Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Ecco un vero bastardoDedicato interamente a N... »

E tu. Tu non sarai più tu. Sarai tu a morire

Post n°492 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da lacky.procino
 

Non essere troppo orgogliosa
Se anche qualcuno ti chiama possente
Tu non lo sei
Se dal riposo e dal sonno, che sono tue immagini, deriva molto piacere, molto più dovrebbe derivarne
da te.
Schiava del caso e del destino di re e disperati
Tu che dimori con guerra con veleno, con ogni infermità
L'oppio e l'incanto ci fanno dormire ugualmente molto meglio del colpo che ci sferri
Perché tanta superbia?!
Trascorso un breve sonno, eternamente resteremo svegli
E tu
Tu
Tu non sarai più tu
Sarai tu a morire

Commenti al Post:
lacky.procino
lacky.procino il 06/02/13 alle 22:40 via WEB
Qualcuno di voi, l'ha mai sfidata la protagonista dello scritto? Saluti serali ai presenti^^
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 06/02/13 alle 23:34 via WEB
grazie, ma preferisco starle lontano! Notte
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 07/02/13 alle 00:18 via WEB
Fifone ... Ahiuhahihi
 
     
alberto524
alberto524 il 24/02/13 alle 01:17 via WEB
ricordiamoci sempre che noi non possiamo sapere cosa ci aspetta di là...
 
     
giovanninidgl
giovanninidgl il 25/02/13 alle 19:11 via WEB
Hai toccato , assieme alle fobie delle malattie, uno delle mie principali paure.
 
   
felicemente.donna478
felicemente.donna478 il 19/02/13 alle 21:22 via WEB
.in questo momento della mia vita non ho paura della morte perchè nn sento che mi appartiene considerando i progetti che vorrei realizzare...in generale penso che la morte in sè non ci tocchi ne da vivi ne da morti..almeno la nostra..quando siamo vivi perchè siamo vivi e da morti perchè siamo morti...questo nn esclude che però si muore un po ogni giorno..quindi perchè averne paura?..anche i nostri progetti in fondo non sono altro che un modo per cercare di combattere l angoscia di morte ...ciao
 
talenti012
talenti012 il 07/02/13 alle 00:50 via WEB
Perchè sfidare una creatura così dolce?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 07/02/13 alle 16:48 via WEB
La morte è parte della vita. Provoca dolore ma, il dolore è l'elemento che può ancora risvegliarci.
La gente tenta di nascondere la propria sofferenza ma, è un errore grave.
Il dolore è qualcosa da portarsi dietro.
Puoi avere cognizione della tua forza affrontando il tuo dolore.
Tutto dipende da come lo sopporti.
Questo conta.
La sofferenza è un sentimento e, i tuoi sentimenti sono parte di te, sono la tua realtà personale.
Se ti vergogni di loro e li nascondi permetti alla società di distruggere la tua realtà.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.


 
   
POTREI.ESSERE.TUA
POTREI.ESSERE.TUA il 19/02/13 alle 18:04 via WEB
qualche riflessione sulla morte e sul suo significato, ce lo siamo fatti tutti, volenti o nolenti...ma credo che per la maggior parte delle persone "approfondire" questo concetto sia troppo complicato e doloroso...Io credo invece che sia fondamentale....Credo sia fondamentale che ognuno di noi arrivi a dare un significato alla parola "morte"...sia essa intesa come fine di tutto o come inizio di qualcosa, ma è pur sempre un evento che ci porta lontano da qui, dalla nostra quotidianità...E allora, accettato questo, io la vedo così: non mi interessa quando,come,dove arriverà per me il momento di cambiare vita, so solo che vivo ogni giorno portando avanti il più possibile ciò che sento dentro, senza rimandare troppo, senza posticipare emozioni, risate, problemi,pianti...Questo vivere a pieno la vita, questa consapevolezza e desiderio di ESSERCI oggi, mi permette di vivere serenamente il pensiero della morte...Anche quando viene a mancare una persona a me vicina, la prima cosa a cui penso è : "spero che lui o lei abbia vissuto come sentiva dentro di voler vivere...".
 
