PRINCIPESSA SI NASCENON SI DIVENTA |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
Le scrivevano donne, ragazze, nonne: L. constatava che la solitudine era la più grande conquista femminile del secolo, un sentimento democratico, che colpiva casalinghe e rampanti, giovani e vecchie, maritate e amanti, belle e brutte. Tutte quelle sorelle di sventura, a volte spiritose, a volte lamentose, spesso piene di risorse, non di rado ad un passo dal baratro, che in modi diversissimi le raccontavano patemi e storie d’amore varie, la facevano sentire meno sola, a tratti utile. Cercare risposte le infondeva coraggio…
DOMANI TI PERDONO Alessandra Appiano |
“Ciao a tutti! Mi chiamo Gatta con gli Occhiali e sono una papiro-dipendente!”
Ebbene sì, la Mitica Gatta con gli Occhiali è entrata nell’adolescenza e come tutti gli adolescenti che si rispettino si è data alle droghe leggere! Ma se gli adolescenti umani si rollano spinelli, gli adolescenti gatto si fanno di papiro o similari!
Era già da un po’ di tempo che notavo delle anomalie in Tutankamon, il mio nuovo papiro, poi ho colto la Mitica Gatta con gli Occhiali sul fatto, mentre tutta felice leccava le foglie della pianta…
Ecco il risultato della mia ricerca (tratto dal sito: www.idag.it):
Perché al gatto piace tanto il legno di ulivo?
Ed ecco spiegato l’improvviso affiatamento tra la Mitica Gatta con gli Occhiali e Tutankamon!
Ora la Gatta è in un centro di disintossicazione, per fortuna reagisce bene e conta di tornare a casa al più presto; anche Tutankamon sta meglio, finalmente ha messo delle belle foglie di un verde brillante e inizia ad assomigliare sempre più ad un papiro vero, come quello della vicina! |
È proprio il caso di dirlo: “tutto gira intorno a lei”!
Lei è la più sfigata sulla faccia della terra, i suoi problemi sono i più gravi mai affrontati da un essere vivente… sono talmente gravi da dover essere necessariamente condivisi con il resto dell’umanità, così… per dividerne il peso! (tanto gli altri non ne hanno di propri! Non importa che tu stia passando un momento difficile, non sarà mai difficile come la sua vita.
La sua famiglia è la peggiore che potesse capitarle: una banda di psicopatici, che non ha niente di meglio da fare che tentare incessantemente di rovinare la vita a lei. Come quando sua madre le ha comprato un gioiello importante per un’occasione importante, che però lei non voleva: quale grave affronto! Non importa che in questo momento un tuo familiare abbia un grave problema di salute “Facciamo uno scambio?” “Certo, perché no, ma ti avverto: tu non sopravviveresti un giorno in questa famiglia di psicopatici!” Eh sì, l’insensibile sei tu, sì sì!
Dall’altro lato, però, ti scontri anche con il suo egocentrismo positivo. Lei è la migliore, sempre! Come lavora lei non lavora nessuno, come fa le cose lei non le fa nessuno… e d’altronde le sue competenze sono non indifferenti! Effettivamente è brava, è innegabile, ma non è infallibile, le sue ca***te le fa anche lei… e quando succede lo ammette, ma non è mai colpa sua! È la solita sfiga che la perseguita! Oppure il solito collega incompetente che ha trovato lavoro sol tramite raccomandazione! Ovviamente l’unica che ha trovato lavoro per merito e non per raccomandazione è lei! Anche le sue scelte di vita sono le migliori. Non ci si spiega, però, perché non sia mai contenta di quello che ha! Lei non lo ammetterebbe mai, ma traspare da quello che dice, dalle insinuazioni poco benevole nei confronti di persone che conosce appena e che a prima vista sembrano avere più di lei (senza meritarselo, ovviamente!)
A volte la guardo (lei, ma anche le persone come lei, uomini o donne che siano) e capisco perché ho scelto TIM! |
Siamo rovinate! Definitivamente!
