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Addio modelle supermagre.

07 ottobre 2009. La principale rivista femminile tedesca, Brigitte, mette al bando le supermodelle supermagre, che si impegna a sostituire con donne comuni scelte tra il pubblico e nelle proprie redazioni, abbandonando così una volta per tutte i classici criteri di bellezza che dominano le passerelle internazionali.

Dall'anno prossimo, quindi, le pagine patinate del quindicinale del gruppo Gruner+Jahr cambieranno volto: "Facciamo un giornale per le donne, così come sono, non come altri vorrebbero che fossero", ha commentato Lebert Huber, co-editore della rivista, che vende circa 720mila copie ed è letta da 3,2 milioni di donne.

"IL fascino ha molti volti", ha aggiunto la co-editrice, Brigitte Huber: "Tutte le donne, siano esse attrici, musiciste, first lady' o abitanti di grandi città, influenzano gli stili della moda e della bellezza", ha aggiunto. La nuova strategia, che la rivista definisce "radicale", risponde al dibattito sull'immagine spesso falsata che modelle scheletriche danno della bellezza, con il rischio di diffondere una cultura dell'anoressia tra le adolescenti.

"Dietro la carriera di una modella non c'é l'idea di mostrare le donne come sono, ma modelle di una certa taglia - ha commentato in un comunicato il co-direttore di Brigitte, Andreas Lebert -. Adesso, molte donne pensano che questo sia un concetto datato, soprattutto per quel che riguarda gli ideali della bellezza, che sono molto controversi e vengono plasmati dall'industria della moda". Il dibattito su questo punto ha provocato in passato dure reazioni da parte di altre riviste del settore, ma finora Brigitte è la prima in Germania a prendere una decisione così drastica.

Lo scorso giugno, la direttrice dell'edizione britannica di Vogue, Alexandra Shulman, aveva accusato alcuni dei più grandi stilisti del mondo di creare abiti con taglie "sempre più piccole", spingendo le modelle ad essere sempre più magre e ignorando il problema dell'anoressia tra le adolescenti. L'intervento di Shulman era stato accolto come un punto di svolta nel dibattito sul mondo della moda, funestato, negli ultimi anni, dalla morte per anoressia di alcune giovani modelle.

In seguito a questi episodi alcuni paesi, tra cui la Spagna, hanno deciso di vietare l'utilizzo in passerella delle modelle, cosiddette, taglia 'zero'. In Francia, la deputata del partito della destra di governo Ump, Valerie Boyer, ha presentato una proposta di legge per lottare contro l'anoressia e la bellezza perfetta messa in mostra sulle riviste femminili: indicare a fondo pagina se le fotografie delle modelle sono state ritoccate "per modificare l'apparenza fisica della persona".
  (Redazione Tiscali)