Un posto all'ombra

La nave di Teseo

LA NAVE DI TESEO

J.J Abrams - Doug Dorst

La nave di Teseo

Traduzione di Enrica Budetta

Rizzoli Lizard

Attenzione: la recensione contiene spoiler sul finale del libro!

Un bellissimo oggetto da tenere in mano, un esperimento affascinante, condotto in modo innovativo, anche se non proprio nuovo come idea (L'aveva già avuta Calvino anni fa, con Se una notte d'inverno un viaggiatore), una serie di livelli di lettura che si incastrano l'uno sull'altro come un castello di carte, ma probabilmente altrettanto fragili. Perché se è chiaro, come dice il titolo, che questa storia si basa sulla ricerca dell'identità (identità del protagonista del libro, che ha perso la memoria, identità del -finto - autore di cui si sono perse le tracce, identità dei due lettori che a loro volta lasciano le note a margine, identità dei vari personaggi ecc.) è anche vero che alla fine questa ricerca diventa mero pretesto per un gioco enigmistico intrigante, ma abbastanza fine a se stesso. Dopo aver letto il libro, e averlo riletto perché la prima lettura risulta abbastanza faticosa e difficilmente si afferra tutto subito, dopo essersi sbattuti per controllare che tutti i codici e gli enigmi siano effettivamente risolti, dopo avere ammirato l'accuratezza degli inserti, ciò che resta è ben poco.
Il vago e banale concetto che ciò che importa è l'amore. Una scrittura onirica che a tratti cattura e a tratti scade nella noia. L'idea di mistero come qualcosa di insoluto che è più bello di qualsiasi soluzione. Il piacere di un oggetto che riporta al gusto del gioco. Forse un sottile senso di delusione.

Chi è S? Non si sa. Chi sono coloro che aiutano od ostacolano i due ragazzi che leggono il libro e fanno ricerche su V.M. Straka? Non si sa. Chi c'è dietro le due fantomatiche organizzazioni segrete che si combattono a colpi di attentati e omicidi lasciando come tracce una misteriosa S gotica e le pagine dei libri di Straka? Non si sa ovviamente! Al lettore vengono date una serie di ipotesi e poi che si costruisca la storia da solo. Insomma, questo non è un libro, è una scatola di lego senza istruzioni: divertente giocarci e stimolante per la fantasia, tutto quello che volete... ma non chiamatelo romanzo!