Siamo in pausa, io e le solite colleghe… Da qualche tempo siamo riuscite a trovare un angolino abbastanza riservato dove trascorrere questi pochi minuti di svago dalla dura vita lavorativa… Abbastanza riservato, ma non imboscato, in modo da non attirare eccessivamente l’attenzione sulle nostre attività… Si parla animatamente del più e del meno, di cose di lavoro e non, di colleghi e non… Quando nella saletta accanto compare uno dei nostri capi, intento a bersi il proprio caffè…
E qual è il modo migliore per farsi strada in questo duro mondo del lavoro??? Fargli compagnia nella sua pausa? Ovviamente no… Coinvolgerlo nelle nostre conversazioni? Ovviamente no… Non vogliamo mica sembrare zerbini, non vogliamo mica prostrarci ai suoi piedi… Ecco, ignorarlo potrebbe essere l’idea migliore…
Ma LEI, l’unica collega che non lavora con lui, cosa fa? Gli chiude la porta della stanzetta praticamente in faccia, in modo da “preservare la nostra privacy”! Nel nostro angolino appartato si diffonde velocemente il panico… rimaniamo tutte raggelate nelle nostre posizioni per i successivi 5 secondi, incapaci di muoverci e reagire… poi quando finalmente capiamo che la cosa migliore per tutte sarebbe eclissarsi immediatamente, LUI, il CAPO, entra nella stanzetta, ci fulmina tutte con lo sguardo e ci ricorda che siamo fuori dai nostri uffici da troppo tempo (ben 4 minuti oltre il termine massimo!)
E noi, povere sfigate, a testa bassa e con la coda tra le gambe, facciamo mestamente ritorno alle nostre rispettive scrivanie, in attesa della ritorsione che presto o tardi cadrà sulla testa di tutte!
Quasi quasi passo i prossimi 5 minuti ad aggiornare il mio curriculum: ho l’impressione che presto ne avrò bisogno! |
Oggi sono giunta alla conclusione che i miei genitori con me abbiano sbagliato tipo di educazione. Sì, perché nonostante l’età ho ancora ben radicato nella mente il senso del dovere e il senso dell’ “autorità”!
PREMESSA: pendolo ormai da anni e la situazione “treni” peggiora con il passare del tempo; su 5 giorni lavorativi riesco a viaggiare in condizioni umane una sola volta, al massimo 2… pagandone, ovviamente, le conseguenze in qualche altro modo! (vuoi che non venga rispettato il principio dell’equilibrio cosmico?
Quindi stamattina salgo sul treno, mi siedo in uno dei pochi posti liberi della carrozza e dopo un attimo mi accorgo di essere in prima classe! Momento di disperazione! In condizioni normali, semplicemente me ne sarei fregata fino all’arrivo del controllore, ma oggi mi rendo conto che una persona che è rimasta in piedi nella carrozza è una persona con il biglietto di prima! Me ne rendo conto non perché abbia fatto commenti o richieste (nel qual caso mi sarei alzata immediatamente!), ma semplicemente perché non l’ho mai vista in seconda classe… ebbene sì, anche in questo caso il fattore esperienza gioca un ruolo importante! Rimango nel mio posto attanagliata dal dubbio: la tentazione di cedere il posto è forte, ma l’idea di fare il viaggio in piedi per l’ennesima volta ha il sopravvento… in fondo il biglietto lo pago anche io, ma il servizio offerto non è all’altezza! Ad ogni modo, mai decisione fu più sbagliata: non sono riuscita a leggere una riga del mio libro, troppo presa dal mio senso di colpa infinito, tormentata dal pensiero di aver fatto un’azione sbagliata, angosciata dal possibile arrivo del controllore, dalla “sgridata” che mi sarei presa e dalla figura che avrei fatto!
La conclusione: 2 fermate prima della mia (fermate che dal mio treno “direttissimo” non vengono fatte per ovvi motivi!) mi sono alzata e mi sono appropinquata mestamente verso la porta… E la persona in piedi ha continuato a snobbare il mio posticino vuoto per finire la chiacchierata con un altro passeggero!!!
MAI fare delle buone azioni, MAI!
|
Ormai è più di un anno che vivo da sola… beh, non proprio da sola, da qualche tempo ho una nuova coinquilina, la Mitica Gatta con gli Occhiali, che porta il suo contribuito nei lavoro domestici… ovviamente a modo suo: lei fa i disastri ed io pongo rimedio!