   
aladin451
aladin451 il 23/02/13 alle 22:29 via WEB
C'è un'altra paura che mi fa riflettere molto spesso...vedo intorno a me, tra pazienti ma anche tra conoscenti o amici, che la paura più ricorrente è la paura della vita....paura di affrontare se stessi, di relazionarsi col prossimo, paura di non essere adeguati, paura di essere...vivi!
 
 
alex5261
alex5261 il 23/02/13 alle 22:41 via WEB
Non ho paura della MORTE in quanto mi ha sfiorata parecchie volte... Ho più paura dei vermi che mi possano divorare e delle persone che mi vengono a portare i fiori.
 
 
adam125
adam125 il 23/02/13 alle 23:02 via WEB
Io credo che se ne ha paura perchè è una cosa che non conosciamo. L'ignoto fa sempre paura. Quanto a come superarla... non saprei proprio!
 
   
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 24/02/13 alle 15:56 via WEB
Ciao, non credi nella la paura della morte? NON dovresti averne
 
uomini_e_donne_BG
uomini_e_donne_BG il 07/02/13 alle 01:11 via WEB
si perché sfidare la signora xxxx.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 07/02/13 alle 16:51 via WEB
In ogni cosa che finisce c'è l'inizio di qualcos'altro.
La morte non è in opposizione alla vita, non c'è dualità in questo, come invece si pensia.
La morte è complementare alla nascita, almeno in questo mondo.
Dove c'è la nascita c'è anche la morte e, la vita include tutto questo.
La vita in qualche modo è eterna, perché è il ciclo della nascita e della morte, tutti i cicli compongono ed appartengono alla vita.
Come la nostra anima, che appartiene alla vita, non solo dalla nascita e fino alla morte.


 
   
katerinax5x6
katerinax5x6 il 17/02/13 alle 20:53 via WEB
ciao si ha paura perchè non si conosce ed adirittura non si riesce nemmeno con la fantasia più sfrenata ad immaginarla .. in che modo si può superare.. pensandoci ed attivare un meccanismo di distacco dalle cose materiali .. come per dire se mi succedesse adesso come mi sentirei. sono così attaccata alle cose che ho .. io ci penso chiaramente con distacco e non sento un gran paura almeno a livello teorico .. quando arriverà verificherò se avrò veramente paura .. ciao
 
     
FANTASTICKATY
FANTASTICKATY il 19/02/13 alle 17:41 via WEB
Perchè non cè il mio intervento lachy? Avevo detto che si ha paura della morte in quanto sconosciuta e non concettualizzabile dal cervello umano il nulla, così come l'infinito, sono concetti che accettiamo senza capirli, siamo portati e chiederci dove finisce l'infinito e cosa c'è dopo la morte. Il fatto che la morte possa essere il nulla, cancellarci davvero per sempre dal mondo non lo accettiamo, vedi le varie religioni che concettualizzano sempre una vita dopo la morte. Io personalmente non sento paura della morte, anche se ci sono andata molto, molto vicina, penso che il nulla non può far male, non ci siamo e basta, io così combatto questa paura, pensando che la non esistenza è anche e sopratutto assenza di sofferenza, l'unica cosa strana è che se copro qualcosa, mi dico che se muoio non la potrò usare e che mi dispiace lasciare i miei oggetti. Forse perchè l'ho vissuto, alla morte di mio padre ho dovuto vendere rapidamente tutto, e ovviamente svendere e vedere le cose fatte amorosamente da mio padre toccate e prese da mani rapaci e indifferenti mi ha fatto molto male e, se penso che con le mie cose accadrà lo stesso, bè questo mi fa male. Invece nelle persone continuiamo a vivere nel ricordo, mamma e papà non sono mai morti per me, sono nei miei pensieri ogni giorno, me li porto dentro, fanno parte di me, forse questa è l'unica vera soppravvivenza.
 
solo.sara
solo.sara il 07/02/13 alle 18:50 via WEB
C'è il deserto qui, hihihihihi tutti hanno paura dell'argomento (MORTE) HIHIHIHIHIHI mi diverte questa cosa, eppure, tutti sappiamo che li finiamo!!!! hehehehe
 
solo.sara
solo.sara il 07/02/13 alle 18:51 via WEB
eppure si tratta solo di parlarne, e va bene, io sono ancora una ragazza cattiva, dentro di me ho ancora un lato oscuro ma ora so come tenerlo al suo posto. Mi è venuta in mente Angelina Jolie: ''Ho osato sfidare la morte. Sono una donna fortunata. Ho attraversato momenti pesantissimi e oscuri e sono sopravvissuta, non sono morta giovane e per questo sono molto fortunata. "Ho fatto le cose peggiori e più pericolose" Angelina Jolie si sente fortunata. Non perché è ricca e famosa. Ma perché nel suo passato ha più volte sfidato la morte e l’è andata sempre bene.Ormai, però, è acqua passata. Da quando sta insieme a Brad Pitt ed è madre di sei figli, la sua vita è cambiata. Le priorità sono la famiglia e l'impegno come Ambasciatrice delle Nazioni Unite.
 
