IN MODO DECISIVO. VORREI CHE I CORROTTI RESTITUISSERO IL DOPPIO DI CIO' CHE HANNO RUBATO ALLA COLLETTIVITA', CHE FOSSERO ESCLUSI DAL PUBBLICO IMPIEGO, CHE NEI CASI PIU' GRAVI LA PENA IN PROPORZIONE ALLA CIFRA RUBATA ARRIVI FINO ALL'ERGASTOLO. FORSE SONO TROPPO DRASTICO! MA SE CORROMPENDO MI RUBI IL LAVORO ONESTO E MI FAI AUMENTARE LE TASSE NON HAI DIRITTO DI PARTECIPARE ALLA VITA SOCIALE COMUNE. VOGLIO CHE GLI ITALIANI SCOPRANO L'ONESTA' CHE E' L'UNICA STRADA PERCHE' L'UGUAGLIANZA TRA LE PERSONE DIVENTI UNA REALTA'. |
Chi lavora nella raccolta della frutta ed è ricattabile riceve 75 centesimi per cassetta riempita in genere lavorando 10 ore al giorno,per un totale di 18 20 euro.............questa è una notizia trasmessa alcuni giorni or sono................................... Un ricco uomo ha lasciato depositati per cinque anni nella banca hsbo filiale svizzera 65 MILIONI di euro........denaro che ha prodotto solo reddito minimo sul capitale quel denaro avrebbe potuto essere investito sulla creazione di una qualche attività e creare posti di lavoro pur rischiando.....invece è rimasto fermo senza dare alcuna utilità reale. Non penalizzo assolutamente la ricchezza .....ma odio chi la detiene come l'avaro di Moliere che chiude a chiave il tesoro per il solo gusto di averlo. L'idea che la ricchezza produca una ricaduta di lavoro e quindi di benessere su tutti è una favola ed è stata sconfessata con quello che ho detto sopra. I nuovi avari continuano a sfruttarci per accumulare soldi che poi probabilmente NON GLI SERVIRANNO per periodi lunghissimi. LI ODIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Post n°194 pubblicato il 30 Settembre 2014 da re1233
Giardino
Gioca la luce con l'ombre fresca mattina novembrina, brillano tremolanti ragnatele sospinte dal Levantino; foglie di magnolia si colmano di sprazzi luccicanti d'argento, ricadono pampini colorati nelle vigne ormai esauste. Insiste il cielo terso a dipingere l'ameno giardino liberandone i colori. L'acero protende la rossiccia chioma nell'azzurro cielo . La compatta lavanda spande profumo nell'aria ripulita. Un sole arrossito bacia gocce di brillante rugiada innamorate della luce. Vola l'anima mia nell'infinità dell'essere.
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MAMMA Io figlio invisibile ho raccolto il tuo ultimo respiro. Schiavo delle tradizioni ho chiuso il tuo corpo in una bara ritardando colpevole il celere ritorno all'Universo. Come cane rabbioso Il dolore mordeva nella tua mente debilitava il corpo annunziando la tua semplificazione. Sussurrando fievolmente invocavi agonizzante tua madre, ormai certa del trapasso pregavi formule irragionevoli assimilate dall'infanzia aggrappata ad un castigo promesso da sempre senza pietà. Il vento che mormorando tra le fronde riconduce le parole possa ripeterci quelle tue ultime "Grazie .....Grazie!"
Tuo figlio |
Nella valle di Non So Dove tra i monti di Non So Chi camminavamo per raggiungere il villaggio Su in Cima nel tardo pomeriggio. Il cielo nuvoloso regalava fiocchi di neve leggeri intenti a colonizzare quel manto bianco lucente già presente sul terreno. Man mano che arrancavamo con le ciaspole affondavamo nel vello biancastro producendo sentieri di gigantesche orme. All'emigrante sarebbero apparse come reperti di animali estinti, figuri paurosi ed enormi che battevano la valle in cerca di facili prede. Rabbuiava il cielo, la neve prendeva vigore, i fiocchi divenivano grandi e fitti e tutto pareva rivestito da un manto traforato, ove il grigio ed il bianco danzavano allegramente. Il freddo ci gelava le ossa. Il paese pareva lontanissimo e le pinete iniziavano ad incupirsi. Ci accampammo a ridosso di un'alta roccia, sovrastata da un masso sporgente che donava riparo dalla tempesta di neve. Fu un raccogliere di rami e rametti ed aghi di pino, un comporre una piramide di legnetti, uno scegliere aghi ancora asciutti ed inserirli all'interno della costruzione. La prima fiammata resinosa si spense nella nostra costernazione. Ritentammo e divampò. Con la schiena appiccicata alla pietra e con la giacca a vento aperta verso il fuoco, godevamo del calore ristoratore, osservando or ora l'espandersi della fiamma, ora il guizzo dorato verso l'alto, ora la brace incandescente che formava al centro della costruzione la fucina del calore. La notte ci sorprese abbracciati nel sacco a pelo, col fuoco che gemeva e si contorceva in mille spettacoli di colori e guizzi, parlava coi suoi crepitii di una vita precedente, vissuta nella crescita della pianta, immagazzinando i raggi del sole che ora donava a noi nel mezzo di una bufera. Fu una notte insonne ma densa di immagini spettacolari, di rumori soffocati, di consapevolezza che attorno a noi nulla era morto. La vita sgorgava dai mille cunicoli sotterranei dove tassi e topi e lucertole e formiche e milioni di insetti svernavano, nelle crepe delle cortecce bruchi di farfalla attendevano il loro momento per rifiorire nei loro mille colori. Un gufo lanciò il suo richiamo, il lupo lontano ululò, la volpe saltò a poca distanza da noi osservando il fuoco spegnersi, un capriolo annusò e fuggi tra gli arbusti. Sentivamo l'ansimare della natura, l'energia della lotta per la sopravvivenza, il silenzio dell'attesa di una stagione migliore, il rispetto per la forza distruttiva dell'Inverno.
