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Creato da re1233 il 12/10/2008

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« MIGRANTIuna bottiglia di plastica »

la dissacrazione

Post n°112 pubblicato il 18 Novembre 2009 da re1233
 

Questa mattina ho portato il nipotino di tre anni all’asilo. Finora era sempre stato entusiasta all’idea di entrare in classe. Oggi  invece non aveva intenzione di andare e piangeva e non sapeva spiegare il perché di questo. Due giorni fa lo avevamo tenuto a casa per una forma di raffreddore, che non era influenza, per sicurezza sua e dei suoi compagni.

Non si sapeva cosa covasse.

La maestra mi ha detto che la sua era una reazione dovuta al giorno di assenza che era anche il suo primo. Aveva scoperto che c’era un’alternativa ad andare all’asilo.

Dunque aveva scoperto che le regole non sono così assolute e c’è una possibilità di contrastarle.

La  maestra, con molti baci e buone parole è riuscita a convincerlo a rimanere, ma io ho maturato una constatazione:

quanto siamo vincolati alle regole che ci vengono imposte fin dalla più tenera età!

Atti che ripetiamo da sempre e dei quali non ci siamo mai chiesti se servano effettivamente. Alzarsi, vestirsi, lavarsi, mangiare, lavorare, rimangiare, rilavorare, uscire, rientrare, ri- rimangiare, svestirsi, impigiamarsi, dormire. Quante volte la vita è solo questo???!!

Tutto questo è la regola! Imposta dal convivere cogli altri, improntata alla sopravvivenza, dettata da schemi mai scritti.

E mi chiedevo chi abbia il coraggio di cambiare tutto ciò per inventare regole nuove, più adatte alla felicità delle persone??!!

E’ indubbio che il frutto della nostra vita moderna, con nuovi strumenti atti a semplificare e migliorare il nostro quotidiano dipendono da persone che le regole le hanno infrante.

Un esempio eclatante è dettato da chi credeva in cose al di fuori della regola generale: se la terra per regola era piatta, dire che era rotonda era rompere la regola, come affermare che la terra girava attorno al sole contro la credenza, che era regola, del contrario, supponeva che chi la affermava non sottostava al volere della regola.

Tutte le invenzioni, dipendono da persone che non si fermano davanti all’imposizione di un’idea od un comportamento ma lo distruggono, lo modificano, lo aggregano ad altra regola antitetica.

Non sempre i  risultati ottenuti da questi “geni” sono buoni per l’umanità, talora generano veri e propri disastri, come i dissacratori che generano le dittature, o quelli che inventano armi di distruzione. Altri sono buoni: il primo che in pittura rifiuta la regola del disegno senza prospettiva, cambia la pittura stessa che diviene più reale. Chi rifiuta la regola della pittura fotografica e inizia il cubismo o altro, modifica la regola e la fa accettare da tutti come successiva.

Abbiamo dunque bisogno di chi rompe le regole, ma ci vuole altresì il freno della staticità.

Per questo l’umanità ha in se la maggioranza di conservatori ed una parte inferiore di inventori, riformatori, pensatori liberi, dissacratori di regole.

Mi piacerebbe che mio nipote appartenesse a questa seconda categoria anche se penso che dovrebbe accettare la sofferenza dell’emarginazione e del dissenso.

Ma è solo un desiderio perché la vita è sua e non mia e se la gestirà come meglio crede.

Serenità

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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 18/11/09 alle 16:19 via WEB
Quest'argomento è uno dei miei cavalli di battaglia!!!!! Rompere l'assuefazione è un'impresa ciclopica e generalmente qualche volta " La Rivoluzione mangia i suoi figli" ( vedasi Robespirre, Marat, ghigliottinati a loro volta...ecc). Pensa a J.S.Bach quando nella Matthaus Kirchen fece cantare la sua immortale Passione secondo matteo. Le mura della esile chiesa tremarono e i fedeli , fra cui tutta la nobiltà e la borghesia locale, gridavano allo scandalo e dicevano: " Sembra di stare all'Opera!!" ___E mai unomo aveva innalzato un canto così solenne al Creatore. Naturalmente penso saprai la struttura della MatthausPassion altrimenti non intendi nulla! Lo stesso Beethoven disturbava l'assuefaziome al divino classicismo di Mozart e dopo i due potenti accordi di tutta l'orchestra in Mi benolle Maggiore con i quali si apriva la Terza Sinfonia "Eroica" balzò sulle poltrone dicendo: " Chi è che disturba la nostra quiete?". Per non parlare di quello che successe a Parigi quando venne rappresentata la Sagra della Primavera di Stravinskij. Ho fatto un post tempo fa su tale argomento. Per non parlare de " Les demoiselles d'Avignon" di Picasso... ecc ecc. Per non parlare delle lotte sostenute da Guglielmo Marconi nel farsi riconoscere dall'Archiginnasio di Bologna la sua scoèperta delle onde. E' chiaro che al mondo ci sono i pochissimoi che tirano e mandano avantoi e la stragrandissima moltitudine che segue, cioè chi usufruisce!!!!!!Come me! tt
 
 
re1233
re1233 il 19/11/09 alle 13:39 via WEB
Hai ragione! Ma nella mia grande ingenuità penso che servirebbe ad ognuno di noi farsi una domanda quando stiamo per fare i gesti soliti, spinti da idee solite, in virtù di indottrinamenti acquisiti: "Perchè sto facendo questo? a cosa serve realmente?" basterebbe questo per aprirci la strada alla riflessione e penso che al 90% ci dissoceremmo dai nostri comportamenti. Serenità!
 
ormalibera
ormalibera il 23/11/09 alle 17:59 via WEB
Bellissimo post, tante volte l'ho pensato anch'io. Oggi sono una ribelle anche se non più giovanissima. Oggi so che per quel tuo piccolo nipotino io devo dare tutta me stessa, devo seminare me stessa senza risparmiarmi, senza conservare nulla. Spero che il mio seme non rimanga da solo con pochi altri sparuti frutti. Non c'è seme vecchio o giovane che tenga, se sei un seme vivo e pieno sei fruttifero ed è tempo di morire a se stessi per il bene comune. Un caro saluto
 
 
re1233
re1233 il 24/11/09 alle 15:35 via WEB
Sono gli esempi che contano! L'assimilazione è la materia viva dei giovani. La libertà di pensare è nell'insegnamento e nell'esempio che diamo quando siamo liberi noi. Serenità!
 
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