fabio1674
fabio1674 il 07/02/13 alle 19:23 via WEB
Molto bello questo scritto, mi ha colpito anche per una coincidenza il post che ho iniziato e prima o dopo posterò sul blog in parte tratta di questo argomento.
 
 
STEFANIA_QUELLA_SEXY
STEFANIA_QUELLA_SEXY il 19/02/13 alle 22:19 via WEB
capisco quello che dici, però teniamo presente che la paura della morte è un tormento dei vivi, non si tratta di convincersi, ma di darsi una ragione sensata in quanto vivi, anche perchè quando muoriamo noi siamo gli unici a non saperlo, quindi è inutile tormentarci , mai la paura della morte ha sciolto queste tensioni! questo significa che non serve. grazie
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 07/02/13 alle 19:36 via WEB
Perchè sfidare la morte? Io dico: ma perché non sfidarla la morte???? Fifa? Paura? Roba infantile, finiremo tutti nelle sue mani e intanto, alzo il dito medio e tièèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 07/02/13 alle 19:39 via WEB
complimenti bel blog, ottima grafica, tutto fico, sei bella e brava complimentissimi tua amica Valeria
 
semprecosicome
semprecosicome il 07/02/13 alle 21:47 via WEB
Le sfide con la Morte devono rigorosamente svolgersi davanti ad una scacchiera, si sa. A me, non spaventa la morte e potrei anche sfidarla in tutti i sensi, quello che mi spaventa è la sofferenza e il dolore, un bel post, blog interessante davvero, niente a che vedere con le banalità e le porcherie che si leggono negli altri blog, io non ho un blog e conosco tutti i blog delle classifiche compresi i tuoi perché mi piace leggere, ti saluto con stima.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 08/02/13 alle 14:40 via WEB
Vediamo la morte come momento disperato, perché ci identifichiamo con il corpo, con gli oggetti e gli affetti che sono esterni a noi.
Pensiamo che con la morte perdiamo tutto questo, ed effettivamente è vero, ma la casa, l'auto, i parenti, il lavoro non siamo noi.
Nella vita diamo molto peso alle cose materiali, ci identifichiamo con queste, e trascuriamo il valore della vita interiore.
Per questo motivo la morte ci spaventa, pensiamo che sia una perdita totale.


 
MA.CHE.NICK
MA.CHE.NICK il 07/02/13 alle 22:27 via WEB
la sfiderei ad una corsa contro il tempo. l'ultimo che arriva, vince
 
MA.CHE.NICK
MA.CHE.NICK il 07/02/13 alle 22:29 via WEB
la sfiderei ad una corsa contro il tempo. l'ultimo che arriva, vince
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 08/02/13 alle 00:50 via WEB
Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla.
La morte viene una volta sola giusto?
Non voglio mancare all'appuntamento.
Non lo so. Potrebbe essere l'esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del mosaico.
Goditi la morte come ti sei goduto la vita.
Questa è consapevolezza.


 
valentina1289
valentina1289 il 08/02/13 alle 14:07 via WEB
A me sembra un modo come un altro di prendere in giro la morte.....bella comunque!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 08/02/13 alle 21:03 via WEB
Ed in parte è così, con la morte se ne va l'ego, ma noi non siamo solo il nostro ego, siamo molto di più, siamo quello che è stato con noi fin dal momento della nascita e che ci accompagnerà anche nella morte.
Questo non è l'ego, perché quando nasciamo non abbiamo nessuna esperienza personale, eppure ci siamo, esistiamo e da subito diamo il nostro contributo alla vita.


 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 08/02/13 alle 18:46 via WEB
godersi la morte,solo un genio poteva pensare una cosa del genere!!!
 
