paese reale

Iniziata, con qualche caduta di stile, la faticosa campagna per il “Natale 2019”, torna protagonista il sempre-giovane assessore alle politiche giovanili, al patrimonio e agli eventi, Stefano Luongo. Dopo i bellicosi annunci del primo cittadino Gianluca Festa: del tipo “spezzeremo le reni alle Luci d’artista di Salerno”, pur sapendo di non poter competere sullo stesso piano con la città del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, tocca al presidente dell’associazione “Vera”, messa su dall’ex deputato Angelo Antonio D’Agostino, il difficile ruolo di promoter delle iniziative natalizie ad Avellino. O almeno di quelle che dovrebbero costituire il cartellone nostrano, dopo le reiterate promesse di far rivivere, tra dicembre e gennaio, i successi conseguiti nel lungo e dispendioso Ferragosto avellinese. Ed eccolo, quindi, inforcare di sera gli occhiali scuri, come vuole una delle ultime mode del momento, ma soprattutto lanciarsi in sperticate lodi di quelle che saranno le feste natalizie nel capoluogo irpino. Pronto a riconquistare quel posto di assoluto rilievo occupato, chissà quando, sia a livello intra-provinciale che a livello intra-regionale. Insomma, un programma più che ambizioso, visto soprattutto il parterre dei competitor: le città campane di Napoli, Salerno, Caserta e Benevento, tutte molto agguerrite in fatto di eventi culturali e musicali. Va bene che magicamente il sindaco Festa, a corto di finanziamenti, ha trovato 90 mila euro, stornandoli da un altro capitolo di spesa, pare la manutenzione delle strade cittadine, ma comunque siamo molto al di sotto della cifra che la Regione ha accordato ad “Avellino Summer Fest” per poter sperare in un’offerta di manifestazioni davvero di qualità.  

Tuttavia, la parola d’ordine dell’attuale amministrazione comunale è ottimismo, anche al di là dell’evidenza. Che Avellino, più che “un’isola felice” sia addirittura “il migliore dei mondi possibili”, si sa, è la ferma convinzione del sindaco ridens, e allora vale la pena lasciare le critiche all’opposizione “rosicana”. Prepariamoci, piuttosto, alle luci fantasmagoriche in fase di allestimento lungo il Corso Vittorio Emanuele, alle bancarelle di leccornie e poi al non ancora individuato “villaggio dei bambini”, con l’albero elettronico di 23 metri in piazza Libertà, coi fantomatici artisti locali, forse quelli avanzati alle feste ferragostane, chiamati ad allietarci per le strade addobbate a festa della città. Sicuri che sarà tutto ancora una volta splendido. Dopo gli insindacabili successi dell’Estate avellinese. 

Nel frattempo, il meno che trentenne assessore Luongo, passato da reddito zero a reddito qualcosa (non ha, infatti, pubblicato la sua denuncia dei redditi), promette faville: carico già a palla, continua a fare dichiarazioni più da pr o vocalist da discoteca che da amministratore , mentre il primo cittadino già prepara le bottiglie da stappare, pronto al grido di “su le mani”.