Per ora (ma spero anche per il futuro) non mi sono pentita della scelta fatta… nonostante i vari pareri negativi più o meno palesati. Però, devo ammettere che a volte in casa si sente la mancanza di una figura maschile.
Qualche settimana fa, ad esempio, un maschietto in casa avrebbe proprio fatto comodo! La Mitica Gatta con gli Occhiali ed io avevamo appena finito di cenare e ci stavamo dividendo equamente le normali attività domestiche del dopo-pasto: io sparecchio e lei mi fa gli agguati tentando di rovesciare ciò che ho in mano, io lavo i piatti e lei tenta di affogare nel lavandino, io passo la scopa per terra e lei sparpaglia le briciole appena raccolte… Quando un rumore sospetto alla porta attira la nostra attenzione! Ma no, ci saremo confuse con la televisione… Invece, poco dopo il rumore si ripete… sembra che qualcuno stia spingendo la porta di ingresso!
Ora, la porta d’ingresso della mia dimora è… come dire? … un po’ “fragilina”, per intenderci, un paio di spallate ben assestate la farebbero crollare miseramente!
Si capisce, quindi, che quella sera l’agitazione abbia preso il sopravvento sulla razionalità! All’ennesimo rumore alla porta, con voce decisa domando: “Chi è?” Nessuna risposta. Mi avvicino con circospezione e senza fare rumore allo spioncino per tentare di capire chi possa essere, ma purtroppo è troppo buio e non si vede nulla… Intanto i rumori continuano, sembra proprio che qualcuno stia tentando di entrarci in casa, la Mitica Gatta con gli Occhiali si è rifugiata dietro il divano con la coda tra le gambe e le orecchie basse e a quel punto il panico ha il sopravvento, prendo il telefono e chiamo il Paladino di Corte, l’unico amico che potrebbe andare a soccorrere una donzella in pericolo!
L’attesa sembra eterna, ma finalmente il Paladino di Corte arriva, mi suona e individua subito il maldestro ladro che sta tentando di scassinare la mia porta: è un enorme Gattone Randagio, prontamente ribattezzato Romeo, uno spasimante della Mitica Gatta con gli Occhiali, che incurante dei pericoli si è calato dai tetti e si è intrufolato nel palazzo per coronare il suo sogno d’amore! Ma allora tu sapevi chi era? E perché non me l’hai detto? Lo facevamo entrare, gli offrivamo delle crocchette, ci si conosceva, si faceva amicizia… oppure non è il tuo tipo? |
Lavorare stanca. Se poi, a peggiorare la musica, ci si mettono anche le colleghe è la fine. Piuttosto che varcare la soglia del tuo ufficio preferiresti di gran lunga spalare il letame anche tu nella Fattoria, gomito a gomito con Daniel Ducruet. Tutto pur di non rivedere ancora quel brutto muso della tua collega di scrivania. Quella che definire stronza è farle un complimento. Lei ci ha proprio tracce di cacca nel DNA. Così dedita al lavoro, così solerte. Una apessa sempre pronta a conficcarti il suo pungiglione nelle carni. La perfida Alexis di Dynasty. Coriacea. Mai un coccolone, mai un'influenza, mai una diarrea come si deve. Ercolina sempre in piedi. E' persino tornata a lavorare ancora con le croste della varicella impestando tutto l'ufficio. Lei e la sua mania delle piante. Con gli anni ha messo su un piccolo dipartimento forestale. Una giungla pluviale di begonie, ficus, felci, epotus che d'estate fanno salire l'umidità dell'ottanta per cento. Il tuo è l'unico ufficio in Roma dove ci nidificano le zanzare tigre. Molto meglio LA BELA TULERA. La collega sempre perfetta. Quella che prima di uscire di casa fa il bagno nell'Opium. Per venire in ufficio si veste come se dovesse andare a ricevere dalle mani di Pippo Baudo il David di Donatello. Tutta despansè. Tubino nero delle dimensioni di un cerotto, tacco a spina di cactus, trucco leggero da Dragqueen, giacchetta strizzatette, messa in pieghissima. Mai un cedimento. E tu non ce la fai a starle