ELVIN11
ELVIN11 il 08/02/13 alle 19:24 via WEB
Credo che questa frase sia stata scritta cme preparazione picologica ad un appuntamento inevitabile e credo anche che tu abbia paura di questo momento, altrimenti non ti sarebbe venuta in mente.
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 08/02/13 alle 20:29 via WEB
La paura della morte è assimilabile a quel limitato numero di paure che fanno cagare in mano. Un tempo veniva vista semplicemente come un evento di passaggio, equivalente al farsi un bidet. Ma il cristianesimo ha portato un sacco di simbologie omofobiche che hanno trasformato la morte in una specie di incontro forzato con un gruppo di stupratori omosessuali. Tranne per i bambini naturalmente. In Giappone, per questo motivo, quando una persona muore si fa finta di niente e si lasciano i cadaveri deperire nei luoghi in cui si trovano. Ecco perché i giapponesi hanno il pene piccolissimo.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 08/02/13 alle 21:05 via WEB
Molti commettono l’errore di considerare la morte come l’opposto della vita, dimenticando che l’opposto della morte è la nascita, non la vita.
La vita è un fiume: la nascita è la sua sorgente.
La morte è la sua foce.
Entrambe, nascita e morte, non sono che soglie


 
Dlila_on
Dlila_on il 09/02/13 alle 13:17 via WEB
sfidare la morte, con questa frase dici proprio che non hai paura di affrontarla, non ci vedo niente di strano ne spaventoso
 
omar_vuole_te
omar_vuole_te il 09/02/13 alle 14:31 via WEB
Goditi la morte come ti sei goduto la vita.Questo è.
 
MAUROPENSACHE
MAUROPENSACHE il 09/02/13 alle 15:39 via WEB
Penso che la morte faccia parte della vita,quindi perchè avere paura?è un'esperienza come altre, basta saperla vivere e cogliere!!
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 09/02/13 alle 19:32 via WEB
Molto bella...Ma perchè aspettare la morte?..Quando arriva arriva e poi li finisce tutto!
 
Malek1978
Malek1978 il 09/02/13 alle 20:31 via WEB
In una parola utilizzo me stessa, le mie abilità artistiche, lemie sensazioni e le mie paure, e le esterno, le concretizzo, perrifletterci in seguito e "liberarmi" del peso che, ancheinconsciamente, possono crearmi. Nonostante questo la paura della morte non è una costante della miavita, come a tutti mi capita di pensarci (anche se, ribadisco, staremmotutti meglio se non ci pensassimo affatto, ma comprendo quanta utopiaci sia in questa affermazione) e al posto di tentare di CAPIRE, cosache ritengo quasi impossibile, tento di osservare la mia paura, difarne un oggetto concreto..capire di cosa ho paura... Quasi sempre le paure si possono esorcizzare, se si conosce un modo perfarlo. Credo che ognuno però, almeno per questioni così intime e legatealle esperienze personali, debba fare alcuni tentativi in autonomia, enon per forza rivolgersi, come primo passo, ad una persona esterna chegli fornisca un sostegno. Certo, se sapessi come fare, sarei io stessauna psicologa ^_^, cosa che non sono, ma penso si possa essere un pòtutti "psicologi di se stessi", alla fine siamo noi che viviamo 24 oresu 24 con la nostra mente, il nostro corpo e il nostro cuore...e quindinessuno ci conosce meglio di NOI! Perciò io farei (e cerco di farequotidianamente) uno sforzo in questo senso... Ovviamente questa è la mia personalissima esperienza e il miopersonalissimo pensiero (che, essendo logorroica, ho spiegato in untesto esageratamente lungo..grazie se mi avete letto fin qui!). A voi la risposta....
 
talenti012
talenti012 il 09/02/13 alle 22:20 via WEB
Quando venne a mancare mio fratello, un bambino di 11 anni allora, ebbi un grande timore oltre il dramma accaduto. Pensai che egli potesse correre il rischio di essere...dimenticato. Dimenticato come tanti. In fondo chi era?....che importanza puo' aver avuto in un mondo così grande...così immenso un cucciolo di uomo così? Poi con il tempo...forse anche in colpevole ritardo, ho capito che il pericolo non c'è e non è fondato. Lui è qui...dentro di me. E vive ancora come non fosse mai mancato. Forse la morte è addirittura un bluff....una vera e propria fregatura.
 
