Creato da pino.bullara il 24/04/2011
Poesie di Pino Bullara

Benvenuti

 

 

Ognuno può esprimere

il proprio parere liberamente.

Le persone fanatiche,

bigotte e volgari

 non sono gradite.

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 L’autore delle poesie
di questo blog è
Pino Bullara.
Ai sensi del D.L.196/2003,
il materiale qui contenuto
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blowing in the wind

 

 

Omino

La disubbidienza civile ( Gandhi)

  «La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo» (Gandhi).

 

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Le dita della mano... e del piede

Post n°223 pubblicato il 04 Novembre 2018 da pino.bullara

mano-piede


Le dita della mano... e del piede

Il Pollice è il più grosso dito,

con l’Indice qualcuno addito,

il Medio è il più alto e bello,

l’Anulare porta con sé l’anello,

il Mignolo, che è il più piccino,

chiude la lista con un salutino.

 

Queste son le dita della mano,

ma quelle del piede, come le chiamiamo?

 

Se le dita dei piedi vuoi nomare,

ti basterà solamente numerare.

Solo al primo dito un nome è dato:

Alluce, infatti, può essere chiamato;

altri nomi, farlocchi e impasticciati,

non è corretto che vengano usati.

(Pino Bullara)

 
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Ora nel vento...

Post n°222 pubblicato il 24 Gennaio 2018 da pino.bullara

vestito-lager 

Ora nel vento...

 

«Ricordo quand'ero ancora bambino,

il tuo banco di scuola al mio era vicino,

studiavamo tutti la stessa lezione,

ed eravamo tutti una sola nazione.

 

La tua squadra del cuore... era la mia,

la tua casa... era nella mia stessa via;

tuo padre insieme al mio lavorava,

tua madre con la mia spesso stava.

 

Poi un dì, dissero che eri un Ebreo:

un ricercato dalla legge, cioè un reo;

dissero che con me non potevi più stare;

e una notte ti vennero a prelevare.

 

Sei salito su un carro bestiame;

ti han marchiato come un infame;

ti hanno messo un numero di lista,

e da allora, ti ho perso di vista.

 

Poi una notte, prelevarono anche me,

perché volevano sapere ancor di te,

perché non ero nel loro stesso coro;

perché anch'io ero diverso da loro.

 

Sono salito su un carro bestiame,

mi han marchiato, come un infame.

un numero di lista mi hanno dato,

e da allora, non son più ritornato.

 

Fui in un campo di concentramento:

quanta crudeltà! Poi volai nel vento.

Ti rivedo qui, compagno d'istruzione,

ora nel vento... siamo tutti una nazione.»

 

                                                  (Pino Bullara)

 
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Scorre il tempo

Post n°221 pubblicato il 20 Gennaio 2018 da pino.bullara

orologio

Scorre il tempo

 

Scorre il tempo presto o lento,

non si ferma mai un momento;

Vola presto per chi è contento,

passa lento per chi è scontento.

 

Sessanta secondi un minuto fanno;

sessanta minuti un’ora ci danno;

di ventiquattro ore è una giornata,

da sette dì la settimana è formata.

 

Di trenta giorni un mese è considerato,

ma può essere più lungo o accorciato.

Con dodici mesi un anno ci formi,

o con trecentosessantacinque giorni.

 

 Da cinque anni un lustro è formato,

di cento anni un secolo è datato.

Ogni cosa ha sempre la sua età,

ma quanta è lunga l’eternità?

(Pino Bullara)

 

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Poematicando

 

 
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Demetra

Post n°220 pubblicato il 18 Gennaio 2018 da pino.bullara

Demetra

 

Demetra

 

«Io son Demetra, dea dell’agricoltura,

dispenso messi copiose, fiori e verdura.

Con mia figlia Persefone, Kore detta,

opero in armonia e sintonia perfetta.

 

Al tempo del ratto di mia figlia Kore,

 la natura si congelò come il mio cuore;

e ogni volta che lei ritorna nell’inferno,

la terra si raggela... e vien l’inverno.

 

 Ma grata al Sole, per avermi informato

del rapimento che Ade aveva perpetrato,

la Trinacria, sua terra, volli preservare

dai rigori che l’inverno può provocare:

 

dopo l’estate, qui l’autunno impera,

si salta l’inverno... e vien la primavera,

coi fiori e il verde di questa stagione,

con l’anno nuovo che è in apparizione.

 

Anch’io in quest’isola sono venerata.

Ad Akragas*, in questa valle soleggiata,

difronte al mare, tra mandorli in fiore,

un tempio è stato eretto in mio onore.»

(Pino Bullara)

 

 

*Antico nome di Agrigento

 

 

 
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POEMATICANDO

Post n°219 pubblicato il 09 Agosto 2016 da pino.bullara

 

Il nuovo libro di Pino Bullara

POEMATICANDO

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Intervista all'autore

 
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