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"Solo Trasformazione"
Nascita e morte sono parole inventate dall'uomo per semplificare ciò che bisognerebbe approfondire per capire. Ogni cosa è composta da atomi a loro volta composti da un nucleo e da elettroni. Lo spostamento, per fattori che non approfondisco qui, di elettroni da un atomo ad un altro fanno si che il loro numero, in costante rotazione attorno al nucleo, assuma quantità diverse. Ciò genera un elemento chimico piuttosto che un altro. Gli elementi chimici hanno la proprietà, in determinate condizioni fisiche, di aggregarsi con altri elementi formando composti più complessi. Questi composti più complessi si aggregano con elementi più complessi generando cellule che a loro volta acquisiscono proprietà più complicate. Le cellule quindi si raggruppano e danno origine a ciò che conosciamo quale dinamica evolutiva, che come ultimo risultato genera il nostro corpo umano. Potrei riassumere tutto questo con una parola :Trasformazione. Quindi nulla in natura è statico, tutto varia, tutto si trasforma. Se noi consideriamo che elementi chimici da noi assimilati con il cibo o respirando elementi atmosferici (quali ossigeno, elio, ecc) si trasformano in ovulo o spermatozoo ed originano quella trasformazione chimica che genera l'uomo nella sua complessità non dovremmo chiamare questo processo"nascita" bensì " Trasformazione". La Trasformazione è quindi una costante dell'universo e quindi del nostro vivere quotidiano : mentre scrivo milioni di mie cellule muoiono ed altre milioni nascono e crescono, gli elementi chimici contenuti nel mio corpo cambiano secondo il cibo che ho ingerito in relazione a quali movimenti ho eseguito e via dicendo. Le cellule come dicevo muoiono ogni momento che vivo e nel momento che per il "decadimento Beta" non permette più la sostituzione si giunge alla Trasformazione finale dove ogni elemento che ci compone ritorna all'origine o si aggrega ad altri elementi esistenti. E' facilmente verificabile nella visione del fuoco fatuo che è dovuto all'evaporazione di sostanze chimiche volatili fuoriuscite dal corpo in decomposizione che si incendiano a contatto con l'aria o dalla consuetudine di piantare cespugli o piante sulle tombe i quali assimileranno i composti rilasciati quali azoto, fosforo, potassio. Dunque noi attribuiamo alla nascita il valore di "miracolo", attribuiamo a chissà chi la creazione di un essere umano mentre il nostro esistere nasce e finisce esclusivamente da una Trasformazione di elementi chimici. Per concludere "la vita non inizia con noi ma è solo la continuazione di una trasformazione di elementi singoli o aggregazioni di elementi chimici esistenti dall'inizio dell'universo che danno ad un insignificante corpo possibilità di iniziare la disgregazione sin dal parto per poi proseguire in continuo fino all'ultimo ritorno all'universo". La bellezza di ciò è che noi siamo interamente parte dell'universo nella sua bellezza e varietà, nella sua grandiosità ed incomprensibilità quindi "nascere,vivere o morire" sono solo parole che non comprendono la reale ragione della nostra esistenza.
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Post n°186 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da re1233
All'ombra delle solite cazzate mi perviene voglia di nonsense. Ingovernabilità, incoerenza, faccia di bronzo o per meglio dire faccia di culo, sfinge, cariatide, affabulatore, incantarore di ignoranti. Non pensate che sia un nonsense tutto ciò ? Il nonsense purtoppo è che molti ci credono!!!!!!!!!!
MONDO BOIA E LADRO...........PERCHE' NON ESISTE GIUSTIZIA PER I PIU'DEBOLI???????? |
Sentite questa!!! |
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2021 alle 15:30
Inviato da: NORMAGIUMELLI
il 15/02/2015 alle 14:56
Inviato da: re1233
il 19/12/2012 alle 09:43
Inviato da: auroradini
il 18/12/2012 alle 16:59
Inviato da: re1233
il 04/06/2012 alle 15:20