 
monic1289
monic1289 il 09/02/13 alle 23:31 via WEB
anche io ho perso mio padre, mi manca da morire ma ho imparato che la morte sia un passaggio per oltre l'aldilà e riesco persino a parlare con lui anche se fisicamente non c'è più, mi dispiace per il fratellino.
 
   
talenti012
talenti012 il 10/02/13 alle 21:21 via WEB
Grazie di cuore...ma vedi Monica, tutti abbiamo perso almeno una persona cara. Certamente non solo noi due. E' il come viene vissuto l'evento drammatico, come perdere un persona cara, che è diverso tra ognuno di noi. E' una questione di sensibilità credo. Probabilmente se si è ipersensibili e non si riesce, quindi, a farsi scivolare via cio' che si accade, più facilmente un evento significativo condiziona la nostra vita. Sia nel bene che nel male. Credo sia importante metterlo in conto...soprattutto quando commettiamo, spesso e molto superficialmente, l'errore di giudicare le persone. Ciao...buona serata Monica.
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 11/02/13 alle 01:07 via WEB
La paura della morte è il tormento dei vivi.
Quando poi, la morte è moltiplicata per tre o quattro, il dolore diventa lancinante, allucinante, una sofferenza atroce.
Ma, un grande dolore è anche un’opportunità per rafforzarci.
Il dolore fortifica, immersi nel dolore ci sentiamo sperduti, disorientati, soli ed abbandonati, spesso insicuri, deboli.
Brancoliamo nella sofferenza e, affatichiamo non solo a vedere la luce che ci guida verso l’uscita dalle tenebre, ma persino a credere che possa realmente esistere ancora una luce, una speranza, una salvezza.
Finiamo per non credere più nemmeno che ci sia una qualche forma se non di felicità almeno di serenità o di “normalità”.
Quando usciamo da una simile esperienza, siamo sempre, inevitabilmente, molto provati, stanchi, affranti, magari disillusi, demotivati ma, sicuramente, molto diversi e probabilmente più forti.


 
 
lacky.procino
lacky.procino il 10/02/13 alle 00:22 via WEB
La morte non spezza i legami che si hanno con le persone che si amano e che, non ci sono più fisicamente.
Loro sono e saranno sempre parte di noi e noi di loro.


 
alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 10/02/13 alle 19:16 via WEB
questa frase e la piu bella che abbaia mai letto,fa capire che non dobbiamo avere paura della morte prima o poi capitera a tutti di morire....
 
talenti012
talenti012 il 10/02/13 alle 21:07 via WEB
"Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te." Forse il 'Che' quando pronunciò queste parole, non volle riferirsi solo alla sua di persona....chissà...
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 11/02/13 alle 01:11 via WEB
Già, Buona notte.


 
   
lacky.procino
lacky.procino il 11/02/13 alle 01:12 via WEB
Sii serena Marika. Buona notte.


 
dgmarco1973dg
dgmarco1973dg il 10/02/13 alle 21:20 via WEB
paura di quello che ce dopo la morte? o hai solo paura di perdere chi ti sta accanto in questo momento? A mio parere sarebbe molto più brutto perdere qualcuno che invece aver paura di qualcosa che non ce... guarda io non ci credo nel cristianesimo... ma dalle risposte ti fanno anche capire come guadagnartelo il paradiso ha capito è una cosa strabiliante come se fossero loro a decidere le tua sorte (sempre in ambito cristiano quale non sono) ma la cosa più bella e che hai paura che ""dio"" ti condanni per qualche cosa che facciamo tutti e ti spedisca subito nel limbo o addirittura nell'inferi ma lui ti ama... uhm conclusione: la religione cristiana e molto bella guarda Xk è degna dello scaffale dei libri o Video fantasy ed ovviamente film gialli... visto che in 5 secoli nessuno li ha mai fermati... anh addirittura e la più grande religione che è riuscita a fare copia ed incolla su festivita, miti ect senza che nessuno se ne accorgesse ti immaggini wow... bella fregatura non trovi? CIAAAAO ^__^
 
