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Creato da: prestitiefinanza il 26/04/2011
Prestiti e finanziamenti

 

 

Prestiti

Post n°19 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da prestitiefinanza
 

I prestiti personali veloci sono degli ordinari prodotti creditizi che le filiali dell'istituto di credito mettono a disposizione della propria clientela che desideri poter entrare in possesso di una somma di denaro da spendere liberamente per acquistare beni o servizi, o da sfruttare come riserva di liquidità aggiuntiva.

Attraverso i prestiti personali veloci, il cliente correntista  di un istituto di credito potrà ottenere un importo di denaro in genere fino ad un massimo di 30 mila euro, da restituire all'interno di piani di ammortamento in grado di estendersi fino ai 72 mesi, compatibilmente con la propria disponibilità reddituale e la propria preferenza in termini di rimborso.

Caratteristica comune dei prestiti in questione è, comunque, l'applicazione di un tasso di interesse fisso sul capitale oggetto di finanziamento. Come noto, tale caratteristica permetterà alla clientela dell'istituto di credito di poter restituire il capitale (maggiorato di quote interessi predeterminate), attraverso una serie di pagamenti di importi certi e costanti, senza correre il rischio di subire gli effetti negativi degli incrementi dei tassi di mercato, o le conseguenze positive dei trend decrescenti degli stessi.

Per richiedere i prestiti personali veloci è inoltre sufficiente recarsi in una qualsiasi filiale degli istituto di credito, presso un’agenzia finanziaria o sui vari portali online, compilare la domanda predisposta, e allegare una copia della carta di identità, del codice fiscale, e dell'ultima busta paga (o altra documentazione che possa comprovare l'effettiva ricezione di un reddito da lavoro dipendente o da pensione).

In pochi giorni sarà valutata la richiesta dei propri prestiti, conferendo così a chi lo desidera la possibilità di entrare subito in possesso della somma domandata.

 
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Prestiti inpdap

Post n°18 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da prestitiefinanza

Non tutti sanno che, anche se si ha già avuto modo di contrarre i prestiti Inpdap, è possibile richiedere il rinnovo degli stessi, potendo così entrare in possesso di una nuova linea di credito, generata dal rifinanziamento richiesto all'Istituto Nazionale di Previdenza delle Amministrazioni Pubbliche, e poter pertanto rispondere nel migliore dei modi alle esigenze finanziarie di nuova natura.

Ad ogni modo, il rinnovo dei prestiti Inpdap è soggetto ad alcune regole ben precise, che vengono periodicamente disciplinate all'interno del regolamento in vigore su tali finanziamenti.

Ad esempio, è possibile procedere al rinnovo dei prestiti Inpdap con scadenza annuale, solamente nell'ipotesi in cui sia trascorso il periodo minimo di 6 mesi, all'interno del quale l'iscritto alla Gestione unitaria (dipendente o pensionato) abbia provveduto a rimborsare correttamente le rate del piano di ammortamento.

Nell'ipotesi di prestiti Inpdap con scadenza biennale, invece, il rinnovo sarà richiedibile solamente dopo il passaggio dei primi 12 mesi; nell'ipotesi di piccolo prestito con scadenza triennale, il rinnovo sarà reso possibile dopo 18 mesi mentre, come intuibile, nell'ipotesi di prestiti con scadenza quadriennale, il rinnovo non sarà effettuabile se non dopo i primi 24 mesi.

Il rinnovo dei prestiti Inpdap seguirà una procedura snella, simile a quella della richiesta del finanziamento. Occorrerà pertanto rivolgersi alla propria amministrazione pubblica di appartenenza nell'ipotesi in cui la richiesta provenga da un dipendente attualmente in servizio, oppure all'Ufficio territoriale competente dell'Inpdap, nel caso in cui la richiesta provenga da un pensionato, obbligatoriamente iscritto alla Gestione unitaria dello stesso Istituto di previdenza.

 
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Finanziamenti personali

Post n°17 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da prestitiefinanza

I finanziamenti personali vengono detti anche “non finalizzati”: con questo termine, si indica appunto la possibilità di erogazione dell’importo senza la sua finalizzazione nell’acquisto di beni o servizi. In pratica, la somma viene erogata senza un utilizzo specifico ed il cliente può disporre della cifra in piena autonomia. Inoltre, questa tipologia prevede un numero ridotto di vincoli.

I prestiti personali, concessi attraverso società finanziarie o istituti di credito, non prevede la figura di un intermediario, il dealer, ma viene erogato direttamente a chi ne fa richiesta attraverso un assegno o un accredito su conto corrente.

