Creato da pino.bullara il 24/04/2011
Poesie di Pino Bullara

Benvenuti

 

 

Ognuno può esprimere

il proprio parere liberamente.

Le persone fanatiche,

bigotte e volgari

 non sono gradite.

 ------------------

 L’autore delle poesie
di questo blog è
Pino Bullara.
Ai sensi del D.L.196/2003,
il materiale qui contenuto
NON può essere copiato
o utilizzato da altri,
senza il permesso dell’autore.

 

blowing in the wind

 

 

Omino

La disubbidienza civile ( Gandhi)

  «La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo» (Gandhi).

 

Ultime visite al Blog

gioia58_rselevideomaffina288xxxl_tuttasuifianchiassunta.mininnoProvvida_sventurasilvia.italiani78capbat1p.desimone2008pino.bullarasabbia_nel_ventoansa007abisperiellyslssuperferrari
 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

http://blog.libero.it

Agrigento: la valle dei templi.

 

L'agnello pasquale di Favara

 

Il mio sito

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

« L’euruLa Pulzella d’Orléans »

Sofonisba

Post n°122 pubblicato il 27 Maggio 2012 da pino.bullara

Sofonisba

 

«Il nuovo mondo, pian piano, si scopriva;

il nuovo secolo sette lustri già compiva;

dove "torrone, Torrazzo, tettone" vi sono,

là a Cremona, della vita ricevetti il dono.

Il nome mio è Sofonisba degli Anguissola.

A superare ostacoli e pregiudizi non fui sola:

mio padre mi sostenne nella mia aspirazione,

le mie sorelle mi seguirono con convinzione.

 

Con me il Rinascimento si tinge di rosa,

a vent'anni divenni una pittrice famosa.

Amavo la musica, le arti e la letteratura,

ebbi rapporti epistolari con gente di cultura.

Di Bernardino Campi fui allieva provetta,

della notorietà, presto, raggiunsi la vetta.

In Spagna vissi la mia carriera più bella:

ritrattista alla corte della regina Isabella.

 

A palazzo, feci ritratti alla famiglia reale;

della regina fui una dama devota e leale.

Lasciai, poi, la Spagna per un'altra contrada:

in Sicilia, sposai il nobile Fabrizio Moncada.

Ma il mare, dopo un lustro, mi rubò lo sposo;

sconvolta, non trovavo più né pace né riposo.

Lasciata Paternò, ormai diventata un inferno,

mi fermai a Livorno, dove passai l'inverno.

 

Qui conobbi Orazio Lomellini, un genovese;

mi sposai a Pisa con questo capitano cortese.

Vissi a Genova. Poi tornai in Sicilia con gioia,

a corte del vicerè Emanuele Filiberto di Savoia.

Da tutti ero stimata e considerata grande artista.

Dipinsi fino a quando m'accompagnò la vista.

Un quarto di secolo quello successivo contava,

il sedici novembre l'anima mia in cielo volava.

 

 

Nella chiesa di San Giorgio c'è la mia fossa,

a Palermo, dove riposano in pace le mie ossa.

Lì una lapide, in mia memoria, ancora rimane:

"... tanto insigne nel ritrarre le immagini umane...

Orazio Lomellini, colpito da immenso dolore,

pose questo estremo segno di onore..."

"Volere è potere". Pittrice decisi di diventare:

che da stimolo ed esempio sia stato il mio fare.»

 

                       ( Pino Bullara )

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/poemeticando/trackback.php?msg=11339085

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963