dietro. Perché a te i capelli si sporcano, come a tutti gli esseri umani. Dopo un giorno sembra che ti abbiano gettato sulla testa una secchiata di lumache, la pelle ti si ingrigisce come quella del merluzzo, i tacchi ti fanno gonfiare i piedi, il tubino ha l'orlo scucito da mesi e non hai mai tempo di rimetterlo a posto. Così arrivi in ufficio con i jeans slandronati, il maglione prugna che fa i pallini, e la coda di cavallo moscia. Però la giacca ce l'hai anche tu e si distingue dalle altre. Sulla tua ha vomitato tuo figlio mentre lo portavi all'asilo. Ultima tipologia di collega è la MALATA IMMAGINARIA. Quella che ne ha sempre una. Se non ha mal di gola, ha mal di schiena. Se non ha mal di schiena ha mal di testa. Se non ha mal di testa ha mal d'orecchie. Insomma. Una giaculatoria perenne di lamenti. Un catorcio piegato per otto ore consecutive. Solo per non sentire ancora le sue grida di dolore ti lasci commuovere e fai anche la sua razione di lavoro. Poi scattano le cinque e papam. Un grillo.Una locusta. Devi vedere come salta via dalla scrivania. Sdeng. Sembra la palla pazza che strumpallazza. Risorge Lazzaro. Il miracolo della cartolina bollata. Un consiglio? Non fatevi impietosire. Sei in fin di vita, collega mia? Ok, ti faccio dire una messa. COLLEGHE Luciana Litizzetto |
No, non sono una massaia come si deve…
Io alcune cose proprio non le capisco, alcune sottigliezze non fanno per me. E soprattutto non mi interessano… se le arance si chiamano Pinco oppure Pallino, per me ha poca importanza, l’importante è che siano buone…
Immagino che vi stiate chiedendo il motivo di questo discorso…
Ma poi per strada i neuroni, che finalmente si sono svegliati completamente |
Come già detto, negli ultimi tempi mi sono concessa un periodo di vacanza al mare. Ovviamente, però, gli psicopatici non vanno in vacanza… o meglio, anche in vacanza riescono a “rintracciarmi”!
Non voglio soffermarmi sui vari tamarri e sui nuovi hippy che investano le spiagge: quelli ci sono ovunque e in qualsiasi periodo dell’anno, indipendentemente dalla sottoscritta, per fortuna! E possono essere più o meno fastidiosi a seconda del proprio umore… e, soprattutto, si neutralizzano facilmente scegliendo un pezzo di spiaggia lontano da loro… certo, se non sono dozzine e dozzine, perché in tal caso diventa veramente difficile evitarli! E a quel punto la domanda diventa d’obbligo: meglio il tamarro con la radio “a pppalla” o il nuovo hippy con la passione per i “bonghi”?
Ad ogni modo, l’episodio “the winner is…” di questa breve vacanza mi è capitato uno degli ultimi giorni di permanenza al mare, quando preda di un raptus violento (nei confronti di me stessa) decido di concedermi la mitica cialda di gelato a “tutti i gusti più uno” (ehm, si vede che il mio libro-spiaggia è stato “Harry Potter e la Pietra Filosofale”? Fiera della mia decisione, mi siedo su una panchina della passeggiata e mi immergo nella degustazione della mia conquista, riuscendo in men che non si dica a macchiarmi i pantaloni per ben due volte…
Nel frattempo, mi si avvicina un uomo in bicicletta, lo psicopatico del caso ovviamente, capelli grigi, sguardo vacuo, spalle ricurve, che mi apostrofa con: “Gelato?” Beh, visto il cono che ho in mano in quel momento (e che, per intenderci, si deve mangiare con il cucchiaino visto la mole) la domanda mi sembra retorica e gli rivolgo uno sguardo interrogativo. Lui continua con un “Oppure un caffè? Dopo il gelato… oppure un altro gelato?” Il mio sguardo si fa sempre più interrogativo: mi sta prendendo in giro o sta tentando un approccio??? Imperterrito e indifferente al mio sguardo sempre più freddo, continua: “Perché ti ho visto da sola…” E a quel punto mi si frantumano le noci di cocco a terra… che cosa vuol dire ti ho vista da sola???