I finanziamenti personali non possono superare i 30.000 Euro e, solitamente, prevedono un piano di ammortamento con pagamento diluito in più rate e con un tasso d’interesse fisso.

I soggetti che possono richiedere finanziamenti personali sono principalmente lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati, ma esistono soluzioni personalizzate in grado di soddisfare diverse esigenze. Il criterio per la concessione del prestito è però la presenza dimostrabile, ad esempio tramite busta paga, di un reddito fisso che funge da garanzia.

I finanziamenti personali sono strumenti più agevoli e flessibili e molto spesso le condizioni generali vengono modificate in base al richiedente. Si possono quindi stabilire diverse soluzioni per il piano di rientro, ad esempio scegliendo rate fisse o variabili che aumentano o diminuiscono nel tempo. In alcuni casi, poi, anche se non sempre previsto, l’istituto di credito o la finanziaria possono richiedere ulteriori informazioni circa la destinazione della somma erogata.

 
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Cessione del quinto

Post n°16 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da prestitiefinanza
 

 

La cessione del quinto dello stipendio si riferisce alla possibilità di cedere, appunto, un quinto dell’importo totale dello stipendio, per il pagamento delle rate di un finanziamento. Si tratta di una modalità adottata già con l’Unità di Italia, ma regolamentata solo nel 1950 e da allora è molto utilizzata.

Il nome di questo tipo di prestito si riferisce alla quota che viene trattenuta dalla busta paga che, in nessun caso, può superare il 20% del totale. Attualmente, questa modalità, è accessibile anche dai pensionati che andranno così ad impegnare un quinto della propria pensione. Si tratta di finanziamenti che prevedono una durata temporale non eccedente al contratto lavorativo, tranne per alcune eccezioni,  minima di 24 e  massima di 120 mesi.

La garanzia del reddito permette di eliminare i casi di mancato pagamento da parte del richiedente del prestito tutelando il finanziatore. La legge in vigore prevede che, quando si stipula un contratto di cessione del quinto, venga obbligatoriamente sottoscritta anche una polizza assicurativa su rischio impiego, ovvero in caso di perdita del lavoro, e vita, soprattutto nel caso di pensionati, che tutela gli eredi esentandoli dall’eventuale pagamento che sarà quindi a carico dell’assicurazione.

In pratica, è il datore di lavoro che autorizza il prestito pagando l’importo stabilito, la rata, direttamente dallo stipendio del dipendente. Le rate, corrispondenti appunto al quinto della busta paga, sono fisse e non possono essere modificate nel corso del tempo. Anche i tassi di interesse, in particolare quello nominale (TAM), resta invariato per tutta la durata del prestito.

 

 
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Prestito personale

Post n°15 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da prestitiefinanza

Il prestito personale viene concesso da istituti di credito bancari o da società finanziarie a tutti coloro che abbiano un reddito dimostrabile (CUD, 730, UnicoPF).

Il prestito personale è annoverato tra i prestiti non finalizzati, cioè il prestito non è vincolato alla motivazione per la quale viene richiesto. Il prestito personale viene erogato, generalmente, con accredito diretto sul c/c, direttamente al richiedente e rimborsato attraverso un piano di ammortamento a rate costanti, calcolate con applicazione di un tasso fisso. Alternativa all’accredito sul c/c è l’emissione di una assegno circolare, pratica quest’ultima poco utilizzata.

Data l’assenza di garanzia al prestito vi è un importo massimo di erogazione pari a 30.000 euro.

Le persone fisiche che hanno accesso al prestito devono avere delle caratteristiche di base, in modo da garantire solvibilità. Quindi apparterranno alle seguenti categorie: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati.

Oltre al pagamento periodico delle rate, che può avvenire tramite l’utilizzo di bollettini di c/c postali oppure con addebito del r.i.d. sul c/c bancario e/o postale, il richiedente può optare al rimborso anticipato, anche se nella maggior parte dei casi, tale anticipazione è gravata di una penale che ammonta, generalmente, all’1% del capitale ancora da versare.

Tra i vari vantaggi, che le società finanziarie offrono, vi sono in particolar modo la possibilità, in caso di necessità e con preventiva autorizzazione, di saltare la rata fino a 3 o 5 volte nell’arco temporale di ammortamento del prestito, oppure di stabilire a priori la propria rata ideale, oppure, ancora, di optare di pagare nel primo periodo delle mini rate.

 
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