Da lontano la noto... Tra l’ombra serale che cala e le luci violente dei fari che rischiarano a giorno. Il viso, la gonna, la panchina di legno mentre intorno il silenzio m’avvolge rotto solo dal rumore di un auto che passa. La guardo, la osservo, la scruto è molto molto bella mentre le luci colorate di una insegna che gira in sequenza la colpiscono in pieno il rosso gli colora le gote, il giallo gli fa più turgido il seno e il viola gli accarezza le gambe… Gli guardo le mani per indovinare i suoi anni mi accorgo che alle dita non porta la fede poi guardo la pelle del collo per capire se ha passato i quaranta, le unghie curate quei tacchi importanti scomodi per camminare. Non mi sfugge nulla di quello che m’offre un filo di pelle tra l’orlo della gonna e le raffinate calze autoreggenti, un maglioncino di lana grigio perla studio ogni piccolo dettaglio per capire se accetterebbe un avance. Perché basta un niente, un piccolo indizio per costruire un castello di demoni e draghi o di sabbia e conchiglie… Ora si alza, si accende una sigaretta passeggia nervosa, si volta di scatto e guarda un auto che ha rallentato. Se di donne capisco son troppo rosse le labbra, le unghie fatte da poco e il trucco è perfetto. Se di donne m’intendo non aspetta un parente. Quella riga alla calza sa di fuga d’amore è un dono, un regalo per una notte di passione lontana dagli occhi, lontana dal cuore forse di un marito che ora la crede altrove… Ora si calma e ritorna a sedere accavalla le gambe e lo spacco si apre in una infinita sequenza di trame più scure. Cosa darei per indovinare il colore, una tinta capricciosa per una femmina vera, una nuance perfetta ne chiara ne scura che in tinta col nero si adatti al contrasto. Mi alzo e poi mi risiedo per fermare i pensieri perché sarebbe troppo pensare di avere tutta questa fortuna qui accanto proprio stasera. Ma a volte succede… Succede che la donna sorride si accorge di un uomo e gli prende la mano e se la mette sul cuore e gli sussurra se può raccontargli una storia magari la stessa di prima ma con un finale diverso. A volte succede… Succede che di notte si può ancora sognare.
Sei un medico? A questa bella signora gli hai praticamente fatto una...radiografia eh eh eh
Ovviamente sto scherzando...questa attenzione ai dettagli,quasi mmaniacale, è generalmente una prerogativa che appartiene piu al genere femminile...ne desumo,quindi,che hai una bella sensibilità...complimenti per il blog.
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