L’assurda conversazione con lo psicopatico di turno continua per altri 10 minuti, con le solite domande banali a cui tento di non rispondere ingozzandomi di gelato… fino a quando l’essere fastidioso che disturba la mia merenda inizia a capire l’antifona… “Beh, certo che sei proprio giovane…” Insomma, ma in confronto all’età che deve avere lui direi proprio di sì… “Quanti anni hai?” Silenzio. “15?” Il gelato quasi mi va per traverso… Va bene che ho in mano un cono enorme che neanche un bambino in fase di crescita riuscirebbe a mangiare… Ma 15 anni proprio non li dimostro!!! Sto per rispondere a tono, quando una vocina, quella della saggezza che ogni tanto si ricorda che esisto, mi fa mentire spudoratamente con la speranza che lo psicopatico si levi dai cocones… “Ehm… sì, insomma, poco di più!” E a questa risposta il rimbambito, che evidentemente così rimbambito non è, si fa due conti in tasca, capisce che “poco di più” potrebbe voler dire “non ancora maggiorenne” e si volatilizza all’istante!
Ma tutti io li devo trovare??? Cosa c’ho scritto in fronte? “collezione di disallineati”?
|
E rieccomi qui, di ritorno dal mio soggiorno ligure, riposata e pronta a riprendere il solito tram tram quotidiano.
Qualche giorno fa mi sono ritrovata a muovere una non troppo velata critica ad una cara amica che si stava per lanciare a capofitto in una nuova ed “entusiasmante” attività. Sapendo che da qualche tempo è afflitta da un pensiero fisso e conoscendo la quantità notevole di attività che svolge normalmente, mi sono sentita in dovere (ebbene sì, sono anche una di quelle che non riesce a farsi un trenino di fatti propri quando è preoccupata per qualcuno!
Poi, sono partita per le mie meritate vacanze e, dopo i primi due giorni passati in stato comatoso E in questo frangente mi sono resa conto della mia “ipocrisia” nel commentare la decisione della cara amica: negli ultimi tempi anche io ho preferito affogarmi di impegni piuttosto che affrontare alcuni pensieri poco piacevoli! Già, perché passato l’entusiasmo iniziale e l’ottimismo del tipo “Che figo! Sono in vacanza! Cosa vuoi di più dalla vita?”, i pensieri che si affacciano alla mente non sono mai molto belli, almeno i miei.
La pace e la tranquillità del mare mi ha sempre portato ad analizzare la mia vita e a fare il punto della situazione, un resoconto di ciò che è positivo e ciò che è negativo, e, visto l’ottimismo che mi contraddistingue e che mi porta a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, generalmente la bilancia pende sempre un po’ dalla parte sbagliata. Ad ogni modo, tutto ciò mi è sempre servito a ripartire con più grinta, al punto che ho sempre ricercato questi momenti di “volontario esilio” al mare in periodi dell’anno non troppo turistici.
Erano un paio di anni che non riuscivo più a ritagliarmi questo spazio di riflessione e devo dire che gli effetti si sono sentiti: ritmi sempre più sostenuti, impegni sempre più numerosi, scuse sempre più assurde per non rimanere sola con i miei pensieri! Ammetto che questi giorni sono stati duri (fare i conti con se stessi non è uno scherzo!
