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« la casa che crolla | il pettirosso » |
Certamente non penso che “gli osannati” da quasi tutti siano da ammirare o da imitare. Mi riferisco alle figure storiche che vengono magnificate anche sui libri di scuola, personaggi che hanno cambiato il mondo con la forza dei loro eserciti. Alessandro il conquistatore, Giulio Cesare dux e trascinatore delle folle, Napoleone imperatore e via dicendo. Questi personaggi, come altri che hanno corollato la storia, hanno in comune la sete di potere, la loro mira è stata la sottomissione di altri popoli, l’allargamento delle frontiere a dismisura, tanto da non poter più governare le province per la vastità dei territori soggiogati. Gli eserciti sono stati la loro arma, essi hanno aggredito chi non aveva aggredito, hanno distrutto, saccheggiato, violentato, schiavizzato donne e bambini. Hanno torturato quelli che chiamavano nemici, barbari, che avevano la colpa di essersi difesi da un’aggressione improvvisa. E poi ci dicono che questi condottieri hanno portato la civiltà! Certo! Hanno insegnato molte cose, dalla filosofia greca all’architettura romana, all’anelito della libertà della rivoluzione francese. Ma io mi metto nei panni di chi, vivendo una vita tranquilla, ha subito violenza da parte degli esportatori della civiltà! Ma perché avrebbero dovuto cambiare le loro abitudini oppressi da una forza impari? Quanto poco siamo propensi ad esportare la nostra cultura con la pace….importando la cultura altrui, capendo che non abbiamo verità assolute da difendere, che nessuno al mondo ha certezze assolute e che quindi il vivere altrui può essere integrato col nostro vivere, ciò aprirebbe la nostra mente e metterebbe in discussione i nostri pensieri. I grandi uomini che veneriamo sono degli assassini, ladri e profittatori, mandanti di stragi e di ciò che più nefando ci sia. In nome della grandezza degli imperi hanno insanguinato il mondo antico. Oggi la conquista non riguarda più i territori ma le risorse che il nostro povero mondo ci può regalare ed è per questo che si fanno le guerre. Nell’ombra le aziende ormai dominanti, novelli imperatori, gestiscono gli scontri indirizzandoli secondo i loro profitti, dando mandato a governanti che traducono le loro richieste in realtà. Abbiamo diritto di difenderci e ciò è sacrosanto ma non abbiamo diritto di aggredire in nessun caso, neppure se ciò comporta la mancanza di esportazione della democrazia! Da noi si dice “ Pisa pi curt” per intendere che ognuno dovrebbe moderare le proprie aspettative di crescita, valutandone i danni che potrebbe arrecare più che i vantaggi che ne può ricavare. Ma si sa! Non è questa la società che pensa ciò!!!! P.S. Il detto piemontese letteralmente vuol dire “fà la pipì più corta!” e si proferisce a chi esagera nelle affermazioni o nei desideri. Serenità! |
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