serenella1210
serenella1210 il 10/02/13 alle 22:00 via WEB
nn ho paura della morte --la morte è pace ma ho sempre avuto paura del dolore infatti ho visto morire mio padre e mia madre ..e nn dire ke ki sa ke deve morire nn ha paura quando mia madre ha capito ke stava x lasciarmi ho letto nei suoi okki un terrore muto e io nn potevo fare nulla x salvarla..nn temo la morte ma il dolore la sofferenza di ki amo e essere incapce di alleviare le sofferenze ciao
 
 
talenti012
talenti012 il 11/02/13 alle 14:12 via WEB
E' molto interessante quello che hai scritto Serenella. Anch'io la penso abbastanza come te. La morte, puo' passare d'improvviso...come rapirti in un lampo. Ma puo' arrivare anche dopo penose sofferenze. E' quello per me cio' che più fa paura. Umanamente parlando naturalmente. Ma riflettendoci...vedi, anche la sofferenza ha un grande valore. Un valore incommensurabile direi. Se ci pensiamo bene...a volte si matura molto anche durante una sofferenza....una fatica...un tormento. E' quello il momento in cui ti chiedi "perchè?....perche proprio a me?"....2 ma chi me lo fa fare?"...."ma ne vale la pena?"..."ma chi sono io per voler cabiare il mondo?...come posso farlo io...da solo....che fatico...sudo...lavoro...e per cosa? Poi, in mezzo a tutto questo ci si mette anche Lui?...Il Creatore? Perchè deve morire un mio fratello di colpo?....perchè una madre ti lascia che hai solo 13 anni, proprio quando hai più bisogno di lei?....perchè un padre muore di cancro tra fiumi di alcool e fumo, lasciandosi morire perchè non ce la fa più a vivere? E ti bombardi continuamente... Perchè?....perchè?......cazzo!!!!...perchè!!!!!!!!???????? ....Serenella....ma perchè quando siamo felici...e le cose ci vanno anche molto bene....queste domande sul mistero di questa vita, che è comunque meravigliosa....non ce le poniamo mai?
 
lacky.procino
lacky.procino il 11/02/13 alle 01:25 via WEB
Sei giovanissima Serenella, imparerai a convivere con il dolore, con la tua realtà privata e, tra qualche annetto, ti accorgerai di essere cresciuta, maturata e, diventata una donna forte che sa gestire il proprio dolore.
Il dolore, la morte rendono più forti. Buona notte testolina buona.


 
 
sono_seria1970
sono_seria1970 il 11/02/13 alle 23:50 via WEB
gran bell'argomento e tu lacky, lo sai gestire molto bene..
 
tolleranza.zero52
tolleranza.zero52 il 12/02/13 alle 13:48 via WEB
Ciao...ci credevo anche io quando dicevano che la sofferenza e il dolore rendevano le persone più forti, tutte le volte che sto male, che sto soffrendo, non vedo cambiamenti, al contrario mi deprimo sempre di più, non so se realmente è vera questa cosa, ma sicuramente (secondo parer mio ovviamente) può dipendere da persona a persona, non tutti abbiamo lo stesso carattere, non tutti abbiamo "lo stesso beneficio" di rendeci forti con la sofferenza e il dolore, un caro saluto, ciao.
 
vicky.x.sempre
vicky.x.sempre il 12/02/13 alle 16:40 via WEB
La morte di un amico, come la caduto di un pino gigante, lascia vuoto un pezzo di cielo.
 
YOU.ARE.MINE
YOU.ARE.MINE il 12/02/13 alle 17:52 via WEB
Il dolore ti può rendere più forte agli occhi di quelli che non ti conoscono ma davanti alle persone che ti conoscono e che conoscono soprattutto la causa del tuo dolore ti rende debole, fragile.il dolore finchè c'è non fortifica nessuno, se poi riesci a fartene una ragione bene, ma quello resterà sempre un tasto dolente e quando qualcuno lo toccherà reagirai male o lo ignorerai perchè vorrai difendere quel dolore e non farlo vedere a nessuno.
 