E con la certezza che anche io sono una di quelle persone che “predica bene e razzola male”! Spero solo che la cara amica abbia capito che le mie parole non erano dettate da cattiveria gratuita, ma dalla preoccupazione nei confronti di una persona a cui si tiene molto! |
Lo sapeva bene G., dai gatti c’è sempre da imparare: indipendenti e mai soli, pigri e curiosi, adattabili e saggi, pronti a giocare in qualunque momento ma anche a fermarsi e riposare. Il contrario degli esseri umani: inchiodati alle aspettative altrui, soli nel dolore, agitati cronici ma paralizzati dall’ansia, schiavi delle abitudini e in definitiva pazzi o quasi, incapaci di uscire dalle proprie ossessioni. Da anni G. prendeva ripetizioni esistenziali dai gatti… … Il passo tranquillo, la flemma autarchica di chi tenta di bastare a se stesso, alla larga da regole conformiste e stressanti, una paciosa ragazza fuori moda che non aveva nulla a che spartire con certe anoressiche sciurette schizzate e griffate… già isteriche al nastro di partenza della giornata: il parcheggio introvabile, l’ultimo modello del cellulare che squilla di continuo, i tacchetti sadici incastrati in qualche tombino. Il segreto per campare bene o il meno peggio possibile? Evitare come la peste le ambizioni estetiche, economiche e soprattutto di gloria. Non aspettarsi proprio nulla, non c’è nessun premio da ritirare, nessun posto speciale dove arrivare.
DOMANI TI PERDONO Alessandra Appiano |
Ora ne sono certa: in me c’è qualcosa che non va! Il primo sospetto mi è venuto quando sono stata assunta definitivamente nella mia azienda (qui se non sei strano non ti tengono!
Io ATTIRO GLI PSICOPATICI… come il miele attira gli orsi… Qualche esempio? Ne ho a bizzeffe!
PSICOPATICO N° 1: l’amico di amici, quello che ti viene presentato non si sa bene per quale motivo quello che dopo un aperitivo ti vede già come la madre dei suoi figli, la moglie dei suoi sogni, la schiava dei suoi desideri e, soprattutto, la domestica per la sua casa! quello che dopo il 2 di picche ti risponde con un odio puro e incontrollato, che fa sì che la situazione diventi completamente ingestibile per tutti… quello che anche ora che è fidanzato con un’altra ti massacra verbalmente anche se dici solo “ciao”…
PSICOPATICO N° 2: il collega d’ufficio che non ti rivolge più la parola perché ad un suo comportamento scorretto hai osato rispondergli: “perché non lo fai a tua mamma???” evidentemente doveva essere un’azione particolarmente grave, la sua, per offendersi così tanto al solo nominare la sua “mamma”! peccato, che tu non ti ricordi neanche l’episodio (hanno dovuto dirtelo altri colleghi!)… beh, forse non era così grave!
PSICOPATICO N° 3: il viaggiatore occasionale che con tutti i posti che stranamente ci sono sul treno deve proprio scegliere quello davanti al tuo… quello che deve attaccare bottone a tutti i costi, nonostante tu stia tentando disperatamente di sprofondare sempre di più dietro al tuo giornale e risponda a monosillabi, troppo presa dalla lettura dei riassunti delle soap opera… quello che al cellulare urla all’amico che sta andando in quella città là per incontrare, sai, una ragazza (allora aSSo fracassi i totani a me, per usare una colorita espressione di un’amica! quello che al cellulare con lo stesso amico riesce a sussurrargli di essere sul treno con, sai, una ragazza… facendosi sentire dalla ragazza stessa, che in quel momento tenta di incenerirlo con lo sguardo!!!
Che dite? Possono bastare????
