Creato da pino.bullara il 24/04/2011
Poesie di Pino Bullara

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blowing in the wind

 

 

Omino

La disubbidienza civile ( Gandhi)

  «La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo» (Gandhi).

 

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« I re d'Italia (II Parte)Perché non sia un solo giorno »

I re d'Italia

Post n°89 pubblicato il 02 Marzo 2012 da pino.bullara

 

 

I re d'Italia

 

Conosco un re passato alla storia

con tanto d'onore, di fama e di gloria;

veniva chiamato "il re galantuomo":

non era galante, ma un misero uomo.

 

Apparteneva a quel ramo cadetto

che tolse il regno all'erede diretto:

al primo in successione della lista,

con una legge del tutto maschilista.

 

Si vocifera, pure, un'identità fasulla:

una sostituzione fatta nella culla

col vero erede, in un rogo perito,

così come il padre avrebbe impartito.

 

Era un tipo che non amava studiare,

gli piacevano le donne e cavalcare.

Prese per moglie una sua cugina;

aveva due amanti: Laura e Rosina.

 

Un giorno al cugino ruba il reame,

con una mossa meschina ed infame:

Corrompe i funzionari di quel regno,

con grosse promesse, come pegno,

 

viene sceneggiata una spedizione,

fatta all'insegna della liberazione,

quindi va per fermare l'avventuriero,

invece si annette il regno per intero.

 

Continuò a farsi chiamare "secondo",

per sottolineare ai sudditi e al mondo,

la conquista di terre del suo casato

e non  la nascita di un nuovo stato.

 

"Padre della Patria" sarà chiamato

e un grande altare gli verrà dedicato.

In realtà fu "un padre padrone",

che martirizzò tutto il meridione.

 

Ogni forma di lotta e resistenza

sedò con forza e inaudita violenza;

il dissenso, con meschino cinismo,

venne chiamato soltanto: banditismo.

------------- (Continua sotto)

 
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