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« Sicilia, alluvione, | Follia d'amore » |
Ero stamattina in coda per il prelievo di sangue, due ore di attesa e poi sarebbe toccato a me, ed accanto una signora leggeva il giornale Libero che titolava “ Sette Italiani su dieci stanno con Berlusconi” intendendo dire evidentemente che lo accettano in toto al di là di ogni critica alla sua persona. Una considerazione mi veniva spontanea: se questa affermazione è vera più del 70 per cento degli Italiani considera la corruzione (in particolare ad un giudice) come un peccato sul quale passare sopra senza remore, un peccato veniale, un qualcosa di talmente futile che non deve essere considerato. Tutto ciò è vero perchè nell’apparato pubblico come nel privato l’abitudine alla mazzetta per corrompere è gesto giornaliero. Inutilmente la guardia di finanza (che in taluni casi ha dipendenti corruttibili) cerca di ostacolare tale abitudine così radicata, ma quel che è peggio chi corrompe si vanta platealmente della sua furbizia. Io sono uno del 3 per dieci che è un “coglione” e crede che la corruzione sia un elemento disgregante per la nostra società, un delinquenziale modo di agire e se fossi liberale direi che è sleale concorrenza. Ma devo pazientare affinché le menti imbottite di culto della persona, col tempo, si rendano conto che non vale più la loro valutazione della realtà ma solo la profusione di imbonimenti ricevuti dai media. Ma certo io sono una nullità perché non so evadere e corrompere, se faccio qualche sbaglio lo dichiaro a costo di conseguenze gravi, e ritengo che la lealtà verso il prossimo sia una discriminante della civiltà! ……….. Ho scoperto un giornale di libera informazione, fatto da liberi giornalisti che si sono autotassati per non continuare a subire pressione da destra o sinistra, che non ricevono soldi pubblici e che fanno un’esperienza lodevole e rischiosa professionalmente. il suo nome è “il fatto quotidiano”. Ho paura che non reggerà alla macchina distruttiva e danarosa dell’altrui potere ma spero molto che sopravviva. Serenità!
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