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Creato da re1233 il 12/10/2008

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« la ribellioneil calore dell'amore »

fatica e lavoro

Post n°121 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da re1233
 

Mi affascina da sempre il lavoro umile e faticoso delle classi povere del paese. Vedo nel sudore e nella fatica fisica l’origine della nostra esistenza su questo pianeta. Ciò che l’umanità ha trovato appena ha aperto gli occhi alla possibile manipolazione di ciò che esisteva. La fatica di cacciare viene affiancata alla fatica di trasformare le pietre in ruote, le selci in frecce, le pelli degli animali in vestiti. Man mano che ci si evolve attrezzi e macchinari agevolano l’uomo. Oggi sono ben pochi i lavori che richiedono forza fisica di un certo livello. Non distruggono più le braccia o le gambe o la schiena come un tempo. Ai miei tempi nelle località di campagna era solito vedere vecchi o vecchie reclinate su un bastone con lo sguardo a terra ed il busto che cedeva in avanti. Gli sforzi fisici portavano ad un cedimento degli anelli della spina dorsale all’altezza del bacino. Ma ancora oggi alcune categorie di persone, direi non fortunate, fanno ancora questi lavori massacranti, giocandosi un futuro di benessere per necessità.

A pochi chilometri da dove abito esiste un paese di nome Luserna San Giovanni famoso per una pietra appunto detta di”Luserna”. Dalle cave viene estratta con macchinari che agevolano molto. La pietra viene estratta a blocchi e portata a piccoli rivenditori che sono i veri artefici della fatica.

Il blocco viene diviso a mano con mazza e scalpello, con mazza ed apposito attrezzo viene divisa a lastre di vario spessore che costituiranno la materia prima della vendita al dettaglio.

Se qualcuno ha preso in mano una mazza od ha provato ad utilizzare martello e scalpello capirà quanta fatica possa procurare un tale lavoro svolto per tutta la giornata.

Questo è una attività che gli italiani non fanno quasi più! Sono stati sostituiti da comunità di cinesi che col tempo hanno colonizzato alcuni paesini limitrofi. Il lavoro assiduo e tenace ha loro permesso di divenire proprietari di alcune cave. Il sudore italiano o cinese non si distingue, accomuna chi vuole lavorare, anche se, come è naturale, la convivenza con altri “modus vivendi” crea problematiche. Oggi per la maggioranza delle persone tutto è più facile: io sono seduto davanti ad una tastiera ed il mio lavoro fisico è schiacciare dei tasti. Lavoravo con autisti che consegnavano merci, un lavoro durissimo, che accomunava stress per la guida e forza fisica nel consegnare la merce anche di notevole peso. I muratori non portano più pesi su per le scale col secchiello colmo di calcina come una volta ma la fatica non è stata tutta sconfitta e sicuramente si esige una buona forza muscolare.

Ho parlato di categorie di lavoro che dovrebbero avere più considerazione.

Invece queste persone sono considerate ultime o quasi nella scala sociale.

Talora disprezzate perché il loro vestito non è pulito, per le mani callose, per i modi bruschi dovuti ad un irrigidimento della muscolatura.

Eppure io li apprezzo perché sono alla base della nostra sopravvivenza e come si dimostra nelle grandi calamità è con le mani che si scava per salvare le vite, è con le gambe che si arriva dove nessuna macchina arriverebbe, è con le mani callose che si zappa la terra e si producono quelle cose che ci permettono di vivere.

Serenità!

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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 21/01/10 alle 18:12 via WEB
Bravissimo e bellissimo. Ripasso per commentare! tt
 
 
re1233
re1233 il 23/01/10 alle 18:35 via WEB
Ti aspetto! Serenità!
 
ormalibera
ormalibera il 21/01/10 alle 20:39 via WEB
Non c'è nessun lavoro che ritengo umiliante e vergognoso. Eccezion fatta per i ladri, i truffatori, i politici, gli arricchiti sulla pelle altrui. Oggi dovremmo vivere in un paradiso terrestre con il lavoro che ci lascia tanto tempo libero, liberi dai bisogni primari e pronti ad avvicinarci all'evoluzione spirituale. Invece degli strumenti ne hanno fatto catene per gli oneste e i più deboli. Un caro saluto
 
 
re1233
re1233 il 23/01/10 alle 18:39 via WEB
Esiste ancora la legge del più forte (economicamente)e non finirà mai. La lotta è e sarà sempre tra poveri e ricchi, e la fatica retaggio dei più umili. Serenità!
 
betulla64
betulla64 il 23/01/10 alle 18:32 via WEB
Mio papà lavorava di martello e scalpello (e non solo) e tante volte l'ho sentito raccontare delle "fatigghe" che ha dovuto fare da giovane (non che da adulto si sia risparmiato). Grazie per avermi fatto ricordare le sue mani calose, le sue camicie piene "'d tsusinna" e la sua abilità. Grazie davvero.
P.S. È molto saggio il tuo post :)
 
 
re1233
re1233 il 23/01/10 alle 18:47 via WEB
ricordo che sulla strada di casa, quando ero ragazzo, c'era uno scalpellino che tutto il santo giorno batteva colla mazzetta lo scalpello per modellare i cordoli di granito che avrebbero poi demarcato i lati della strada. Mi aveva anche mandato a comprare 5 sigarette alfa perchè non poteva lasciare il posto. Ricordo le mani callose, le unghie nere per i colpi che gli era capitato di sbagliare, e cercava di convincermi che sarei stato più furbo a studiare e trovare un'altro modo di sbarcare il lunario. Ho passato diversi pomeriggi in sua compagnia, mi aveva preso a benvolere. Che bel ricordo! Serenità!
 
mettereleali
mettereleali il 24/01/10 alle 18:31 via WEB
con il tuo posto hai messo in evidenza le fatiche dell'uomo, la sua forza, le rughe sulle mani...in questo mondo super tecnologico è come fare un tuffo nel passato e ricordarsi i propri cari..grazie.. ale
 
 
re1233
re1233 il 24/01/10 alle 19:18 via WEB
sono ormai vecchio, anche se ciò pare qualcosa che non si deve dire, quindi i miei ricordi, talora noiosi, ricorrono spesso, Grazie della visita. Serenità!
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 24/01/10 alle 19:47 via WEB
quello che fa l'uomo con le sue mani è impagabile e irraggiungibile!! Le mani hanno fatto la Gioconda, i fregi del Partenone, la Pietà di Michelangelo, la Guernica di Picasso,... le mani suonano l'Eroica di Beethoven... le mani abbracciano e generano la vita---il grande e largo gesto del seminatore sparge i chicchi di grano nelle zolle fresche e fanno crescere il grano... le mani scavano per liberare le persone dalle macerie... le meni infine si congiungono e pregano il Padreterno!!! tt
 
 
re1233
re1233 il 25/01/10 alle 14:30 via WEB
Benedette mani che ci distinguono dagli arti degli animali e che hanno permesso l'evoluzione della specie. Serenità!
 
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