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Messaggi di Settembre 2014
Post n°313 pubblicato il 17 Settembre 2014 da tombeurdefemme2010
L’abitudine E una mattina Le mani sicure (poesia di Valeria Bellagamba) La cosa che rovina davvero tutto è l'abitudine, la monotonia nell'essere ostinati a fare sempre le stesse cose. lungomare, chi di fare l’amore tutte le sere allo stesso modo. insoddisfazione e nonostante tutto persistere nel fare sempre le stesse cose? arrivato in Italia circa tre anni fa per amore di una donna in vacanza in Canada. aveva una bella famiglia, una casa... eppure è bastata una mora siciliana in viaggio in Canada per fargli perdere tutto e iniziare una nuova vita “molto peggio” di come lui l’aveva immaginata. a vivere a “Canicattì”. Mi dite chi cazzo lascerebbe un futuro certo per andare a vivere a “Canicattì”? del Canada e le sicurezze che aveva lì erano più confortanti. bisogno... eppure ha mollato tutto. totalmente diversa da come lui l’aveva conosciuta e che alla fine lo ha mollato. cosa potrebbe succedere a chiunque di noi, quel che è sicuro e che ci vuole un bel coraggio a fare una scelta simile. ne i figli ne vogliono più sapere.
Questo raccontino è lo spunto per cercare di riflettere su una cosa: Abbiamo tutto e non ce ne accorgiamo, per lo più ci ostiniamo a cercare sempre un capriccio (perché di capriccio si tratta) credendo che ci possa fare stare meglio….da ciò ne discende che l’uomo è per sua natura insaziabile, nulla riesce a placare la sua sete. Ma cosa cerca disperatamente l’uomo, cosa potrà mai placare la sua inesauribile sete? La felicità? No…l’uomo non cerca la felicità perché sa bene che essa ha una durata limitata nel tempo…ma cerca l’AMORE: l’amore vero, totale, inesauribile, perfetto… Ma esiste? Io credo che se non esistesse, non saremmo inquieti: ci accontenteremmo di quei pallidi riflessi che sono gli amori piccoli, limitati, egoistici, dai quali, invece, prima o poi, finiamo sempre per ritrarci con noia e con fastidio. L’abitudine, sai, prosciuga pensieri non ancora nati…
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Post n°312 pubblicato il 05 Settembre 2014 da tombeurdefemme2010
E’ settembre. Le tenebre piano si diradano e la luna, lenta, lascia il posto E’ settembre e sono qui in questa isola circondata da un mare di assoluta bellezza, a volte dilaniata da venti aspri e forti, a volte attanagliata in una calura che non da pace. Qui tutto è eccessivo come i colori e i profumi che t’inebriano. Ho lasciato i primitivi affetti, Sei più lontana di quel sole che ora, timido, compare all’orizzonte,
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