VIRTUALE.PERSA
VIRTUALE.PERSA il 12/02/13 alle 19:08 via WEB
a paura della morte in gra parte viene appresa la restante parte ,che funge da rafforzatore e mantenimento della cognizione, è dovuta all'autoindottrinamento. mi spiego meglio: l'essere umano nella sua nota/ingenua presunzione, si pone al fenomeno morte da VIVO;essendo il vivo la vita in essere e ovvio che veda nella morte uno spietato rivale,in effetti questa paura è un pò fobica in quanto nessun vivo sa cosa è la morte ed allora come si fa ad avere paura di ciò che non si conosce? in realtà si ha paura di ciò che noi pensiamo delaa MORTE! ma allora dovremmo ricordarcelo questo! cioè che ce la siamo costruita da soli quella paura! una cosa è certa che le persone piangono quando nascono, ma non ho mai visto piangere nessuno in punto di morte! MAGARI è SOLO IL RITORNO A CASA!................ciao
 
sabrina.sabry0X
sabrina.sabry0X il 14/02/13 alle 02:07 via WEB
Il momento della morte lo vedo come un momento pauroso in quanto: 1) è individuale ed inevitabile a meno che non scopra di essere un highlander tra qualche mese. 2)è un momento in cui si perde l'individualità e l'ego; il momento topico buddhista ma a parte la visione del tunnel e della luce non sò cosa succederà esattamente. 3)lo collego al dolore Come lo affronto? Ci penso ma penso di più a vivere intensamente la vita e spero sia come Ghost Whispering o Medium un osmosi con il mondo dei vivi.
 
KARINA8888
KARINA8888 il 14/02/13 alle 23:19 via WEB
riconosco la matrice filosofico Socratica, se io son vivo non esiste la morte e razionalmente possiamo arrivare alla stessa spiegazione ;psicologicamente è ovvio che ce ne vuole per convincersene. Nessuno sà con sicurezza cosa succede dopo; ma come devo perdere tutto il mio ego per cosa? Vabbè meglio viverla come un ritorno "nostos" in greco come Odissea nello spazio....
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 17/02/13 alle 21:38 via WEB
Ciao a tutti, io credo che la paura della morte sia determinata dal fatto che si tratti di un evento che esce completamente fuori dal nostro controllo e di fronte a ciò che non possimo controllare, spesso, ci sentiamo disorientati, persi, in balìa di mille paure. Tant'è che, laddove già in vita si compia un profondo lavoro di comprensione e di appropriazione dell'evento morte, il vissuto di paura è meno intenso ma non scompare mai del tutto, credo, perchè è connaturato in noi anche uno spirito di sopravvivenza, che fino all'ultimo ci porta comunque ad agrapparci alla vita.
 
ronaldodgl48
ronaldodgl48 il 17/02/13 alle 22:19 via WEB
io invece, Rifletto molto più spessosul senso della mia esistenza, sulle chiavi di lettura delle mieazioni, sulle spinte creatrici ed innovatrici della mia mente,piuttosto che, di contro, sull'incanalare la mia vita in "giuste"strade in vista di un giudizio finale. E sono cristiana cattolica,praticante. Con questo non vuol dire che non pensi mai alla morte (comepotreste a ragione obiettare, sono anche giovane, mi dicono tutti checi si pensa "diventando grandi"...), anzi, rifletto moltissimo su quelche ci si possa aspettare; ma altrettanto spesso giungo allaconclusione che tutti i miei pensieri sono congetture, che mi pongodubbi a cui non posso dare risposte certe e che mi destabilizzano,provocando maggiori danni che benefici. Per questo ho risolto nel modoseguente, e rispondo alla seconda domanda: come molti hanno già fattorendo la morte un'eventualità quotidiana. Come? Così... Ormai nonesiste più un'età per morire...giovani, vecchi, si muore per motividiversi e non legati solo al normale percorso di vita...ho visto con imiei occhi moltissime persone, anche più giovani di me, perdere lavita, interrompere bruscamente meravigliose esistenze... quindi sonocosciente che la morte sia un'amica con la quale siamo obbligati aconvivere ogni giorno...Forse sarò fatalista, ma potrebbe capitarmi inqualunque istante di morire per un infarto, di essere investitaattraversando la strada, di avere un incidente, e via discorrendo. Perquesto penso che la morte sia al nostro fianco in ogni istante. Perquesto, quando passo molto tempo con qualcuno normalmente stringo unarelazione stretta con questo...la stessa cosa sto cercando di fare conla morte... Scrivo della morte (poesie, racconti, storie, favole),provo ad accettarla facendola entrare nel quotidiano, luogo che pensosia il suo proprio; dipingo la morte (ho disegni, tele, acquarelli,innumerevoli oggetti creati con materiali vari, quali pastemodellabili, perline, spago, che rappresentano la fine e la nostrafine).
 