|
… ho passato la mia vita a studiare le cose strane che avvengono nella mente umana. Non serve ostinarsi a guardare sempre la faccia migliore della vita. Dietro i paraventi delle consuetudini e delle convinzioni quotidiane, si nascondono singolari abissi. Vi è per esempio la crudeltà per istinto di conservazione… Cosa ancora peggiore: il desiderio profondo e pietoso di essere apprezzati… Quando quest’ultimo desiderio è contrastato, si perverte, muta aspetto, si trasforma nel bisogno di valere, di far sentire il proprio peso… La crudeltà diventa un’abitudine, e come ogni abitudine può essere coltivata, perfezionata…
LA DOMATRICE Agatha Christie
|
Post n°102 pubblicato il 23 Marzo 2007 da troppo_principessa
A grande richiesta e nonostante l’enorme traggggedia che negli ultimi giorni si è abbattuta sulla Famiglia Reale (e che per fortuna si è conclusa felicemente!), mi sembra doveroso promulgare il seguente EDITTO REALE (e poi non dite che non mi occupo dei miei Sudditi!):
Io, Principessa Reale del Regno di Bambagia, bandisco da tutti i territori del mio vasto Regno ogni forma di trasferta lavorativa, ad eccezion fatta per i seguenti casi:
Ovviamente, ogni trasgressione sarà punita severamente. |
Post n°101 pubblicato il 21 Marzo 2007 da troppo_principessa
PJ E' STATO LIBERATO! Grazie all'intervento delle Teste di Cuoio, PJ è potuto tornare dalla sua famiglia, che ringrazia sentitamente quanti hanno partecipato al suo dolore e quanti si sono prodigati affinchè questa triste vicenda avesse la sua giusta e felice conclusione! Per approfondimenti sul caso si rimanda al tg di domani. |
Post n°100 pubblicato il 20 Marzo 2007 da troppo_principessa
DRAMMA A PALAZZO REALE: Il Portavoce della Famiglia Reale ha appena reso noto che la Pianta Grassa preferita dalla Principessa Reale è stata rapita ieri dalla sua abitazione da un commando di rivoluzionari ostili alla monarchia. Gli IRR, Irriducibili Ribelli Rivoluzionari, questo il nome dietro cui si cela il commando, hanno già richiesto un ingente riscatto per avere indietro la Pianta Grassa. PJ, questo il nome fittizio che daremo alla Pianta Grassa per salvaguardare la sua privacy e quella della sua famiglia, per ora sta bene, ma necessita di cure costanti e di medicinali per tenere sotto controllo la gravissima malattia cardiaca da cui è affetta. La situazione è disperata, pertanto la Famiglia Reale chiede il silenzio stampa. Chiunque avesse notizie in merito a questa scomparsa può contattare il Portavoce della Famiglia Reale.
|
Da quando lavoro in questo ufficio, mi sono resa conto di NON ESSERE SVEGLIA…
A parte il lunghissimo periodo di tempo che ho impiegato a rendermi conto delle varie lotte intestine che esistono tra i vari colleghi, tra i vari gruppi…
Ma ultimamente mi è capitato di assistere a quelle piccole prove di forza volte a destabilizzare l’avversario. Ed è in queste occasioni che mi rendo conto di essere veramente ingenua!
Faccio un esempio: la scelta della scrivania all’interno dell’ufficio. Ho sempre pensato che fosse qualcosa di totalmente indipendente da me. Il capo ti dice: “la vostra disposizione nell’ufficio è questa” e quella rimane… al massimo si può apportare qualche leggera modifica a quanto stabilito, ma ovviamente in accordo con i colleghi e rispettando alcune regole non scritte, ma che per me sono sempre valide, come l’anzianità di servizio oppure l’accorpamento delle persone che lavorano in uno stesso gruppo.
Poi qualche tempo fa arriva una nuova collega: le scrivanie vuote sono solo 2, lei è destinata ad una che non è esattamente in una posizione di favore (per intenderci, è la prima verso l’ingresso dell’ufficio, chiunque entra ha una perfetta visuale di quanto tu faccia sul tuo pc!). Lei appena intuisce quale sarà il suo destino commenta: “no, no, scusate, ma io voglio stare vicina alla finestra…” Tutti la guardano sorpresi
E lì inizio a pensare: “allora sono proprio poco sveglia! io non mi sarei mai permessa di chiedere un cambio di scrivania il primo giorno…”
Ma non basta: tempo qualche settimana e un’altra collega viene trasferita. Ovviamente si rende disponibile il suo posto, in posizione ancora migliore, roba che tutti anelano e che si conquista raramente… e il giorno dopo lei, la collega Faccia Tosta, ha già chiamato gli Omini del Trasloco e si sta spostando nuovamente!
E lì capisco non solo di non essere sveglia, ma di fare concorrenza addirittura alla Bella Addormentata nel Bosco (quella del Regno vicino, avete presente no? Meno male che IO ho il mio Regno di Bambagia… |
Inviato da: Kastania
il 12/03/2012 alle 16:13
Inviato da: Kastania
il 29/06/2010 alle 15:40
Inviato da: Ladyna1975
il 25/06/2010 alle 12:20
Inviato da: troppo_principessa
il 25/06/2010 alle 11:59
Inviato da: Ladyna1975
il 25/06/2010 alle 11:53