Creato da mario.rioma il 09/11/2010
Frasi in rima ... poesie scherzose ... a volte un pò osè composte per gli amici o in occasione di ricorrenze a me speciali.
 

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Il compleanno di Egle ( Il tempo che scorre )

Post n°50 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mario.rioma

Il compleanno arriva puntuale

anno su anno e a volte fa male

penetra dentro a mò di puntura

forando anche la pelle più dura.

Lui ci ricorda il tempo che passa

sul nostro corpo che pian piano si scassa.

Se lo prendiamo con filosofia

percorreremo assieme la via

se invece a forza lo vogliamo fermare

piccoli mostri andiamo a creare.

Siate felici siate contenti

anche se in bocca ci son pochi denti

non è l’aspetto ma il nostro cuore

di questa vita il vero motore.

È si pur vero che l’apparenza

a volte è utile nell’emergenza

ma a lungo andare non regge il gioco

e ci abbandona a poco a poco.

La vita è bella e piena di gusto

basta guardarla dal verso giusto

un ramoscello, un’ape, un bel fiore

ognuno brilla del proprio colore

una carezza un dolce sorriso

fanno sbocciare sia gli occhi che il viso.

Passa tranquillo o tempo un po’ ingrato

quando tu passi mi sposto di lato

mentre di spalle ti vedo andar via

pian piano evapora l’anima mia.

 
 
 

A VANESSA

Post n°49 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mario.rioma

E’ sceso giù dal cielo

un angelo divino

teneva nella mano

un piccolo cestino.

Negli occhi di una mamma

ha scorto la dolcezza

e dentro al grande cuore

amore e tenerezza.

Commosso il cherubino

posato ha nella culla

pian piano il suo cestino

con dentro una fanciulla.

Le ha detto “ Sii felice …

oh! dolce principessa …”

“ Sei come una farfalla

ti chiamerai VANESSA “.

Ti librerai felice

nel ciel di primavera

rincorrerai le rondini

da mane fino a sera.

E quando infine stanca

vorrai tu far la nanna

le braccia troverai

del babbo e della mamma.

Ti accoglieranno sempre

con tanto tanto amore

ti avvolgeran nel nido

con morbido tepore.

Il cuore di una mamma

è tanto, troppo grande

con sempre una risposta

a tutte le domande.

Il cuore di un papà

è forte e generoso

nascosto un po’ nell’ombra

protegge il tuo riposo.

Propizio sia il destino

a te dolce fanciulla

che dolcemente ridi

li dentro alla tua culla.

 
 
 

A Romeo

Post n°48 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mario.rioma

Dolce caro e buon Romeo

ci hai riuniti anche quest’anno

per far festa e per brindare

a pensione e compleanno.

Noi di cuore ti auguriamo

di campare altri cent’anni

sempre in forma e con vigore

senza acciacchi ne malanni.

Bella età sessantotto anni

bella meta non ci piove

ma sarebbe molto meglio

forse un bel sessantanove.

Mi hanno detto di recente

che da quando sei in pensione

tira poco, poco o gnente

ti manda in depressione.

Non vorrei che tu soffrissi

proprio adesso sul più beo

di quel male misterioso

detto il male dell’agneo.

Ti ricordi quando un tempo

o mio caro cicisbeo

il pensiero ti bastava

a far grosso el scanareo.

Sempre dritto sempre duro

pennellava lui con arte

ora moscio e genuflesso

el te pissa sora a e scarpe.

Ea Romea, sta poveretta

la gaveva un tempo stretta

ma col tempo e con l’usura

se a ritrova lasca e dura.

Non xe più che i tempi bei

che girava tanti osei

or ghe voe tanta pasiensa

e anca un fià de sofferenza.

Par far festa al so Romeo

e dar aria al scanareo

proprio sora a la bernarda

la ga messo na coccarda.

Par far veder che a ze cea

e par renderla più bea

con la cipria e col rossetto

e a se gà trucà el buseto.

“Signore famme morire”

el ga tacà lu a dire

e a montarla el ze partio

par davanti e par dadrio.

Pareva proprio ch’ea volta la

che sora al cofano destirà

tirando fora el compressore

el ghe gavea lavà el motore.

Caro Romeo divertiti ancora

e finche hai fiato va dentro e fora

se poi le forze ti mancheranno

non rattristarti non darti affanno.

La farmacia viene in aiuto

a chi lamenta “non son venuto”

nà pastiglietta blu oltremare

un giovanotto ti fa tornare.

E suscitare la meraviglia

di chi la prende e chi lo piglia

su dacci dentro fino all’aurora

poi ricomincia e fallo ancora

 
 
 

A Carletto

Post n°47 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mario.rioma

Ho scritto in fretta queste rime per Giancarlo

anche se so che lui mi avrebbe detto di non farlo

perchè quel ch'io da dir forse non piace

a chi in fondo al cuor non si da pace.

Lo so sei diventato ancora un pò più vecchio

e sempre meno tu ti guardi nello specchio

i bei capelli biondi che portavi

e cento volte al dì tu pettinavi

li hai ritrovati un bel mattino sulle spalle

e t'hanno fatto un pò girar le palle.

Per non parlar di quel che nei calzoni

tu porti sempre a spasso a penzoloni

e come un dì Sansone ai Filistei

cadere fece il tempio degli dei

dicesti tu, che sei cocciuto più di un mulo

se più non piaccio andate a prenderlo nel culo

senza pensare che, vivendo in questi tempi

ai fatto tutti quanti un pò contenti

e invece di pensar loro a un'offesa

col cul si sono fatti anche la spesa.

E cosa dir della tua voce calda e roca

che alle ragazze un di facea, bagnar la coca ?

Caro Carletto ascolta un pò quel che ti dico

se vuoi davvero ancora essere fico

Non ascoltare più queste cazzate

e chi davanti a te le ha raccontate

lo ha fatto, penso, sol per divertire

gli amici tuoi che hai fatto qui venire.

Noi ti auguriam con tutto il nostro cuore

Felicità Salute e tanto Amore

e ci auguriam che ancora tra cent'anni

saremo qui a far festa ancor dentro a sti panni.

 

MR

 
 
 

La Befana

Post n°46 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mario.rioma

Una vecchietta dal naso aguzzo

E il collo magro come uno struzzo

Furtiva vola sopra i camini

Portando doni per i bambini

Volteggia in aria veloce e leggera
Sopra a una scopa la fattucchiera
E' molto esperta in questo volo
Come nel correre il capriolo

Sopra alla testa porta un cappello
Appeso a un braccio tiene l'ombrello
Sotto alla gonna ch' è molto grande
Fan capolino le sue mutande

Un grosso porro ha su una guancia
Lunghi capelli fin sulla pancia
Da scarpe e guanti un po' rattoppati
Spuntano mani e piedi gelati

Per fare fronte al freddo pungente
La vecchierella assai previdente
Si è messa dentro alla saccoccia
Del buon vinello per fare bisboccia

Dal grosso sacco saltano fuori
Calze e balocchi multicolori
Bambole, lego, libri, trenini
Pistacchi, arance e mandarini

Nell' altro sacco color marrone
Lei ha riposto solo carbone
Per quei bambini che sotto i ricci
Nascondon tanti sgarbi e capricci

Questa vecchietta porta allegria
In questo giorno di Epifania
Bimbi felici, mamme contente
Lei fa un sorriso con un sol dente

 
 
 
 
 

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