loridana8585
loridana8585 il 18/02/13 alle 17:24 via WEB
Io, a questo proposito, penso remerò controcorrente... Alla prima domanda mi sento di rispondere soltanto così: Si ha pauradella morte perché ci si pensa...! Esempio pratico: 2 minuti fa erocomodamente (come ora) seduta davanti al mio PC, ad ascoltare musica,scrivere, studiare, fare cose indubbiamente piacevoli edinteressanti...in quel momento avevo paura della morte...? Direi di NO.Adesso ne ho paura? Forse...Perché? Perché ci ho pensato...ho avutol'occasione di riflettere su questo timore che coglie un pò tutti. Certo, indubbiamente nasce una sorta di paura dell'ingoto,dell'incognita con cui dovremo confrontarci, legata a tutta la serie didomande quali: come sarà? Sarà doloroso? Me ne accorgerò? E dopo? Andròda qualche parte? ecc... E pensando a queste domande viene spontaneo ripercorrere il senso diquella che ora definiamo vita, chiederci come la stiamo vivendo, sepotremmo agire in modi diversi, seguire maggiormente dei credoreligiosi, oppure valori differenti... Insomma, porsi una domanda sulla morte, obbliga ad interrogarsi sullavita. Rimango però della mia opinione: a volte è più proficuosemplicemente "non pensarci"...non credo che la morte sia un qualcosa acui ci si può "preparare", penso che nessuno sia mai realmente pronto amorire...ma in quel momento tutti lo saremo, sarà inevitabile...tuttimuoiono, se ce l'hanno fatta miliardi di miliardi di persone nei secolinon vedo perché non ci dovremo "riuscire" noi... Preferisco quindi rimandare la paura della morte a quando questa mitoccherà, e riflettere sulla mia vita solo in termini positivi, nonpartendo dalla fine, ma dall'inizio. Preferisco pensare alla vita perscelta piuttosto che per necessità. Certo è un punto di vistaassolutamente ed estremamente soggettivo, me ne rendo conto, ma, almenonel mio caso, rende più serena la mia vita.
 
ALBERTO.MAGNI
ALBERTO.MAGNI il 19/02/13 alle 20:35 via WEB
Personalmente ho paura della morte per due motivi: perchè sono attaccata alla vita e alle relazioni personali che ho costruito, e perchè semplicemente non conosco quello che verrà dopo. Immagino che si abbia paura soprattutto di ciò che non si conosce, e i dubbi sono tanti: e se finisse tutto qui? E se dovessi scoprire che ho creduto negli ideali sbagliati? Il mio modo per superare la paura della morte è di concentrarmi sulla vita: come diceva Meg Ryan in 'Harry ti presento Sally', non voglio rovinarmela pensando a quando verrà il fatale momento.
 
io.io.silvia
io.io.silvia il 20/02/13 alle 15:18 via WEB
dicono che quando il compito è fatto non c'è più problema, così come dicono di non cercare troppo assiduamente il proprio compito proprio perchè c'è il rischio di non trovarlo... un sistema è quello di abbandonare le "resistenze" e affidarsi all'energia che ci porta nel posto giusto al momento giusto... e, così facendo, magari il compito tutt'ad un tratto potrebbe apparirti chiaro
 
Marco_for_ever_si
Marco_for_ever_si il 24/02/13 alle 14:44 via WEB
Ciao a tutti. in senso spirituale la morte non è definita come fine ma come inizio...Per quanto riguarda la vita di tutti i giorni i grandi mistici insegnano che solo accettando e vivendo la morte si puo apprezzare e vivere la vita nel suo giusto valore...quante volte la sprechiamo???
 
viviana_virtual
viviana_virtual il 25/02/13 alle 17:14 via WEB
La morte? Cos'è? Ma credete davvero che tutto questo sia la vita? Questa piccola e infinitesimale parte che ci "sembra di vivere" ed alla quale diamo troppa importanza non è nulla! Quindi... ben venga la Vita, quella Vera.. quando arriverà!
 
anvivian
anvivian il 27/02/13 alle 03:13 via WEB
COME DISSE SCARPETTA: QUI RIDO IO!!!!!!!
 
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